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MF
fashion
il primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 196 - € 0,50
giovedì
6 ottobre 2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
06.10.16
I
LO SHOW DI LOUIS VUITTON SPRING-SUMMER 2017
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
La Rive diabolique di
Vuitton
Contrasti forti nella collezione disegnata da Nicolas Ghesquière. Tra giacche
architettoniche e morbidezze. Décor, imprinting grafici e trasparenze per il finale
U
na facciata perfetta. Un interno ancora cantiere, in costruzione. Non è a caso la scelta
di andare a sfilare in place Vendôme, in
quello che diventerà il nuovo megastore
Louis Vuitton. Che oggi racconta la donna disegnata da Nicolas Ghesquière, dall’apparenza bourgeois,
dall’animo inquieto. L’ispirazione è alle figure femminili di Rive droite, rive gauche, film del 1984 con
Carole Bouquet. E tutto si trasforma in un racconto di
donne che Parigi ce l’hanno nel sangue. Femme come
Catherine Deneuve, presente alla sfilata. Ma anche un
po’ l’uragano Stephanie de Monaco, da adottare nella
Ville Lumière per la carica spavalda e rock. O madame
come Isabelle Adjani in Diabolique. Sono drammatiche e sfacciate, irraggiungibili e terrene. Dai corpi
accarezzati da jersey e tagli strategici dell’inizio, con
sbilanciamenti grafici. Con volumi che citano l’edonismo e gli anni 80, con sparling e oro qua è là. Con
strisciate di trucco che salgono sulla tempia con un fare punk rock. Loro se lo possono permettere. Escono
di casa con il nuovo porta-cellulare deluxe, pantaloni e
felpa bordati gold. Sognano conquiste nei loro tailleur,
adornate con il seducente pitone multicolore, con un
tocco di Epi flame o con le trasparenze del dentelle caviar. Scelgono stampe ipergrafiche con pois sommati
anche alla fantasia scacchiera, una citazione al lavoro di André Putman, un damier in black and white
come una bandiera per dare il via al loro gioco di seduzione. Incantano, ipnotizzano. Con quelle di teste dei
continua a pag. II
La startup iKrix incassa 3 milioni di euro dai venture
Brand Gucci a +6%
iKrix, startup italiana specializzata in e-commerce
B2C del lusso personale, si è aggiudicata un nuovo round di investimento, già sottoscritto per la gran
parte dei 3 milioni di euro deliberati, dai precedenti azionisti e cioè da Ligurcapital (fondo di venture
capital della Regione Liguria) e Capitalimpresa (società di venture capital partecipata da Confindustria
Genova), oltre che dal gruppo Vittorio Cauvin e altri
investitori privati italiani. Fondata nel 2013 da Marco
Manzitti, Davide Medina e Armando Poggio, iKrix
Gucci continua la corsa e per il 17° anno consecutivo è stato confermato
da Interbrand come il primo marchio
italiano per tutti i settori di attività, con un valore pari a 9,385 miliardi
di dollari (circa 8,38 miliardi di euro
al cambio di ieri) in crescita del 6%.
Dal 2004, quando la griffe valeva 4,7
miliardi, a oggi Gucci ha visto il suo
valore crescere di ben oltre il 100%.
tra giugno 2014 e dicembre 2015 aveva già incassato
capitali freschi dagli investitori per 2 milioni. ikrix offre ai consumatori di 50 paesi oltre 20 mila prodotti e
più di 200 tra i migliori brand del lusso personale. La
società stima di chiudere il bilancio 2016 con ricavi
per circa 3 milioni. Global strategy ha assistito iKrix
nell’aumento di capitale e nella redazione del piano
industriale 2017-2021, anni in cui la società punta a
consolidare la propria presenza internazionale a partire dall’Italia.
II
Parigi Prêt-à-Porter
segue da pag. I
fauni del XVIII secolo che dominano la facciata del numero 2 di place Vendôme. Sembrano
nuovi, inquietanti gargoyle ispirati dal lato più
drammatico di Notre-dame. Tradotto, Notre
drame de Paris.
Giudizio. Grafica e graffiante, ma a tratti con
un po’ in tensione nell’aria. Non di rottura con il
MF fashion
giovedì 6 ottobre 2016
passato o con il messaggio estetico portato avanti da Nicolas Ghesquière. Emblematicamente.
Perché il designer ha abituato a lasciare il segno
profondo che questa volta risiede più nella coerenza. Il parterre racconta molto del mondo che
ama con quello stuolo di amiche e socialite che
incarnano il suo emblema estetico. Francese,
ricca, posh. What else? (riproduzione riservata)
Stefano Roncato (Parigi)
Big splash
per
Miu Miu
Sopra, alcuni look spring-summer 2017 portati in scena da Louis Vuitton
Miuccia Prada celebra
un’estate ipegrafica con un
twist più funny che sensuale. Tra
cuffie fiorate e zeppe intagliate come
onde del mare. Costumi da bagno da diva
cinematografica e accappatoi intarsiati
come pellicce. Stefano Roncato (Parigi)
«I
ronia e verità». Due parole che stanno a cuore a
Miuccia Prada, mentre parla a pochi minuti dall’inizio
dello show di Miu Miu. Un gioco di
rimandi, una staffetta che parte dallo stesso allestimento, una sorta di
postcard 3d. Il legno grezzo dei muri della sala, le sagome di elementi
di un tramonto, il pavimento diviso in geometrici intarsi vitaminici.
«Volevo raccontare la leggerezza di
una stagione come l’estate e l’estate
sono il mare e la spiaggia di cui non
parla più nessuno», ha continuato la
designer, «la location è una celebrazione di tutto questo, di un sogno che
non esiste più o va difeso. Partendo
dall’ambiente». Un’estate artificiale
che diventa un big splash. Da affrontare con tutta una serie di pezzi
eyecandy. Prima uscita, accessorio
cult di stagione: le cuffie da mare con
fiori in pelle spalmata un po’ da signora tedesca in vacanza in Italia che qui
diventa super chic. Fiori anche per le
borse che si portano strette al corpo,
fasciato in costumi da bagno virato
agli anni 40, un po’ Esther Williams
ma sul corpo di una divina contemporanea come Anna Ewers. Vero e falso,
accappatoi intarsiati come pellicce,
pellicce che sembrano accappatoi
di una maison psichedelica. Spugna
per un completo, con tutta quella serie di grafiche seventies, molto ugly
chic, signature ribadita di un universo
intellettuale come quello del gruppo
Prada. Che si contorna di oggetti golosi come un cioccolatino. Ciabatte e
infradito con una botanica sintetizzata. Stole borghesi come asciugamani
stampati. Pump con zeppa intagliata con volute che sembrano le onde
del mare.
Giudizio. Funny, fotogenica, con una
matrice grafica molto incisiva e riconoscibile. Un’estate al mare con
un tocco di follia. Perché se spiaggia
deve essere, almeno che sia con un
twist. Un emblema di smart fashion.
(riproduzione riservata)
MF fashion
giovedì 6 ottobre 2016
Parigi Prêt-à-Porter
Legionarie chic vestite
Moncler Gamme rouge
Divise d’ordinanza e dress iper femminili cosparsi di ricami e di pizzi si
alternano sulla passerella del marchio haute de gamme disegnato da
Giambattista Valli e satellite del gruppo di Remo Ruffini. Chiara Bottoni (Parigi)
L
egionarie chic. Guardiane
dell’universo di Moncler
Gamme rouge. Le femme immaginate da Giambattista Valli
marciano indossando divise candide
pronte a trasformarsi in abiti strizzati in
vita da cinture inneggianti alla bandiera
francese, i colori di Moncler. Portano
in testa dei cappelli da cadette e marciano in mezzo alle sabbie del deserto
di qualche colonia, portando con sé le
immagini di Parigi. Giardini, parchi e
luoghi di culto della città diventano serigrafie sui completi pantalone o sui
trench leggeri e danzanti sul corpo.
Giacche legate sulle spalle come uno
zaino sono pronte per essere indossata
alla necessità. Completi più maschili sono alternati ad abiti, bomberini e
raincoat percorsi da ricami di cristalli di fiori e di api mescolati a cascate
di pizzi e fantasie di petali tridimensionali. Tutto è giocato sul contrasto
tra silhouette più severe e quelle linee
iper femminili, tanto care a Valli. Che
conclude lo show con un finale dove la
divisa d’ordinanza diventa un giaccone
rosso e argentato con il maxi logo del
galletto sul petto.
Giudizio. Il matrimonio tra il marchio ammiraglio del gruppo di Remo
Ruffini e Valli continua nel segno della
preziosità delle lavorazioni e della ricerca per trovare il perfetto connubio
tra materiali hi-tech e couture. (riproduzione riservata)
Nelle immagini, alcuni momenti della sfilata di Moncler Gamme rouge by Giambattista Valli
III
Anniversari
Herrera festeggia a
Parigi 35 anni di moda
Per i 35 anni della sua
maison,
Carolina
Herrera porta a Parigi,
nel suo nuovo showroom
adiacente a place
Vendôme
e al suo negozio, una
collezione da
grandi occasioni che ripercorre le grandi
tappe della griffe a stelle e strisce. Ci sono
le righe optical bianco e nero su esuberanti vestiti da sera, le gonne ampie in colori
metallici, vaporosi veli bianchi e poudré.
Per la prima volta, il denim viene declinato su gonne crayon e top in un colore più
chiaro. Maglie leggere in colori classici
esaltano le forme del busto. Per celebrare
l’anniversario la fashion house battezzerà anche un libro-album edito da Rizzoli
e intitolato Carolina Herrera-35 years of
fashion che traccia una retrospettiva passando per le grandi testimonial e le fedeli
clienti della Maison. Il libro verrà lanciato
worldwide il prossimo 11 ottobre. Anche
il celebre profumo della maison satellite
di Puig trova una nuova interpretazione,
deluxe e in edizione limitata, disponibile
sino a fine anno. (riproduzione riservaLudovica Tofanelli (Parigi)
ta)
In passerella
Shows
Il purismo artsy di
Delfina Delettrez Fendi
Primo store per Faith connexion
Il nuovo purismo di Vince
Arriva il primo, vero, punto-vendita per il brand Faith connexion. Ad accoglierlo sarà Harrod’s e sarà uno shop in shop di 30 metri quadrati che sarà
ufficialmente inaugurato in dicembre. Un progetto concretizzatosi grazie al successo del negozio pop up aperto in gennaio nel grande magazzino inglese, che
ha registrato un tale successo che è stato deciso di prolungarne l’apertura, inizialmente prevista per un mese, e di farne un vero e proprio corner permanente.
Il marchio, che accompagna i lancio delle sue collezioni con happening che
coinvolgono artisti e musicisti, quest’anno ha collaborato con il designer francese Pierre Rioufol per delle giacche di pelle nera con grandi stelle dorate
e con la pop star coreana 99%IS, che ha creato un giubbotto di camoscio
e una giacca sleeveless prodotti in soli 15 esemplari ciascuno e dal prezzo
più importante di 6 mila euro.
La Giamaica decora allegramente pants e gonnelloni,
mentre il tema delle bandiere
confluisce su una serie di outfits (cargo pants o il parka da
pescatore) in cui gli stendardi
colorati tradizionali sono cuciti
con delle riproduzioni realizzate in seta per una doppia
texture e un volteggiante effetto pop.
Design californiano, allure effortless urbana newyorchese. La collezione di Vince, svelata per la prima volta a
Parigi, città nella quale, assieme a Londra, il brand sta
intraprendendo una politica di espansione nei prossimi due anni, si compone di basic ben tagliati, per un
look dall’eleganza minimal ma senza errori di gusto.
Le stoffe sono il punto forte: cashmere e lino o morbidissima pelle scamosciata che giustificano i prezzi
premium. Per l’estate dell’etichetta, che dopo l’uscita di
scena di Natalie Ratabesi
è tornata a essere gestita
dai fondatori Christopher
Lapolice e Rea Laccone
sul fronte business e design
(Rea lavora con l’artistic director Katayone Adeli), i
colori si aprono ad acquarelli
più intensi. E poi merlettature da lingerie sulla scollatura
del top, maglie tagliate corte
e jeans che tornano alle loro
originali forme workwear.
«I creatori di gioielli tendono a
mostrare opulenza,
io a ogni collezione mi sforzo di
rendere sempre
più pulite e leggere le mie linee, per
meglio catturare la luce». Delfina
Delettrez Fendi,
davanti alle vetrinette allestite
nella galleria d’arte Almine Rech,
nel Marais, racconta così la sua nuova
collezione. Se le linee di bracciali e
anelli, con le loro
geometrie precise ed essenziali, e
quelle dei lunghi
orecchini pendenti,
con zaffiri azzurri e rosa, seguono
effettivamente questo desiderio di purezza estrema («Spesso
più difficile da ottenere che la ricchezza
di elementi, perché bisogna calibrare ogni
dettaglio per assicurarne l’ergonomia»), la
presentazione brilla invece per la sua originalità. Effetti ottici e gocce magiche, che
i visitatori possono anche bere utilizzando dei bicchierini d’argento, dialogano con
eccentrica magia con le creazioni preziose,
confermando l’attrazione della designer
per l’hi-tech. In un racconto che associa
l’arte all’universo digitale. (riproduzione
Silvia Manzoni (Parigi)
riservata)
a cura di Silvia Manzoni (Parigi)
Tropical gangster à la Biani
Sandro rilancia negli accessori
Un viaggio. La destinazione di quest’anno, per
Alberto Biani, sono i Caraibi. Quel pizzico di esotismo che si traduce in colori vitaminizzati e pieni di
energie, in linee fluide e nonchalance, ma passando per l’Inghilterra di Savile row, per recuperare il
gusto del tailoring classico e infine fermandosi in
Giappone, per recuperare le più belle sete. Mete a
contrasto per un guardaroba in cui le stampe come
le tinte si intrecciano in una polifonia in collisione che
ciascuna può interpretare a suo piacimento. Tutto è
pensato perchè il risultato sia, in qualunque caso,
armonico e di grande raffinatezza. Come stampa,
una margherita degli anni 40, uscita dagli archivi,
declinata i macro e micro formato. Per creare: «Una tropical gangster»,
come ha spiegato a MFF lo stilista.
Dalla prossima primavera, Sandro rinforzerà la sua offerta di accessori. Polacchine e sneakers, borsette, pochette e piccola
pelletteria, in quattro stili iconici, per dare una statura più completa al brand, che ribadisce anche la sua volontà di salire di gamma.
Nella collezione 2017 Evelyne Chétrite,
fondatrice e direttore artistico di Sandro, regala importanza al trench, in versione beige
molto british e classica ma anche in chiave
noir, con le maniche prese al bomber per un
look più giovane. Il tema delle stelle inonda
giubbotti e biker. Dopo aver aperto a Firenze
nel gennaio di quest’anno, il brand si accinge
ad inaugurate un outlet a Serravalle, segno che
l’Italia è una tappa importante nella strategia di
sviluppo. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
giovedì 6 ottobre 2016
Espansione
Eventi
Zalando punta sulle private label
Con un team di 400 persone dedicato
allo sviluppo di 17 linee, l’e-tailer tedesco
da 1,7 miliardi di ricavi nel primo semestre,
in crescita del 24,4%, approda su Amazon
in Usa, su Asos e in Cina sulla piattaforma
Tmall del gruppo Alibaba. Barbara Rodeschini
N
on si ferma la corsa di
Zalando. Il gruppo di
Berlino, che nel primo
semestre 2016 ha messo a segno una crescita del 24,4%
toccando 1,7 miliardi di euro di
ricavi, esplora nuove opportunità di business grazie allo sviluppo
delle linee proprie che, oltre alla piattaforma eponima, saranno
distribuite anche attraverso marketplace terzi. Il progetto, che ha
alle sue spalle un team di 400 persone internamente dedicato allo
sviluppo delle 17 private label che
si rivolgono in maniera efficace a
tutti i segmenti, dal womenswear
al kidswear, passando per sport e
lingerie, rientra in una strategia di
potenziamento a 360 gradi come
ha spiegato in anteprima a MFF,
Giuseppe Tamola, responsabile Zalando per Italia, Spagna
e Polonia, «Si tratta di un approccio inedito per mondo degli
e-tailer ma siamo convinti che il
concetto di private label abbia un
potenziale interessante e non deb-
ba essere considerato solo come
un riempitivo dell’offerta. E proprio per questo motivo abbiamo
composto una squadra ad hoc, che
comprende anche team di designer internazionali, per sviluppare
nel miglior modo possibile questo
business che supera i confini del
nostro marketplace e va a posizionarsi anche su altre piattaforme.
I primi test», ha aggiunto, «coinvolgono Amazon in America e
Asos nonché in Cina il big player
Alibaba attraverso Tmall». Con
20 milioni di active consumers, ossia i clienti che hanno fatto almeno
un acquisto negli ultimi 12 mesi,
e una media di 160 milioni di visite al mese, l’e-tailer può vantare
una buona conoscenza dei singoli mercati. «Siamo partiti a ottobre
del 2008 e oggi raggiungiamo un
panel di consumatori tale da poter effettuare analisi specifiche per
ogni paese e questo potrà essere
un asset importante per modulare
l’offerta delle nostre linee secondo
le esigenze di ogni mercato. Oggi
Strategie
Bulgari, gli accessori
volano e parte il
progetto e-commerce
«Abbiamo raddoppiato il fatturato in due
anni e mezzo e questo è stato possibile grazie a una strategia a 360 gradi», ha spiegato
a MFF Mireia Lopez Motoya, responsabile della business unit accessori di Bulgari,
felice dello sviluppo messo a segno dalla divisione della maison di Lvmh. «I principali
mercati sono quelli dell’area asiatica e mediorientale ma nel 2016 stiamo assistendo
alla crescita del 30% dei clienti europei».
Ed è evidente che la scelta di aprire pop up
store dedicati alle borse nei principali department store mondiali sia stata vincente:
«È una formula che ben si addice alla nostra identità. Oggi il marchio è venduto
presso le nostre boutique e in alcuni pop-up
store che apriremo da Printemps e Galeries
Lafayette a Parigi e anche da Selfridges e
Harrods a Londra. Non solo, a luglio abbiamo testato
l’e-commerce per Usa e
Giappone attraverso un
nuovo sito;
è un’iniziativa importante
che replicheremo anche
in altri paesi
seguendo però formule diverse», ha concluso. Cult della prossima stagione l’esclusiva
limited edition, in 130 pezzi, del modello Serpentissima che trae ispirazione dal
gioiello d’archivio in oro bianco con due
diamanti a goccia, taglio brillante e pavè di
diamanti per un totale di 230 carati. (riproSofia De Martino
duzione riservata)
Il team creativo di Zalando al lavoro sulle private label
la priorità consiste nel potenziare la brand awareness dei nostri
marchi e in un medio-termine non
escludiamo di allargare il progetto a collaborazioni con designer
di fama internazionale. Non solo», ha poi aggiunto il manager
del gruppo da 2,95 miliardi di euro nel 2015 in crescita del 33,6%,
«siamo specializzati nel digitale
e il primo assaggio del progetto
private label va in questa direzione, tuttavia siamo consapevoli che
l’integrazione tra on-line e off line sia un’opportunità da tenere in
considerazione e quindi bisognerà organizzarsi per un eventuale
sbarco su strada». Un processo di
crescita strutturale che, da sempre
segue, lo sviluppo di Zalando. E se
nel 2008 il magazzino dell’e-tailer era rappresentato da uno spazio
di 35 metri quadrati, oggi, la superficie dedicata alla logistica è di
310 mila metri quadrati tra la casa
madre in Germania e il magazzino satellite italiano di Stradella
(Pavia). «Abbiamo portato internamente tutti processi logistici
per garantire il miglior servizio
e poter sperimentare soluzioni
scalabili efficaci. Ai poli esistenti si aggiungeranno poi 130 mila
metri quadrati del nuovo magazzino a Lahr, altrettanti in Polonia
e 20mila nei pressi di Parigi con
il nuovo polo in via di apertura a
gennaio 2017», ha poi concluso
Tamola, «l’opening francese segue il successo di quello italiano
che abbiamo inaugurato lo scorso
dicembre e che ora perfezioneremo aggiungendo nuovi servizi.
Il mercato italiano, che abbiamo
inaugurato nel 2011, continua a
crescere evidenziano specificità
molto interessanti e non è un caso
che il primo magazzino satellite
sia stato inaugurato proprio qui».
(riproduzione riservata)
Interviste
BALLANTYNE APRE
NEL QUADRILATERO
Fabio Gatto, artefice del rilancio del marchio
di cashmere, traccia il bilancio positivo del
primo anno. Confermato il target dei 5 milioni
U
n piccolo laboratorio per studiare
con libertà i progetti futuri e le possibili collaborazioni sotto il segno
dell’esclusività. Fabio Gatto, già
direttore artistico e ora artefice del rilancio
di Ballantyne, definisce così il primo monomarca del brand di cashmere deluxe che sarà
inaugurato in via Bagutta 18. A poco più di
un anno di distanza dall’operazione che ha
portato all’acquisizione dell’etichetta insieme a una cordata di soci (vedere MFF del 27
agosto 2015), Gatto traccia in questa intervista a MFF il primo bilancio del rilancio a
360 gradi del marchio, dalla produzione alla distribuzione. Per arrivare poi, a partire dal
prossimo anno, al varo del progetto online.
A un anno dal passaggio sotto la
Corso Italia, il rilancio di Ballantyne
passa anche per l’opening del primo monobrand...
Quello che stiamo per inaugurare lo considero un laboratorio più che un negozio. Questo
per due motivi. La metratura, una cinquantina di metri quadrati, lo rende più simile a un
corner. Non è un caso perché, in realtà, tutto è nato dalle insistenti richieste da parte dei
miei partner asiatici che chiedevano di dare
vita a un concept specifico per quella tipologia di punto vendita. L’altro motivo è che
all’interno saranno presenti progetti particolari che sperimenteremo a Milano prima di
estenderli alla rete vendita globale.
Tra cui c’è la caspule Heritage edition donna che sarà svelata oggi?
Esatto. In questo caso siamo partiti dal twin
set che abbiamo riproposto ridandogli vita,
applicando i nostri intarsi ma sperimentando
tecniche nuove. Presentiamo poi la collaborazione con l’officina Santa Maria Novella
per una serie di profumi per il cashmere.
L’idea è quella di esplorare diversi ambiti
per rendere unico ogni capo Ballantyne.
Qual è il bilancio del primo anno del
nuovo corso di Ballantyne?
Sono molto soddisfatto, soprattutto considerando da dove siamo partiti. Abbiamo
riorganizzato l’intero sistema di produzione, tornando a fare cashmere in Scozia ma
con sensibilità italiana. Abbiamo smantellato e riorganizzato la distribuzione. Entro la
fine di quest’anno siamo certi di raggiungere e magari superare l’obiettivo dei 5 milioni
di turnover che ci eravamo dati. Siamo anche
molto contenti dei risultati sul fronte della
donna. Prima contava il 10%. Ora è cresciuta in modo esponenziale, andando a superare
la domanda dell’uomo, anch’esso comunque
in forte aumento.
Quali sono i mercati principali del
marchio? E come volete crescere
nell'online?
Giappone e Corea per l’Asia. Poi Russia e
Germania. Ora stiamo costruendo la rete in
Francia e Gran Bretagna. In futuro poi ci
saranno gli Stati Uniti. Internet sarà sicuramente parte del nostro progetto di rilancio e
la capsule Heritage è un esempio di quello
che potremo presentare all’interno del canale di vendita digitale. Ci stiamo lavorando
e mi auguro di poter far debuttare la nuova
piattaforma online nel prossimo anno. (riproMilena Bello
duzione riservata)
Milano, La
Vendemmia
parte oggi
e studia lo
sbarco in Cina
La Vendemmia estende il suo raggio d’azione
nel Quadrilatero. Da
quest’anno l’evento
organizzato dall’associazione MonteNapoleone
Quadrilatero, che unisce due eccellenze italiane
come il lusso e il mondo
vinicolo, coinvolgerà anche via Bagutta. Andrà
così ad aggiungersi alla
mappa di eventi esclusivi in calendario da oggi
fino al 9 ottobre in via
Montenapoleone, via
Verri, via Sant’Andrea e,
dallo scorso anno, a che
via Santo Spirito e via
Borgospesso. «Quest’anno
sono oltre 100 i brand del
lusso che hanno deciso
di partecipare», ha commentato Guglielmo Miani,
presidente dell’associazione MonteNapoleone
Quadrilatero, «è la risposta concreta alla richiesta
del neo sindaco Beppe
Sala di collaborazione per
rendere ancora più strategica Milano. E proprio
a proposito della promozione globale, il nostro
prossimo step, per ora in
fase di studio, sarà quello
di esportare vendemmia in
Cina». Tornando all’edizione in scena in questi
giorni nel Quadrilatero,
venerdì e sabato, durante la Shopping experience,
ci sarà la possibilità di fare shopping, usufruendo
di servizi particolari e degustando vini pregiati.
Sarà poi aperta al pubblico l’asta benefica Charity
auction by Christie’s di vini esclusivi del Comitato
Grandi Cru d’Italia, il
cui ricavato sarà devoluto al Dynamo camp. Sono
stati poi coinvolti 23 ristoranti che presenteranno
tra i loro piatti il menù
Vendemmia. Domani
sarà la volta della degustazione delle cento
etichette del Comitato
dei Grandi Cru mentre
in mattinata è prevista
la Round table dedicata al tema Untaggable.
Organizzata con Audi,
vedrà la partecipazione di Paolo Panerai, ceo
ed editor in chief di Class
editori, Marco Caprai di
Arnaldo Caprai gruppo
tessile, Cristina Nonino,
amministratore delegato di Nonino distillatori,
Chiara Soldati, quinta generazione nell’azienda
di famiglia La Scolca di
Gavi e Luca Gardini, pluripremiato sommelier.
(riproduzione riservaMartina Pasolini
ta)
V
MF fashion
giovedì 6 ottobre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 16,31
Avon Products
5,74
Coach
36,76
Coty
24,75
Estee Lauder
87,67
Fossil
28,93
Gap Inc
22,52
Guess
14,58
Iconix Brand Grp
8,54
Kate Spade & Co.
18,17
L Brands
70,73
Lululemon Athletica
59,68
Men`s Wearhouse
15,69
Michael Kors
47,32
Nike Inc
52,37
Phillips-Van Heusen 111,86
Polo Ralph Lauren
100,26
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
2,5
3,2
-0,0
3,2
0,3
4,0
3,4
1,2
3,0
1,7
0,5
0,5
3,3
-0,1
0,4
-0,3
-0,0
-
-19,0
57,7
20,9
-9,1
5,5
-47,4
-20,8
-32,1
-43,0
-14,2
-24,3
15,3
-63,6
9,1
-15,0
10,7
-16,4
-
36,60
72,78
26,74
38,34
55,06
5,65
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
0,3
2,4
-0,4
-2,0
2,7
19,5
-8,9
51,5
-27,1
-21,1
46,8
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
1,03
3,22
18,00
1,19
8,96
1,07
0,94
2,09
12,85
4,10
41,62
15,42
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
Var.% % 12m
-0,1
0,3
0,6
-0,1
-2,0
1,3
-6,9
0,9
1,0
-33,1
-14,1
7,3
23,9
-41,6
-9,1
-26,5
-45,5
-37,0
-86,4
-32,5
-1,7
5,30
1,11
8,95
23,02
0,16
47,88
28,45
0,02
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
1,0
0,8
1,6
0,7
-0,1
0,5
0,4
-2,1
-12,3
-24,0
-21,4
-7,9
-41,8
-39,2
-7,0
-57,7
Dati in euro
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
-1,0
0,7
-0,5
-2,0
0,2
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in franchi svizzeri
-0,2
SVIZZERA
32,86
Inditex
3,4
mento di rinascita, simboleggiato
dall’unione tra pubblico e privato
e dalla voglia di fare sistema grazie soprattutto al ministro Carlo
Calenda. Milano deve rimanere
una capitale trainante della creatività e le aziende tricolori devono
continuare a investire in questo patrimonio facendo ricerca,
esplorando nuove tecnologie e indagando nuovi approcci al cliente,
sempre nell’ottica dell’innovazione», ha sottolineato durante
la conferenza Claudio Luti. Dello
stesso parere anche Citterio, che
ha aggiunto: «Essere italiani è un
valore che viene percepito moltissimo all’estero. Per questo
dobbiamo investire, impiegando
tecnologie più avanzate per una
reindustrializzazione del comparto, sostenuto dal rilancio della
formazione tecnica, indispensabile anche per dare un futuro ai
giovani». Cristina Tajani, assessore del comune di Milano, ha
infine ribadito l’importanza della
prima edizione di Milano Design
city. «Abbiamo voluto rispondere a un necessità degli operatori
di avere un momento di approfondimento sulle tematiche legate a
design e architettura in un periodo dell’anno diverso da quello del
Salone del mobile. L’intenzione
è di replicare il format anche nel
2017, a conferma del vivido fermento del settore». (riproduzione
riservata)
Var.% % 12m
-1,4 -7,6
-0,8 7,7
-0,3 20,8
-0,2 -1,9
-2,4 3,4
5.056,54
1.436,00
136,55
1.083,89
4.804,78
Var.% % 12m
-0,9 75,2
1,1 0,1
0,6 -4,1
4,5 20,0
-0,0 -38,4
SVEZIA
Prezzo ieri
249,70
Var.% % 12m
0,9 -19,2
Var.% % 12m
News
Cambio corrente
20
+4%
Cagr
30
23
24
23
24
26
27
30
31
-9%
30
+4%
26
27
28
28,5
+3%
-1%
28
+4%
29
32
+9%
+4%
10
0
2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015
Fonte: Fondazione Altagamma, Bain & Company
GRAFICA MF-MILANO FINANZA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 5,52
Esprit Holdings
6,62
Global Brands
0,81
L’Occitane
16,00
Prada
24,95
Samsonite
25,55
- -11,1
0,2 7,3
-1,2 -49,4
2,2 -7,3
-1,4 -19,6
3,2 -6,9
Dati in corone danesi
DANIMARCA
801,00
Pandora
0,8
-1,7
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.697,00
-0,5
-2,8
Dati in real brasiliani
Alpargatas
10,22
1,4 25,4
a cura di Ludovica Tofanelli
Pepe jeans lancia
il progetto Archive
Colpo di scena in casa Boglioli.
Nella serata di ieri Wise sgr, azionista di maggioranza del marchio
di menswear, ha infatti annunciato
un cambio al vertice della società.
Giovanni Mannucci lascerà l’incarico di presidente e amministratore
delegato del brand. Wise ha anche
annunciato che, nei prossimi giorni,
convocherà il consiglio di amministrazione del brand, al centro di un
vigoroso piano di rilancio, per conferire le deleghe.
Pepe jeans
London ripercorre
la sua storia e lancia
la collezione Archive
(nella foto
due look).
Modelli
chiave degli anni 70,
80 e 90 sono stati ripresi dal brand
british e rivisti secondo una chiave
contemporanea per la nuova linea.
Disponibili da dicembre, i prodotti sono stati realizzati sia per uomo
sia per donna.
Woolrich Europe
sbarca ad Anversa
Nuova apertura per Woolrich Europe,
che sbarca ad Anversa con il suo primo flagship nel mercato belga (nella
foto). Lo spazio di 120 metri quadrati fa parte di un
piano di sviluppo
retail del marchio, che porterà
all’apertura d 75
store Woolrich
nel mondo entro
il 2020.
Lectra rilancia
con Modaris V8
Lectra, azienda leader nell’innovazione tecnologica, ha annunciato il
lancio del nuovo programma Modaris
V8, la nuova versione del programma per la prototipazione ha l’obiettivo
di facilitare lo sviluppo dei prodotti attraverso una comunicazione digitale
easy tra team, fornitori e clienti.
Etro, a Milano
primo atelier shop
Valori in miliardi di euro
Cambio costante
40
-0,4 -25,4
0,2 -28,8
Boglioli, riassetto
al vertice. Via l’ad
L’EVOLUZIONE PROGRESSIVA DEL MERCATO CORE DESIGN ALTA GAMMA
Variazioni % a...
HONG KONG
BRASILE
Prezzo ieri
60,35
275,60
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
SPAGNA
Secondo la ricerca di Altagamma Bain design market monitor, il
segmento made in Italy è cresciuto del 9% a 32 miliardi di ricavi,
superando per la prima volta il livello pre-crisi del 2007. E la salita
dell’online (+18%) sorpassa quella dei multimarca. Alice Merli
L’
REGNO UNITO Prezzo ieri
Var.% % 12m
155,85
50,66
239,85
22,00
37,96
Dati in euro
160,75
362,50
185,90
156,25
166,20
Dati in pence
Prezzo ieri
109,0
-51,6
26,2
2,1
22,5
Prezzo ieri
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Design col turbo nel
segno della ripresa
sivo pari a circa 100 miliardi di
euro). Le previsioni per il 2016
confermano questo ritmo positivo, stimando un incremento tra il
3 e il 4% a cambi costanti del core
design. A correre maggiormente
sono state le categorie living &
bedroom (+12%), lighting (+9%)
e outdoor (+9%), seguite da bagni (+7%) e cucine (+3%). Per
quanto riguarda il fronte distribuzione, una quota del 70% è ancora
in mano ai multimarca che però
hanno frenato (+2%) per essere
superati dai canali diretti: l’online in primis è salito del +18%, il
contract del 16% e il retail monomarca del 7%. Analizzando i
singoli mercati e tenendo conto
dei tassi di cambio, l’area AsiaPacific, dove si concentra il 51%
di beni di lusso per la persona,
rappresenta il Paese con il maggiore potenziale di crescita per
il design di alta gamma grazie a
un incremento dell’11% (+7% a
cambi costanti). Bene anche per
le Americhe a +13% (+4% a cambi costanti) e l’Europa (+5%) in
fase di consolidamento. Ma cosa ancora più importante è che
l’Italia si posiziona come leader
nell’ambito dell’industria globale
del design, con una fetta del 30%
rappresentata da circa 200 aziende piccole e indipendenti, da circa
50 milioni di euro di fatturato. «Il
design porta ricchezza e qualità a
una città. Stiamo vivendo un mo-
FRANCIA
GERMANIA
Overview
industria del design di
alta gamma italiano ha
recuperato il suo ritmo
di crescita per guardare
a un futuro più roseo. A confermarlo sono i dati della ricerca
Altagamma Bain design market
monitor, giunta alla seconda edizione e presentata ieri a Milano,
in occasione dell’incontro Design
oggi: sfide e visioni organizzato da
Fondazione Altagamma durante
l’edizione zero di Milano Design
city, che animerà la metropoli fino
al prossimo 9 ottobre. La tavola
rotonda ha riunito Claudio Luti,
numero uno di Kartell e vice
presidente di Altagamma, l’architetto Antonio Citterio, insieme a
Alberto Alessi, Andrea Ciccoli,
Roberto Gavazzi e Andrea
Ghizzoni, in rappresentanza rispettivamente delle aziende
Alessi, The level group, Boffi e
We Chat. Secondo la ricerca, che
ha analizzato 500 player del settore attivi in 30 Paesi nel mondo,
il segmento core design, dedicato ovvero a zona giorno e notte,
cucina, bagno, illuminazione ed
esterni, ha raggiunto nel 2015
una solida crescita, mettendo a
segno un +9% (+4% a cambi costanti) per 32 miliardi di euro di
ricavi sull’esercizio precedente e
superando per la prima volta il livello pre-crisi del 2007 (sempre
nell’anno il mercato del design ha
raggiunto un business comples-
Dati in euro
Etro trasforma la sua boutique milanese in un concept store secondo
la logica dell’atelier-galleria (nella foto un interno). La boutique situata al
civico 17 di via Pontaccio e precedentemente dedicata solo a alla linea
casa ospiterà ora una serie di pezzi speciali con l’etichetta Vicolo Fiori,
affiancando la collezione home della maison ad alcuni oggetti unici ed
esclusivi studiati ad hoc per il neonato spazio.
Bros manifatture
corre in Asia e Usa
Continua il piano di espansione di
Bros manifatture, gruppo italiano della gioielleria a cui fanno capo i marchi
Brosway, Rosato e Pianegonda.
Obiettivo del gruppo è crescere nel
mercato statunitense attraverso la
Bros Usa Inc, iniziando dalla Florida
e aprendo a fine ottobre il primo monomarca di Brosway a Miami. Altro
fronte quello asiatico, dove il gruppo
è già sbarcato a Hong Kong, Pechino
e Shanghai e dove punta di consolidarsi con nuovi opening.
David Ferreira
vince Les étoiles
È David Ferreira
il vincitore di Les
étoiles, il concorso organizzato da
Mercedes-Benz
insieme ad Alexis
Mabille come
presidente della
giuria. Il portoghese Ferreira (nella
foto) riceverà un premio di 15 mila
euro e un affiancamento a lungo-termine da parte di Mercedes-Benz.
Anversa celebra
l’arte di Wouters
Il Momu e il Royal museum di Anversa
si uniscono per il progetto «Rik
Wouters & the private utopia», exhibition dedicata all’artista Rik Wouters, in
scena fino al 26 febbraio. Al progetto
collaborerà anche il designer Dirk Van
Saene. (riproduzione riservata)
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