al raddoppio in Italia

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Transcript al raddoppio in Italia

MF
fashion
il primo quotidiano della moda e del lusso
XXVII n. 83 - € 0,50
venerdì
29 aprile 2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
29.04.16
I
UNA STORICA CAMPAGNA ALDO SHOES SCATTATA DA TERRY RICHARDSON
SUL SITO MFFASHION.COM
LE GALLERY DALLE SFILATE
DI SAN PAOLO, MILANO,
PARIGI, LONDRA E NEW YORK
Aldo
al raddoppio
in Italia
Il gruppo da circa 2 miliardi di dollari
di fatturato prepara una decina di
opening con il nuovo partner
Gaia. «Ma sul mercato italiano il
potenziale è di almeno 50 vetrine», ha
detto a MFF il patron Aldo Bensadoun
A
ldo mette il turbo nel Belpaese
e punta a far diventare il
mercato italiano un faro del
proprio sviluppo a livello europeo. E non solo in quanto a presenza
o vendite. «L’Italia è la capitale per il
mondo delle calzature, essere forti qui
significa avere una rilevanza nel mondo intero». A dirlo a MFF in una delle
sue rare interviste è Aldo Bensadoun,
fondatore del gruppo canadese da circa 2 miliardi di dollari (l’ultimo dato
disponibile risale al 2013, anno in cui il
fatturato ha toccato quota 1,8 miliardi
di dollari), in Italia in questi giorni per
visitare l’ultimo monomarca inaugurato all’interno dello shopping center
Il centro di Arese e impostare il piano
di espansione nel Paese. Una strategia che vede l’azienda affiancata dal
nuovo distributore per il mercato italiano Gaia, con cui Aldo ha siglato
una partnership lo scorso settembre,
e che ha un obiettivo ambizioso: arrivare a quota 40-50 store nei prossimi
quattro anni. «Oggi abbiamo 11 vetrine in Italia tra monomarca e shop
in shop all’interno de La Rinascente
e siamo convinti sia il momento giusto per espanderci ulteriormente, per
questo era fondamentale l’appoggio di
un partner italiano che conoscesse profondamente il mercato (in precedenza
la distribuzione era affidata a Retail
systems, ndr)», ha spiegato a MFF
Patrik Frisk, ceo di Aldo international. «Già quest’anno raddoppieremo
la nostra rete, rafforzando la nostra
presenza nelle principali città dello
shopping, ma pensiamo ci siano ottime
potenzialità anche nelle location secondarie. Inoltre, stiamo valutando dei
progetti anche per l’e-commerce. Per
il momento l’Italia è gestita attraverso
l’e-tailer Zalando, ma stiamo lavorando per inaugurare un e-commerce
dedicato da gestire direttamente». A
ospitare i prossimi store Aldo saranno quindi Napoli, Palermo, Catania,
Torino e Firenze, mentre sul fronte
wholesale il gruppo rafforzerà la sua
presenza grazie all’accordo firmato
con Coin: «In estate apriremo i primi shop in shop in cinque department
continua a pag. II
Comitato per la moda, dal 2017 nuovo schedule fiere Valentino a +9,4%
Il nuovo calendario che vedrà le diverse fiere della moda e
degli accessori allinearsi accanto alle date delle fashion week milanesi dovrebbe vedere la luce nel 2017. Ma è ancora
lungo il lavoro per risolvere diverse questioni ancora aperte,
in particolare quelle legate alla disponibilità degli spazi nelle
strutture fieristiche. È quanto emerso a conclusione del secondo appuntamento del board del Comitato per la moda e
l’accessorio che si è riunito ieri pomeriggio all’interno della
sede del MiSe-Ministero dello sviluppo economico alla presenza del neosottosegretario Ivan Scalfarotto che, al termine
dell’incontro, ha voluto sottolineare come il successo del settore moda sia: «Un orgoglio per l’Italia». Sul fronte dell’ipotesi
di uniformare le date delle diverse manifestazioni, quel che
è emerso è: «La volontà di fare sistema e di lavorare nella
direzione di un riallineamento», ha precisato a MFF Carlo
Capasa, presidente di Cnmi-Camera nazionale della moda
italiana, «ma bisognerà vedere come si riusciranno ad affrontare le questioni legate alla logistica e agli spazi. Siamo solo
agli inizi, l’incontro è stato importante ma ancora interlocutorio». La riunione ha poi delineato il percorso operativo per le
diverse commissioni tematiche dedicate ai temi della sostenibilità, formazione e Millenials. «Ci siamo dati una scaletta da
qua a luglio, quando è in programma il prossimo appuntamento del comitato», ha poi anticipato a MFF Claudio Marenzi,
presidente di Smi-Sistema moda Italia. Bocche cucite, invece, sui dettagli dell’evento di sistema in programma il prossimo
settembre in occasione della settimana di Milano moda donna (vedere MFF di ieri). Si sa che avrà la regia della Cnmi e
rappresenterà in qualche modo un primo coronamento del progetto del Comitato per la moda e l’accessorio.
Valentino archivia il primo trimestre del 2016
con ricavi per 256 milioni di euro, in progressione del 9,4% rispetto ai 234 milioni dello stesso
periodo dello scorso anno. In una nota, la griffe che fa capo a Mayhoola for investments ha
precisato che: «L’effetto del cambio è da considerarsi trascurabile e tutti i principali mercati
hanno registrato un andamento positivo, con
Stati Uniti e Giappone in crescita a doppia cifra». La casa di moda ha inoltre deciso che, a
partire da domani, provvederà a un sensibile riallineamento dei prezzi tra il mercato europeo e
quelli della Greater China e del Sudest asiatico. I
prezzi dei prodotti europei rimarranno invariati,
mentre quelli in Asia subiranno una riduzione.
II
MF fashion
segue da pag. I
Progetti
Pompea corre ai ripari
per rifinanziare il debito
venerdì 29 aprile 2016
Progetti
Miroglio chiama
Mara Venier e
va su Amazon.it
Dopo un 2015 chiuso in negativo, il gruppo
pensa a un ritocco della strategia. Stefania Peveraro
Patrik Frisk e Aldo Bensadoun
store tra Bergamo, Varese, Bari, Roma e Firenze»,
ha aggiunto il ceo di Gaia, Luca Ghidini. «La strategia prevede una quindicina di aperture all’anno,
perciò il traguardo dei 40-50 store potrebbe essere
raggiunto prima del 2020». Una goccia in una rete
globale di 98 Paesi, l’Italia rappresenta un punto di
riferimento fondamentale per Aldo Bensadoun sia in
termini di stile, sia per il ruolo che riveste il consumatore tricolore: «Il nostro motto è di offrire una moda
desiderabile a un prezzo giusto. Il cliente italiano ha
sempre dimostrato grande attenzione allo stile più che
alle tendenze, ma oggi più che mai è attento al pricing. Lo scenario macro economico degli ultimi mesi
è molto complesso e per un marchio della moda non
è più scontato crescere come in passato. Oggi un consumatore è meno disposto a spendere migliaia di euro
per un paio di scarpe come in passato, preferendo invece acquistarne di più a un prezzo maggiormente
competitivo. Noi oggi performiamo bene in tutti i
mercati». A confermarlo è la crescita media del 5%
delle vendite che il gruppo da 2.300 store nel mondo
ha registrato negli ultimi anni. «Il fatto di non essere
una public company ci ha permesso di avere la serenità di investire sulle infrastrutture, sull’information
technology, sui punti vendita, sulle risorse umane come strategia di lungo periodo. Il modo di consumare
e acquistare moda è cambiato radicalmente negli ultimi anni e dobbiamo farci trovare pronti. Più che alla
prossima trimestrale, pensiamo alla prossima generazione di consumatori. Abbiamo ancora molto su
cui lavorare. Nei prossimi mesi ci concentreremo su
nuovi mercati da raggiungere come il Giappone e la
Germania, coperta solo online con Zalando, mentre nel 2017 lavoreremo sull’espansione gloabel del
brand young Call it spring, che conta 250 negozi in
30 Paesi», ha poi concluso Patrik Frisk. (riproduAlessia Lucchese
zione riservata)
I
l 2015 si è chiuso con un calo di ricavi ed Unicredit, Bnl, MantovaBanca, Bpm e
ebitda per Pompea, il gruppo produttore Banca Popolare di Mantova, prevedeva
di calze e intimo con l’omonimo brand e infatti la liquidazione di 4,7 milioni di eucon il marchio Roberta, che sta seguen- ro a copertura degli interessi maturati fino a
do il piano industriale sulla base del quale dicembre 2014 (ordinari e di mora) e di parlo scorso luglio ha siglato con le banche un te delle rate scadute. L’accordo prevedeva
nuovo accordo di ristrutturazione del debito inoltre che il debito residuo a medio lungo
(ex art. 67 della Legge fallimentare), dopo termine scaduto e pari a 12,1 milioni, venisuna prima esperienza nel 2009. Anche in se rimborsato in sei rate annuali da circa 2
quell’occasione il ceto bancario aveva dato milioni ciascuna, a partire dal 2015 e sino al
fiducia a Pompea, ma poi le cose non erano 2020. Tutto questo, si diceva, per evitare di
andate come previsto sino appunto a richie- rivivere quanto già accaduto negli anni pasdere la sigla di un nuovo accordo. Più nel sati. Nel 2013, infatti, gli obiettivi previsti dal
dettaglio, i ricavi consolidapiano industriale a supporto
ti 2015 sono scesi a circa 73
del primo accordo di risanamilioni di euro (dai 75 miliomento del debito firmato con
ni del 2014 e dai 79 milioni
le banche nel 2009 non eradel 2013) e anche l’ebitda è
no stati raggiunti e la società
risultato in calo (nel 2014
si era trovata impossibilitata
era stato di 6,5 milioni e nel
a sostenere i pagamenti do2013 di 5,3 milioni), cosicvuti, così nel settembre 2013
ché gli obiettivi del piano
era stato firmato un accorindustriale sono stati mando di moratoria e standstill
cati. Quanto al debito con
di tutto l’indebitamento a
le banche (a fine 2014 il debreve e medio lungo termiUn’immagine Pompea
bito finanziario netto era di
ne sino al 31 marzo 2014.
37,9 milioni), invece, il piano
Successivamente la sociedi rimborso è comunque proceduto secondo tà aveva poi impostato le trattative con le
i tempi e i modi previsti. Ciò detto, secondo banche per ottenere un riscadenzamento del
quanto risulta a MFF, il presidente Adriano debito a medio lungo termine sino ad arrivare
Rondella, che controlla la società insieme al- a formalizzare nell’aprile 2015 una propola sua famiglia, sta pensando a un fine tuning sta di nuova manovra finanziaria e alla firma
della strategia, in modo da non mettere a ri- del nuovo accordo di risanamento nel luglio
schio in futuro il piano di rimborso del debito. dell’anno scorso. A metà 2014, nel pieno
Sembra, in particolare, che ci sia da mettere della trattativa con le banche, si era anche
mano ai canali distributivi. Il piano industria- parlato di un’ipotesi di cessione del controllo
le puntava sulla riduzione dei costi operativi, del gruppo a un investitore che immettesil miglioramento della marginalità commer- se nuova finanza ed erano circolati i nomi
ciale, il consolidamento del marchio Pompea dei fondi Orlando Italy e Oaktree e quelli
e il rilancio del brand Roberta. L’accordo si- di soggetti industriali come Golden Lady e
glato la scorsa estate con Ubi banca, Mps, Calzedonia. (riproduzione riservata)
Interviste
Riachuelo da record con Lagerfeld
La collezione low cost, nata dal legame tra il retailer e lo stilista, conquista le passerelle
della Spfw-São Paulo fashion week. «Il nostro goal è dare a decine di milioni di brasiliani
un accesso al sogno fashion», ha spiegato a MFF il ceo Rocha. Francesca Manuzzi
S
ee now, buy immediately. Le settimane della moda brasiliane, dalla
Spfw-São Paulo fashion week alla
nuovissima Rio moda Rio, pronta
al varo il prossimo 14 giugno, corrono ai ripari, con la progettazione di calendari che si
allineeranno alla formula del see now, buy
now. Dal canto suo, il colosso del fast fashion
Riachuelo ha preso il concetto alla lettera e
ha spinto l’acceleratore sulle collaborazioni
eccellenti low cost, come l’ultima firmata da
Karl Lagerfeld. Andata a ruba già in passerella a San Paolo, con rank ricoperti dai pezzi
iconici ideati da kaiser Karl e saccheggiati
a fine show. Perché: «Il nostro goal è dar a
decine di milioni di brasiliani la possibilità
d’accesso al sogno fashion», ha spiegato in
questa intervista a MFF Flavio Rocha, ceo
della realtà da circa 2 miliardi di euro di fatturato.
Parliamo di questa nuova collaborazione... Di cosa si tratta?
Riachuelo è pioniere in Brasile di queste partnership con grandi brand e celebri designer.
La prima collaborazione è stata con la stylist Ney Galvão già negli anni 80, qualcosa di
assolutamente innovativo per quel tempo. Nel
2010 abbiamo poi unito le forze con Oskar
Metsavaht di Osklen, che ha consacrato
presenta solo il 2% della
questa formula, che è poi
totalità con 170 milioni
proseguita con la colleziodi capi. Quindi no, non
ne firmata da Versace nel
abbiamo in animo di in2014, fino ad arrivare a
ternazionalizzare le nostre
oggi con Lagerfeld. Il nooperazioni per ora, consistro goal è dar a decine di
derando l’ampio margine
milioni di brasiliani la pospotenziale di crescita losibilità d’accesso al sogno
cale. Quest’anno apriremo
fashion.
15 nuovi store sul territoA oggi non avete
rio brasiliano.
ancora un e-comQuale potrebbe esmerce... Quali sono i
sere la risposta alla
piani per il futuro?
crisi verdeoro?
L’etail è ancora in una fase
Il momento attuale ispira
d’espansione embrionacautela, considerando che
le in Brasile, rappresenta
si tratta della peggior cricirca il 3% dei fatturati
si che il retail abbia mai
dei principali player. Ma
vissuto, ma bisogna esl’operazione per noi è già
sere ottimisti per il lungo
in cantiere e prevediamo la
periodo. Auspicando in
messa in opera dalla fine di
quest’anno, godendo delle
grandi cambiamenti che
L’evento Riachuelo-Lagerfeld chiudano questo capitolo
nostre piattaforme mobile
già strutturate.
di populismo bolivariano
Pensate di espandervi anche nel che ha investito tutta l’America Latina, non
Vecchio continente?
soltanto a livello politico, ma anche di menLanciamo 35 mila modelli all’anno, circa 100 talità commerciale. Penso che il momento di
al giorno e il Brasile è un mercato enorme, ripresa sarà più rapito di quanto possiamo imche conta 10 miliardi di pezzi. Riachuelo rap- maginare. (riproduzione riservata)
Miroglio fashion lancia la
capsule collection Mara
Venier per Luisa Viola
(nella foto un look) e accelera nell’e-commerce
approdando con due etichette su Amazon.it. La
griffe di apparel femminile Luisa Viola del gruppo
Miroglio, che produce e
commercializza brand tra
cui Motivi, Elena Mirò,
Caractère, Per te by
Krizia e Fiorella Rubino,
ha infatti chiamato l’attrice e conduttrice televisiva
come stilista e volto del
brand dedicato alle donne
curvy, per realizzare una
piccola linea dedicata alla
primavera-estate 2016. Il
progetto, che è stato presentato ieri con un défilé
d’eccezione presso il concept store Miroglio Piazza
Scala a Milano, ha svelato 15 look tra caftani, abiti
e bluse d’ispirazione esotica e stampe variopinte,
ottenute grazie a una tecnologia water-saving. «Un
progetto super glamour.
Questo è il momento delle donne curvy, bisogna
essere se stessi in ogni
momento della vita», ha
raccontato Mara Venier
a MFF nel backstage dello show. La capsule è in
vendita da ieri 300 negozi multimarca in Italia in
cui è distribuito il marchio
Luisa Viola, negli store Elena Mirò e in rete su
elenamiro.com. Il lancio è
stato accompagnato da un
adv scattato da Giovanni
Gastel con Mara Venier
come modella d’eccezione. Ma non è tutto: il
gruppo ha inoltre rafforzato la presenza in rete
portando su Amazon.it
capi del marchio Motivi
e di Fiorella Rubino (entrambi i marchi saranno
presenti con una capsule
collection spring-summer
2016 nella sezione moda).
Da maggio sarà lanciato online anche la label
Oltre e, tramite Amazon,
saranno raggiunti mercati come la Germania, il
Regno Unito, la Francia e
la Spagna. (riproduzione
riservata)
Alice Merli
III
MF fashion
venerdì 29 aprile 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch
Avon Products
Coach
Coty
Estee Lauder
Fossil
Gap Inc
Guess
Iconix Brand Grp
Kate Spade & Co.
L Brands
Lululemon Athletica
Men`s Wearhouse
Michael Kors
Nike Inc
Phillips-Van Heusen
Polo Ralph Lauren
Quiksilver
27,52
4,77
41,52
30,05
97,20
41,38
23,67
18,42
9,04
26,15
79,74
65,90
17,83
53,57
59,15
97,31
95,94
0,46
Var.% % 12m
-1,6
-0,8
-1,2
0,2
1,1
-1,5
-1,3
-0,4
-2,5
0,0
1,2
0,4
-3,5
-2,8
-0,2
-0,6
1,1
-
24,5
-45,0
7,8
23,8
17,9
-50,9
-40,3
-0,3
-67,0
-21,7
-10,4
1,9
-68,6
-14,3
18,1
-5,4
-28,4
-73,5
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
37,51
72,80
26,75
45,25
63,33
6,77
0,9
-0,8
1,0
-1,0
0,6
-6,2
-16,3
11,2
8,9
-13,5
-63,5
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,16
3,63
17,52
1,13
13,27
1,21
0,98
2,82
14,32
18,10
47,14
14,06
Var.% % 12m
-0,3
-2,2
2,1
-0,1
-2,0
1,7
-0,5
9,3
-3,6
-0,5
-1,4
-51,4
-2,7
4,9
-6,3
-30,4
-29,2
-15,0
19,3
-51,5
-15,7
-12,8
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,65
1,18
7,80
20,70
0,15
59,70
25,91
0,02
-1,4
-0,6
-3,3
1,4
2,7
-2,4
1,3
-
28,7
-29,4
-41,6
-26,2
-53,9
-27,5
-11,5
-54,8
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
113,90
56,40
206,60
23,81
29,54
-0,1 55,2
-0,4 -48,7
4,1 10,2
-0,5 1,1
1,3 8,1
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
Borsa
Dati in euro
Prezzo ieri
155,10
316,60
150,80
149,40
165,85
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Var.% % 12m
0,5 -11,2
3,1 -6,8
0,9 -11,0
1,5 -4,1
0,6 -2,0
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
3.635,00
1.213,00
994,00
5.150,00
Asos
Burberry Grp
Mulberry
Next Plc
Var.% % 12m
-0,1 -3,5
0,2 -30,8
0,2 9,8
0,8 -29,3
28,65
Var.% % 12m
-1,8
-0,2
HONG KONG
DANIMARCA
Var.% % 12m
SVIZZERA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
-1,3 -15,9
Richemont
64,95
0,2 -23,5
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
852,00
Pandora
SVEZIA
290,10
Var.% % 12m
-1,7
-1,6
0,5
2,7
-1,2
-40,3
-9,3
-42,1
-34,2
-37,9
-10,4
Dati in corone danesi
GIAPPONE
Prezzo ieri
Prezzo ieri
Chow Tai Fook Jewellery 5,35
Esprit Holdings
6,76
Global Brands
0,92
L’Occitane
15,04
Prada
26,25
Samsonite
25,35
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
0,3 -22,8
Dati in dollari Hong Kong
Dati in yen giapponesi
Dati in franchi svizzeri
Prezzo ieri
329,90
Swatch I
FRANCIA
Shiseido
2.485,00
-0,5 22,7
-2,1
8,7
Dati in real brasiliani
BRASILE
Alpargatas
8,92
- -13,3
Nomine
Hermès, tre mesi PRIMO CEO PER FEDON
in corsa a +6%
Il gruppo veneto da 71,4 milioni di euro
di fatturato ha promosso Maurizio Schiavo,
ex dg, nell’ambito del rinnovo del cda
La maison francese registra 1,19 miliardi di
euro di ricavi grazie alle ottime performance
dei leather goods (+15,5%). Fabio Maria Damato
U
n trimestre ancora in crescita, trainato dalle favolose performance dei leather goods
schizzati del +15,5% a 590,6 milioni di euro. Hermès chiude il periodo allo scorso 31 marzo con ricavi in crescita del 6% a 1,19 miliardi di
euro, ma con tutte le categorie in declino fatta eccezione
per gli articoli in pelle. Infatti le divisioni ready-to-wear e accessori, prodotti tessili e profumeria hanno perso, rispettivamente,
il 2%, il 9% e il 4% e le vendite di orologi sono scese del
3%. La crescita dell’area maroquinerie-sellerie si era imposta anche sui risultati del quarto trimestre 2015, registrando
un +14,3%, contro il +3,7% dell’abbigliamento e il calo del
7,2% della divisione prodotti tessili e il -4,5% dei profumi.
Nel complesso fanno bene tutte le aree geografiche con il
Giappone a +13%, l’Asia (escluso il Giappone) arrestatasi al
+4%, l’Europa a +9% e l’America a +4%. Come già annunciato con la pubblicazione dei risultati del 2015, i vertici del
gruppo hanno specificato che le vendite del 2016 potrebbero
mostrare una crescita al di sotto del target di medio termine,
Una Kelly di Hermès
pari al +8% a cambi costanti. (riproduzione riservata)
F
edon nomina il primo amministratore delegato della sua storia. Si tratta di Maurizio
Schiavo, dal 2007 direttore generale del gruppo da 71,4 milioni di euro di ricavi (+14%), promosso ieri all’incarico in concomitanza con il rinnovo del cda e
del consiglio sindacale per il triennio 2016-18, sotto la presidenza di Callisto
Fedon. «La mia nomina, come quella di tutte le cariche, si inserisce in un progetto corale della proprietà finalizzato ad aumentare le
competenze di un gruppo quotato, con una
presenza multinazionale e multicanale», ha
spiegato a MFF Schiavo, «nello specifico,
il mio compito sarà quello di realizzare un
piano di sviluppo a tre anni che prevede una
spinta propulsiva al retail, passando dagli attuali 16 store a 50 entro il 2019, e attraverso
l’ampliamento dell’offerta di prodotto». Già
oggi il marchio, specializzato nella produzione di astucci per occhiali, ha infatti avviato
un processo di diversificazione tra l’eyewear Callisto Fedon e Maurizio Schiavo
e una linea donna di borse e di articoli travel.
«Oggi il nostro core business pesa per l’89% sul turnover complessivo, l’idea è quella di
portare i new business a incidere per il 25% almeno», ha proseguito l’ad. «Questo per dare
continuità allo sviluppo del gruppo». In termini di retail, invece, l’azienda ha in programma
l’inaugurazione di uno store al Sicily outlet village di Catania, all’interno dell’aeroporto
di Hong Kong a settembre e, a marzo 2017, all’interno dell’aeroporto di Lione. (riproduChiara Bottoni
zione riservata)
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Alexander McQueen,
il menswear non sfila
Diesel vince
ancora contro i falsi
Zanotti, debutto kids
con Giuseppe Junior
Peta Usa diventa
azionista di Prada
Il menswear di Alexander
McQueen si prende una pausa
dalle sfilate, come conseguenza del congedo di maternità di
Sarah Burton, direttore creativo della griffe. A togliere i dubbi
riguardo la presenza della maison alla prossima edizione di
London collections: men (vedere MFF del 27 aprile) è stata la
maison stessa, che ha comunicato l’assenza dalle passerelle. I
capi della nuova collezione (nella foto un look) saranno svelati attraverso una
serie di appuntamenti privati.
Diesel continua la sua battaglia contro la contraffazione e porta a casa un’altra vittoria. Dopo
la condanna di 83 siti web (vedere MFF del 19
gennaio), il brand del gruppo Otb ha vinto gli
appelli promossi da Cosmos world, Flexi casual e Manuel Giner Rodriguez e ha ottenuto
la conferma della decisione di prima istanza,
pronunciata ad aprile 2015. La Corte d’Appello dei marchi comunitari di Alicante ha inoltre
confermato che Diesel è l’unico proprietario del
marchio omonimo e ha il diritto di revocare l’autorizzazione al suo utilizzo, confermando poi la
violazione dei diritti del marchio Diesel da parte
di Cosmos world, condannato a cessare produzione e distribuzione dei prodotti.
Giuseppe Zanotti
debutta nel mondo kids creando
la nuova label
Giuseppe Junior
(nella foto). La griffe di calzature ha
realizzato una linea footwear per
bambino, con
prodotti sia maschili sia femminili. Realizzata
da Vicini, controllante della stessa Giuseppe
Zanotti design, la collezione è già disponibile
per il pre-ordine sul sito ufficiale del brand e arriverà nelle boutique alla fine di maggio.
Il nuovo azionista di Prada è Peta Usa. La ong
impegnata a sostegno dei diritti animali ha infatti
annunciato l’acquisto di azioni con l’obiettivo di
presenziare alle riunioni
annuali del gruppo e richiedere la cessazione
della vendita di prodotti
in pelle di animali esotici (nella foto una borsa
Prada), sollecitando
in particolare la fine di
quelli realizzati in pelle di struzzo. Nel luglio 2015
Peta era diventata azionista di Hermès, acquisendo anche in quel caso titoli sufficienti per
accedere alle assemblee degli azionisti.
Escada, Epple-Righi
sarà il nuovo ceo
Safilo, dai Tabacchi
arriva il no al bilancio
Farfetch in Middle east con Bazaza e Matar
Escada ha un nuovo ceo. A
prendere le redini del marchio
tedesco di womenswear sarà
Iris Epple-Righi (nella foto), con
un passato in aziende come
Calvin Klein e Tommy Hilfiger,
che assumerà ufficialmente il
suo nuovo incarico a partire dal
prossimo 1° settembre. Nell’arco dei prossimi
mesi sarà Jörg Wahlers a guidare il brand, che
tornerà a ricoprire i suoi ruoli di cfo e coo dopo l’ingresso di Epple-Righi.
Safilo incassa il colpo e subisce il no dei
Tabacchi. L’assemblea degli azionisti per l’approvazione del bilancio 2015, passato con il
voto favorevole dell’87%, è stata terreno di
scontro. La Only3T di Vittorio Tabacchi, che
ha in mano il 9,2%, ha fatto leva su un bilancio
chiuso in perdita per 52,7 milioni. Stesso discorso per le politiche di remunerazione, passate
con l’82%, ma contrastate da Only3T, Generali
investments e alcuni fondi. E ieri dopo la riduzione del target price di Kepler Cheuvreux, il
titolo ha perso il 3,3% circa.
Farfetch guarda al Middle East e punta su una nuova generazione di designer. L’e-tailer ha annunciato di aver accolto all’interno della propria piattaforma una serie di capi in esclusiva realizzati
da Hussein Bazaza e Hind Matar. La designer di origini libanesi e la creativa del Bahrain, basata
a Londra, sono approdata da Farfetch con le loro collezioni womenswear.
Gianni Crespi sale alla guida di Basicnet
Basicnet ha annunciato la nomina di Gianni Crespi (nella foto) in qualità di amministratore delegato. Come anticipato da
MFF (vedere il numero del 16 marzo), il manager, già vicepresidente, ha assunto il nuovo incarico sostituendo Franco
Spalla, alla guida del gruppo torinese per 15 anni, che rimarrà
comunque all’interno del cda come vicepresidente. (riproduzione riservata)
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