Milano Finanza 218, 5 novembre 2016

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Transcript Milano Finanza 218, 5 novembre 2016

MF
primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 218 - € 0,40
sabatofashion
5 novembre il2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
05.11.16
I
Prada
mecenate d’arte
Il gruppo italiano ha svelato ieri a Firenze la versione
restaurata dell’
dell’Ultima
Ultima cena di Giorgio Vasari, progetto
realizzato con il Fai. «Nei prossimi mesi decideremo
quale altro intervento sostenere. La ferita dovuta
al terremoto nel Centro Italia è grande... Pertanto,
come cittadini prima che come imprenditori, abbiamo
il dovere di prenderci cura del nostro patrimonio», ha
detto a MFF Patrizio Bertelli, numero uno della griffe
L’
ultimo atto di una serie di azioni di mecenatismo intraprese dal fashion negli ultimi anni
(vedere box a pagina II) è andato in scena ieri a Firenze nel giorno del cinquantesimo anniversario dell’alluvione che colpì duramente la città. Protagonista dell’operazione la maison
Prada, che ha contribuito all’ultima parte del restauro dell’Ultima cena di Giorgio Vasari
(i precedenti interventi iniziati nel 2006 sono stati possibili grazie a Getty foundation e Protezione
Civile), dipinto devastato dall’acqua e dal fango nel 1966. La maison guidata da Patrizio Bertelli e
Miuccia Prada ha donato 350 mila euro, serviti negli ultimi due anni a finanziare gli interventi di
pulitura e stuccatura da parte dell’Opificio delle pietre dure di Firenze che ne ha curato l’intero restauro. Un progetto in partnership con il Fai-Fondo ambiente italiano annunciato dalla maison due
anni fa in occasione dell’apertura del punto vendita in riva d’Arno (vedere MFF del 9 gennaio 2014),
ultimo di una serie di iniziative del brand a favore del bene comune in Italia e che dal 2010 ha coinvolto anche Torino, Bari, Padova e Bologna. Ieri, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella e del ministro di beni e attività culturali Dario Franceschini, si è svolta la cerimonia di
svelamento del maxi dipinto realizzato dal Vasari nel 1546. L’opera, originariamente destinata al refettorio delle Murate e poi dagli anni ottanta dell’800 traslocata nel Cenacolo del museo dell’opera di
Santa Croce, rimase sommersa dall’acqua e dal fango il 4 novembre 1966 per diverse ore. Dopodiché
PATRIZIO BERTELLI RITRATTO DAVANTI ALL’ULTIMA CENA DEL VASARI, RESTAURATA DA PRADA
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
continua a pag. II
Iff si compra Fragrance resources Milano, Filo anticipa le sue date
Iff-International flavors & fragrances si appresta a rilevare Fragrance resources nell’ottica di crescere nel segmento delle frangranze haute de
gamme. L’operazione, che porterà il fatturato complessivo della società
a crescere nell’ordine dei 75 milioni di dollari (pari a circa 67,4 milioni di
euro), fa parte della strategia al 2020, che toccherà diversi aspetti tra cui
l’innovazione, partnership di vario livello e un ampliamento del portafoglio attraverso acquisizioni e collaborazioni. Iff ha recentemente rilevato
anche Lucas Meyer cosmetics, realtà che sviluppa ingredienti per la
cosmetica e per la cura della persona, oltre ad aver investito in un laboratorio canadese di ricerca, sempre per il settore della bellezza.
Cambio date per Filo. Il salone dei filati e delle fibre ha anticipato la sua
prossima edizione di una settimana, preparandosi a sbarcare al Palazzo
delle stelline di Milano nelle giornate del 22 e del 23 febbraio 2017.
«Abbiamo preso questa decisione per rispondere alle esigenze di mercato
dei nostri espositori, modificate dallo spostamento da settembre a luglio
di Milano Unica», ha spiegato Paolo Monfermoso, responsabile della manifestazione, che si svolgerà quindi durante la settimana dedicata a
Milano moda donna. «Il leggero anticipo ci permette anche di confermare
il nostro impegno a lavorare per una filiera che sempre più deve mostrarsi
unita», ha concluso Monfermoso.
II
segue da pag. I
per 40 anni è stata nei depositi della
Soprintendenza perché considerata
di pressoché impossibile recupero fino al miracoloso restauro che
l’ha riportata nella sua ultima collocazione. Per garantire la futura
corretta preservazione del quadro è
stato appositamente pensato e creato un sistema di contrappesi che
ne permette, in caso di allerta, un
rapido sollevamento meccanico a
sei metri dal suolo, un metro in più
del livello dell’acqua nell’alluvione di mezzo secolo fa. «Abbiamo
accolto con entusiasmo l’invito
del Fai-Fondo ambiente Italiano
a sostenere il recupero, quasi la
rinascita, di un’opera così importante», ha spiegato a MFF Patrizio
Bertelli, amministratore delegato
del gruppo Prada. «Sono nato in
piazza Vasari, ad Arezzo (che ha
dato i natali anche al celebre pittore, ndr). e per me questo artista ha un
doppio significato, visto che subito
dopo l’alluvione, insieme con altri
ragazzi di allora, andammo a pulire
dal fango i libri della Biblioteca nazionale. Siamo pertanto orgogliosi
di aver contribuito a restituire alla
città quest’opera così significativa
e a renderla accessibile al pubblico». L’imprenditore, alla guida di
un gruppo che ha chiuso il primo
semestre a con un fatturato di 1,6
miliardi di euro e utili per 142 milioni, si è poi soffermato su simili
progetti futuri. «Nei prossimi mesi
decideremo quale altro intervento
sostenere, certo la ferita dovuta al
terremoto nel centro Italia è grande, pertanto, come cittadini prima
che come imprenditori, abbiamo il
dovere di prenderci cura del nostro
patrimonio». (riproduzione riservata) Matteo Minà (Firenze)
MF fashion
Quando il restauro è di moda
M
Moda
made in Italy fa sempre più rima
co
con sostegno all’arte e al patrimonio
dello Stato. Anche grazie all’Art bode
nu
nus, sempre più maison tricolore sono
in prima linea per interventi verso il recu
cupero del bene comune. Dopo aver
vis
visto ieri coinvolto Prada nel restauro dell’Ultima cena di Giorgio Vasari,
og
oggi pomeriggio, sempre a Firenze,
Br
Brunello Cucinelli sarà alla settima
ed
edizione della Leopolda, l’annuale kerm
messe del premier Matteo Renzi, per
sv
svelare il progetto di ricostruzione del
monastero benedettino di Norcia (Perugia), distrutto nei
giorni scorsi dal terremoto (vedere MFF del 1° novembre).
Il tutto dopo aver contribuito restauto dell’Arco etrusco di
Perugia (nella foto all’inaugurazione). Ma la lista è lunga.
Sempre in favore di opere in riva d’Arno, nei mesi scorsi
(vedere MFF del 18 giugno) Salvatore Ferragamo ha annunciato una donazione di 1,5 milioni di euro in tre anni
per il restauro della Fontana del Nettuno in piazza della Signoria. Un progetto che ha seguito il rifacimento di
otto sale della Galleria degli Uffizi grazie a un contributo della maison di 600 mila euro e l’annuncio del restyling
di Lungarno Acciaiuoli grazie a una donazione di 350 mila euro. Gucci, ha invece contribuito con 340 mila euro alla
valorizzazione di dieci arazzi cinquecenteschi commissionati da Cosimo I de’ Medici. Passando a Roma, nel 1999
Laura Biagiotti ha fatto da apripista a questo tipo di iniziative, finanziando il restauro della scalinata romana del
Campidoglio. Sempre nella capitale, a settembre scorso Bulgari ha celebrato la fine dei lavori alla Scalinata di
Trinità dei Monti, intervento costato 1,5 milioni di euro. Un
anno fa Fendi, dopo 17 mesi di lavori, ha presentato invece
il restauro della Fontana di Trevi grazie a un finanziamento di 2,18 milioni di euro. Rimanendo nella Città eterna, il
primo luglio scorso, Tod’s ha svelato i primi frutti del progetto di restauro del Colosseo, dove ha scelto di investire 25
milioni di euro. A Venezia, infine, da un lato Renzo Rosso,
patron di Diesel, ha finanziato con 5 milioni di euro il restauro del Ponte di Rialto. Dall’altro, Luxottica, gruppo
guidato da Leonardo del Vecchio, ha messo a disposizione
1,7 milioni di euro per la ristrutturazione di un altro ponte,
quello dell’Accademia. (riproduzione riservata)
Espansione
Sasseur verso 20 superoutlet
È questo il piano al 2020 del colosso cinese del retail.
N
Alice Merli
(vedere MFF del 30 settembre), ma anche a tagliare
il nastro a nuovi superoutlet: «Nel prossimo decennio vogliamo aprire nuovi complessi e averne circa
20 in più attorno al 2020. L’Italia e il made in Italy
rappresentano fashion, quality e beauty: stiamo applicando questi concetti al design e a tutto ciò che
possiamo offrire nei nostri outlet», ha sottolineato a MFF Vito Xu, numero uno di Sasseur group.
L’espansione è confermata dai numerosi opening,
iniziati nel 2008 con il complesso di Chongqing fino
ai recenti di Hangzhou, Nanjing ed Hefei. Il prossimo anno le tappe saranno invece a Xi’an, Guiyang
e Changchun. «Non va dimenticato che la crescita della classe media cinese sta cambiando molto
velocemente gusti e abitudini dei consumatori, che
stanno diventando più sensibili sul prezzo e sulla
qualità. La creazione di spazi di aggregazione importanti può soddisfare questo tipo di domanda», ha poi
detto Xu. Dello stesso parere anche
Mario Boselli, presidente onorario
L Capital Asia, un nuovo deal fashion
di Cnmi-Camera nazionale della moda italiana, ambasciatore
della Shanghai fashion week e
L Capital Asia, private equity che fa capo al gruppo Lvmh,
observer of the board of director
entrato con una quota di minoranza nel gruppo Sasseur
di Sasseur group. «Il canale outlet
(vedere MFF del 24 gennaio 2015), sta studiando nuovi ininsieme a quello delle vendite onvestimenti nel fashion. «Il prossimo affare che cercheremo
line sono stati gli unici che negli
di concludere a breve sarà nel settore della moda, ma non
ultimi 15 anni sono passati indenperderemo di vista il comparto beauty, sono convinto che
ni tra due crisi, quelle del 2008 e
per il futuro possa infatti essere quello di maggiore profitdel 2011. La buona immagine che
to», ha spiegato a MFF Ravi Thakran, managing partner
il made in Italy ha all’estero può
di L Capital Asia e presidente di Lvmh per il Sudest asiatiessere un’ottima opportunità per i
co e il Middle east. «Inoltre, dei quattro asset che abbiamo,
designer emergenti nel Paese». Le
stiamo provando nuovi percorsi per tre di questi. Uno sarà
novità del gruppo verranno svelate
annunciato il mese prossimo, per una delle nostre società più
in uno speciale che andrà in onda
grandi. Mentre per le altre prevediamo una quotazione tra il
su Class CNBC. (riproduzione riprimo e secondo trimestre del 2017». (riproduzione riservata)
servata)
on si arresta la corsa di Sasseur group.
La società sta infatti conquistando la Cina
grazie al nuovo business retail dei superoutlet. In altre parole questa tipologia
distributiva è in grado di offrire un numero ampio
di store non solo di luxury brand made in Italy ma
anche di marchi cinesi di fascia medio-alta, insieme
a strutture dedicate a food & beverage, ma sempre
con un focus d’ispirazione fondamentale, quello di
uno stile di vita declinato all’italiana. Mediamente,
ogni struttura accoglie dai 300 ai 500 brand circa
su una superficie compresa tra i 130 e i 300 mila
metri quadrati. Così la realtà cinese, che a gennaio 2015 ha visto anche l’ingresso nel suo capitale
sociale di L Capital Asia, braccio finanziario del
gigante del lusso francese Lvmh, punterà non solo
a toccare un turnover di 22 miliardi di yuan (circa
2,9 miliardi di euro al cambio di ieri) entro 4 anni
sabato 5 novembre 2016
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Steve Madden marcia a due velocità
Ricavi in discesa e utili in salita per Steve Madden
(nella foto un adv), che batte comunque le aspettative degli analisti. Il brand americano di calzature
ha infatti chiuso il terzo trimestre con ricavi a quota 408,4 milioni di dollari (circa 363,6 milioni di
euro al cambio di ieri), in discesa dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Dal
punto di vista retail le vendite hanno registrato
un incremento del 9,6%, mentre il canale wholesale ha subito una flessione del 2,9%. In salita,
invece, i profitti, passati dai 42,9 milioni (circa
38,5 milioni al cambio di ieri) del terzo quarter
del 2015 agli attuali 43,8 milioni (circa 39,3 milioni al cambio di ieri).
Diesel fa tappa
a Londra
Marquee brands
rileva Body glove
Diesel sbarca a Londra con un
flagship di 230 metri quadrati al 73 di
Brompton road. Lo spazio (nella foto)
è stato progettato secondo il nuovo
concept, nato dalla collaborazione
tra il direttore artistico del brand di
Otb, Nicola
Formichetti,
e lo studio di
architettura
giapponese
Wonderwall.
Marquee brands rilancia nell’activewear
conquistando Body
glove (nella foto un
look). Il gruppo controllato da Neuberger
Berman ha ampliato il
proprio portafoglio con l’acquisizione
del brand californiano, specializzato
in abbigliamento per sport acquatici,
outdoor e swimwear, senza rivelare i
termini finanziari dell’operazione.
Di Camerino si
svela in un libro
Copenhagen
la moda è digital
Giuliana Coen Camerino, ovvero
Roberta di Camerino, diventa protagonista di un libro scaturito dalle
confidenze della figlia, Roberta
Camerino. Scritto insieme a Federica
Repetto, Schegge di R è arricchito
dal contributo di Vittorio Sgarbi che
ne ha firmato l’introduzione. La presentazione ufficiale del volume, edito
da Marcianum press, è prevista per
il 10 novembre all’Ateneo veneto di
Venezia.
Il nuovo digital partner della
Copenhagen fashion week è Social
zoo. La settimana della moda danese ha annunciato la partnership con
le founder dell’agenzia di digital consulting, Pernille Teisbæk e Hannah
Løffler Schmidt. Obiettivo dell’accordo sarà l’implementazione della
strategia digital della fashion week,
che tornerà ad animare la capitale
danese con i suoi show dall’1 al 3
febbraio 2017.
Montelpare vara
l’e-commerce
Nuovo board per
Michael Kors
Andrea Montelpare cresce lanciando
la sua piattaforma e-commerce. Lo
shop online sarà dedicato alla vendita delle collezioni di calzature per
bambini e includerà le proposte di
15 dei 18 marchi attualmente prodotti e distribuiti dal gruppo kidswear.
Oltre ai quattro house brand Andrea
Montelpare, AM66, Montelpare
Traditione e Bumper, infatti, saranno disponibili le collezioni di undici
brand bambino in licenza, tra cui
le scarpe Ermanno Scervino, N°21
kids, Ice iceberg e Roberto Cavalli
junior.
Il board of directors di
Michael Kors
(nella foto un
look) si arricchisce del
nuovo membro Robin
Freestone. Il
manager, che
2006 al 2015
è stato c/o di Pearsons Plc, entra a
far parte del brand americano con
effetto immediato, portando a quota
nove i membri del consiglio.
Sandro, primo
outlet in Italia
Debutto eyewear
per Pomellato
Sandro inaugura
il suo primo outlet store italiano.
Il marchio francese (nella foto
un look) ha aperto uno spazio di
120 metri quadrati all’interno del
Serravalle designer outlet situato
a Serravalle Scrivia
(Alessandria).
Prima collezione di
occhiali da
vista per
Pomellato
(nella foto un modello), che ha annunciato il lancio della linea per
l’autunno-inverno. Ampliando così la
sua proposta eyewear, che già include gli occhiali da sole, il marchio del
gruppo Kering ha realizzato modelli ispirati ai suoi stessi iconici gioielli.
(riproduzione riservata)
III
MF fashion
sabato 5 novembre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 14,66
Avon Products
6,04
Coach
35,58
Coty
22,03
Estee Lauder
79,65
Fossil
25,95
Gap Inc
26,03
Guess
13,86
Iconix Brand Grp
7,94
Kate Spade & Co.
15,76
L Brands
65,61
Lululemon Athletica
56,35
Men`s Wearhouse
15,70
Michael Kors
49,63
Nike Inc
50,01
Phillips-Van Heusen 104,71
Polo Ralph Lauren
99,36
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
1,1
-3,3
0,8
-1,4
0,1
5,0
1,6
0,9
5,6
4,0
0,8
2,3
3,0
2,9
0,6
1,8
1,8
-
-37,0
92,2
8,7
-21,9
-8,2
-53,3
-8,2
-36,7
-50,8
-26,7
-33,8
8,2
-60,8
14,1
-24,1
10,3
-23,9
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
30,33
73,54
26,74
30,88
53,89
4,65
-5,5
2,1
1,9
0,8
4,5
0,1
-12,4
58,3
-38,9
-22,1
1,8
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
Prezzo ieri
1,02
3,25
18,00
1,22
9,04
1,05
0,95
1,91
12,07
3,22
46,80
14,91
Var.% % 12m
-2,5
-1,8
-1,6
-1,7
-0,8
-2,1
-5,0
1,9
-0,1
-30,1
-20,0
3,7
35,6
-45,1
-11,3
-28,2
-55,4
-38,1
-87,2
-26,0
-4,0
4,98
1,05
9,34
21,54
0,13
49,54
25,11
0,02
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
2,4
0,1
-0,2
0,5
3,2
-1,5
-0,0
-0,5
-24,4
-28,2
-16,3
-13,5
-56,0
-37,4
-20,6
-57,2
Dati in euro
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
Var.% % 12m
133,05
58,82
218,65
22,45
38,42
-3,1 49,1
-1,3 -36,7
-1,5 5,9
2,1 1,4
-0,1 21,9
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in franchi svizzeri
30,76
-1,2 -10,5
SVIZZERA
SPAGNA
Dopo il crollo di fatturato (-13%) e profitti (-43%), il gruppo
svizzero annuncia una rivoluzione ai vertici, con l’uscita
del ceo Richard Lepeu e del cfo Gary Saage. Fabio Gibellino
sarà Burkhart Grund, attuale deputy chief financial officer. Una rivoluzione che interesserà anche
parte del board (otto membri in uscita) e altri ruoli
dirigenziali che verrà completata entro l’assemblea
generale del settembre 2017. «Per noi l’avvicendamento è un’opportunità per ripensare il modo in cui
è strutturato il gruppo», ha spiegato il fondatore e
presidente Johann Rupert. Tra le altre novità ci sarà l’ingresso in cda di Nicolas Bos, ceo di Van Cleef
& Arpels, mentre Georges Kern, ceo di IWC, sarà responsabile di orologeria, marketing e digital, e
Jérôme Lambert, ceo di Montblanc, sarà capo delle
operazioni e responsabile dei servizi centrali di tutti
marchi al di fuori del perimetro orologiero e gioielliere. (riproduzione riservata)
FUGA DI MANAGER DA LUXOTTICA
a pagina 30 di MF
Var.% % 12m
-0,8 -7,8
-0,7 2,9
-1,7 13,1
-0,7 -6,8
2,2 -2,2
5.150,94
1.415,00
129,25
1.102,00
4.942,00
Var.% % 12m
-1,0
-0,4
0,8
2,4
-2,9
56,3
2,2
-13,3
21,2
-37,9
SVEZIA
Prezzo ieri
252,50
Var.% % 12m
-1,2 -25,4
HONG KONG
Var.% % 12m
5,2 -23,4
1,7 -26,3
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 5,91
Esprit Holdings
6,19
Global Brands
0,88
L’Occitane
15,60
Prada
26,25
Samsonite
23,65
1,4 -6,2
-1,6 -29,8
- -43,6
-1,8 -0,8
-0,9 -16,1
-1,7 -1,5
Dati in corone danesi
DANIMARCA
805,00
Pandora
-1,3
1,1
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.598,00
-0,9
-3,6
Dati in real brasiliani
BRASILE
Prezzo ieri
66,35
293,40
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
Inditex
172,35
365,75
194,65
161,70
165,10
Dati in pence
Prezzo ieri
Dati in euro
Prezzo ieri
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Richemont nella bufera
S
FRANCIA
GERMANIA
Borsa
ei mesi di burrasca e un futuro tutto da scrivere per il gruppo Richemont. Il colosso
svizzero che ha in portfolio marchi come
Cartier, Chloé o Azzedine Alaïa ed è
azionista di riferimento di Ynap, ha chiuso una semestrale con ricavi a -13% per 5,1 miliardi di euro.
E se il crollo delle vendite si è fatto sentire, quello della redditività è stato ancora più importante.
L’utile operativo ha subito infatti una flessione del
43% a 798 milioni, mentre il risultato netto è sceso del 51% a 540 milioni di euro. In contemporanea
con la presentazione dei dati finanziari, Richemont
ha annunciato una rivoluzione ai vertici. Da una parte
l’amministratore delegato Richard Lepeu, raggiunta l’età pensionabile ha deciso di lasciare l’incarico
a marzo 2017, mentre il direttore finanziario Gary
Saage si dimetterà con effetto al 31 luglio prossimo spinto dalla volontà di voler tornare negli Usa
per stare accanto alla famiglia. A prenderne il posto
Dati in euro
Alpargatas
10,31
0,7 21,6
Progetti
Sette artisti vestono la Lady Dior
L’
L’iconica
borsa Lady Dior di Dior
sa reinventata da sette artisti. La
sarà
m
maison
del gruppo Lvmh ha infat commissionato a un gruppo
fatti
di creativi la realizzazione di bags
in edizione limitata, utilizzando la
La Dior come un canvas su cui
Lady
es
esprimere
la propria visione estetica A prender parte al progetto sono
ca.
sta Mat Collishaw, Ian Davenport,
stati
D
Daniel
Gordon, Chris Martin (nella foto il modello),
modello) Jason Martin, Matthew Porter e Marc
Quinn. I frutti della Dior Lady art collection saranno lanciati il 29 novembre attraverso un’installazione pop up a
Miami in occasione di Art Basel. Le borse, realizzate in
un massimo di 100 pezzi per modello, saranno accompagnate da accessori come portachiavi, bracciali e clutch. Il
1° dicembre sarà poi il turno di Beverly Hills, che vedrà
sorgere uno store temporaneo dedicato alla collezione (lo
spazio sarà aperto fino al 1° febbraio). A seguire ci saranno ulteriori iniziative tra Londra, Parigi, Pechino e Dubai.
Ludovica Tofanelli
(riproduzione riservata)
Indagini
Hermès, Ysl e Chanel star del resale
Il sito di social shopping Vestiaire collective ha presentato il primo indice sulla rivendibilità degli oggetti di lusso,
che vede in testa i tre brand per borse, abbigliamento e calzature. Sul podio anche Isabel Marant. Chiara Bottoni
U
na borsa Hermès è un investi- stra una diminuzione a seguito dell’addio
mento per la vita. A confermare, di Nicolas Ghesquière, stabilizzandoattraverso dati certi, quanto molte si nel 2013 con l’approdo di Alexander
donne in realtà già sanno è il con- Wang, mentre solida resta la posizione di
tenuto del Fashion retail index, indice sulla Burberry grazie a Christopher Bailey.
rivendibilità degli oggetti di moda pubbli- A sorpresa, comunque, Isabel Marant
cato dal sito di social shopping Vestiaire si conferma come il brand con il valore
collective e redatto con il supporto di Ipsos constantemente più alto nella categoria.
France. Uno strumento pensato per rive- Per quanto riguarda le borse, Hermès e
lare il valore di rivendita medio di una Goyard restano icone sempreverdi, manteserie di brand e di categorie chiave di prodotto, accompagnato da
un calcolatore online, che promette di trasformare gli utenti in
veri e propri fashion broker. Dalla
ricerca emergono una serie di riflessioni interessanti. In generale,
ad esempio, le borse assicurano
l’investimento più solido, consentendo di recuperare in media il 75%
del loro valore originale; le scarpe
il 57% e il ready to wear il 40%.
Questo, naturalmente, dipende
dalla desiderabilità del brand stesso, condizionata da tutta una serie
di variabili. Secondo l’indice, ad
esempio, per l’abbigliamento è di
primaria importanza il ruolo dei direttori creativi: l’arrivo e l’addio di
Hedi Slimane da Saint Laurent
hanno portato a un picco di richieste nel 2013 e, poi, a una contenuta
BORSE
discesa; l’effetto Phoebe Philo su
Céline resta una certezza; il valore
di rivendita di Balenciaga regi- GRAFICA MF-MILANO FINANZA
nendo un valore di rivendita molto elevato
nel tempo, e sono tallonate da Chanel,
che nel 2015 ha raggiunto un picco di valore di rivendita medio del 140% grazie al
modello Graffiti, e da Céline, in vetta con
l’iconica Phantom. Per le calzature, infine,
Chanel continua a vantare il valore di rivendita più elevato della categoria, grazie
alle espadrillas, alle slingback two tones e
alle sneakers, seguito da Valentino con le
rockstud, che hanno un valore resale del
65%, e da alcuni modelli di Isabel Marant.
Christian Louboutin figura costantemente
tra i primi dieci brand di calzature del sito,
dal 2010 a oggi. Ovviamente, i valori chiave di rivendibilità per ogni prodotto restano
la qualità, la desiderabilità e la sua rarità,
che permetteranno di effettuare il migliore investimento nella moda. (riproduzione
riservata)
IL FASHION RESALE INDEX
READY TO WEAR
SCARPE