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MF
primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 246 - € 0,50
giovedìfashion
15 dicembreil 2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
15.12.16
I
BIANCA BALTI NELL’ADV NATALIZIO DEL GRUPPO OVS
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
Ovs corre
ancora (+4%)
Il gruppo veneto ha archiviato
i nove mesi con un fatturato
di 986,2 milioni di euro e con
un risultato ante imposte
di 76,9 milioni (+8,8%), grazie
allo sviluppo del network
commerciale, tra l’apertura di 28
store diretti e 114 in franchising
O
vs archivia nove mesi nel segno della crescita, nonostante le condizioni climatiche
poco favorevoli che hanno impattato sui
consumi italiani di abbigliamento nei mesi di maggio e di settembre. Il gruppo capitanato da
Stefano Beraldo ha infatti chiuso il periodo al 31 ottobre 2016 con vendite in progressione del 4% a 986,2
milioni di euro, a fronte di un ebitda pari a 125,9
milioni di euro (+6,5%) e di un risultato ante imposte di 76,9 milioni, (+8,8%). «Ovs continua il suo
percorso di crescita e di consolidamento del mercato
italiano in un esercizio caratterizzato da condizioni
climatiche avverse e che si confronta con un esercizio precedente dove, al contrario, il clima era stato
favorevole», ha sottolineato l’ad Beraldo. «La crescita
delle vendite del gruppo nei primi nove mesi del 2016
è pertanto attribuibile allo sviluppo del network che
è proseguito in linea con le aspettative e con risultati di vendita positivi per le nuove aperture di punti
vendita diretti, nonché all’ulteriore contributo dato
continua a pag. II
Evisu rileva il suo partner cinese
Barbie diventa charity con Yoox
Evisu torna a operare direttamente in Cina. Il marchio di streetwear, fondato nel 1991 in Giappone, ha rilevato il suo partner locale, New elegant
trading, per 40 milioni di dollari (circa 37,7 milioni di euro al cambio di ieri). «Pensiamo che questo sia il momento ideale per integrare l’attività in
Cina allo scopo di continuare a perseguire i nostri obiettivi globali», ha dichiarato il presidente e ceo David Pun. L’operazione prende forma in un
momento di espansione internazionale per il marchio, che ha deciso di
riaprire i mercati di Stati uniti ed Europa, dove aveva bloccato le sue attività nel 2013. Ad oggi, Evisu possiede più di 150 negozi nel mondo, divisi
tra Cina, Giappone, Macao, Malesia, Thailandia e Singapore.
Barbie diventa protagonista su Yoox con il progetto Barbie global beauty. L’iniziativa del gruppo Mattel, che l’anno scorso aveva dato vita a 20
diverse interpretazioni dell’iconica bambola, compie ora un nuovo passo sbarcando sulla piattaforma online guidata da Federico Marchetti. I
modelli, disegnati da dieci creativi tra cui Paula Cademartori, Aquilano
Rimondi, Simone Rocha e Msgm e da altrettanti stilisti emergenti sono ora disponibili per l’acquisto sul sito di Yoox e i proventi delle relative
vendite saranno devoluti in favore del Fai-Fondo ambiente italiano a sostegno del recupero dell’oratorio della Madonna del Sole ad Arquata del
Tronto (Ascoli Piceno), città recentemente colpita dal terremoto.
II
segue da pag. I
dallo sviluppo della rete franchising. In particolare, nei 9 mesi la
rete è aumentata di 28 store diretti full format e di altri 114 negozi,
prevalentemente negozi kids in
franchising». Nel dettaglio delle
insegne, Ovs è cresciuta del 3,6%
a 832,6 milioni e Upim del 5,3%
a 153,5 milioni, grazie al successo del riposizionamento del brand
in termine di format e offerta, oltre che grazie allo sviluppo del
network in franchising Blukids dedicato al bambino. Un andamento,
quello di Upim, che si riflette positivamente anche sull’ebitda, che
quasi raddoppia il suo margine
operativo lordo, passando da 8,6
a 15 milioni. In aumento è anche
la posizione finanziaria netta, attestatasi a 351,5 milioni (+15%).
Un quadro che riflette la solidità di
un gruppo prossimo ad accettare la
sfida dell’internazionalizzazione, a
seguito dell’esito positivo dell’opa
su Charles Vögele, realizzata attraverso la società partecipata
Sempione retail, che permetterà
di convertire tra i 120 e i 130 negozi in Svizzera tra luglio e settembre
del 2017 e un centinaio di vetrine in
Austria sei mesi dopo (vedere MFF
del 18 novembre). «Riteniamo
che la validità della nostra strategia, evidenziata dalla forte crescita
degli ultimi anni, continuerà ad
assicurare una progressione sostenibile e remunerativa per i nostri
azionisti», ha concluso Stefano
Beraldo. (riproduzione riservaChiara Bottoni
ta)
MF fashion
giovedì 15 dicembre 2016
Strategie
Versace ripensa la couture
In gennaio a Parigi niente sfilata per la spring-summer 2017 di Atelier Versace ma una tre
giorni di appuntamenti ad hoc, dedicati a top client, press e celebrities. Stefano Roncato
C
on una mossa a sorpresa Versace ripensa
la sua couture, almeno nel suo format di
presentazione. La maison della
Medusa, guidata da Donatella
Versace (vedere box a lato), secondo quanto risulta a MFF ha
deciso di saltare l’appuntamento delle passerelle parigine del
prossimo gennaio optando per
una serie di appuntamenti ad hoc
dedicati alle top client, alla stampa internazionale e alle celebrities
che si svilupperanno tra il 22, il
23 e il 24 gennaio. L’idea sarebbe infatti quella di velare i look
dell’Atelier Versace con un manto di segretezza per aumentarne
l’esclusività. A confermare il tutto la Fédération française de la
couture du prêt-à-porter des
couturiers et des créateurs de
mode che ieri in tarda serata ha
distribuito una prima bozza del
calendario dell’alta moda springsummer 2017, in scena a Parigi
dal 22 al 26 gennaio. Dove lo slot
nella serata di domenica, precedente riservato alla griffe di via del
Gesù, è stato assegnato alla new
entry Maison Rabih Kayrouz.
(riproduzione riservata)
Donatella Versace si racconta
a MFF-Magazine for fashion:
«Mi definisco prima di tutto
donna... Posso essere ciò che
voglio, direttore artistico, stilista,
imprenditrice, madre, amica»
«Oggi Versace è un luogo d’incredibile energia, è
un luogo dedicato alla creatività... La chiave è l’evoluzione, il cambiamento. Mettersi in discussione e
cercare sempre di andare oltre». Così Donatella
Versace, ritratta da Tommy Ton e intervistata da
Stefano Roncato per il numero in edicola di MFFMagazine for fashion, ha raccontato il suo progetto
per il brand della Medusa in un ritratto a 360 gradi
(nella foto a sinistra la copertina dedicata alla collezione spring-summer 2017). «Come mi definisco?
Prima di tutto donna. E in quanto tale, posso essere ciò
direttore
artistico,
ò che
h voglio,
li di
tt
ti ti stilista,
tili t
imprenditrice, madre, amica... Essere una donna forte per me significa giocare seguendo le
proprie regole, spostare i limiti e infrangere le barriere, superare le proprie debolezze e combattere per quello in cui credi», ha poi aggiunto la designer che oggi sarà protagonista a Milano
nella tappa conclusiva del tour internazionale legato alla promozione del suo libro Versace
edito da Rizzoli (l’appuntamento di oggi al Piccolo Teatro Studio Melato è dedicato solo alle
scuole di moda e design). E che in copertina è stata ritratta con Gigi Hadid. «Forse sì in un certo senso siamo di fronte a una nuova generazione di supermodelle, ma in un modo diverso da
prima. Hanno un nuovo potere, una voce ancora più forte e un’immagine proiettata in tutto il
mondo attraverso internet». Donatella, ma chi sono le Linda, Cindy e Christy di oggi? «Gigi e
Bella Hadid, Kendal Jenner, Irina Shayk, Taylor Hill...».
Vertenze
Espansione
Emilio Pucci-sindacati, MARRAS, MAXI PIANO
si rompe la trattativa RETAIL DA 21 STORE
L’interruzione della discussione è volta a tutelare
i lavoratori che non intendono aderire al trasferimento
da Firenze verso Milano e Bologna. Matteo Minà (Firenze)
Grazie a tre partner differenti come Meeras
holding, Iffg e Baba fashion il brand aprirà
spazi a Dubai e Abu Dhabi, in Cina e in Corea
B
T
rusco stop annunciato dai sindacati nella trattativa con la Emilio Pucci, anche se la
posizione del brand sembra più distensiva. Come è noto, il marchio storicamente
legato al capoluogo toscano ha annunciato nei mesi scorsi la volontà, ribadita poi
nelle ultime settimane, di voler lasciare Firenze per trasferire le sue attività creative e commerciali a Milano e quelle produttive a Bologna (vedere MFF del 19 ottobre).
Ieri le sigle di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno diramato una nota
informando dell’interruzione delle trattative volte a tutelare i lavoratori che non intendono
aderire al trasferimento proposto. Se a inizio mese (vedere MFF del 2 dicembre), dopo alcuni passaggi anche in Regione Toscana, sembrava delinearsi un tavolo di confronto tra la
società nell’orbita del gruppo Lvmh e i sindacati anche per trovare una possibile collocazione alternativa a chi non avrebbe accettato lo spostamento, il 7 dicembre scorso, giorno
dell’ultimatum per il sì al trasferimento, la situazione è cambiata. «Coi lavoratori disposti
a trasferirsi, l’azienda ha condotto trattative individuali: un modus operandi che i sindacati hanno stigmatizzato. Sui lavoratori non disponibili a trasferirsi, era in piedi un tavolo di
confronto tra azienda e sindacati... che stava portando ad un accordo, sulla base del via libera ad ammortizzatori sociali e di un incentivo economico. Ma, ad un’ora dalla scadenza
dell’ultimatum, l’azienda ha ritirato qualsiasi proposta», si legge nel comunicato sindacale. «A ora quindi chi non vuole trasferirsi a Milano non ha nessuna tutela, nemmeno gli
ammortizzatori sociali. È in pratica costretto a dimettersi». Resta quindi incerto il futuro di
circa una ventina dei 44 dipendenti (più due dimissionari), di cui il 70% donne, impiegati
nella storica sede di Palazzo Pucci a Firenze. «Chi non ha espresso una preferenza entro
la deadline indicata rinuncia solo alle condizioni aggiuntive rispetto al contratto nazionale, il trasferimento non si discute», ha poi spiegato a MFF Chiara Torsoli di Filctem-Cgil
Firenze. «Ci stiamo muovendo su tutti i fronti, sia a livello comunale e regionale, ma anche con i colleghi di Emilia Romagna e Lombardia per portare la vertenza al Ministero
dello Sviluppo economico, fino ad arrivare ai vertici del gruppo Lvmh a Parigi, per cercare di riaprire le trattative. La questione ha la massima urgenza visto che ci sono solo cinque
giorni lavorativi, con l’azienda che chiuderà per il periodo di Natale, al primo trasferimento
che è in programma il 4 gennaio 2017 (lo spostamento dovrebbe concludersi entro marzo prossimo, ndr). Intanto abbiamo già fatto una richiesta di un nuovo incontro tra le parti
in Regione». Sempre ieri non si è fatta attendere la risposta della società, che ha spiegato
che: «La maggioranza dei dipendenti della sede di Firenze ha già accettato il trasferimento. Per quanto riguarda la parte restante, l’azienda e il Gruppo hanno avviato verifiche per
l’eventuale ricollocazione all’interno di strutture del Gruppo stesso». Nella nota diramata
dai vertici la maison ha poi ribadito che: «Mantiene aperto il dialogo con i dipendenti e le
parti sociali». (riproduzione riservata)
utto è pronto per il maxi piano di vero molto orgogliosi di questo progetto di
retail firmato Antonio Marras. Il retail in tre mercati che oggi sono definiti
designer inaugurerà infatti, nei pros- fondamentali per il fashion business. Grazie
simi cinque anni, 21 punti vendita in ai nuovi store, coerenti con l’immagine del
Middle e Far East. «Siamo molto felici do- nostro marchio racconteremo i nostri valopo l’opening, nel giugno scorso, del flagship ri in tutto l’Oriente», ha concluso il numero
store dell’etichetta I’M Isola Marras nel uno del brand. Che si prepara per un granCitywalk 2 di Dubai e l’inaugurazione di ieri del concept store
Antonio Marras nel City Walk
residential (su una superficie totale di 400 metri quadrati,
dedicati a uomo e donna e arredati con pezzi vintage di interior
design, trova posto anche un ristorante, ndr)», ha spiegato a MFF
Patrizia Sardo Marras, ad del
marchio. «Grazie alla partnership
con Meeras holding, abbiamo in
progetto quattro nuove aperture
nei prossimi tre anni: due nuovamente a Dubai e due ad Abu
Dhabi». Lo scorso settembre, inUn momento dello show Marras s/s 2017
vece, la griffe ha inaugurato uno
shop in shop di circa 110 metri
quadrati all’interno del Golden eagle de- de evento a Milano. Perché durante Milano
partment store di Shanghai. Opening che moda uomo, il 14 gennaio, il designer svelerappresenta il primo step di un progetto di re- rà le collezioni della main line e dell’etichetta
tail più ampio in partnership con il gruppo I’M Isola Marras al museo de La Triennale
locale Iffg, che includerà 12 future apertu- dove è il corso la mostra «Antonio Marras.
re in Cina nei prossimi cinque anni. Infine, Nulla dies sine linea» dedicata al suo lala Corea. Dopo l’opening allo Hyundai de- voro (vedere MFF del 22 ottobre). Sotto i
partment store main del primo shop in riflettori un grande show-performance dedishop lo scorso agosto, nei prossimi cinque cato al menswear e al womenswear targati
anni si prevedono cinque nuovi opening, in autunno-inverno 2017/18. (riproduzione riserAngelo Ruggeri
partnership con Baba fashion. «Siamo dav- vata)
MF fashion
giovedì 15 dicembre 2016
III
Iniziative
Parigi investe 7 milioni di euro per
creare il Grand musée du parfum
Sarà aperto domani al pubblico il museo di circa 1.400 metri quadrati, nel cuore della Ville Lumière, dedicato
all’universo beauty. Il progetto voluto da Parfeum, società di cui sono azioniste 40 famiglie francesi che non
appartengono al mondo delle fragranze, sorgerà nell’ex maison-atelier di Christian Lacroix. Con circa 300
mila visitatori attesi all’anno, opererà con un budget annuale di circa 3 milioni di euro. Silvia Manzoni (Parigi)
D
a Cleopatra all’Headspace, da Caterina de
Medici ad una foresta di
fiori giganti nella quale perdersi, come Alice, tra odori
di Nutella e di cannella. Il Grand
musée du parfum di Parigi che
apre domani al pubblico in rue du
Faubourg Saint Honoré invita ad
un viaggio sensoriale senza tabù.
Qui gli odori, senza eccezioni, vengono raccontati e vissuti, spiegati
dal punto di vista storico, fisico e
creativo, ma invitando sempre ad
abbandonarsi alle emozioni e alla
scoperta. Un progetto ambizioso,
nato due anni fa su iniziativa di
due imprenditori, Guillaume de
Maussion e Sandra Armstrong,
oggi rispettivamente presidente e
direttrice dell’istituzione, che sono
riusciti a trovare l’appoggio di organismi pubblici (la città di Parigi
ha dato il suo patrocinio così come
la Région Ile-de-France) quanto privati (la Febea-Fédération
des entreprises de la beauté, il
Syndicat français de la parfume-
rie o il gruppo Iff-International
flavors & fragrances). «Ma i
finanziamenti», ha spiegato la
direttrice, «non vengono direttamente dal mondo dei profumi. Gli
azionisti della società Parfeum,
a cui fa capo il progetto del museo, sono 40 famiglie francesi che
non appartengono al mondo delle fragranze. Lo Stato non aveva
soldi, ma ci ha aiutati in altro modo, prestandoci dei pezzi (come la
ricostituzione del negozio ottocentesco di Houbigant, proveniente
dal Musée Carnavalet, ndr) e ri-
Christian Lacroix,
e il suo giardino di
1.200 metri quadrati dove l’anno
prossimo sorgerà
una serra che sensibilizzerà il pubblico
sulla coltivazione
delle materie prime
nel rispetto della sostenibilità. L’idea
dei fondatori è quelNellle immagini, due interni del
la di registrare circa
Grand musée du parfum di Parigi
300 mila visitatori
conoscendoci come l’unico all’anno ispirandosi ai 250 mila
grande museo del profumo del Musée de la mode Galliéra,
di Parigi. Il costo dell’ope- con un budget annuale di funziorazione?», ha poi aggiunto namento di circa 3 milioni di euro.
Sandra Armstrong, «circa «Vogliamo che il museo diventi
7 milioni di euro, che gra- un punto di riferimento per i prozie alla loro provenienza fessionisti ma anche per il grande
garantiscono la nostra indipen- pubblico, coinvolgendo tutti, andenza totale». I 7 milioni stanziati che i bambini», ha poi detto
hanno dunque finanziato l’allesti- Armstrong. «Il profumo fa parte
mento dei 1.400 metri quadrati di del patrimonio francese, è integraquesto hôtel particulier su tre pia- to nella sua cultura». E nella sua
ni a due passi dall’Eliseo, che un economia, visto che cosmetici e
tempo ospitava la maison-atelier di profumi generano, in Francia, un
Indagini
fatturato di 25 miliardi di euro, in
crescita costante, tra il 5 e il 7%
all’anno. basti pensare che il mondo della cosmetica made in France
è il terzo settore esportatore francese e nel 2015, i profumi hanno
rappresentato il 20% delle vendite di cosmetici in Francia (circa
2,22 miliardi di euro). Diviso in
tre sezioni che comprendono la
storia, l’olfatto e l’immersione
sensoriale oltre alle materie prime e all’arte della creazione, lo
spazio scommette sull’interattività (la visita si effettua con una
Smartguide disponibile in cinque
lingue tra le quali l’italiano). E si
avvale di un prestigioso e nutrito comitato di esperti del quale
fanno parte grandi profumieri,
come Jean-Claude Ellena, rappresentanti delle più belle maison
à parfum, come Elisabeth Sirot,
direttrice dell’archivio Guerlain,
storici del beauty come Elisabeth
de Feydeau, ed esperti come il
neurobiologo Roland Salesse.
(riproduzione riservata)
Debutti
Il made in Italy si prepara GALERIES LAFAYETTE,
ALLA PRIVATE LABEL
a un Natale di shopping VIA
Il department store francese vara il riassetto
delle sue house line e le unisce sotto un solo
Mentre crescono gli incassi, uno studio definisce che
brand, che sarà disegnato da Laetitia Ivanez
abbigliamento, calzature e articoli sportivi si piazzano
al secondo posto nella lista dei beni che i consumatori Con l’idea di salire al 10% del fatturato totale
ltre 500 invitati, chiamati a raccolta tra le architetture futuriste create da Oscar
vogliono mettere sotto l’albero. Andrea Guolo (Bologna)
D
ai negozi addobbati a festa arrivano segnali positivi per i consumi in ambito
moda. Dopo uno spumeggiante black friday, che ha segnato l’inizio ufficiale
dello shopping natalizio, le impressioni raccolte da Federazione moda ItaliaConfcommercio durante il ponte dell’Immacolata sono di lieve incremento
degli incassi rispetto alle precedenti stagioni. «Ci sono le condizioni per stimare una
crescita al termine del periodo», ha detto a MFF Renato Borghi, presidente dell’associazione nazionale commercianti del comparto fashion, «grazie anche al clima abbastanza
freddo, che alimenta le speranze di far uscire dai negozi una parte dei capispalla prima
dell’inizio dei saldi». Le sensazioni di Fmi sono sostenute dai risultati di un’indagine a
campione condotta da Format research sulle intenzioni di acquisto da parte degli italiani.
Abbigliamento, calzature e articoli sportivi si
piazzano al secondo posto nella lista dei beni che i consumatori vogliono mettere sotto
l’albero, con il 71,3% di risposte affermative, preceduti soltanto dai generi alimentari
con il 73,7%, ma il dato più positivo riguarda il confronto per gli stessi prodotti anno su
anno: l’indagine evidenzia infatti una ripresa
dell’1,7% sul 2015. In particolare, il 46,3%
del campione acquisterà per Natale prodotti
di abbigliamento, con particolare predilezione per intimo, accessori moda, maglieria e
camiceria, articoli da viaggio e capispalL’albero di Swarovski a Milano
la, mentre il 17,1% punterà sulle scarpe e
il 7,5% sugli articoli sportivi. L’indagine evidenzia inoltre un primo arretramento, dopo
anni di boom, delle intenzioni di acquisto di prodotti tecnologici (-0,6%), smartphone e tablet (-0,5), a beneficio di libri (+5,3%), gioielli (+3%) e prodotti beauty/wellness (+4,3%)
mentre nella moda la crescita più significativa riguarda le calzature, che aumenterebbero
dell’1,6%. Si tratterebbe di un sostanziale ritorno al passato, con la complicità dell’atmosfera natalizia che oltre a rilanciare i consumi di prodotti tradizionali, riporta anche i
consumatori nei negozi offline per ragioni legate alla regalistica e all’eventuale cambio
di prodotto. Oltre un terzo degli italiani, secondo la ricerca Format research, rinvia invece gli acquisti alla fase dei saldi e solo il 7,2% rinuncerà in assoluto allo shopping di abiti
e accessori. (riproduzione riservata)
O
Niemeyer per la sede del Partito comunista francese di Parigi: è da questa passerella glamour che ha preso il volo la prima collezione di Laetitia
Ivanez per il ready to wear a marchio Galeries Lafayette. Un centinaio di
capi che arrivano in questi giorni nei 56 negozi francesi dell’insegna, in quello berlinese e sull’e-shop del department store francese. Accompagnati da un film pubblicitario
diretto da Alexandra Leroux e Damien de Medeiros. Fondatrice alla fine degli anni 90 del marchio Les Prairies de
Paris, Ivanez ha deciso di mettere
in stand-by il suo brand per consacrarsi internamente al nuovo
progetto. A chiamarla per ridare
un nuovo slancio alla collezione di
prêt-à-porter di Galeries Lafayette,
il direttore dell’immagine e della
comunicazione Guillaume Houzé
che ha confessato di aver sempre
apprezzato «lo stile parigino, raffinato, grafico di Laetitia ma anche
I capi della collezione Galeries Lafayette
la sua personalità solare». A livello di business, questa nuova pagina
appena iniziata avrà un peso strategico sui conti del gruppo: la nuova label moda, che
sostituirà tutte le altre private label del portfolio del department store parigino, fatta eccezione per Jodhpur, dovrebbe avere un impatto forte sul fatturato salendo al 10%,
contro l’attuale 6%. L’arrivo della collezione coincide anche con l’apertura di un grande
cantiere nel negozio-faro di boulevard Haussman, con una riorganizzazione degli spazi
maschili che prelude a un generale riallestimento degli spazi sotto la celebre coupole e
la creazione di un centro per accogliere i clienti stranieri, soprattutto asiatici, disegnato
da Ora Ito, di fronte all’immobile principale, a cui sarà successivamente collegato da
un tunnel. «Sono nata nel ‘68, ma la mia moda è una ribellione gentile», ha poi detto la
stilista, «privilegio linee semplici, capi facili da portare... Mi piace raccontare un’eleganza per tutti. Amo una certa idea di minimalismo, senza cadere nel basic o nelle tendenze
attuali. Per questa stagione ho insistito molto sulle associazioni inaspettate di colori»,
ha spiegato la designer svelando una successione di capi i cui prezzi si allineano su un
principio di accessibilità: cappotti a 169 euro, maglioni a 29 euro e gonne in tela di paSilvia Manzoni (Parigi)
rachute a 69 euro. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
giovedì 15 dicembre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 14,02
Avon Products
5,54
Coach
37,97
Coty
18,86
Estee Lauder
78,89
Fossil
31,83
Gap Inc
25,51
Guess
13,10
Iconix Brand Grp
9,01
Kate Spade & Co.
15,38
L Brands
72,08
Lululemon Athletica
68,73
Men`s Wearhouse
27,22
Michael Kors
47,76
Nike Inc
52,09
Phillips-Van Heusen 101,36
Polo Ralph Lauren
102,04
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
-2,9
-0,2
-0,3
-0,0
0,2
-0,5
0,1
-0,8
-1,9
-0,8
-0,3
0,4
-0,6
-0,3
-0,4
-0,6
-1,7
-
-46,5
40,6
17,4
-31,0
-9,8
-15,8
-1,0
-34,5
47,2
-13,7
-25,7
39,5
100,4
18,0
-19,0
32,8
-10,9
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
29,20
83,71
26,74
31,79
55,47
4,55
-0,6
-1,5
-1,5
-2,2
7,4
12,6
56,8
-25,9
-11,6
-0,2
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
Var.% % 12m
0,99 0,5 -27,9
3,17 -2,1 -29,5
18,45 0,1 17,1
1,25 0,6 25,4
8,41 -1,1 -50,5
1,06 0,8 -2,3
0,94 -1,3 -28,0
2,01 0,9 -49,0
12,80 6,7 -30,8
3,58 15,5 -86,5
51,35 0,1 -15,0
16,20 -2,4 18,8
Borsa
Inditex, utili e
ricavi in corsa
Il gruppo iberico a cui fa capo Zara chiude
i nove mesi con vendite per 16,4 miliardi
(+11%) e profitti in salita del 9%. Alice Merli
I
nditex non arresta la sua scalata. Il colosso spagnolo proprietario di Zara, Zara home, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka,
Stradivarius, Oysho e Uterqüe, ha archiviato un altro periodo in
corsa, mettendo a segno nei nove mesi, chiusi il 31 ottobre scorso, ricavi per 16,4 miliardi di euro, in salita dell’11% (+15% a cambi costanti)
sullo stesso periodo del 2015. Gli utili netti hanno toccato i 2,2 miliardi,
con un’accelerazione del 9%, mentre l’ebitda si è attestato a 3,6 miliardi (+8%). Un risultato più che positivo raggiunto in primis grazie al
continuo investimento nell’integrazione
del modello di negozio offline e online e
destinato a continuare
anche negli ultimi mesi dell’anno in corso:
i primi dati sulle vendite, anche digitali, tra
il 1° novembre e il 12
dicembre, hanno già
registrano un aumento
Qui sopra, un’immagine firmata Zara del 16% a cambi costanti. Nei nove mesi,
la società guidata da Pablo Isla, ha creato oltre 9 mila posti di lavoro, grazie all’anche all’apertura di 227 store distribuiti in 50 mercati, in
ordine di quantità in Europa, Asia e America. Tra le nuove mete figurano la Nuova Zelanda, Vietnam, Paraguay, Aruba e Nicaragua, per un
totale di 7.240 punti vendita globali in 93 Paesi. Questo mese in particolare è stato inaugurato un megastore Zara di 3.600 metri quadrati a
Barcellona, al 5 di plaça de Catalunya. In tandem, il gruppo ha lanciato
la piattaforma e-commerce in Turchia, raggiungendo attraverso l’online
41 mercati. In parallelo ha rinnovato il suo impegno sociale nei progetti
solidali insieme a Caritas, Medici senza frontiere ed Entreculturas
e stretto un nuovo accordo con la Tsinghua university in Cina per un
programma di interscambio culturale. (riproduzione riservata)
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,19
1,09
8,34
21,27
0,11
60,05
26,79
0,02
1,9
0,1
0,9
-1,7
-0,1
3,5
-1,0
0,5
-20,4
-21,0
-18,1
-2,7
-55,4
-19,4
-20,2
-49,2
Dati in euro
GERMANIA
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
Prezzo ieri
142,85
57,50
243,35
20,76
35,75
Var.% % 12m
-2,0
1,2
1,0
-2,5
1,2
60,8
-23,7
22,8
-16,9
1,0
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
Dati in euro
FRANCIA
Prezzo ieri
196,50
389,95
208,35
176,50
168,25
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
32,00
Var.% % 12m
-3,0
-1,2
-0,5
-1,5
-1,4
-0,8
0,1
22,7
22,7
33,6
19,3
6,2
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
4.919,93
1.460,00
134,50
1.100,00
4.881,81
Var.% % 12m
0,7
-0,9
-0,4
-0,9
-0,7
41,9
26,2
17,4
20,7
-35,0
SVEZIA
Prezzo ieri
271,10
Var.% % 12m
-1,8 -11,2
SVIZZERA
News
Chow Tai Fook Jewellery 6,24
Esprit Holdings
6,42
Global Brands
1,06
L’Occitane
14,74
Prada
25,95
Samsonite
22,50
Prezzo ieri
Var.% % 12m
-1,4
-0,8
-5,6
-7,3
Var.% % 12m
-0,6 20,0
0,5 -18,5
-4,5 -25,4
0,8 -1,1
1,2 -2,4
1,4 1,6
Dati in corone danesi
DANIMARCA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
834,00
Pandora
-1,0
-0,4
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.934,00
-0,9 14,9
Dati in real brasiliani
BRASILE
Dati in franchi svizzeri
66,95
312,80
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
HONG KONG Prezzo ieri
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Alpargatas
10,61
3,6 43,8
a cura di Roberta Maddalena e Valentina Nuzzi
Kering vara una nuova
Global parental policy
Desigual studia
la rivoluzione
Kering ha varato una Global parental policy in materia di
congedi di maternità, adozione e paternità. In base alla
nuova politica, che sarà effettiva a partire dal 1° gennaio 2017, i dipendenti del gruppo con almeno un anno di
anzianità potranno disporre di un minimo di 14 settimane
retribuite per i congedi di maternità o adozione e un minimo
di cinque giorni per i congedi di paternità o convivenza. La
policy si propone così l’obiettivo di garantire a tutti gli impiegati pari condizioni professionali nell’ottica di un regime
di equilibrio tra vita professionale e lavorativa.
Desigual cambia pelle. Il marchio
spagnolo (nella foto un look) ha arruolato The Boston consulting group e
Interbrand, società specializzate nella
consulenza manageriale, per avviare
un procedimento di ristrutturazione.
Obiettivo del piano sarà aumentare la
redditività e potenziare l’innovazione
del prodotto, con un restyling globale della sua immagine.
Santoni cresce e lancia
l’abbigliamento con Zanini
Tous rilancia in
Italia su Roma
Santoni arruola Marco Zanini per
debuttare nell’abbigliamento. Il
marchio di calzature ha chiamato l’ex direttore creativo di
Schiaparelli e Rochas per firmare il progetto Santoni edited by
Marco Zanini. «Oggetti da indossare per intenditori», ha dichiarato il ceo Giuseppe Santoni
(nella foto con Zanini). La linea, uomo e donna, debutterà
all’edizione di febbraio di Milano moda donna.
Tous consolida la sua presenza a
Roma inaugurando un nuovo store al numero 85 di via Frattina. La
location si aggiunge ai 180 punti
vendita monomarca del marchio.
Tous (nella foto l’ultimo adv con
Gwyneth Paltrow), che attualmente è presente con 500 negozi in più di 50 paesi come
New York, Shanghai, Mosca e Dubai, oggi genera un fatturato di circa 368 milioni di euro, in corsa del 18%.
TheOneMilano prepara
il debutto di febbraio
Msgm, primo
store in Cina
TheOneMilano, il nuovo salone del ready to wear femminile d’alta gamma organizzato da Mifur, ha annunciato
che sono già 157 le realtà del settore che hanno confermato la propria presenza alla fiera. La manifestazione,
in agenda dal 24 al 27 febbraio 2017, si svolgerà a
Fieramilanocity e ambisce a diventare un punto di riferimento nel panorama fieristico. Tra gli espositori saranno
presenti 116 collezioni donna, 13 di abbigliamento in
pelle e 10 di accessori. I restanti espositori fanno parte di Elements.
Msgm ha inaugurato a Pechino
il suo ottavo store monomarca,
il primo nella Cina continentale.
Lo spazio (nella foto), che si trova all’interno del mall di Tai Koo Li
North nel quartiere di Sanlitun, si
estende su una superficie di 140
metri quadrati e ospita le collezioni uomo, donna e accessori del brand disegnato da
Massimo Giorgetti. (riproduzione riservata)
Award
Its cancella l’edizione 2017 del suo contest e cerca un partner per il futuro
Uno stop forzato che apre le strade
a un futuro ancora tutto da scrivere. Its, il concorso triestino nato 15
anni fa per promuovere la creatività dei giovani talenti della moda, ha
cancellato la sue edizione 2017. Ad
annunciarlo è stata la stessa Barbara
Franchin, fondatrice e direttrice del
contest, che ha laureato nomi illustri
del fashion system, tra cui Demna
Gvasalia, designer di Vetements e
Balenciaga, oltre ad Aitor Throup
e il duo di Peter Pilotto formato
da Peter Pilotto e Christopher De
Vos. Motivo di questa scelta è stata la mancanza dei fondi necessari
a tenere in vita la manifestazione, supportata per tre lustri grazie a
un budget di 16 milioni di euro,
elargito per il 20% da istituzioni
territoriali e per l’80% da privati. «Quest’anno a mancare sono
state le tempistiche», ha spiegato a MFF Franchin (nella foto),
«come d’abitudine, a dicembre,
tiriamo le fila di quanto raccolto per poter pianificare l’evento
di luglio. Questa volta, però, non
ce la siamo sentiti di farci carico
del budget rimasto scoperto, memori dell’annata complessa che
abbiamo vissuto. Perciò ci siamo
trovati costretti a prendere questa
decisione sofferta». Al momento è
difficile prevedere cosa succederà
o, meglio, quale futuro possa essere
scritto per un contest che ha incoronato 500 finalisti e che è solo la
punta dell’iceberg di una serie di iniziative portate avanti dal team di Its,
che custodisce un archivio creativo di 16 mila portfolio, 30 mila
grafiche originali, più di 220 outfit, 120 accessori, 80 gioielli e oltre
700 progetti di fotografia. «In questo momento ci mettiamo nelle
mani del territorio e del sistema moda italiano», ha proseguito
Franchin, «quello che ci servirebbe è un partner che ci supporti,
un’entità che diventi nostra complice e che abbia una visione sul
futuro di tutto il mondo Its. Da
oggi per noi inizia una fase complessa e sfidante che, mi auguro,
ci aiuti a delineare un nuovo corso
efficace», ha poi concluso. (riproduChiara Bottoni
zione riservata)