Made in Italy, Francia

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Transcript Made in Italy, Francia

Anno XXVII n. 142 - € 0,50
Direttore ed editore Paolo Panerai
21.07.16
UN’IMMAGINE DAL BACKSTAGE DELLA SFILATA CHANEL FALL-WINTER 2016/17
MF fashion il primo quotidiano della moda e del lusso
Made in Italy, Francia
all’assalto della Riviera del Brenta
Ysl stanzia 5 milioni di euro per un nuovo stabilimento che assumerà cento persone. Chanel
sta trattando per acquistare il suo terzista. Vuitton e Dior hanno insediato gli headquarter
delle shoes. Intanto le aziende dell’area puntano sul lancio di nuove griffe, attirando giovani
talenti in un distretto da 1,88 miliardi di ricavi, che produce annualmente 19,4 milioni di paia
N
ella terra in cui i dogi della Serenissima costruirono le loro magnifiche ville, i signori
del lusso oggi realizzano fabbriche all’avanguardia e centri di ricerca specializzati sulle
calzature. La Riviera del Brenta, una striscia di terra
compresa tra Padova e Venezia, sta infatti diventando
la capitale del made in Italy della scarpa femminile
prodotta per i marchi delle grandi firme francesi, che
qui hanno trovato le condizioni ideali per sviluppare e industrializzare décolleté, stivali e altri modelli
di calzature-gioiello, utilizzando una capacità diffusa
continua a pag. II
Ittierre, la terza rinascita è già finita. Ikf alza bandiera bianca
Sembra già finito, prima ancora di decollare veramente, il terzo tentativo di ripartenza, sotto la
gestione dell’investment company Ikf, di quella che fu la Ittierre. La società milanese quotata
all’Aim, che aveva inizialmente preso in affitto la
Botto Fila per trasformarla da solo produttore di
tessuti in brand maschile sartoriale a label Luigi
Botto, e puntava a produrre questa label e una
serie di altre licenze a Pettoranello del Molise,
ha infatti reso noto di aver chiesto il concordato
preventivo. Ikf aveva già annunciato in maggio
alcuni complessi problemi dell’operazione legata
alla Luigi Botto: la controllata Luigi Botto spa,
a cui faceva capo il contratto di affitto d’azienda, con prelazione all’acquisto del complesso
aziendale, della Botto Fila (società assoggettata a procedura fallimentare), non aveva potuto
partecipare all’asta di quest’ultima esercitando
la prelazione, e la Luigi Botto in risposta aveva
avviato due azioni giudiziali contro la curate-
la fallimentare per ottenere il risarcimento dei
danni subiti. Ma intanto l’operazione era saltata.
Contemporaneamente, da mesi da Pettoranello
non arrivava più nessuna notizia, dopo l’uscita
di scena del manager che doveva guidare la rinascita, Massimo Suppancig, mentre le licenze
ventilate non si concretizzavano (vedere MFF
del 23 febbraio 2016). Un quadro che ha portato
Ikf ad alzare bandiera bianca davanti al tribunale fallimentare.
II
MF fashion
segue da pag. I
giovedì 21 luglio 2016
I NUMERI DEL DISTRETTO VENETO CALZATURIERO
nel territorio e investendo sem❖ 520 AZIENDE
pre più spesso in prima persona.
L’ultimo progetto ufficializzato riguarda la maison Yves Saint
di cui: 126 calzaturifici, 291 accessoristi,
Laurent, che a fine maggio ha posto la prima pietra per la costruzione
52 aziende di design, 51 ditte commerciali
del nuovo headquarter di Vigonza
(Padova) che permetterà al brand
❖ 10.032 ADDETTI
controllato dal gruppo Kering di
quadruplicare la produzione, con un
❖ 19,4 MILIONI DI PAIA
investimento complessivo di 5 milioni di euro e una previsione di 100
❖ 1,88 MILIARDI DI EURO (fatturato 2015)
nuove assunzioni. L’edificio sarà
completato entro la metà del 2017
in un’area di 6.500 metri quadrati,
❖ 92% QUOTA EXPORT
di cui 3 mila coperti, con due piani
riservati a uffici e laboratori e uno GRAFICA MF-MILANO FINANZA
a ristorante interno per i lavoratori.
rieri Riviera del Brenta, anche brand appartenenti
«Era da tempo che il gruppo voleva fare investimenti
al gruppo Richemont, come Chloé, e i big americain Italia, specificamente nella Riviera del Brenta, per
rafforzare la presenza nel distretto della calzatura», ha
ni Ralph Lauren e Calvin Klein. Senza considerare
dichiarato il ceo di Ysl, Francesca Bellettini. Altri
realtà come la ex Iris shoes di Fossò (Venezia), ogbrand starebbero preparando lo sbarco nel distretto
gi satellite di Onward luxury group, e che produce
oltre a Chloé, le calzature di Rochas, Véronique
veneto della scarpa di lusso e il prossimo investimento
Branquinho, Marc Jacobs, Proenza Schouler e Jil
potrebbe riguardare Chanel. Secondo quanto risulta
Sander, solo per citarne alcuni. Le collaborazioni con
a MFF, da circa tre mesi sono in atto trattative tra la
le grandi firme hanno permesso al distretto di chiugriffe parigino e un suo terzista di Fossò (Venezia) per
dere con un piccolo attivo il 2015, a 1,88 miliardi di
l’acquisizione dello stabilimento, che diventerebbe il
euro di giro d’affari, assorbendo il colpo della crisi di
braccio operativo ufficiale nella Riviera del Brenta
alcuni mercati esteri, in particolare quello russo, a cui
in collegamento con la sede di Parabiago (Milano)
si erano rivolti con successo alcuni dei piccoli marchi
dove Chanel già controlla il calzaturificio Roveda.
presenti in zona. Il tutto a fronte di una produzione
Interpellata in merito, la maison ha preferito non comstabile a 19,4 milioni di paia, grazie a un distretto che
mentare. Altri rumors riguardano Valentino, in forte
conta un totale di 520 aziende, considerando tutta la
crescita e specializzato in una produzione tipicamente
filiera, di cui 126 calzaturifici, e che impiega oltre 10
brentana, come testimonia la scelta avviata fin dagli
mila addetti. «Questo distretto fa eccezione rispetto
anni Sessanta dal fondatore Valentino Garavani di
alla situazione nazionale
entrare nella haute
perché lavora per grancouture calzaturiedi brand e non avverte
ra in tandem con
la precarietà delle comRenè Caovilla,
messe», ha affermato
uno dei produtla presidente nazionatori nobili della
le di Assocalzaturifici,
zona. La socieAnnarita Pilotti,
tà controllata da
intervenendo all’asMayhoola for insemblea annuale di
vestments, fondo
Acrib-Associazione
sovrano del Qatar
calzaturieri Riviera del
ha infatti investiBrenta (vedere MFF del
to direttamente
16 luglio). «Le nostre
in Toscana, avaziende», ha poi spiegaviando il proprio
to a MFF Siro Badon,
Shoe lab in collaUn
momento
dell’ultima
sfilata
di
Saint
Laurent
presidente di Acrib e
borazione con il
amministratore del calzacalzaturificio areturificio De Robert, uno degli ultimi ad aver sposato
tino Semilla: ma non è escluso che, al pari di Chanel,
la strategia del terzismo di lusso, «si dividono fonsia interessata alla Riviera del Brenta per gli skills
damentalmente in tre categorie: quelle che lavorano
di cui il territorio dispone, a cominciare dal centro
per le firme, quelle che hanno un proprio marchio con
formativo del Politecnico calzaturiero, che rappreproduzione locale e infine quelle che pensano la scarsenta un vanto degli imprenditori locali, impegnati
pa qui ma la realizzano all’estero. Tra tutte, la prima
in prima persona nella struttura di Vigonza per la
categoria sta diventando sempre più importante. Le
trasmissione del know how alle nuove generazioni.
griffe non ci regalano nulla e questo non è certamente
In attesa di conferme sui nuovi potenziali player, il
l’eldorado della calzatura italiana, ma forse abbiadistretto trae beneficio dal buon andamento di quelli
mo meno problemi rispetto ad altre regioni». A Stra,
consolidati, a partire dai due colossi francesi. Lvmh
comune dove ha sede Acrib, e dintorni sono però conha posto la base operativa della chaussure firmata
vinti che questo ciclo di espansione, iniziato alla fine
Louis Vuitton a Fiesso d’Artico (Venezia), a cui si
degli anni 90, sia giunto al termine un po’ per ragioè aggiunta lo scorso anno la nuova sede di Christian
ni anagrafiche e di mancato ricambio generazionale,
Dior a Fossò, dando seguito a un programma di inun po’ perché è impossibile che i marchi presenti nel
vestimenti avviato all’inizio del nuovo millennio con
territorio possano crescere costantemente a due cifre,
l’acquisizione di Rossimoda, destinata alla progete la frenata in atto nel lusso lo conferma. La sfida del
tazione e realizzazione di alcuni brand del gruppo
Restart ha pertanto caratterizzato i contenuti dell’ultidi Bernard Arnault; comprata nel 2003 dal coma assemblea dei calzaturieri del Brenta, motivando
losso francese negli anni ha seguito le calzature di
gli imprenditori a guardare oltre la logica del terzismo
sette maison della holding d’oltralpe, da Marc by
per individuare giovani stilisti capaci e motivati con
Marc Jacobs a Kenzo, passando per Donna Karan,
cui sviluppare collezioni e far nascere i brand del doLoewe, Céline, Givenchy ed Emilio Pucci. Ma negli
mani. «La Riviera del Brenta è troppo sbilanciata sui
ultimi anni sta seguendo soltanto le ultime tre maison.
grandi marchi», ha poi affermato Giuseppe Baiardo,
François-Herni Pinault e la sua Kering, prima di
amministratore unico di Ci Divertiamo, start-up che
potenziare Yves Saint Laurent, aveva già scommessi è posta come obiettivo proprio la collaborazione
so sui calzaturieri del Brenta ponendo in zona le sedi
con nuovi stilisti che entrano a fa parte della sociecalzaturiere di Bottega Veneta, Balenciaga e Stella
tà con una quota di capitale. «Penso che ci sia spazio
McCartney, affidando commesse a più partner anche
per fare cose innovative e che questo spazio lo debba
con il marchio Gucci. Non vanno poi dimenticati gli
occupare l’Italia. Oggi infatti una bella scarpa si può
italiani, con presenze come quelle del gruppo Giorgio
fare più o meno ovunque: e se costiamo di più, perché
Armani (che 15 anni fa ha rilevato il controllo del
devono proprio farla da noi? Ecco perché», conclude
calzaturificio I Guardi, trasformandolo in sede cenl’imprenditore veneto, «nella difficoltà di creare da
trale della sua divisione calzature), Prada e Philippe
zero dei nostri marchi, credo sia meglio attrarre gioModel, recentemente acquisita da 21 Investimenti
vani dotati, farli crescere assieme a noi e ottenere un
di Alessandro Benetton (vedi MFF del 7 giugno).
giorno dei marchi che possano funzionare». (riproLa lista dei grandi marchi prodotti in zona è ampia e
duzione riservata)
Andrea Guolo (Padova)
comprende, secondo Acrib-Associazione calzatu-
III
MF fashion
giovedì 21 luglio 2106
Strategie
Mango, via al maxi-piano
di reshoring in Europa
Il gruppo spagnolo, protagonista nel fast fashion con i suoi 2,3 miliardi
di euro di ricavi, ha investito su Italia, Spagna e Turchia per accelerare
i tempi di consegna delle collezioni, ridotti a 15 giorni. Elisa Marenzi
M
ango torna a produrre in
Europa. Il gruppo spagnolo,
protagonista nel settore del
fast fashion con i suoi 2,32
miliardi di euro di ricavi 2015 (+15,3%),
ha deciso di riportare nel Vecchio continente una parte della sua produzione,
nell’ottica di dare una sferzata ai tempi di
consegna delle collezioni, che saranno ridotti da tre a due settimane. L’operazione
ha preso corpo già nel corso del 2015,
quando la Turchia è diventato il secondo
paese fornitore di Mango, subito dopo
la Cina, per concretizzarsi in un rinnovato timing di approdo sul mercato
durante l’anno in corso. In crescita anche il peso della Spagna e dell’Italia. Un
intervento che ha il sapore di un reshoring e che sarà finalizzato ad aumentare
il peso delle collezioni fashion rispetto
ai prodotti basici nei punti vendita. Nel
dettaglio, alla fine del 2015, la Cina si è
mantenuta il secondo paese di approvvigionamento per Mango, riducendo però
il suo peso dal 28,79 al 27,53% degli ac-
sulle forniture di Mango. Si tratta della Spagna, cresciuta dell’1,5% a quota
8,34%, che si aggiudica così la quarta
posizione. Ma soprattutto l’Italia, seppur con un peso ridotto, è lievitata dal
2,81 al 4,34%. In calo, infine, sono Bangladesh, Corea
del Sud, Vietnam e Pakistan.
Tornando ai dati di bilancio,
nello scorso esercizio la catena spagnola ha registrato
un ebitda di 170 milioni di
euro rispetto ai 223 milioni
raggiunti l’anno precedente. L’81% del fatturato ha
riguardato l’attività internazionale mentre il restante
19% il mercato spagnolo. Il
Sopra, il nuovo adv firmato Mango
fatturato delle vendite online ha incrementato il proprio
L’India scivola, al contrario, di una posi- peso sull’insieme del gruppo fino a pezione con un 10,57%, in linea rispetto al sare per il 10,7% sulle vendite totali per
precedente esercizio. Oltre alla Turchia 234 milioni di euro, il 27% in più rispetperò altri paesi dell’area mediterranea to al precedente esercizio. (riproduzione
hanno incrementato la loro incidenza riservata)
quisti effettivi realizzati. La Turchia ha
invece scalato una posizione, diventando il secondo principale hub produttivo
del gruppo con una quota del 13,22%
sul totale rispetto all’8,65% del 2014.
Licenze
Dimensione danza, patto
per le shoes con Dimex
Dimensione danza si allea con Dimex per
le calzature. Il marchio controllato dalla
A.Moda di Alessandro Bastagli ha infatti siglato con l’azienda di Pastrengo
(Verona) un contratto di licenza per la
produzione e la distribuzione di calzature
sportive e da ballo (nella foto un modello)
per il mercato italiano. I frutti di questo
accordo saranno presentati in anteprima
in occasione del
prossimo
salone
theMicam, in
scena dal
3 al 6 setn
tembre, con
le proposte per la
estaprimavera-estaa nuova
te 2017. «La
l t
licenza di calzature
segna per Dimensione danza una nuova
significativa fase», ha sottolineato Ginger
Baroni figlia della fondatrice e direttore creativo del marchio. «L’obiettivo di
questa operazione è quello di rafforzare
ulteriormente il marchio attraverso una
proposta di total look che passa anche
per un accessorio tecnico fondamentale
come la scarpa».
News
Wolford archivia
l’anno a due velocità
Dopo aver chiuso i nove mesi in salita del 6%
(vedere MFF del 19 marzo), Wolford rallenta la
crescita e archivia l’esercizio fiscale 2015 con
un +3,2% a quota 162,4 milioni di euro, grazie
all’effetto positivo dei cambi per dollaro e sterlina, rimanendo invece stabile a cambi costanti.
Dal punto di vista dei profitti, il gruppo austriaco
di calzetteria luxury (nella foto un adv) ha chiuso
in negativo, registrando un rosso di 6,19 milioni,
rispetto all’utile netto di 1,03 milioni dell’esercizio precedente.
CK jeans, capsule con Mytheresa
Calvin Klein jeans si allea con l’e-tailer
Mytheresa.com per il lancio di una capsule
collection. La line Calvin Klein jeans rebel edge limited edition è infatti sbarcata ieri sul sito
tedesco e arriverà nei punti vendita Calvin
klein jeans e sul sito ufficiale del brand a
partire dal 1° settembre. La capsule include una serie di capi da motociclista iconici
rivista in una nuova chiave moderna, interpretati secondo un mood rock dalla modella
Malaika Firth (nella foto un visual), immortalata da Boo George per l’adv della linea.
Akris celebra 20 anni di Punto
Akris lancia una collezione speciale per celebrare i 20 anni della sua seconda linea Punto.
La capsule collection per l’anniversario sarà
battezzata con l’autunno-inverno 2016/17 e
includerà nove pezzi decorati con l’iconica
stampa polka dots. La linea sarà disponibile
negli store e online a partire dalla metà di agosto. Nel frattempo, Akris ha puntato sull’Italia
aprendo il suo primo store nel Belpaese e
scegliendo Milano come location. Situato
all’angolo tra via del Gesù e via della Spiga
(nella foto uno sketch), il nuovo spazio ospiterà le collezioni Akris e Akris punto.
a cura di Ludovica Tofanelli
Vuitton, Ghesquière resta al timone
Un rumors circolato nella serata di ieri e freddato dai diretti interessati. Louis Vuitton e Nicolas
Ghesquière starebbero studiando la loro separazione dopo soli due anni di collaborazione; il
divorzio avverrebbe dopo aver presentato il ready
to wear della prossima primavera-estate 2017, atteso a Parigi il prossimo ottobre. Secondo quanto
riportato dall’agenzia di stampa Reuters il gruppo
di Bernard Arnault avrebbe anche già individuato il suo successore in Jonathan Anderson, oggi
al timone di Loewe. In realtà i vertici del gruppo
francese hanno smentito con decisione questo scenario. E, secondo quanto risulta a MFF,
il contratto tra la fashion house e lo stilista, ex
Balenciaga, dovrebbe durante almeno ancora due
anni, fino a novembre 2018. Attualmente i vertici di
Vuitton starebbero studiando un riassetto del team
creativo che lavora a stretto contatto con lo stilista,
ma sarebbero soddisfatti dei numeri registrati dal
marchio dopo l’arrivo di Ghesquière.
Woolrich, store
a Courmayeur
Continua il piano di espansione retail
di Woolrich Europe con un nuovo monomarca a Courmayeur. Nell’ottica di
sviluppo dell’area mountain resorts,
il brand ha inaugurato uno spazio di 60 metri quadrati nel cuore di
Courmayeur (nella foto un interno).
L’opening fa parte di un progetto di
sviluppo al 2020, per giungere quota 75 store a livello globale.
Php chiama allo
stile Yossi Cohen
Yossi Cohen amplia il suo portafoglio di collaborazioni e assume la
direzione creativa di Php. Il brand,
specializzato in giacche di pelle disegnate a mano sia per uomo sia per
donna, ha chiamato il designer israeliano, già al timone di Gas (vedere
MFF del 17 giugno), per guidare lo
stile. Lanciato a dicembre con una
capsule collection e già presente in
punti vendita come Luisaviaroma e
L’Inde le palais, Php
(nella foto un look) è nato in collaborazione con
Pelle Moda, azienda di
Empoli che si occupa
della produzione e della manifattura di prodotti
in pelle.
Benetton investe nel fashion
tra Hermès e Victoria’s secret
Benetton punta quasi 100 milioni sulla moda rilevando quote di Hermès (nella foto un look) e L
brands. Attraverso la holding Edizione, la famiglia trevigiana ha infatti investito 72 milioni nella
maison Hermès, rilevando una quota pari allo
0,21%, rilanciando al contempo su Victoria’s
secret, con un investimento di 34 milioni nella
controllante L brands, rilevando una quota dello 0,13%.
American vintage, primo
monomarca in Italia
American vintage si prepara ad aprire il suo primo store
italiano. Il marchio (nella foto un look) farà il suo ingresso nel Belpaese il prossimo 2 agosto, inaugurando uno
spazio di 56 metri quadrati a Roma, nella cornice di via
Frattina. Lo spazio sarà progettato secondo il nuovo
concept del brand. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
giovedì 21 luglio 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 19,92
Avon Products
3,98
Coach
43,07
Coty
27,14
Estee Lauder
93,80
Fossil
29,53
Gap Inc
24,23
Guess
14,49
Iconix Brand Grp
7,18
Kate Spade & Co.
21,52
L Brands
70,79
Lululemon Athletica
76,98
Men`s Wearhouse
14,64
Michael Kors
51,48
Nike Inc
57,79
Phillips-Van Heusen 100,12
Polo Ralph Lauren
100,04
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
0,9
1,0
-0,5
-0,6
0,3
1,3
1,1
1,4
5,7
3,4
0,7
-0,4
2,8
0,6
0,1
1,9
1,3
-
-5,0
-29,6
37,3
0,4
5,1
-57,8
-34,4
-36,1
-69,0
9,2
-15,5
22,6
-76,1
26,9
2,3
-12,4
-23,2
-24,4
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
33,61
62,49
26,72
41,96
64,35
5,47
2,6
1,8
0,1
0,1
0,9
3,2
-4,5
-33,5
30,6
-9,8
-13,1
-46,3
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,06
3,12
16,90
1,14
9,35
1,04
0,99
2,72
13,60
6,30
44,66
14,86
Var.% % 12m
0,5
6,5
2,1
3,9
-0,3
-2,7
2,4
-0,2
2,1
4,5
-49,5
-25,5
-4,3
10,0
-42,8
-29,5
-25,0
-23,8
-35,9
-80,3
-31,7
-12,0
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,12
1,08
6,72
19,15
0,20
47,82
24,82
0,02
-0,5
-0,6
-0,5
1,8
-1,3
1,7
2,2
-0,5
-14,3
-36,7
-44,4
-31,0
-35,8
-45,8
-17,0
-53,0
Dati in euro
GERMANIA
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Prezzo ieri
136,60
50,30
218,10
24,81
32,35
Var.% % 12m
3,0
1,6
2,6
-0,1
-0,6
91,9
-53,0
40,1
12,8
2,0
Dati in euro
SPAGNA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
30,98
Inditex
0,8
0,1
Dati in euro
FRANCIA
151,25
354,10
154,60
142,15
174,50
1,6 -18,2
1,6 4,2
0,7 -8,8
2,0 -15,6
1,5 2,6
REGNO UNITO Prezzo ieri
Var.% % 12m
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Dati in pence
Asos
Burberry Grp
Mulberry
Next Plc
4.449,55
1.292,00
1.070,25
5.010,31
1,1
0,9
1,4
-1,6
20,6
-18,5
18,9
-34,6
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG
Prezzo ieri
Chow Tai Fook Jewellery 5,99
Esprit Holdings
6,48
Global Brands
0,71
L’Occitane
15,40
Prada
23,15
Samsonite
23,10
Var.% % 12m
0,3
-2,8
1,4
-8,6
-2,1
-1,1
Dati in corone danesi
DANIMARCA
Prezzo ieri
Dati in corone svedesi
Pandora
875,00
2,0 11,3
SVEZIA
Dati in yen giapponesi
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
264,00
1,4 -22,2
SVIZZERA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Richemont
Swatch I
57,60
260,60
1,3 -28,4
-0,3 -36,2
Hennes & Mauritz
Dati in franchi svizzeri
GIAPPONE
2.952,00
Shiseido
Var.% % 12m
0,9
BRASILE
Alpargatas
Prezzo ieri
Var.% % 12m
10,80
2,3 32,7
Finanza
Asos vendite a +30%
Fidelity sale al 9,3% e diventa
secondo azionista di Cucinelli
L’e-tailer britannico chiude i quattro mesi al 30 giugno con
ricavi lordi per 514,6 milioni di sterline e prevede di archiviare
l’intero esercizio tra +25 e +30%. Pagina a cura di Chiara Bottoni
V
milioni di euro) ma che all’estero
ormai corre ad ancor maggiore velocità seppur con volumi più contenuti.
Negli Stati Uniti, infatti, le vendite sono aumentate del 53% a 68,3 milioni
di sterline (pari a circa 81,6 milioni di
euro), mentre in Europa è stato messo a segno un +31% per 139,5 milioni
di sterline (circa 166,7 milioni di euro). Risultati che hanno portato il ceo
Nick Beighton a prevedere una chiusura d’esercizio tra un +25 e un +30%.
(riproduzione riservata)
Un look Asos
Fidelity arriva quasi al raddoppio della sua partecipazione in Brunello
Cucinelli, diventando di fatto il secondo azionista dopo il Trust Brunello
Cucinelli (nella foto l’imprenditore),
cui fa capo il 57% del capitale. Come
evidenziato dalla Consob, la società di risparmio risulta titolare al 1°
luglio del 9,328% del gruppo rispetto al 5,7% rilevato nel 2013. Questa
e nell’ambito
partecipazione è detenuta indirettamente
dell’attività non discrezionale del risparmio. Si tratta, come ha precisato la Consob, di un aggiornamento della
catena partecipativa effettuato in occasione dell’entrata in
vigore delle modifiche al regolamento emittenti e della relativa delibera di fine maggio. (riproduzione riservata)
Il
primo sistema di informazione multimediale
per turisti e consumatori cinesi
Ideato da Class Editori in partnership con Xinhua News
Agency per offrire ai turisti cinesi che arrivano in Italia
una guida precisa e puntuale all’eccellenza nella moda, nel
luxury, nell’arte, nel design, nel food & wine e nell’ospitalità.
Il sito web
服装: LUISA BECCARIA
500
L’app per Apple e Android
www.eccellenzaitalia.cn
-0,6
Dati in real brasiliani
Borsa
endite retail in crescita del
30% a 514,6 milioni di
sterline (circa 616,3 milioni di euro al cambio di ieri)
e incrementi a doppia cifra in tutti i
mercati di riferimento. Asos ha diffuso un aggiornamento dei dati relativi
ai quattro mesi chiusi al 30 di giugno,
che evidenziano il momento di grande positività per l’e-tailer britannico.
Società che, in patria, realizza il 41%
delle vendite, salite del 28% a 203,1
milioni di sterline (pari a circa 243,8
-19,9
-11,7
-58,5
-26,7
-36,2
-4,9
I social
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