MF 217, 4 novembre 2016

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Transcript MF 217, 4 novembre 2016

MF
fashion
primo quotidiano della moda e del lusso
XXVIII n. 217 - € 0,50
venerdì
4 novembre il2016
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
04.11.16
I
ALESSANDRO DELL’ACQUA ALLA FINE DELLA SFILATA N°21 FALL-WINTER 2016/17
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
N°21
ritorna
a sfilare con l’uomo
E pensa al profumo
«Per Milano sarebbe importante allungare la fashion week e far arrivare qualche
nome internazionale». Business e creatività per Alessandro Dell’Acqua che prevede
un 2016 in crescita a doppia cifra per il suo brand. Un’evoluzione tra il nuovo
menswear, che avrà inserimenti più sartoriali, le iniziative di co-branding e l’espansione
retail con l’apertura del flagship a Hong Kong. E il progetto fragranza che è nell’aria
«L
a cosa migliore oggi è ancora la sfilata». Con queste parole Alessandro
Dell’Acqua racconta il ritorno in passerella della collezione uomo di N°21.
Dopo l’ultima stagione soft con un video, il brand
è pronto a tornare a calcare le scene milanesi lunedì 16 gennaio alle ore 12,30, in quello slot lasciato
libero da Gucci. Un coming back con la stagione autunno-inverno 2017/18, con un ritorno dai tratti più
sartoriali come svela il primo bozzetto in preview per
MFF. La metamorfosi del calendario nel capoluogo
lombardo è in atto, tra uscite di scena e nuovi ingressi, come quello di Cédric Charlier (vedere MFF
di ieri). Un consiglio? «Allungare la fashion week
continua a pag. II
L’Oreal, cresce nel trimestre (+3,6%) grazie alla divisione lusso (+9,3%)
L’Oréal non sembra sentire la crisi. Il gruppo
cosmetico francese ha infatti chiuso un terzo trimestre in corsa sul fronte delle vendite, che gli
ha permesso di archiviare il periodo con un fatturato totale di 6,15 miliardi di euro, in rialzo
del 3,6% (+5,6% a perimetro e tassi di cambio
costanti). Ma non solo. Perché la società, forte dell’andamento dei tre mesi, ha confermato
le previsioni per la fine dell’anno, ovvero di una
crescita ulteriore rispetto ai 25,26 miliardi di eu-
ro di fatturato con cui era stato chiuso il 2015. A
sostenere i conti, il buon momento della divisione Consumer products (+4,7% a 2,86 miliardi di
euro di fatturato) e del segmento lusso, come ha
specificato anche Jean-Paul Agon, presidente e
ceo di L’Oréal, che ha definito il trimestre particolarmente: «Dinamico». Agon ha poi aggiunto
che: «La divisione Consumer products sta performando molto meglio rispetto al mercato grazie ad
alcuni prodotti lanciati e all’eccellente performan-
ce del Nord America». Per L’Oréal Luxe, invece,
i conti sono stati trainati da: «Le crescite esponenziali di Cina e Usa». La divisione, a cui fa capo il
beauty di marchi come Lancôme, Saint Laurent,
Giorgio Armani o Kiehl’s, è volata del 9,3% a
1,858 miliardi di euro. Grazie all’ottimo trimestre,
il colosso cosmetico quotato alla borsa di Parigi ha
archiviato i nove mesi con un fatturato di 19,047
miliardi di euro, in salita dell’1,6% (+4,7% a perimetro e tassi di cambio costanti).
II
MF fashion
venerdì 4 novembre 2016
segue da pag. I
e far arrivare qualche nome internazionale», ha poi continuato Alessandro
Dell’Acqua che per la sua N°21 ha ingranato il ritmo anche a livello di business.
Intanto nei numeri. Con una presenza worldwide in 500 multibrand. Con un fatturato
di donna, uomo, pelletteria e calzature
che nel 2015 è stato di 24 milioni di euro
(+55% sul 2014) e che per l’anno in corso
prevede una crescita a doppia cifra. A far
da padrone è il mercato asiatico con il polo
Giappone, Cina, Corea e Hong Kong che
insieme rappresentano il 45% del totale. E
proprio a Hong Kong è stato appena inaugurato il flagship store in Ice house street
(quartiere Central), via rinomata per la
grande concentrazione di boutique di moda. Ma brillano anche le collaborazioni con
Kartell e quella con K-way. E nell’aria c’è
un nuovo progetto, il primo profumo, come
ha raccontato in questa intervista a MFF lo
stesso Dell’Acqua.
Perché la scelta di tornare a sfilare con il menswear?
Per noi è l’unico momento di visibilità
importante per l’uomo. La cosa migliore oggi è ancora la sfilata per il pubblico,
la stampa, gli addetti ai lavori. Abbiamo
provato con una formula nuova, con un
video che però non ha avuto il supporto che pensavamo avesse. Per lo show,
stiamo ancora cercando una location.
Sappiamo che saliremo in pedana lunedì
16 gennaio alle ore 12,30, nello slot che
prima era di Gucci.
Una questione mediatica?
La sfilata rimane, ha un effetto che va
avanti per vari mesi. I clienti la ripostano,
chi ama il brand la riposta. Il video ha un
effetto in quel preciso momento. E dopo
un po’ rischi di dimenticarlo…
Come sta andando l’uomo?
A oggi rappresenta, tra abbigliamento e
calzature, il 10% del business. Ed è molto apprezzato soprattutto in paesi come
Giappone, Corea e Hong Kong che sono
attenti alle novità.
Dal bozzetto in preview per la fallwinter 2017/18, oltre al ritorno in
passerella sembrano arrivare dei
cambiamenti estetici…
Comunque mi interessa fare sempre un
guardaroba vicino al mio mondo. Non andare oltre, sopra le righe. Mi piace una
visione maschile. Possono esserci degli
accenti dal mondo femminile ma sono
piccoli dettagli. Vorrei inserire capi più
sartoriali. Nella prima collezione, presentata a Pitti immagine uomo a Firenze,
c’era questo spirito ed è stata quella che
ha avuto più successo. Voglio ricominciare da quella visione molto maschile con
accenti fashion che però sono raccontati
da silhouette e dettagli. L’uomo principalmente è più critico della donna. Vuole
vestibilità, essere comodo, qualità.
Dopo le aperture dei flagship
a Milano e Tokyo, perché la
scelta di Hong Kong?
Era veramente importante per noi. Una location molto interessante nella strada con i
più bei marchi in assoluto. Gucci, Prada,
Comme des garçons e Acne. Una location dove capiscono la moda e si sente
amore per il marchio.
Come affronta capsule, collaborazioni e co-branding?
Mi piace molto, me ne hanno presentate
anche altre. Preferisco scelte lontane dal
mio mondo normale. Kartell è più legato
alle evoluzioni della plastica. O K-way,
super sport e tecnico. Per il momento sto
valutando delle proposte.
Oltre alle licenze per bambino
(con Grant, ndr) e occhiali (con
Linda Farrow, ndr), c’è qualcosa
in arrivo?
Il profumo è una mia idea, ma ora è ancora
in fase embrionale. Valuto. Se ci fossero
delle opportunità, mi piacerebbe crearlo.
Torneranno le sue celebri campagne pubblicitarie?
Non vedo cose interessanti. O le realizzi come si deve, con grossi budget, o è
meglio fare poco o niente. Non voglio bruciare il marchio. Non è qualcosa che non
valuto ma devo trovare il modo giusto per
farla. In questo momento stiamo collaborando con persone che fanno questo tipo
di ricerca, nuovi modi per pubblicizzare
il marchio. Cosa può funzionare oggi al
posto della classica campagna.
Cosa conta per centrare il bersaglio?
Istinto. Per la collezione, penso a quello
che metterei. Provo io i capi. Se non li sento su di me, se mi sento non a mio agio o
ridicolo, preferisco andare oltre. Un fee-
Dall’alto in senso orario, l’esterno della boutique N°21 di Hong Kong,
un bozzetto della fall-winter 2017/18, un look s/s 2017 presentato
con il ready to wear donna a settembre, un outfit dalla capsule creata
con K-way e un interno del negozio aperto recentemente in Cina
ling personale.
L’espansione all’estero, i social
media ma anche l’esperienza parigina con Rochas (vedere MFF
del 19 luglio). Quanto l’hanno aiutata?
Hanno avuto un forte impatto che esula da
N°21. Più contatti con la stampa internazionale o con le celebrity con cui stiamo
facendo un buon lavoro. L’altro giorno,
nello stesso giorno, con Rochas abbiamo
vestito Keira Knightley, Zoe Saldana e
Anne Hathaway…
Un consiglio alle sfilate di
Milano?
Far durare di più la settimana della moda maschile. E sarebbe opportuno far
arrivare qualche nome dall’estero per
creare internazionalità. (riproduzione riservata)
Stefano Roncato
venerdì 4 novembre 2016
Finanza
Borsa, per
Elite tre new
entry di moda
Il progetto, volto ad avvicinare le medie
aziende alla quotazione e aiutarle nel
percorso di crescita, arruola Camicissima,
Sparco e Pattern Torino. Alice Merli
C
amicissima, Sparco e Pattern Torino sono le tre nuove società
attive nel settore abbigliamento e accessori che da ieri sono state
ammesse alla piattaforma Elite, il progetto promosso da Borsa
italiana spa volto ad avvicinare le piccole e medie imprese eccellenti alla quotazione, garantendo in contemporanea un aiuto nel percorso
di crescita futuro. Le aziende fanno parte delle 44 nuove società entrate nel
programma (31 le italiane e le restanti inglesi), che sono state protagoniste
ieri a Palazzo Mezzanotte a Milano per spiegare le loro potenzialità di sviluppo e le strategie dedicate ai prossimi anni (vedere aktro articolo a pagina
17 di MF). Grazie al nuovo ingresso, Fenicia spa, a cui fa capo il marchio Camicissima da 47 milioni di euro di fatturato, punterà all’espansione
oltreconfine. «Con Elite impareremo a internazionalizzare l’azienda. Il nostro obiettivo è di raggiungere un totale di mille punti vendita monomarca
worldwide nei prossimi 4-5 anni, dai 220 attuali», ha sottolineato Fabio
Candido, ceo del gruppo. Aldo Bellazzini, presidente di Sparco, azienda
che fornisce oltre 300 team nel mercato di motorsport e componenti in carbonio per le case automobilistiche, ha poi spiegato di voler arrivare a 100
milioni di euro in tre anni, rispetto ai 70 milioni di ricavi attuali generati per
il 90% all’estero. Infine, Francesco Martorella, fondatore numero uno di
Pattern Torino, attiva nel comparto modellistica di capi per sfilate e a cui fa
capo il marchio Esemplare, continuerà nella spinta internazionale per la
crescita del gruppo da 24 milioni di euro e per il 75% proveniente da esportazioni. Un programma quello di Elite che fino a ora ha avuto un incredibile
successo, testimoniato dai numeri: in soli tre anni e mezzo infatti sono ben
442 le realtà partecipanti in totali provenienti da 23 Paesi nel mondo con
ricavi aggregati che superano i 37 miliardi di euro. «Le piccole e medie imprese rimangono l’unico potenziale generatore dello sviluppo del lavoro in
Europa. Oggi festeggiamo altre 31 eccellenze italiane, grazie al contributo fondamentale del nostro Governo», ha spiegato Raffaele Jerusalmi, ad
di Borsa italiana. «C’è una platea di nuovi investitori che stanno crescendo
che possono oggi parlare di progetti industriali direttamente con le società
internazionali. La parte più innovativa è che stiamo raccontando una filiera integrata, un percorso unico fatto di preparazione, terze parti, continuità
di dialogo e raccolta di capitali», ha poi commentato Luca Peyrano, ceo e
general manager del progetto Elite. (riproduzione riservata)
Retail
Il lusso torna a brillare a Bologna
I recenti ingressi di Barbour, Luigi Borrelli e del temporary store multimarca Ratti, che distribuisce tra gli altri
Dior, Christian Louboutin e Tom Ford, confermano la
centralità del fashion per Galleria Cavour, high street indoor del centro storico di Bologna che ospita 30 boutique
di fascia alta. Lo spazio, in attesa che si concluda il restyling dello store di Saint Laurent, è attualmente esaurito,
ma il naturale turnover in corso sta spingendo Athena,
società proprietaria dei muri della galleria, a inserire
marchi del mondo food e del green. «Ci sarà una nuova apertura importante a febbraio», ha anticipato a MFF
l’amministratore unico Paola Pizzighini Benelli, «con un
concept di ristorazione. Più avanti, quando saranno disponibili gli spazi ora occupati dai temporary, puntiamo
a inserire altri multibrand e negozi di marchi freschi, legati al green e al concetto di sostenibilità ambientale su
cui credo molto, con trattative in corso anche con una
casa automobilistica specializzata. Il lusso rimane il cuore dell’offerta di Galleria Cavour, ma vogliamo inserire
brand con un bacino di utenza più ampio». Il rilancio, dopo anni caratterizzati dall’uscita di firme importanti, è
anche il risultato di un incremento del business turistico che, secondo quanto riporta Athena, è originato dal
maggior traffico aeroportuale nello scalo bolognese e
dall’arrivo di compagnie quali Emirates, che hanno stimolato lo shopping di asiatici e australiani. «I risultati»,
ha aggiunto Pizzighini Benelli, «potrebbero migliorare
se soltanto ai clienti della galleria fossero assicurati più
servizi e accessibilità dagli hotel». (riproduzione riserAndrea Guolo (Bologna)
vata)
III
MF fashion
News
a cura di Ludovica Tofanelli
Pinko debutta
nell’orologeria
L brands cresce (+3%) e continua
a riorganizzare Victoria’s secret
Pinko lancia la sua prima linea di orologi con
Time expose limited
di Hong Kong. Per il
debutto il brand ha
svelato una selezione
di cinque orologi ispirati al mondo botanico
(nella foto un modello). La collezione,
battezzata Time garden, sarà disponibile a partire da metà novembre nei
negozi monomarca e sul sito del marchio, oltre che in alcune orologerie
specializzate. Ad occuparsi di distribuzione e commercializzazione, sia
In Italia sia all’estero, sarà Energy power, associata di Time expose limited
e con sede a Milano.
L brands continua a riorganizzare la
sua Victoria’s secret per sopperire alla
concorrenza e portare avanti il piano strategico di crescita del marchio. Obiettivo
è portare avanti il piano di ristrutturazione
del brand di lingerie che salirà in passerella il prossimo 5 dicembre a Parigi (nella
foto Jasmine Tookes con il fantasy bra),
che ha già determinato la chiusura della
linea beachwear, il focus sull’athleisure
e nuove strategie comunicative (vedere MFF del 27 aprile), per ottenere una
crescita dei ricavi tra il 7 e il 10% nella seconda metà del 2017. Il gruppo, intanto,
ha chiuso il mese di ottobre con vendite a
quota 756,7 milioni di dollari (circa 681,8
milioni di euro al cambio di ieri), registrando un incremento del 3%.
H&M, Beckham
verso l’uscita
Tally Weijl a 200
store in Italia
Ysl, la storia di
Yves in un libro
Cambio di rotta
per H&M. Il colosso svedese del fast
fashion avrebbe
deciso di concludere la partnership
David Beckham (nella foto), che andava avanti da circa
cinque anni, per iniziare a collaborare con The Weeknd, Abel Tesfaye,
già scelto come volto per l’adv primavera-estate 2017 e che presto
potrebbe diventare anche designer
di un progetto ad hoc. La decisione
sarebbe stata dettata dalla volontà di
avvicinare il pubblico più giovane.
Tally Weijl festeggia il suo
duecentesimo
negozio in Italia.
Il punto vendita
ha aperto i battenti a Mestre,
seguendo
l’obiettivo di
sviluppo pianificato nel 2015 e raggiungendo così
il traguardo del gruppo nel suo decimo anno di presenza nel paese. Lo
store di 200 metri quadrati (nella foto)
è stato inaugurato all’interno del centro commerciale Le porte di Mestre.
La storica della
moda Catherine
Örmen rende
omaggio a Yves
Saint Laurent
con un libro
speciale. Edito
dalla casa editrice Larousse,
il volume intitolato All about Yves racconta la vita
e la carriera del couturier francese
(nella foto) attraverso una serie di documenti originali e di immagini inedite,
regalando al lettore anche una serie
di memorabilia speciali.
Stone Island lancia il neonato
progetto Prototype research series
Sabrina Simmons
lascia Gap
Nuovo progetto in limited
edition per Stone Island.
Si tratta della Prototype
research series, una
collezione di capi numerati e non ancora
industrializzati. Dei veri e
propri prototipi realizzati
attraverso tecnologie innovative e non ancora
utilizzate su ampia scala. La prima, Lasering on
liquid reflective base (nella foto), è disponibile da oggi sul sito ufficiale di Stone
Island. Il marchio ammiraglio del gruppo Sportswear company di Carlo Rivetti
si prepara a chiudere il 2016 superando i 100 milioni di euro di ricavi, con
una crescita vicina al 20% sugli 87 milioni dello scorso anno.
Dopo 15 anni all’interno del marchio Gap, Sabrina Simmons lascia
l’azienda. La manager, entrata nel
2001, era arrivata a ricoprire i ruoli di
executive vice president e chief financial officer. Simmons manterrà quindi
i suoi incarichi fino alla fine dell’anno fiscale 2016, garantendo così la
continuità nella transizione alla nuova leadership. Il marchio Usa sta al
momento attraversando un periodo
buio: il secondo trimestre si è chiuso con profitti netti quasi dimezzati
(-42,9%) a 125 milioni di dollari e ricavi scesi a 3,85 miliardi di dollari (circa
2,9 miliardi di euro al cambio di ieri).
Milano, i gioielli
vanno in mostra
Il Palazzo Reale
di Milano si
prepara ad
ospitare la mostra «Gioielli
alla moda».
Curata da Alba
Cappellieri,
l’exhibition andrà in scena
dall’8 al 20 novembre con
oltre 500 pezzi
dal dopoguerra
a oggi (nella foto uno dei pezzi
in mostra), per
esplorare il rapporto tra gioiello
e moda.
Dodo si allea con Bfc, Newson
disegna i trofei
Lolita Jacobs
Dodo chiama Lolita Jacobs (nella
foto) per il lancio dei nuovi charms.
L’influencer e syle director dello storico marchio Courrèges presenterà in
anteprima la collezione da Colette, a
Parigi, il 15 novembre, incarnando lo
spirito del marchio di Pomellato e della nuova collezione. I charms saranno
disponibili nella
boutique
parigina,
che dedicherà
al progetto anche
una vetrina, fino
alla fine
dell’anno.
M a r c
Newson
firma i trofei
dei Fashion
awards
2016. Il
Bfc-British
fashion
council e
Swarovski
hanno infatti
commissionato al designer australiano la creazione dei premi in cristallo
personalizzati (nella foto). Realizzati
a mano nell’headquarter austriaco
di Swarovski, i trofei saranno consegnai ai vincitori in occasione del
gala che avrà luogo il 5 dicembre al
Royal Albert hall di Londra. (riproduzione riservata)
IV
MF fashion
venerdì 4 novembre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 14,58
Avon Products
6,33
Coach
35,41
Coty
22,38
Estee Lauder
80,11
Fossil
25,06
Gap Inc
25,69
Guess
13,85
Iconix Brand Grp
7,53
Kate Spade & Co.
14,82
L Brands
65,53
Lululemon Athletica
55,58
Men`s Wearhouse
15,50
Michael Kors
48,61
Nike Inc
49,74
Phillips-Van Heusen 104,08
Polo Ralph Lauren
97,96
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
-0,0
-1,2
-0,2
0,6
-1,8
-2,6
-4,6
0,1
-2,1
1,0
-0,2
-3,2
-1,5
-2,3
0,0
-2,5
0,2
-
-35,7
83,5
9,7
-25,3
-6,7
-53,5
-8,3
-35,4
-53,6
-24,9
-34,6
7,5
-61,7
14,2
-23,7
13,0
-13,7
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
32,60 -0,6
72,35 -0,1
26,74
30,43 -1,2
53,47 -0,8
4,45 -10,1
7,7
-12,5
60,0
-39,4
-21,3
-5,7
Dati in euro
ITALIA
Prezzo ieri
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
1,05
3,31
18,00
1,24
9,04
1,07
0,96
1,95
12,07
3,39
45,94
14,92
Var.% % 12m
-0,5
-0,3
-0,7
-0,1
-1,1
0,4
1,4
3,0
0,4
-29,1
-18,4
6,4
38,1
-44,9
-8,5
-29,1
-55,0
-37,5
-86,4
-26,5
-2,5
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
4,86 -1,1 -23,8
1,05 -0,3 -28,1
9,36 -0,5 -15,7
21,44 -0,7 -13,7
0,13 19,0 -55,2
50,30 -1,2 -36,4
25,12 0,3 -19,4
0,02 1,0 -57,8
Dati in euro
Dati in euro
FRANCIA
REGNO UNITO Prezzo ieri
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
137,35
59,59
221,90
21,98
38,45
-6,3 67,2
0,9 -35,7
-1,0 8,6
-1,7 -3,5
-0,1 20,9
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in franchi svizzeri
-0,5
SVIZZERA
Inditex
-7,7
-0,4 -5,3
0,4 4,9
0,2 17,8
0,1 -5,7
- -2,7
5.211,15
1.420,00
128,25
1.107,00
4.999,65
Var.% % 12m
-1,8
-2,4
2,8
0,2
0,4
57,7
3,3
-12,9
22,9
-37,2
SVEZIA
Prezzo ieri
255,50
Var.% % 12m
1,9 -23,0
Var.% % 12m
Borsa
Strategie
Adidas, utili record
verso il miliardo
Avon rivede
il nero nel
trimestre. Ma
calano i ricavi
L’outlook dopo un terzo trimestre con profitti a +24% e fatturato
a +14% per 5,4 miliardi. Al via il restyling di Reebok. Chiara Bottoni
A
didas vola nel trimestre, rendendo sempre più realistico l’obiettivo del miliardo
di profitti entro fine anno, e avvia un piano
di ristrutturazione per il marchio Reebok.
Il colosso tedesco dello sportswear ha comunicato
ieri di aver archiviato il terzo quarter con vendite
per 5,4 miliardi di euro a +14% e con utili netti per
386 milioni, in corsa del 24%. Risultati che nei nove
mesi si sono tradotti in un fatturato di 14,6 miliardi di euro, in crescita del 15%. E che hanno portato
il management a confermare la previsione di una
redditività in crescita tra il 35 e il 39% a fine esercizio, tra quota 975 milioni e un miliardo di euro.
A livello trimestrale, le vendite del marchio Adidas
sono aumentate di oltre il 20%, trainate dall’ottima
performance dell’area sport performance, di adidas Originals e di adidas neo mentre Reebok si è
attestata su un progresso del 7%. Ed è proprio su
quest’ultimo brand, che incide per il 10% sulle vendite complessive, che il nuovo ceo Kasper Rorsted
si è pronunciato, sottolineando l’intenzione di renderlo oggetto di un restyling che costerà, secondo
le stime, 30 milioni di euro. Questo per la mancata crescita, da tre anni a questa parte, sul mercato
del Nord America, quello a cui era principalmente
collegata l’acquisizione dell’etichetta, avvenuta nel
2006. In merito ai mercati di destinazione, nel trimestre, l’Europa occidentale avanza del 15%, trainata
da Inghilterra, Germania, Francia, Italia, Spagna e
Polonia. Bene anche Nord America e Cina dove,
senza contare l’effetto dei cambi, la progressione
è stata rispettivamente del 20 e del 25%. (riproduzione riservata)
Si consolida l’alleanza
con Stella McCartney
A spingere i conti di Adidas sono stati anche
gli investimenti realizzati nel settore fashion.
Partnership di lunga data è quella con Stella
McCartney per la linea Adidas by Stella
McCartney, la cui nuova collezione springsummer 2017 è stata svelata nelle scorse ore
a Los Angeles con una performance (nella
foto sopra) suddivisa tra quattro discipline:
nuoto, bicicletta, running e yoga. La stilista
brit, il cui marchio è partecipato al 50% da
Kering, sarà anche protagonista il 14 novembre di un talk al London college of fashion
per parlare di deforestazione e viscosa sostenibile. (riproduzione riservata)
HONG KONG
Avon torna all’utile nel
terzo trimestre. La società specializzata nelle
vendite di cosmetica porta a porta ha chiuso il
periodo con profitti per
35,6 milioni di dollari (circa 32,1 milioni di euro al
cambio di ieri), rispetto
alla perdita di 697 milioni di dollari (circa 628,9
milioni di euro) dello
stesso periodo dello scorso anno. Questo a fronte
di ricavi in flessione del
2% a 1,4 miliardi di dollari (circa 1,26 miliardi
di euro) nei tre mesi, che
nei nove mesi diventano
4,1 miliardi di dollari (3,7
miliardi di euro), in calo
del 9% a cambi correnti.
Il gruppo, che ha ceduto le sue attività in Nord
America a Cerberus capital management, sta
attuando un piano di riorganizzazione finalizzato a
ridurre i costi e a investire nella crescita. Ieri Wall
street non ha premiato la società Usa alla luce
dei dati di bilancio, tanto
che il titolo a metà seduta
borsistica perdeva l’1,2%
e marciava verso una
chiusura a 6,33 dollari.
0,7 -26,7
-0,5 -27,7
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 5,83
Esprit Holdings
6,29
Global Brands
0,88
L’Occitane
15,88
Prada
26,50
Samsonite
24,05
-1,0 -7,5
-0,3 -26,1
- -45,0
-0,9 2,3
-0,2 -14,5
0,8 -1,4
Dati in corone danesi
DANIMARCA
816,00
Pandora
-1,7
3,4
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.622,00
-1,4
-4,3
Dati in real brasiliani
BRASILE
Prezzo ieri
63,10
288,40
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
31,12
Var.% % 12m
Dati in pence
Prezzo ieri
SPAGNA
173,80
368,40
197,95
162,90
161,60
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
GERMANIA
Dati in euro
Prezzo ieri
Alpargatas
10,23
0,4 19,9
Inditex, patto
in Cina
con Tsinghua
Inditex crede nella Cina e
non solo in termini di business. Il colosso iberico,
a cui fa capo il marchio
Zara, ha infatti siglato un
accordo con la Tsinghua
university e in particolare con la Tsinghua School
of economics and management di Pechino per
dare vita a un progetto di scambio a 360 gradi.
L’iniziativa permetterà a
circa 500 studenti cinesi di
trascorrere un periodo di
stage all’interno della sede di Inditex di Arteixo
nelle divisioni retail, logistica, environmental
protection e sustainable
development. Ad annunciarlo è stato Pablo Isla,
presidente e ceo del gruppo da 10,47 miliardi di
euro di ricavi (+11%) e
1,26 miliardi di euro di
profitti (+8%), durante
uno speech davanti agli
studenti (nella foto sopra).
Bilanci
Hermès corre (+9,9%) con gli accessori
Nei tre mesi il gruppo registra vendite a 1,26 miliardi di euro grazie alla crescita
di calzature e pelletteria (+18,2%). Bene anche i profumi (+10,3%) mentre cala
la moda (-1,8%). Volano anche i nove mesi (+7,4% a 3,70 miliardi). Fabio Gibellino
H
ermès chiude il terzo trimestre
sfiorando la crescita in double digit grazie alle performance del
comparto accessori. La maison
parigina ha infatti archiviato il periodo con
un fatturato a quota 1,26 miliardi di euro realizzando un +9,9% (+8,8% a tassi costanti)
sullo stesso periodo dell’anno scorso. Dato
che porta il volume relativo ai nove mesi
a 3,70 miliardi di euro, mettendo a segno
un 7,4% in più rispetto all’esercizio 2015
(+7,7% a tassi costanti). A trainare il mercato sono stati, per primo, il segmento degli
accessori, che ha ottenuto un +18,2% nel
trimestre e un +16,3% nei nove mesi, quin-
di la divisione profumi, rispettivamente a
+10,3 e +5,9%. Voci che hanno bilanciato la flessione maturata dal ready-to-wear,
che nel trimestre ha registrato un -1,8% riducendo la crescita da inizio anno a +0,7%,
e degli articoli in seta, fermi a -3,6 e -6,8%.
Per quanto riguarda le aree geografiche, invece, continua a correre il Giappone, forte
di un +20% nei tre mesi, ma di un ancor migliore +24,2% a fine settembre. Sol levante
a parte, anche il resto dell’Asia ha mostrato segnali incoraggianti verso l’universo di
Hermès, con un +13,2% nel quarter che porta i nove mesi a +5,3%, mentre l’Europa
porta in dote un doppio +6,6%, contraltare di
un mercato francese che, nonostante sia ancora in crescita nel periodo lungo (+4,5%),
ha mostrato un cedimento (-1%) nei tre mesi
presi in esame. Per quanto riguarda le previsioni di fine anno, infine, il management
del gruppo francese, guidato alla creatività da Nadège Vanhee-Cybulski (donna),
Véronique Nichanian (uomo) e Pierre
Hardy (shoes e gioielleria), ha confermato
le stime di crescita sotto l’8%, aggiungendo però che i profitti operativi potrebbero
arrivare a risultati un poco superiori a quelli
ottenuti l’anno scorso in virtù di un probabile impatto dei cambi meno sfavorevole di
quanto previsto. (riproduzione riservata)
Sopra, una borsa spring-summer
2017 portata in scena da Hermès