Diane Von Furstenberg

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Transcript Diane Von Furstenberg

MF fashion il primo quotidiano della moda e del lusso
Anno XXVIII n. 206 - € 0,50
Direttore ed editore Paolo Panerai
20.10.16
UN’IMMAGINE DELLA PRESENTAZIONE PRIMAVERA-ESTATE 2017 DI DIANE VON FURSTENBERG
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
Diane Von Furstenberg
inizia il piano di trasformazione
Il marchio da 500 milioni di dollari di fatturato è oggi al centro di un grande progetto
di restyling, iniziato con l’arrivo del nuovo direttore creativo Jonathan Saunders e che
continuerà toccando la produzione e il taglio della distribuzione. «Vogliamo ristabilire
una connessione emotiva con le nostre donne», ha spiegato a MFF il ceo Paolo Riva
S
arebbe sbagliato chiamarla rivoluzione.
Quella che sta attraversando il marchio
Diane Von Furstenberg è, piuttosto, una fase
di trasformazione, che Paolo Riva, chiamato
nell’aprile 2015 a svolgere il ruolo di amministratore delegato della label da 500 milioni di dollari di
ricavi stimati (circa 455,7 milioni di euro al cambio
di ieri), ha messo in atto da qualche mese a questa
parte, lavorando su processi e strutture nell’ottica di
raggiungere un chiaro obiettivo: «Portare il brand a
stabilire una connessione emotiva speciale con il suo
pubblico». Quella stessa connessione che la fondatrice Diane Von Furstenberg aveva stabilito in passato
con le sue clienti e che oggi, grazie all’interpretazione
del nuovo chief creative officer, Jonathan Saunders,
fresco di debutto sulla scena newyorkese con la col-
lezione primavera-estate 2017 (vedere MFF del 13
settembre), torna a prendere forma. Secondo una
progettualità illustrata a MFF dall’ad Paolo Riva,
che questa mattina interverrà al convegno milanese di Altagamma.
In che cosa il marchio necessitava di un
cambiamento?
Il marchio Diane Von Furstenberg vive della connessione emotiva tra Diane stessa e il suo pubblico,
con una focalizzazione speciale sul prodotto. Quando
sono arrivato in azienda, però, questo non era più
così chiaro. Il prodotto era diventato ripetitivo e il
brand non era in grado di esprimere al meglio il suo
potenziale a livello americano e internazionale. Era
necessario, quindi, accompagnare la label in una terza fase, dopo quella originaria della nascita e la sua
evoluzione negli anni 90.
Quale è stato il primo passo di questa trasformazione?
Trovare un forte leader creativo in sintonia con i
pilastri del brand, ovvero le stampe, il colore e un
prodotto che inviti a essere indossato, mettendo in
risalto la femminilità. Tutte caratteristiche che abbiamo trovato in Jonathan Saunders, un designer
che ha dimostrato di saper tradurre questo mondo
nella contemporaneità.
Come si è tradotta questa in prodotto questa visione creativa?
In capi che per tessuti, fit, soluzioni tecniche e qualità, sposati a un prezzo moderno, costituiscono un
continua a pag. II
Asos corre (+26%) anche in Borsa (+5%)
Patto Smcp-Shandong Ruyi
Asos archivia in positivo l’anno fiscale 2016. Nel periodo l’e-tailer britannico ha totalizzato ricavi per 1,4 miliardi di sterline (circa 1,5 miliardi di euro al cambio di ieri), in corsa del
26%. Le vendite hanno avuto un’ottima performance negli Stati Uniti (+50%), seguiti da
Europa (+28%) e Regno Unito (+27%). I profitti pre-imposte si sono attestati a 63,7 milioni di sterline (pari a circa 58 milioni di euro), in salita del 37%, superando le attese degli
analisti. Le performance della società quotata a Londra, che ha comunicato che nell’anno fiscale 2017 le vendite cresceranno dal 20 al 25% trainate dai mercati esteri, hanno
conquistato anche la Borsa, tanto che il titolo ieri ha chiuso a +5%. Ultimo progetto del
marchio, il varo di una collezione speciale ispirata allo stile di Lady Diana. A realizzarla,
Sharmadean Reid, fondatrice del brand londinese Wah nails.
Smcp, il gruppo a cui fanno capo i brand Sandro, Maje e
Claude Pierlot passa ufficialmente in mano a Shandong
Ruyi group. Il colosso tessile cinese ha infatti rilevato
una quota di maggioranza della società da 377,2 milioni
di euro di ricavi nel semestre, lasciando le restanti quote al fondo Kkr (che prima dell’operazione ne deteneva
il 70%) ed Evelyne Chetrite e Judith Milgrom, fondatrici
rispettivamente di Sandro e Maje. «Aiuteremo Smcp a diventare il primo player mondiale del lusso accessibile», ha
detto Yafu Qiu, presidente di Shandong Ruyi group.
II
segue da pag. I
unicum sul mercato. Anche a livello di produzione puntiamo a
essere leader in un segmento di
affordable luxury.
Come avete lavorato sulla
distribuzione?
Con un controllo quasi chirurgico di tutti i canali, nell’ottica di
mettere al centro dell’esperienza
d’acquisto le donne. A gennaio,
lanceremo il nuovo sito affidato
alla direzione creativa di Saunders
che permetterà di vivere un’esperienza di acquisto multicanale.
In alto, Paolo Riva con
Diane Von Furstenberg
Interverremo poi sui monomarca (110 worldwide compresi i
franchising, ndr) con un restyling
finalizzato a mettere in risalto il
prodotto con un concetto di store
modulare. Infine, per quanto riguarda i multimarca, circa 1.500
nel mondo, stiamo mettendo in
atto un processo di razionalizzazione per riqualificare il canale
con una riduzione di circa il 40%
dell’off price. (riproduzione riservata)
Chiara Bottoni
MF fashion
Espansione
LONGCHAMP, BIS
DI STORE A PARIGI
Il marchio da 566 milioni (+14%)
apre un maxi monomarca di 700
metri quadrati e il primo shop uomo
U
n battesimo doppio, salutato da celebrities internazionali che
sono arrivate a Parigi per tenere a battesimo il nuovo negozio
di Longchamp della rue Saint Honoré, completamente risistemato seguendo il nuovo concept, e l’adiacente nuovo store
consacrato all’uomo e ai bagagli, il primo in assoluto per il brand francese. Una nuova tappa, importantissima, per lo sviluppo del marchio a
conduzione familiare, che ha chiuso il 2015 con un fatturato di 566 milioni di euro, in crescita del 14%. Gli aumenti nelle vendite sono stati
registrato in tutte le aree geografiche: Europa, Medio Oriente ed Africa a
+13%, Asia a +15%, le Americhe a +21% e ma a trainare i numeri è stata
l’ottima performance della Cina, a +30%, malgrado una congiuntura difficile. Il ceo e nipote del fondatore, Jean
Cassegrain, ha spiegato che questi risultati sono stati il frutto di un strategia
distributiva in piena espansione (il brand
oggi conta 300 negozi in 23 paesi ed è
da poco sbarcato in India, a New Delhi,
in Canada, a Toronto, e a Macau). Ma
non solo perché a spingere i conti è stata anche un’offerta più larga e di gamma
più alta in termini di prodotto. Come dimostra il successo della Paris premier,
la borsa lanciata questo autunno in quatQui sopra, lo store
tro colori ai quali se ne aggiungono tre
parigino di Longchamp per la prossima stagione e di cui è stata fatta un’edizione limitata, con ricami
in filo d’oro, acquistabile solo a Parigi a quasi 3 mila euro. Il nuovo negozio su tre piani, di oltre 700 metri quadrati, sul perimetro che è la culla
storica del brand, permetterà a Longchamp, dopo quello degli Champs
Elysée, di consolidare la sua nuova immagine, più legata al fashion, occupando i quartieri parigini dello shopping internazionale. (riproduzione
riservata)
Silvia Manzoni (Parigi)
Progetti
Issey Miyake cresce tra capsule
e retail insieme a Homme plissé
La giovane etichetta, satellite del marchio giapponese e fresca
della inaugurazione del suo primo monomarca a Tokyo, lancia
una collezione ispirata all’arte erotica Shunga. Chiara Bottoni
I
l mondo di Issey Miyake si arricchisce con una gliamento per l’uomo contemporaneo, reso possibile
collezione speciale legata all’etichetta Homme dallo sviluppo dell’originale tecnica di plissettatura
plissé, che cresce in termini di retail e consen- di Issey Miyake. La linea utilizza, infatti, materiali
si. La linea contemporary maschile del marchio che non si stropicciano e a rapida asciugatura ed è
giapponese presenterà, infatti, nell’ambito delle pros- caratterizzata da pieghe uniformi così che il tessuto
sime spring series, una capsule collection che trae si appoggi delicatamente alla pelle. Il risultato sono
ispirazione dall’espressione artistica dell’erotismo capi confortevoli, leggeri, che non richiedono partigiapponese del periodo Edo e, in particolare, dal- colari cure. La giovane etichetta, forte dei consensi
le correnti Shunga e Ukiyo-e,
nate come forma di intrattenimento popolare. Una selezione
di capi, tra coat e camicie,
voluta da Issey Miyake in
persona per rendere omaggio
a una manifestazione pittorica
molto apprezzata e considerata una delle più importanti
categorie artistiche giapponesi, tale da renderla oggetto
di acquisizione presso alcune
delle istituzioni d’arte più note al mondo, tra cui il British
museum di Londra, che nel
2013 ha ospitato una mostra
speciale dedicata dal titolo;
«Shunga: il sesso e il piacere
dell’arte giapponese». Mostra
approdata poi in Giappone nel
2015, dove ha riscosso reazio- Due immagini della collezione Homme plissé Issey Miyake
ni sensazionalistiche date dal
fatto che l’esposizione pubblica di tali opere era stata raccolti sul mercato, ha recentemente inaugurato
per lungo tempo un tabù nel paese. La caratteristi- una sua prima vetrina a Daikanyama, Tokyo (veca principale di questa manifestazione artistica è il dere MFF del 15 giugno), progettata dall’architetto
senso dell’ironia che ben traspare nella realizzazione Naoto Fukasawa in tandem con il designer nippodella capsule dedicata a un nuovo concetto d’abbi- nico. (riproduzione riservata)
giovedì 20 ottobre 2016
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Cavalli, a Milano
Paul Smith
sfilano i lavoratori unisce i défilé
Una sfilata sui generis in corso Vittorio
Emanuele per protestare contro la
mobilità e l’annunciata chiusura degli
uffici di piazza San Babila. I lavoratori di Roberto Cavalli hanno ricreato
ieri un red carpet lungo la via dello
shopping e hanno sfilato con tanto
di scatoloni in mano per manifestare
contro il maxi piano di ristrutturazione
studiato dal nuovo ceo Gian Giacomo
Ferraris, che prevede il taglio di circa 200 dipendenti (vedere MFF del
13 ottobre). Il piano, svelato in contemporanea con l’uscita di scena del
direttore creativo Peter Dundas, prevede la chiusura della sede di Milano,
con il trasferimento di tutte le funzioni
a Osmannoro (Firenze).
Un unico show uomo e donna che
si svolgerà a Parigi il 22 gennaio, a
chiusura della fashion week maschile e in apertura della settimana della
couture. Con una mossa a sorpresa
Paul Smith (nella foto) ha annunciato
l’unione delle sfilate uomo e donna,
in un solo evento. Normalmente il
ready to wear femminile dello stilista
saliva in pedana alla London fashion
week.
Banana republic
chiude in Uk
Italia di moda, un
affare di famiglia
Banana republic
fa retromarcia in
Uk dove chiuderà entro l’anno i
suoi otto store.
La fuga dall’Inghilterra del
marchio di Gap
rientra nel piano
annunciato in
maggio che prevede la dismissione
di 75 negozi Navy e Banana republic
all’estero. Il piano taglio potrebbe impattare anche l’Italia dove la griffe del
gruppo Usa (nella foto un look) vanta
un monomarca a Milano.
L’Osservatorio Aub (AIdAF, UniCredit
e Bocconi) ha acceso i riflettori sulle
imprese familiari del sistema moda,
presentando una ricerca ad hoc.
Analizzando 746 imprese di moda
made in Italy con fatturato oltre i 20
milioni di euro, e che generano complessivamente 52,6 miliardi di euro
impiegando circa 200 mila addetti, è
emerso la forte incidenza delle realtà
familiari che rappresentano il 78%. Lo
studio ne ha evidenziato il particolare
legame con il territorio, insieme alla
capacità di rispondere alla stagnazione della domanda interna attraverso
processi di internazionalizzazione.
Dsquared2 veste
il Manchester
Vanessa Seward
conquista Londra
Dsquared ha siglato una partnership
pluriennale come nuovo partner ufficiale del Manchester city. La squadra
di calcio inglese ha scelto il brand
guidato dai fratelli Dean e Dan Caten
per vestire il team con le uniformi prematch (nella foto) in occasione dei
viaggi per la Champions league.
Vanessa
Seward si
prepara a
sbarcare a
Londra con
il suo quinto flagship.
Dopo il recente opening
di Parigi, nel
cuore di SaintGermain-des-Prés (nella foto), la
designer con il supporto di A.P.C.
continua a crescere nel retail con la
boutique londinese, che dovrebbe
aprire i battenti a gennaio 2017.
Melissa è al 100% animal-free
Melissa porta avanti la sua campagna a favore degli animali con il marchio
100% real plastic. La collezione spring-summer 2017 del brand brasiliano sarà
infatti marchiata dal nuovo concept per prodotti interamente animal-free.
Cna federmoda
corre a Maputo
Chic torna dal 15
al 17 marzo 2017
In occasione della settimana della
lingua italiana nel mondo, Cna federmoda celebra il made in Italy in
Mozambico sotto invito dell’Ambasciata d’Italia a Maputo. Per la 17°
edizione della manifestazione, sono stati infatti organizzati una serie di
eventi, tra cui una sfilata, prevista per
la giornata di oggi, che vedrà salire in
passerella capi e accessori di grandi
stilisti come Giorgio Armani e Roberto
Cavalli, insieme a proposte di brand
artigiani e pmi.
Chic chiude l’edizione autunnale in
positivo, registrando un incremento
de visitatori del 15%, superando i 65
mila ingressi per oltre 800 espositori.
La manifestazione, che ha animato la città di Shanghai dall’11 al 13
ottobre (nella foto), tornerà con l’edizione spring
2017 dal 15
al 17 marzo
2017. (riproduzione
riservata)
III
MF fashion
giovedì 20 ottobre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 15,37
Avon Products
6,62
Coach
35,71
Coty
23,50
Estee Lauder
87,47
Fossil
28,57
Gap Inc
26,33
Guess
13,77
Iconix Brand Grp
8,02
Kate Spade & Co.
17,97
L Brands
72,37
Lululemon Athletica
57,65
Men`s Wearhouse
16,19
Michael Kors
50,08
Nike Inc
51,69
Phillips-Van Heusen 111,59
Polo Ralph Lauren
98,84
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
-0,1
1,4
0,3
-0,2
2,0
1,6
0,3
1,6
2,0
0,4
2,4
2,4
5,4
0,9
1,2
1,2
-
-28,9
74,7
18,8
-18,7
4,5
-48,6
-3,0
-39,5
-50,8
-14,1
-24,9
8,9
-61,8
25,5
-21,9
12,1
-16,1
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
35,15
72,66
26,74
38,93
54,63
5,63
0,9
1,6
0,3
4,2
15,4
-9,1
58,7
-26,1
-25,4
30,8
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,09
3,40
17,90
1,29
9,10
1,06
0,95
2,00
12,35
3,71
42,79
15,58
Var.% % 12m
5,7
2,0
0,2
3,8
0,4
0,1
-1,3
-3,9
-5,3
0,6
-0,8
-25,9
-10,5
9,1
34,2
-41,2
-8,7
-27,2
-49,7
-37,1
-87,3
-30,5
12,2
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,00
1,07
9,88
22,38
0,16
50,55
27,68
0,02
-0,0
-1,3
1,0
1,3
0,2
0,6
-0,3
-1,6
-19,2
-30,1
-10,6
-2,7
-41,4
-33,7
-3,2
-59,0
Dati in euro
GERMANIA
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Prezzo ieri
158,50
54,16
241,80
22,68
39,91
Var.% % 12m
0,4
1,7
-1,6
-0,0
7,0
105,7
-38,6
26,1
4,6
32,7
Inditex
Prezzo ieri
32,60
Var.% % 12m
1,2
3,7
Dati in euro
FRANCIA
0,3 2,2
-0,0 13,7
-0,1 26,7
0,6 5,7
-0,1 0,4
REGNO UNITO Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in pence
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
Prezzo ieri
Var.% % 12m
5.102,08
1.462,00
135,20
1.049,00
4.771,44
5,0
4,2
0,1
-6,7
0,6
60,7
15,1
-2,0
17,9
-39,1
Dati in corone svedesi
SVEZIA
Hennes & Mauritz
Dati in euro
SPAGNA
172,45
370,70
190,10
167,35
168,30
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
255,50
-0,4 -20,1
Dati in franchi svizzeri
SVIZZERA
Richemont
Swatch I
66,45
305,70
1,9 -16,7
1,5 -17,7
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 5,40
Esprit Holdings
6,51
Global Brands
0,89
L’Occitane
16,70
Prada
26,50
Samsonite
25,20
-1,5 -12,6
0,5 0,9
-1,1 -44,4
-0,7 -6,0
-0,2 -11,7
0,8 0,2
Dati in corone danesi
DANIMARCA
Prezzo ieri
Pandora
903,00
2,4 18,8
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Var.% % 12m
Dati in yen giapponesi
GIAPPONE
Shiseido
2.685,00
1,1
-5,6
Dati in real brasiliani
BRASILE
Alpargatas
Prezzo ieri
Var.% % 12m
10,32
-1,1 29,8
Bilanci
Zalando, conti con il turbo (+18%)
Secondo i dati preliminari, il player tedesco dell’e-commerce ha archiviato il terzo quarter in salita tra gli 827 e
gli 841 milioni di euro. Atteso, per i nove mesi, il raggiungimento dei 2,54 miliardi di euro di fatturato, in salita
del 22%. Confermate le previsioni per la chiusura dell’anno fiscale 2016, atteso tra +20 e +25%. Alice Merli
Z
alando è pronto ad archiviare un
altro trimestre in corsa. Secondo i
dati preliminari, il player tedesco
dell’e-commerce stima di chiudere il terzo quarter dell’esercizio fiscale 2016
con ricavi compresi tra gli 827 e i 841 milioni di euro, mettendo a segno una crescita
tra il 16 e il 18%. L’ebit adjusted oscillerà
tra l’1 e il 3%, ovvero tra gli 8 e i 25 milioni
di euro. Per quanto riguarda la performance nei nove mesi, si attende un incremento
del 22% circa che porterà il fatturato a toccare la soglia dei 2,54 miliardi di euro. Il
gruppo, che pubblicherà i dati finanziari definitivi relativi al periodo analizzato il
prossimo 10 novembre, ha inoltre confermato nuovamente una previsione di crescita
tra il 20 e 25% per la chiusura dell’intero esercizio fiscale, con una stima al rialzo
per quanto riguarda il margine ebit rettificato che dovrebbe attestarsi tra il 5 e il 6%.
«Nel terzo trimestre abbiamo migliorato
la nostra redditività in modo significativo, questo ci ha permesso di aumentare la
nostra guidance per il margine ebit dell’intero anno. Rimaniamo sulla buona strada per
raggiungere il nostro obiettivo di fatturato
complessivo. Questo dimostra ancora una
volta la nostra capacità di trovare il compromesso adeguato tra la crescita e il margine,
a seconda delle condizioni di mercato», ha
commentato in una nota Rubin Ritter, coceo della società quotata a Francoforte. La
piattaforma on-line che opera in 15 mercati
europei oggi mette a disposizione un assortimento di oltre 1.500 brand internazionali
di fast fashion e locali ed è completato dai
prodotti delle sue private label. Gli shop registrano mensilmente circa 160 milioni di
visite. Nel secondo quarter 2016 in particolare, il traffico proveniente da dispositivi
mobile ha raggiunto una quota del 65%
circa, per un totale di circa 18,8 milioni di
clienti attivi a fine trimestre. (riproduzione riservata)
AMAZON VERSO UNA
NUOVA SEDE A MILANO
CONTESA DA VERSACE
Partnership
Finanza
PUCCI CORRE NEL
LIFESTYLE CON ILLY
Parigi, Afflelou
si prepara all’ipo
La maison di Lvmh si allea con il
gruppo da 437 milioni di ricavi per
le tazze del progetto Art collection
C
resce il mondo lifestyle firmato Emilio Pucci. Dopo aver firmato l’iconica seduta Madame di Kartell, la maison del gruppo
francese Lvmh, che ha annunciato la chiusura della sede di
Firenze e il trasloco a Milano (vedere MFF di ieri), ha iniziato
un nuovo capitolo design alleandosi con illy. Sarà infatti in distribuzione
nel giro di un paio di settimane la nuova collezione illy Art collection firmata Emilio Pucci. L’iniziativa, che per il gruppo del caffè da 437 milioni
di euro rappresenta anche la prima incursione nel segmento fashion, rappresenta per la griffe una nuova via per comunicare il progetto Cities of the
world, la limited edition di foulard dedicati alle più belle città del mondo,
a cui appartengono le sei stampe che decorano i nuovi set di tazzine e i mug. «Dagli
anni 70 Emilio Pucci ha dato spazio a iniziative di brand extension con l’obiettivo di
contaminare territori diversi dall’abbigliamento ma con lo stile inconfondibilmente
italiano che lo caratterizzano», ha spiegato a MFF Laudomia Pucci, figlia del
marchese e attuale direttore immagine del
marchio, che si è trincerata dietro a un rigoroso «no comment» alle domande legate al
riassetto annunciato nei giorni scorsi. «Mio
padre disegnava, dipingeva e creava continuamente. In un certo senso, è sempre stato
Pucci
un artista e un sarto, quindi è meraviglio- Un’immagine
illy art collection
so vedere il suo lavoro insieme a quello di
un gruppo di artisti contemporanei molto
riconosciuti». Il progetto Emilio Pucci illy Art collection va ad inserirsi in una squadra che, dal 1992 anno a oggi, ha accolto nomi del calibro
di Marina Abramovic, Robert Rauschenberg, Jeff Koons, Julian
Schnabel, Anish Kapoor e Daniel Buren. «Mi piace pensare a questa
collaborazione come a un veicolo per raccontare la straordinarietà del made in Italy nel mondo», ha sottolineato Andrea Illy, presidente del gruppo
triestino e della Fondazione Altagamma. «L’Italia offre una straordinaria gamma di eccellenze che oggi devono incontrarsi per rispondere ai
desideri di un pubblico che cerca il prodotto italiano». (riproduzione riSofia De Martino
servata)
A pagina 10 di MF
Accordi
Tiffany arruola
Eddie Borgo
Il gruppo eyewear francese progetta
il ritorno in Borsa dove è stato presente
tra il 2002 e il 2008. Il flottante della
società da 639 milioni di ricavi (+7,6%)
sarà tra il 40 e il 50%. La collocazione è
attesa per fine anno. Francesco Colamartino
L
a borsa francese si prepara a un nuovo approdo da parte di un
gruppo del lusso. Si tratta di Alain Afflelou, società specializzata nella produzione e commercializzazione di occhiali,
che vuole utilizzare la piazza finanziaria come trampolino per
crescere in patria, all’estero e ridurre il suo indebitamento. Quello di
Alain Afflelou, in realtà, è un ritorno più che un vero e proprio primo
approdo, visto che il gruppo ha già navigato nelle acque della borsa
dal 2002 al 2008, per poi uscirne e tentare di salparvi di nuovo, senza successo, nel 2012. Potrebbe trattarsi della seconda più grande
quotazione di quest’anno per il mercato finanziario francese, dopo
quella di Maison du Monde, azienda di arredamento e décor che ha
calamitato capitali per 380 milioni di euro. Anche se non va escluso
che le incertezze di mercato potrebbero far slittare l’operazione al
2017. Il gruppo prevede di emettere inizialmente nuove azioni per
un valore di 200 milioni di euro, dopodiché gli azionisti principali, cioè il fondo britannico Lion Capital (con una quota del 35%) la
Caisse de dépôt et placement du Québec (30%) e Apax partners
(13%) dovranno vendere in parte le loro quote per un ammontare
non ancora reso noto. Il fondatore, Alain Afflelou, e la sua famiglia
detengono una quota del 13% della società, con l’8% in mano al management. Alla fine, però, il flottante dovrebbe essere tra il 40 e il
50%. Fondata nel 1972, Alain Afflelou è oggi presente in 13 Paesi,
anche se in Francia ha il 10% del mercato dell’occhialeria ed è molto forte in Spagna. L’obiettivo, ora, è quello i diventare un marchio
globale, come testimonia la recente apertura del primo store sudamericano, in Cile, cui a breve seguirà l’inaugurazione di un punto
vendita in Cina. Il gruppo punta anche a diventare leader di mercato
in Belgio, Svizzera e Portogallo. L’ultimo bilancio si è chiuso con
un giro d’affari a 639 milioni (+7,6%) e un ebit in crescita de 20,1%
a 66 milioni. Per l’esercizio in corso si attende un fatturato tra i 745
et 760 milioni e un ebit a 70 milioni. (riproduzione riservata)
Una nuova collaborazio
collaborazione d’autore si prepara
ad arricchire l’universo
di Tiffany. Il gruppo statunitense da 4,1 miliardi
di dollari di ricavi 2015
(circa 3,7 miliardi di euro al cambio di ieri) ha
chiamato alla sua corte il
designer di gioielli Eddie
Borgo per realizzare una
capsule collection di sette pezzi (nella foto sopra
un modello della capsule) che sarà disponibile
nello store newyorkese del marchio sulla Fifth
avenue e su tiffany.com.
Questa liaison rappresenta una grande opportunità
per il creativo che ha fondato la sua linea di gioielli
nel 2008 e che, dallo scorso anno, è sul mercato
anche con una collezione
di borse.