Pinko(+6%) - MFfashion.com

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MF fashion il primo quotidiano della moda e del lusso
Anno XXVII n. 82 - € 0,50
Direttore ed editore Paolo Panerai
28.04.16
UN’IMMAGINE DELLA CAMPAGNA PINKO PRIMAVERA-ESTATE 2016
SUL SITO MFFASHION.COM
LE GALLERY DALLE SFILATE
DI SAN PAOLO, MILANO,
PARIGI, LONDRA E NEW YORK
Pinko (+6%)
scommette
tutto sull’estero
Il brand da 180 milioni di euro di ricavi
diventa matricola del progetto Elite di
Borsa italiana con l’obiettivo di crescere
Nel 2016 previsto lo sbarco negli Usa
oltre a circa 20 opening internazionali,
per toccare la vetta dei 200 milioni
P
inko mette il turbo. Il marchio è infatti il nuovo nome del fashion a entrare a far parte del progetto Elite di Borsa italiana-London stock exchange
group. L’unico, peraltro, di questa tornata che ha visto l’ingresso di 46
aziende, di cui 30 italiane e 16 straniere, pronte a essere accompagnate
nel loro cammino di crescita. Un percorso che passerà, per il marchio da 180 milioni di euro di ricavi (+6%) fondato da Pietro Negra, attuale presidente e ceo, e
facente parte del gruppo Cris Conf, attraverso l’internazionalizzazione e l’implementazione della struttura retail. «Il progetto Elite rappresenta sicuramente
una grande occasione per accelerare il nostro processo di crescita internazionale,
che abbiamo avviato già da diversi anni in maniera importante attraverso il canale retail, diventato per noi fondamentale», ha spiegato a MFF Daniele Pini, cfo
dell’azienda intervenuto ieri a Palazzo Mezzanotte. «Avere tutte le leve delle retail
operations a posto per agire su mercati molto eterogenei ci aiuterà ulteriormente
in questo processo di espansione. Altri elementi fondamentali saranno la crescita
della struttura manageriale e la possibilità di avere accesso al mercato dei capitali e alle best practice di settore». In termini di sviluppo retail, il brand, che ha
inaugurato nel 2015 circa 25 nuove vetrine raggiungendo quota 180 monobrand
di cui buona parte diretti e oltre la metà all’estero, ha piani davvero ambiziosi. «Il
2016 è stato battezzato con l’inaugurazione di uno store a Barcellona sul Paseo
de Gracia e di uno a Praga insieme a nuove aperture nel travel retail in Italia e
continua a pag. II
Canali dice addio ad Andrea Pompilio. Ora tocca al team interno
Le strade di Canali e di Andrea Pompilio sono
destinate a separarsi. Secondo quanto risulta a
MFF, il marchio di menswear e il designer, arruolato con l’incarico di consulente creativo nel 2014
(vedere MFF del 14 marzo 2014), avrebbero posto fine alla loro collaborazione alla scadenza
naturale del contratto. La collezione che sfilerà alla prossima edizione di Milano moda uomo,
in scena dal 18 al 21 giugno, sarebbe già frutto
del lavoro di un team creativo interno. L’arrivo
di Pompilio, due anni fa, aveva rappresentato un
cambiamento epocale per il marchio milanese
di abbigliamento maschile che, per la prima volta nell’arco dei suoi 80 anni di storia, si era aperto
a una voce stilistica precisa, scelta come consulente creativo. Il suo compito era quello di dare
un twist al guardaroba maschile classico del marchio, reinterpretando forme, tessuti, stampe e
colori, in una chiave decisamente innovativa.
Missione portata avanti durante questi due anni,
scanditi da quattro collezioni e altrettante sfilate.
Pompilio è approdato da Canali con al suo attivo
una lunga serie di collaborazioni con aziende italiane e internazionali tra cui Prada, Bally e Yves
Saint Laurent. Attualmente, lo stilista è a capo
del marchio eponimo che, dalla scorsa stagione,
ha scelto di non far più sfilare, optando per alcune presentazioni su appuntamento. E continua
la sua collaborazione con il colosso nipponico
Onitsuka tiger.
II
MF fashion
giovedì 28 aprile 2016
segue da pag. I
all’estero e proseguirà con lo sbarco, previsto in
luglio, sul mercato statunitense con un negozio in
Madison avenue. Abbiamo costituito una società
ad hoc a New York che si occuperà del retail», ha
poi aggiunto Daniele Pini durante l’incontro di ieri, che ha visto anche tre aziende fashion diplomate,
Harmont & Blaine, Monnalisa e Aquafil, giungere al termine del loro periodo formativo in seno
al progetto Elite di Borsa italiana-London stock
exchange group. «Nei piani c’è l’inaugurazione anche di un’altra vetrina a Soho, sempre nella Grande
mela, a ottobre, e di un paio di boutique a Miami
entro la fine dell’anno», ha continuato, «stiamo poi
approcciando il mercato giapponese con una struttura diretta locale. Gli investimenti, insomma, sono
al momento tutti allocati sulla crescita internazionale e nell’esportazione del Pinko business model».
L’obiettivo è quello di portare il brand a 200 milioni
di euro di turnover a fine 2016 grazie alle aperture del 2015 che andranno a regime e alle oltre 20
nuove vetrine programmate per l’esercizio in corso.
«In questo momento, i mercati più performanti sono
Russia, Francia, Uk e Medio oriente che continuano
ad avere delle buone crescite. C’è un grosso presidio
anche sulla Cina, dove stiamo ristrutturando a livello
organizzativo la società e ci aspettiamo incrementi significativi. In Italia, infine, riusciamo a tenere
e a esprimere buoni numeri. Il mercato nazionale
conterà nel 2016 per il 55% sulle vendite complessive», ha poi precisato il cfo. «Contestualmente stiamo
lavorando per rafforzare e affermare con determinazione il nostro posizionamento nel segmento high
contemporary, continuando quindi a investire in prodotto, qualità, controvalore e ovviamente anche in
comunicazione». Ulteriore strategia importante sono
gli investimenti tecnologici sia a livello corporate,
processi e supply chain, che in store con tecnologia a
disposizione del cliente sempre in ottica multicanale. «Anche il web ha un’importanza fondamentale:
oltre il 50% dei nostri consumatori naviga sull’ecommerce o sui social prima di fare acquisti, il sito
ha oltre 4 milioni di visitatori l’anno e l’immagine
dell’azienda deve essere molto forte. Stiamo investendo anche nel marketing costruendo un crm che
dialoghi in modo sempre più evoluto e diretto con
il cliente per generare frequentazione. Generare frequentazione e invitare la cliente a essere parte del
mondo Pinko sono obiettivi imprescindibili per lo
sviluppo dell’azienda», ha concluso Pini. (riproduzione riservata)
Chiara Bottoni
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Adidas, tre mesi
in crescita del 17%
Ynap guarda
al Medio oriente
Pinault, in arrivo
un museo a Parigi
Adidas (nella foto un look) inizia
il 2016 con il turbo. Il gruppo dello
sportswear ha archiviato i primi tre
mesi con una crescita del 17% del
fatturato, salito a
4,8 miliardi di euro (+22% a cambi costanti),
mettendo a segno un incremento dei profitti
del 38% a 350 milioni. Risultati che hanno
permesso al colosso di Herzogenaurach
di alzare le stime per l’esercizio in corso,
prevedendo una progressione a cambi costanti delle vendite intorno al 15% rispetto
al precedente outlook che indicava un range tra +10 e +12%.
Il gruppo Ynap-Yoox Net-a-porter presenterà a luglio il nuovo piano industriale
quinquennale. Lo ha anticipato Federico
Marchetti, amministratore delegato della società, al termine dell’assemblea degli
azionisti, svoltasi ieri. «Ai primi di luglio illustreremo il piano a cinque anni», ha detto
l’imprenditore, aggiungendo il fatto che,
parallelamente, «saranno svelati anche i progetti relativi al mercato del Medio Oriente,
area ad alta attesa di crescita». Questa è
anche una conseguenza del recente accordo siglato con il socio arabo Alabbar
Enterpirises entrato nel capitale del gruppo
con una quota del 4% del capitale ordinario, sottoscrivendo un aumento di capitale
dedicato da 100 milioni di euro (vedere MFF
del 20 aprile).
Il progetto artistico di François Pinault
si amplia e prende una nuova forma.
L’imprenditore francese a capo di Kering,
dopo aver portato 10 anni fa la sua collezione privata di opere d’arte a Venezia, prima
all’interno di Palazzo Grassi e poi espandendosi con Punta della dogana, ha messo un
nuovo tassello con l’apertura di una sede
a Parigi. Come anticipato da MFF (vedere
numero del 20 aprile), Pinault presenterà la
sua collezione all’interno dell’antica Borsa di
commercio, per la quale ha ottenuto la concessione per 50 anni da parte del Comune,
a condizione che l’edificio venga restaurato dallo stesso Pinault. La progettazione è
stata affidata all’architetto Tadao Ando, affiancato da Lucie Niney e Thibault Marca,
dall’agenzia Nem e dal gruppo Setec.
Il Bfc rilancia con
i Fashion awards
Ferragamo, primo
store a Phnom Phen
Van Cleef va in
mostra a Singapore
Il Bfc-British
fashion council ha
svelato il nuovo
format dei British
fashion awards,
che dall’edizione
2016 diventano The fashion
awards. Il nuovo
evento, realizzato
in partnership con Swarovski, avrà luogo il
5 dicembre all’interno del Royal Albert Hall
per celebrare i talenti inglesi e internazionali del fashion system. Obiettivo del nuovo
format studiato da Natalie Massenet e
Caroline Rush del Bfc e Nadja Swarovski
(nella foto le tre insieme) è anche quello di
raccogliere fondi da investire nella formazione degli studenti delle scuole di moda,
grazie al gala annuale a supporto di Bfc
Education foundation charity.
Salvatore Ferragamo arriva in Cambogia con
il suo primo store a Phnom Penh. La boutique (nella foto), situata nel mall Vattanac
capital, ha una
superficie di
180 metri quadrati ed ospita
tutta la gamma di prodotti
della griffe toscana.
Van Cleef & Arpels va in mostra a Singapore
con «The Art and Science of Gems».
L’exhibition, inaugurata il 22 aprile e che
sarà aperta fino al 14 agosto, è stata realizzata in collaborazione con il French national
museum of natural history. Protagonisti della mostra, dedicata al marchio del gruppo
Richemont, sono oltre 400 pezzi di gioielleria, selezionati all’interno della collezione
heritage della griffe e accompagnati da gioielli appartenenti a collezionisti privati.
Uniqlo, capsule con Olympia Le-Tan
Uniqlo si allea con Olympia Le-Tan per realizzare una capsule collection in edizione limitata. La collezione nata dal sodalizio creativo comprende una serie di T-shirt e una tote
bag, realizzate in parte da gruppi di donne profughe in Malesia e Afghanistan. La linea,
già disponibile in Giappone, è stata lanciata in esclusiva da Colette a Parigi e arriverà negli
store del retailer giapponese di tutto il mondo a partire dalla prossima settimana. (riproduzione riservata)
Real estate
Finlandia, sarà pronto a fine
2017 il primo designer outlet
Annunciato ieri un progetto immobiliare da mezzo miliardo di euro di
investimenti alle porte di Helsinki, su una superficie di 15 mila metri
quadrati con 80 store, tra cui Missoni e Genny Barbara Rodeschini
È
stato ufficialmente dato il via ziative analoghe con McArthurGlen e
ai lavori del progetto di riqua- che oggi siede nel board internazionale
lificazione del porto vecchio di di Value retail, prevede uno sviluppo
Kotka in Finlandia. Come anti- in tre fasi per il progetto. «La prima facipato da MFF (vedere il numero del 25 se si concluderà a fine 2017 con 15 mila
agosto 2015), l’iniziativa sostenuta da un metri quadrati e 80 negozi tra i quali ci
pool di investitori internazionali specia- saranno le boutique di Missoni, Class
lizzati nel settore retail e immobiliare
del calibro di John Milligan, Gerald
Parkes, Cameron Sawyer, e Byrne
Murphy, punta a creare una nuova destinazione per lo shopping e
l’entertainment su un’area di 30 ettari per cui, nell’arco di 8/10 anni
sarà investito circa mezzo miliardo
di euro. Posizionato a 75 minuti da
Helsinki e a soli 40 chilometri dal
confine russo, il Kotka old port sarà
Un rendering del mall di Kotka
anche la sede del primo designer outlet del Paese scandinavo. A guidare
lo sviluppo commerciale dell’area retail Roberto Cavalli, Baldinini e Genny.
è stata chiamata l’italiana Dea real esta- In una seconda fase puntiamo a salire a
te advisor. La società milanese, guidata 25 mila metri quadrati aggiungendo tra
da Luca de Ambrosis Ortigara che nel le 50 e le 60 boutique per poi arrivare a
suo passato ha già firmato diverse ini- quota 200 a operazione conclusa con un
investimento complessivo di 160 milioni di euro», ha spiegato a MFF. «C’è da
evidenziare che questa iniziativa va oltre
il concetto di shopping e offre una vera
e propria esperienza trasversale grazie a
un’offerta diversificata. Nell’area infatti ha sede lo storico National maritime
museum cui si aggiungerà una sede del
Museo di arte russa di San Pietroburgo,
mentre è prevista l’apertura di due hotel, di un cinema e un teatro nonché la
costruzione di 200 appartamenti che si
aggiungono ai 130 posti barca». Per il
primo anno si attendono due milioni di
visitatori provenienti dalla Finlandia,
che con un reddito procapite superiore
del 25% alla media europea rappresenta
un bacino d’utenza molto interessante, ma anche dal resto del continente
con particolare attenzione alla Russia i
cui abitanti potranno contare sia sulla
competitività dei prezzi outlet sia sulla
possibilità di risparmiare sulle tasse non
essendo cittadini europei. (riproduzione
riservata)
Start-up
Fedua verso il Medio Oriente
Dopo una carriera sulle
runways delle capitali del
glamour mediorientale,
Elham Daliri (nella foto)
ha fatto il suo debutto in
Italia nel flagship store di
Trussardi a Milano come
testimonial per presentare la nuova linea di smalti
Fedua, marchio emergente dei nail laquer lanciato da Luca Gonzini
e Serena Archetti. La scelta di Fedua non
è casuale. Perché il Medio Oriente è nel
dna della giovane società e si riflette anche
nel branding, nato come omaggio al nome
di donna marocchino. Proprio in Marocco
Gonzini è stato colpito dai colori dei cosmetici usati nel Paese nordafricano dalle
donne, prodotti con sostanze naturali come l’olio di argan. Da lì l’intuizione che ha
portato alla nascita del marchio. Fedua, tra
l’altro, è già presente su importanti piazze mediorientali come Abu Dhabi, dove
è commercializzato attraverso la catena
di coiffeur Aldo Coppola. Ma il marchio
ambisce ad ampliare ulteriormente la sua
presenza nell’area mediorientale. E guarda con particolare attenzione all’Iran, un
Paese affamato di fashion, style e design
occidentale, soprattutto made in Italy. E
dove il duo Gonzini-Archetti progetta di
sbarcare in forze. (riproduzione riserSamina Abedini
vata)
III
MF fashion
giovedì 28 aprile 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Abercrombie & Fitch
Avon Products
Coach
Coty
Estee Lauder
Fossil
Gap Inc
Guess
Iconix Brand Grp
Kate Spade & Co.
L Brands
Lululemon Athletica
Men`s Wearhouse
Michael Kors
Nike Inc
Phillips-Van Heusen
Polo Ralph Lauren
Quiksilver
Prezzo ieri
27,82
4,74
42,02
29,91
95,73
41,69
23,88
18,41
9,13
25,89
78,61
65,28
18,34
54,82
58,93
97,40
95,07
0,46
Var.% % 12m
-2,8
-0,4
0,4
0,9
0,0
-2,3
0,0
-0,1
1,1
1,6
0,2
-1,8
2,8
2,6
-1,0
-0,3
0,1
-
22,4
-46,0
6,0
22,1
15,4
-50,3
-40,2
0,4
-66,1
-23,2
-12,7
1,0
-67,8
-12,5
18,0
-5,7
-29,5
-73,5
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
37,21
72,94
26,72
44,77
63,72
6,57
0,5 -7,6
0,5 -15,6
0,1 8,0
-4,2 5,6
-0,5 -13,2
-2,8 -65,3
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,16
3,71
17,52
1,11
13,28
1,23
0,96
2,83
13,10
18,77
47,39
14,26
-0,3
-0,2
0,5
-0,6
-1,5
8,0
0,4
1,2
3,2
0,4
-0,4
-0,6
-53,1
-0,7
3,4
-8,7
-29,0
-31,8
-16,6
5,4
-48,2
-17,5
-14,3
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
5,73
1,19
8,07
20,42
0,15
61,15
25,57
0,02
0,8
0,6
-0,1
-0,1
0,7
0,2
-0,7
6,3
24,6
-29,3
-43,1
-27,6
-55,9
-26,6
-15,3
-55,1
Dati in euro
GERMANIA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
114,00
56,61
198,55
23,92
29,17
5,9 49,5
-0,0 -49,7
1,0 2,0
-1,3 3,2
2,5 2,5
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
Dati in euro
Prezzo ieri
154,35
307,15
149,50
147,20
164,80
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
Var.% % 12m
-0,1 -13,0
0,8 -8,6
0,1 -12,0
-0,2 -7,3
1,2 -5,3
Dati in pence
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Mulberry
Next Plc
3.636,39
1.210,93
985,00
5.140,00
Var.% % 12m
-0,5 -6,6
0,1 -31,4
-1,0 8,4
0,3 -28,3
29,17
Var.% % 12m
0,7
-1,2
HONG KONG
DANIMARCA
Var.% % 12m
SVIZZERA
Prezzo ieri
Var.% % 12m
-0,7 -14,9
Richemont
64,80
0,5 -24,5
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
856,00
Pandora
SVEZIA
294,00
Var.% % 12m
-0,4
1,2
1,1
-0,5
-2,9
-2,1
-40,6
-8,2
-43,2
-32,6
-38,8
-9,2
Dati in corone danesi
GIAPPONE
Prezzo ieri
Prezzo ieri
Chow Tai Fook Jewellery 5,44
Esprit Holdings
6,87
Global Brands
0,92
L’Occitane
14,96
Prada
25,55
Samsonite
25,65
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
0,6 -22,4
Dati in dollari Hong Kong
Dati in yen giapponesi
Dati in franchi svizzeri
Prezzo ieri
328,80
Swatch I
FRANCIA
Shiseido
2.538,50
0,6 20,2
-0,4 11,1
Dati in real brasiliani
BRASILE
Alpargatas
8,81
0,3 -16,1
Borsa
Istituzioni
Plein compra Billionaire
La moda torna
oggi al MiSe
Come anticipato da MFF, lo stilista tedesco e Flavio Briatore avrebbero siglato
un deal per il 51% del marchio di moda Billionaire italian couture, fondato
dall’imprenditore italiano nel 2005. Nessun commento dalle due aziende, ma
a spoilerare l’intesa sono state le foto postate in Instagram. Fabio Maria Damato
P
hilipp Plein e Flavio Briatore che
siglano una serie di documenti con
il sorriso stampato in volto. Questa è
la scena immortalata nello scatto postato ieri sui profili Instagram di entrambi
gli imprenditori, con la caption: «Yesterday
we signed for a new challenging project
#wearebuildinganempire». Come anticipato da MFF nelle scorse settimane (vedere il
numero del 5 aprile), sembrerebbe dunque cosa fatta il deal che vedrebbe Plein a capo del
51% di Billionaire italian couture. Secondo
i rumors, infatti, con un aumento di capitale riservato di 30 milioni di euro il creativo tedesco
sarebbe ufficialmente a capo dell’etichetta lanciata nel 2005 dal tandem costituito da Flavio
Briatore e Antonio Percassi. Società fino a
oggi presieduta da Massimo Dell’Acqua,
ceo dell’intero Gruppo Percassi, e guidata
dall’amministratore delegato Laura Manelli
lioni di euro, in lieve flessione
rispetto all’anno precedente,
con un margine operativo lordo di 133 mila euro (il mol
2013 era stato di 734 mila euro) e una perdita di 1,65 milioni
a fronte di un utile di 4 mila euro dell’anno precedente. I debiti
bancari, tutti nei confronti del
gruppo Ubi banca, ammontano a 4,8 milioni. Billionaire
italian couture oggi è una realtà presente in oltre 24 mercati
con una rete di 30 monomarca. Mentre non è stato possibile
Da Instagram, l’intesa di Briatore e Philipp Plein
mettersi in contatto con gli addetti stampa di Billionaire, i
(ex Sergio Rossi, Versace e Fendi), che ha responsabili di Plein contattati da MFF per
chiuso il bilancio 2014, secondo gli ultimi dati confermare la notizia si sono trincerati dietro
disponibili, con un giro d’affari di 20,85 mi- un «no comment». (riproduzione riservata)
Iniziative
L’Austria muove i primi passi nel fashion
system, grazie al sostegno del Governo
Con un budget annuale di 100 mila euro stanziato dalla Cancelleria federale,
il Paese scommette sulla creatività con progetti come gli Austrian fashion
awards e Take-Festival for independent fashion and arts. Rosario Morabito (Vienna)
P
rove generali di fashion system a Vienna
dove la settimana scorsa si è svolta l’edizione 2016 degli Afa-Austrian fashion
awards e la prima edizione di TakeFestival for independent fashion and arts.
Nell’insieme, i due eventi hanno attratto nella capitale austriaca 4.500 visitatori durante i cinque
giorni, grazie a un calendario fitto di dibattiti, performance, installazioni e sfilate-performance che
ha dato visibilità al meglio della scena culturale,
creativa e artistica della città. Il governo austriaco sembra seriamente intenzionato allo sviluppo e
all’internazionalizzazione della nouvelle vague di
fashion designer locali, e il cuore di questa strategia
è un piano di sponsorship mirate. Prime fra tutte,
i tre premi assegnati durante gli Austrian fashion
awards e finanziati dalla Austrian fashion association: il premio moda della città di Vienna, che
garantisce un sussidio di 10 mila euro per partecipare a una fiera internazionale, è andato al menswear
designer Leopold Bossert, mentre Flora Miranda
si è aggiudicata un finanziamento da 8 mila euro
come miglior designer sperimentale e la giovanissima Marie Oberkönig ha portato a casa un premio
di 18 mila euro per sostenere un anno di stage presso una maison estera. In totale, l’Austrian fashion
association riceve ogni anno un budget di 100 mila euro dalla Cancelleria federale d’Austria. «La
Austrian fashion association amministra questi
fondi in linea con l’Art Promotion Act del 1988
e con le priorità definite dal programma di governo attuale, che contemplano in particolare la
promozione delle arti, dei giovani talenti e la loro
internazionalizzazione, con un occhio di riguardo
al finanziamento dei premi e all’innovazione», ha
dichiarato a MFF Olga Okunev, membro della
sezione arte della Cancelleria. «Potenziale artistico e creativo sono i primi criteri a cui guardiamo.
Eventi come il Take Festival mettono l’accento sulla moda come uno dei maggiori campi di creatività
e sperimentazione». La direzione, per il nascente
sistema della moda austriaco, è quella di lavorare
alla reputation del prodotto locale sotto il profilo
creativo, per poi puntare sul commerciale. «La moda non gioca un ruolo di prim’ordine nell’industria
tradizionale austriaca, per cui più che alle cifre al
momento guardiamo al modo in cui l’aspetto creativo del nostro fashion design possa evolvere in
un prodotto commerciale con una sua unicità», ha
poi confermato Okunev. «Questa è la direzione che
intendiamo prendere e in cui crediamo in maniera
particolare». (riproduzione riservata)
Una proposta Flora Miranda
La moda torna al MiSeMinistero dello Sviluppo
economico per il secondo appuntamento del
Comitato per la moda e
l’accessorio. Quello che
si terrà oggi pomeriggio nelle stanze del MiSe
sarà, in realtà, il primo
concreto appuntamento
dopo quello interlocutorio dell’11 febbraio e il
primo presieduto da Ivan
Scalfarotto, nominato ufficialmente agli inizi di
aprile sottosegretario allo Sviluppo. Due i progetti
che saranno discussi insieme alle associazioni di
categoria e agli enti organizzatori delle principali
fiere di settore presenti
(Smi-Sistema moda Italia,
Fiamp, Cnmi-Camera
nazionale della moda italiana, Altagamma, Centro
di Firenze per la moda italiana, Altaroma, Milano
unica, TheMicam, Mido,
Mifur, Mipel, Origin,
Pitti immagine e Vicenza
oro/Oro Arezzo). Il primo riguarderà l’evento
dedicato all’intero sistema italiano della moda,
previsto per la fashion
week di settembre e anticipato dal presidente di
Smi-Sistema moda Italia,
Claudio Marenzi (vedere MFF del 22 aprile).
L’altro tema caldo sarà
quello della rimodulazione del timing delle fiere,
che vede al vaglio due ipotesi: posizionarsi accanto
alla settimane della moda donna a settembre con
l’obiettivo di sfruttare il
traino comunicativo della fashion week; oppure
anticipare le date a luglio, riposizionamento che
verrebbe maggiormente incontro alle richieste
dal mercato. Per quanto riguarda il calendario
delle manifestazioni invernali sembra invece che
l’ipotesi più accreditata sia
quella di posizionarsi subito dopo Pitti immagine
uomo, andando a intercettare i buyer in arrivo da
Firenze. (riproduzione riMilena Bello
servata)
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