Scarica il pdf - MFfashion.com

Download Report

Transcript Scarica il pdf - MFfashion.com

MF
XXVIII n. 231 - € 0,50
giovedìfashion
24 novembreil primo
2016 quotidiano della moda e del lusso
MFAnno
fashion
Direttore ed editore Paolo Panerai
24.11.16
I
DUE LOOK ATELIER VERSACE FALL-WINTER 2016/17
ONLINE SU MFFASHION.COM
TUTTE LE GALLERY FOTOGRAFICHE
DALLE COLLEZIONI READY TO WEAR
DONNA SPRING-SUMMER 2017
Lusso
,
l’Italia mette
il turbo e punta
a un +50%
È quanto è emerso all’incontro di Altagamma,
sul futuro dei luxury goods, un universo che
chiuderà il 2016 a 1.081 miliardi di euro (+4%)
con il comparto Personal luxury a 249 miliardi
Quattro le sfide future, tra nuovo consumatore,
distribuzione, digitale e governance aziendale
A
umentare del 50% la quota di mercato dell’Italia sul totale dei consumi
di lusso entro il 2025, partendo dal dato attuale: 100 miliardi di euro. La
mappa del lusso futuro è stata tracciata ieri a Montecitorio in occasione
della consulta strategica Luxury Industry 4.0 sull’evoluzione del settore
al 2025, organizzata da Fondazione Altagamma. Il mercato totale dei beni di lusso infatti, nonostante le incertezze congiunturali e le crisi geopolitiche, si mostra
dinamico e cresce nel 2016 del 4% a cambi costanti, attestandosi intorno ai 1.081
miliardi di euro. La crescita dei consumi del comparto Personal luxury, in particolare, registra nel 2016 una flessione dell’1%, per un valore complessivo di 249
miliardi di euro. Ma le previsioni per il 2017, proseguendo, parlano di una crescita
dei consumi dei beni di lusso per la persona con una media di incremento del 3%
circa a tassi costanti. Secondo la ricerca di Bain & company, le aspettative per il
mercato di beni di lusso personale sono positive, con una previsione di crescita che
farà toccare una vetta tra i 280 e i 285 miliardi di euro nel 2020. «La globalizzazione
ha portato con sé anche degli effetti benefici che noi dobbiamo tenere in considerazione, come il calo di incidenza della povertà sulla popolazione mondiale da oltre il
20% al 9%», ha sottolineato da Andrea Illy, presidente Altagamma. «Questo porterà i consumatori a ricercare sempre di più un’offerta ad alto contenuto estetico ed
soprattutto esperienziale». Nuove opportunità che portano con sé grandi cambiamenti che presto si faranno necessari: «Oggi viviamo un’epoca che è sistemicamente
continua a pag. II
Pepe jeans, maxi deal a Londra
Billabong studia un piano cessioni
Pepe jeans cresce in Uk con un maxi deal immobiliare. Il marchio denim
ha infatti siglato un accordo decennale per affittare un grande building
su Regent street a Londra, dove troverà posto un grande flagship store.
Secondo indiscrezioni il nuovo spazio di circa 140 metri quadrati occuperà le location attuali di Hawes & Curtis e di Excellence of London.
Pepe jeans, che ha recentemente preso sotto la sua ala anche la gestione
di Façonnable (vedere MFF del 9 novembre), diventerà il nuovo inquilino dello spazio londinese grazie al deal siglato con la società Standard life,
proprietaria degli spazi; un deal di dieci anni con un canome annuo di circa 700 mila sterline (circa 826 mila euro al cambio di ieri).
Billabong si prepara a cedere alcuni asset e a svelarlo è il presidente della società, Ian Pollard. «Attualmente stiamo analizzando l’andamento di
alcuni nostri piccoli marchi, inclusi Tigerlily, VonZipper e Xcel, per una
possibile vendita che potrebbe sanare parte del debito e facilitare la semplificazione del portafoglio», ha spiegato il manager alla guida di un gruppo
che ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi a +4,5% per 1,1 miliardi di dollari australiani (circa 745 milioni di euro al cambio di ieri). Tra gli obiettivi, ci
sarebbe anche la volontà di concetrarsi sui marchi Element e Rvca. La società, leader nel settore del beachwear, prevede di chiudere l’esercizio in
corso con una ebitda in crescita tra 60 e 65 milioni di dollari australiani.
II
MF fashion
giovedì 24 novembre 2016
Strategie
Bilanci
Elisabetta Franchi cresce
e scommette sull’athleisure
La label da 102 milioni di ricavi (+1,1%) svela Moves, prima collezione dedicata
allo sport. E amplia l’offerta portando a sei i momenti di vendita. Francesca Manuzzi
R
dettagli di frange
ivoluzione in casa Elisabetta
in ecopelle lamiFranchi. La label di Bologna
nata, con profili
si prepara a un doppio debutgold, asimmeto e all’inizio di una nuova
trie e giochi di
era. L’azienda, che chiuderà il 2016 a
trasparenze evi102 milioni di euro di ricavi (+1,1%) e
denziati da tulle
con un ebitda di 21,3 milioni (+17%),
e rete. «Moves
arricchisce la sua offerta con una colrappresenta un
lezione athleisure interamente dedicata
completamenallo sport e al tempo libero, completo d’offerta e un
ta di capi tecnici e accessori hi-tech,
nuovo momento
destinata ad arrivare nei negozi da
maggio 2017 e, parallelamente, landi vendita», ha
cia la sua prima pre-collezione per
spiegato a MFF
l’autunno 2017. «Lo sportswear sta
il ceo Eugenio
contaminando sempre più il dailywear
Manghi. «Oltre
e irrompe in occasioni d’uso quotidiaall’opportunino, diventando fashion», ha spiegato a
tà di entrare in
MFF Elisabetta Franchi, owner, presicontatto con
dente e designer dell’azienda. «Questa
nuovi cliencapsule, battezzata Moves, nasce osti che sappiano
servando il mondo, sia da spettatrice
apprezzare il
progetto». La
che da protagonista». Prendono così
Look
Elisabetta
Franchi
Moves
capsule sarà divita 54 pezzi, di cui 13 accessori tra
stribuita nei 67
polsini e fascia per capelli, auricolari
e lacci colorati per personalizzare le sneakers monomarca Elisabetta Franchi oltre che nei
da running o per il tempo libero, da portare con 1.100 multibrand nel mondo. Leitmotiv delmust-have come i body fascianti, le T-shirt e la collezione, lo slogan Live fast, Live intense.
felpe over, ma anche leggings e top stretch dai «Moves si vuole proporre come uno stile di
segue da pag. I
insostenibile dal punto di vista economico... La crescita esponenziale
che il nostro mondo ha avuto nella seconda parte del secolo scorso,
era ovvio che non potesse durare
per sempre». Il cambiamento necessario di cui si parla, che è già
avvenuto nel campo delle energie rinnovabili, darà un impulso di
cambiamento strutturale all’intera
società. «La nuova rivoluzione industriale porterà alla fondazione,
nel giro di qualche decennio di incubazione, di una nuova economia
che credo risolverà le criticità tecnologiche, economiche e politiche
con le quali ora siamo chiamati a fare i conti», ha poi aggiunto
Andrea Illy. L’Industria del lusso, che rappresenta i due terzi dei
comparti industriali italiani, dovrà dunque reinventarsi del tutto,
ripensando i modelli di business,
partendo da quattro aree: «La prima riguarda i consumatori, che
prima erano gli yuppies degli anni 80 orientati all’ostentazione con
molte risorse per gli acquisti, mentre i millennials di oggi sono molto
più orientati all’esperienzialità e le
aziende devono quindi reinventare
la value proposition», ha proseguito il numero uno. La seconda area
a cui rivolgere l’attenzione saranno
i canali distributivi: «In questi anni
tutti si sono concentrati sull’apertura di monomarca all’estero,
giungendo al consolidamento, ma
adesso molti marchi del lusso stanno operando numerose chiusure
perché ormai aprire nuove boutique
significa cannibalizzare quelle già
esistenti. Il nuovo modello sarà basato sull’omni-canalità in un’ottica
di integrazione tra offline e online».
La terza enorme sfida sarà legata
alla tecnologia: «Un intero catalogo di tecnologie che non sono
solo il digital e le energie rinnovabili, ma anche le nanotecnologie,
le biotecnologie, quelle spaziali e
la genomica che andranno a toccare l’industria del lusso a livello
strutturale quali tecnologie di base
dell’industria stessa». Ultimo punto riguarda i modelli di governance
che sono attualmente in atto, non
più validi per le sfide future: «Noi
abbiamo in Italia l’85% di aziende
familiari, ma i due terzi di queste
sono anche a conduzione familiare,
mentre il rapporto dovrebbe essere invertito perché questo le espone
a non saper fronteggiare le criticità che derivano dalle esternalità»,
ha specificato il numero uno di
Altagamma. Essendo le giornate
dedicate soprattutto agli imprenditori per fare cultura d’impresa, è
stato tracciato, con l’intervento di
Pablo Izquierdo del World economic forum, lo scenario di quella
che lui definisce la: «Quarta rivoluzione industriale», dopo la
meccanizzazione, lo sviluppo
scientifico e la rivoluzione digitale di Internet. «Ogni rivoluzione
ha delle implicazioni sistemiche
e quelle che ci troveremo a fronteggiare sono: la costruzione di un
sistema sulle tecnologie digitali della terza rivoluzione, la convergenza
delle nuove tecnologie tra loro e
con le vecchie, la non-linearità di
esse, il cambiamento sistemico e il
suo impatto sulla società», ha spiegato Izquierdo. Inoltre, cambierà lo
scenario dei driver: «Il consumatore sarà in una posizione di grande
potere, essendo a tutti gli effetti
marker-maker, e sia le tecnologie
che i modelli di business saranno
trasformativi». (riproduzione riservata) Maria Elena Capitanio
vita», ha proseguito la designer. Concetto simile guida anche il lancio della pre-collezione,
orientata a catalizzare l’attenzione dei grandi
department store internazionali, aggiungendo
nuovi momenti di vendita, che da quattro volte l’anno salgono a sei, divisi in pre, main e
show, per un totale di circa 800 pezzi. «La precollezione nasce dall’esigenza di identificare
in modo coerente gli argomenti di vendita per
dare maggiore incisività alla proposta e, allo
stesso tempo, poter garantire ai clienti e alla distribuzione un servizio di consegne adeguato a
tutti i mercati», ha spiegato il ceo Manghi, che
ha poi proseguito, «Pensiamo indicativamente che la pre-collezione possa rappresentare
tra il 35 e il 40% del giro d’affari ma soprattutto, al di là dei numeri, essere una proposta
importante per affrontare mercati e realtà particolarmente esigenti in termini di servizio,
permettendo al brand di proporsi in modo
ancora più convincente e completo alla distribuzione internazionale». Ai temi proposti in
collezione saranno correlati i relativi accessori,
borse, scarpe, che rappresentano il 13,5% del
fatturato del brand. All’interno della pre verrà anche lanciata un’ulteriore nuova etichetta,
a marchio Pure, composta da capi essenziali,
che enfatizzano il connubio tra materiali eccellenti e vestibilità. (riproduzione riservata)
J.Crew in crisi
Nove mesi
in calo del 6%
J.Crew group chiude
i suoi primi nove mesi
dell’anno con una flessione del 6% a 1,73 miliardi
di dollari (circa 1,64
miliardi di euro). A determinare il calo sono
state le vendite negative di J.Crew, -6% a 1,44
miliardi (circa 1,37 miliardi), che non sono state
bilanciate da Madewell,
che invece ha raggiunto i
238,7 milioni (circa 226,63
milioni) per un +15%.
Un risultato attenuato nel
terzo trimestre, che ha visto il gruppo registrare un
-4% a 593,15 milioni (circa 563,17 milioni), con
la linea ammiraglia, passata a 487,97 milioni di
dollari (circa 463,31 milioni). In miglioramento la
marginalità, con l’ebitda
adjusted che ha segnato nei primi nove mesi un
negativo da 137 milioni di
euro (130,07 milioni) contro i 159 milioni (150,96
milioni) del corrispondente periodo dello scorso
anno.
Espansione
Re-bello rinforza il vertice
con Omazic e Batticciotto
Il giovane marchio eco di Bolzano riconferma la designer,
ex Cèline e Margiela, alla guida dello stile e chiama l’ex ceo
di Maliparmi come general manager. In arrivo uno shop
in shop all’interno del Green Pea a Torino. Obiettivo:
toccare i 7 milioni di euro di ricavi entro fine 2019. Alice Merli
R
e-bello rinforza il team manageriale e studia un piano triennale
rivolto all’espansione sul territorio nazionale ed estero. Dopo
l’ingresso, due anni fa, nella compagine
societaria dei fondi L Venture capital
e Italian brand factory, il marchio sostenibile di Bolzano fondato nel 2012
da un’idea di Daniel Tocca, Daniel
Sperandio ed Emanuele Bacchini ha infatti arruolato Antonio Batticciotto, ex
ceo di Maliparmi, come general manager,
che si occuperà in particolare delle strategie commerciali dell’azienda. «Siamo in
una fase di strutturazione volta a portare
il brand a raggiungere un fatturato di circa 7 milioni di euro di ricavi entro il 2019,
rispetto al turnover attuale di 1,5 milioni», ha spiegato a MFF Daniel Tocca, ceo
della società. Che ha confermato al timone creativo Ivan Omazic, approdata alla
guida di Re-bello nella primavera-estate
2016 e pronta a scrivere un nuovo capitolo estetico per il brand grazie a un passato
blasonato alla direzione creativa di Céline
e di Maison Margiela. «Nello sviluppo
della collezione cerco di ottenere dei capi che si possano abbinare tra loro ma che
al tempo stesso siano portabili anche da
soli... Devono vivere di luce propria. Il
mio sforzo creativo è rivolto a bellezza,
portabilità, armonia e equilibrio nel suo in-
Sopra, due creazioni firmate Re-bello
III
MF fashion
giovedì 24 novembre 2016
Diversificazioni
News
Trussardi-Lardini,
accordo nel formalwear
Ludovica Tofanelli
Wong Kar-Wai, film su Gucci
La griffe del levriero debutterà a gennaio con la nuova linea Trussardi
elegance, creata con l’azienda marchigiana, che ne curerà produzione
e distribuzione fino all’autunno-inverno 2019/20. Ludovica Tofanelli
T
russardi scrive il suo nuo- della produzione e commercializzavo capitolo al maschile con zione a livello globale della linea, con
Lardini. La griffe del levrie- focus sull’Italia, ma anche sui mercati
ro ha infatti annunciato
una partnership ad hoc con la
realtà marchigiana per il lancio
della nuova label Trussardi elegance. La linea, che farà il suo
debutto a gennaio 2017 in occasione di Milano moda uomo con
un format ancora da decidere, sarà dedicata al formalwear e alla
rivisitazione dell’abbigliamento
formale da uomo attraverso un
approccio contemporary. «Siamo
felici di collaborare con Lardini
per entrare attivamente nel mondo del formalwear maschile con
un partner d’eccellenza del settore», ha spiegato Tomaso
Trussardi, amministratore deleAndrea Lardini con Tomaso Trussardi
gato del marchio bergamasco da
circa 150 milioni di euro di ricavi. Il sodalizio vedrà quindi i suoi primi esteri chiave per le due aziende. A livelfrutti a partire dalla collezione autunno- lo distributivo, comunque, la situazione
inverno 2017/18 e avrà decorrenza fino risulta ancora in via di definizione, conalla fall-winter 2019/20. L’accordo di siderando che la campagna vendite avrà
licenza prevede che Lardini si occupi inizio a breve. «Questa collaborazione
sieme», ha poi aggiunto la stilista
croata. «Nell’azienda ho portato
sia lo stile che la mia esperienza
nell’impostazione e nello sviluppo tecnico del progetto. Questo ha
permesso stagione dopo stagione di far evolvere la collezione,
rendendola sempre più completa, pronta all’introduzione di
nuovi materiali ecosostenibili».
Per le sue collezioni, che nascono tra Italia, Grecia e Turchia
da produttori che dispongono
di certificazioni specifiche del
settore tessile, Re-bello utilizza
fibre come eucalipto, bamboo,
cotone organico, lana riciclata e
cipresso, senza l’utilizzo di prodotti chimici. Un universo green
formato da imbottiture in lana di
montagna per i capispalla e Pet riciclato dalle bottiglie d’acqua, ma
anche da tinture vegetali e fibre
di ortica. Ma accanto al potenziamento della produzione eco,
Re-bello sta studiando anche l’ingresso nel network retail insieme
a partner ad hoc, con l’opening
dei primi store monomarca ecosostenibili insieme allo sviluppo
di un progetto corner, sempre
in un’ottica green. «Il primo
step sarà nel 2017 a Torino, con
uno shop in shop all’interno del
Green Pea (una sorta di superstore della sostenibilità da circa
6 mila metri quadrati di Oscar
Farinetti, fondatore di Eataly,
ndr) e successivamente ci piacerebbe aprire un monobrand a
Milano», ha poi concluso Tocca.
Che sta lavorando su un piano
volto a rafforzare anche la rete attuale di circa 250 clienti dislocati
tra Italia (un centinaio), Europa,
Stati Uniti e Singapore. (riproduzione riservata)
unisce due realtà italiane, legate entrambe al gusto del bello e a una solida
tradizione di eleganza», ha aggiunto il
presidente Lardini, Andrea Lardini.
La direzione creativa sarà nelle mani
di Gaia Trussardi, alla guida estetica
di tutte le linee del marchio. A caratterizzare la nuova proposta elegance sarà
quindi l’incontro tra i valori di Trussardi
e l’expertise sartoriale di Lardini, creando un connubio destrutturato tra texture
tridimensionali e palette colori classiche, arricchite da tinte calde e check
bicolor nei toni black and white. La
partnership arriva in un momento particolarmente dinamico per Trussardi, nel
pieno di un piano di sviluppo che sta
coinvolgendo trasversalmente i diversi segmenti del marchio. A partire dal
retail, protagonista con l’opening della nuova boutique moscovita (vedere
MFF del 17 novembre), passando per
il kidswear, con l’annuncio della nuova licenza con Brave kid per la linea
Trussardi junior, fino ad arrivare agli
accessori, grazie al lancio della nuova
icon bag Lovy (vedere MFF del 19 ottobre). (riproduzione riservata)
Progetti
GORDON CONFEZIONI
STUDIA NUOVE ACQUISIZIONI
Il polo knitwear di Cassano delle Murge rilancia
sulle linee in house, Neera e 20:52, e si prepara
a potenziare la sua produzione made in Italy
I
n un contesto di forte globalizzazione, il produzione conto terzi per marchi come
made in Italy deve trovare nuove vie per Missoni, Prada ed Etro fino al 2009, con
affermarsi nella sua autenticità. È questa la nascita dei marchi propri Neera e 20:52.
la strategia scelta da Gordon confezio- A guidare lo sviluppo è oggi l’amministrani. La società pugliese, saldamente in mano tore delegato Francesco Centrulli, pronto
alla famiglia Centrulli, ha fatto della spe- a iniziare un nuovo capitolo nella vita della
cializzazione nel segmento knitwear il suo società. «La scelta di razionalizzare la protratto distintivo e ora si prepara a crescere duzione focalizzandoci sui nostri marchi è
ancora con nuove acquistata dettata dal desiderio di prosizioni nel segmento della
muovere un made in Italy vero
maglieria. A sostenere lo
che produce tutto internamente
sviluppo dell’azienda
utilizzando solo materiali italiacui fanno capo i marchi
ni. I nostri marchi sono pensati
Neera e 20:52 è un coce creati per rispondere alle esiktail vincente tra heritage
genze dei mercati, Neera più
sbilanciato su quello interno
e competenze. Fondata
e 20:52 sull’estero con il supnel 1952 dal padre geporto dello Studio Zeta che ne
suita Angelo Centrullo
gestisce la distribuzione. Al mo(successivamente il comento», ha spiegato a MFF, «il
gnome divenne Centrulli,
nostro core business è la magliendr), Gordon confezioni
ria donna ma in futuro, magari
nel 1958 grazie all’incon l’entrata in azienda della
traprendenza del fratello
nuova generazione familiare,
Vitantonio ha costruivaluteremo altre opportunità
to un primo stabilimento
partendo dal kidswear». Con
a Cassano delle Murge
un fatturato di 2 milioni di euro,
(Bari), cui segue, nel
Gordon confezioni ha fatto della
1966, uno stabilimento
Un
look
di
20:52
sostenibilità una missione: oltre
di 3 mila metri quadrati
ad avere una manifattura green
che sancisce il passaggio
da manifattura a vera e propria industria. Un certificata, la società produce energia puliprocesso evolutivo che evidenzia l’exper- ta grazie all’impianto fotovoltaico e utilizza
tise del territorio o lo promuove in diverse solo imballi riciclati per le spedizioni. Non
fasi passando da una prima specializzazione solo, nel 2010 l’azienda ha conseguito la
nella produzione per grossisti e dettaglianti certificazione SA8000-Lavoro etico che ne
fino al 2006 quando è inaugurato un nuo- fa un esempio di virtù in tutto il distretto.
vo centro produttivo. Step successivo, la (riproduzione riservata)
La famiglia Gucci sarà protagonista di un film diretto da
Wong Kar-Wai, che punterà i riflettori sulla storia del delitto di Maurizio Gucci. Il regista cinese rivivrà i retroscena
e gli scandali della maison italiana fondata nel 1921 da
Guccio Gucci, ripercorrendo l’omicidio del 1995 ordinato da Patrizia Reggiani, che ha terminato di scontare la
pena detentiva solo poche settimane fa. Il film, di cui si
parla da tempo e che inizialmente sembrava sarebbe stato affidato a Ridley Scott, dovrebbe come protagonista
nel ruolo di Reggiani l’attrice Margot Robbie.
Moscot, nuova sede a Lugano
La newyorkese Moscot si rafforza in Europa con una nuova
sede a Lugano. L’azienda produttrice di occhiali (nella foto
un modello) ha annunciato
l’opening del nuovo headquarter europeo nella città svizzera
con l’obiettivo di portare avanti
il piano di sviluppo nel Vecchio
continente. A dar corpo al progetto di espansione sarà poi
il nuovo centro di distribuzione in Italia, accompagnato da
una serie di opening monomarca nei prossimi anni.
Francia, corre l’export tessile
Il tessile francese continua a crescere grazie alle esportazioni, pur
subendo il calo del mercato domestico. Il settore, dopo aver chiuso
i primi nove mesi dell’esercizio in
salita del 2,5%, si prepara a chiudere il 2016 puntando ai 13 miliardi
di euro in lieve crescita rispetto al
2015, secondo le stime fornite da
Uit-Union des Industries Textiles.
A trainare i risultati, nel periodo da
gennaio a settembre 2016, sono
state in particolare le esportazioni
(+2%), sostenute inoltre dall’aumento dei prezzi di alcune materie primo
come il lino e il cotone. Diverso, invece, il discorso relativo al mercato
interno, che nei nove mesi ha subito
una flessione del 2,6%. Al calo domestico (nella foto un
look firmato Sonia Rykiel) hanno contribuito una serie di
fattori sfavorevoli, tra cui la contrazione del potere d’acquisto delle famiglie e il calo del turismo dovuto agli attacchi
terroristici e allo stato d’emergenza nel paese.
Milano celebra la Beecroft
Entra nel vivo la prima edizione di Photo Vogue Festival.
La kermesse internazionale dedicata alla fotografia di
moda porta l’attenzione sui nuovi linguaggi dell’arte
svelando la mostra monografica «Vanessa Beecroft
polaroids 1993.2016». Allestita nelle stanze del principe di Palazzo reale, in calendario a ingresso libero fino
a martedì 29 novembre, la retrospettiva esplora l’estetica della Beecroft attraverso una selezione di ritratti di
donna (nella foto una delle opere) e rappresenta anche
il ritorno dell’artista a Milano dopo il successo della mostra al Pac- padiglione d’arte contemporanea nel 2009.
Famosa soprattutto per le sue performance artistiche,
Beecroft non fa della fotografia il suo media di riferimento
ma, come ha spiegato: «È la possibilità di documentare
i miei lavori, che per loro natura sono effimeri, attraverso l’uso della polaroid
si è rivelato efficace
per creare un percorso
che, unito alla possibilità di esporre nella
cornice delle Stanze
del Principe di Palazzo
Reale, rilegge in chiave contemporanea la
tradizione del ritratto
rinascimentale e nobilita l’uso stesso della
macchina fotografica».
(riproduzione riservata)
IV
MF fashion
giovedì 24 novembre 2016
COSÌ I LUXURY STOCKS NELLE PIAZZE MONDIALI
Dati in dollari
STATI UNITI
Prezzo ieri
Abercrombie & Fitch 15,43
Avon Products
5,67
Coach
38,41
Coty
19,90
Estee Lauder
78,08
Fossil
36,33
Gap Inc
26,27
Guess
15,92
Iconix Brand Grp
10,00
Kate Spade & Co.
16,42
L Brands
71,68
Lululemon Athletica
58,30
Men`s Wearhouse
18,64
Michael Kors
48,28
Nike Inc
51,31
Phillips-Van Heusen 109,09
Polo Ralph Lauren
112,84
Quiksilver
0,46
Var.% % 12m
-0,4
1,6
-0,2
1,0
0,5
0,1
1,5
-0,9
1,8
-1,7
1,2
0,1
0,4
0,0
-0,8
0,6
-0,7
-
-41,3
69,8
19,4
-29,8
-8,8
-6,4
-5,5
-18,5
42,7
-19,9
-26,0
10,6
-8,9
12,8
-22,6
17,8
-9,7
-
Revlon Inc
Tiffany & Co
Tumi Holdings
Under Armour
V.F. Corp
Vince Hldg
29,00
79,36
26,74
30,65
57,19
4,30
0,2 4,8
3,2 0,1
- 47,9
-0,6 -36,8
-1,5 -13,8
1,2
-
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in euro
ITALIA
Aeffe
Basicnet
Brunello Cucinelli
Caleffi
Cover 50
Csp Int. Ind. Calze
Damiani
Geox
Giorgio Fedon
Italia Independent
Luxottica
Moncler
0,97
3,14
18,00
1,20
8,95
0,99
0,95
1,90
12,07
3,30
48,80
15,18
0,5
-1,8
0,4
0,6
-1,4
1,1
1,2
0,6
1,7
-0,5
-32,6
-26,1
7,7
24,9
-44,1
-13,3
-29,6
-52,4
-37,9
-87,3
-20,3
8,4
Ovs
Piquadro
Safilo Group
Salvatore Ferragamo
Stefanel
Tod’s
Ynap
Zucchi
4,98
1,03
7,89
19,59
0,09
51,85
24,55
0,02
0,9
-2,4
0,2
-1,5
-2,6
1,7
-1,5
-0,5
-24,2
-29,7
-27,9
-7,2
-64,2
-32,3
-17,9
-53,3
Dati in euro
Dati in euro
FRANCIA
Prezzo ieri
179,20
376,80
199,40
167,25
159,70
Christian Dior
Hermes Intl
Kering
Lvmh
Oreal
REGNO UNITO Prezzo ieri
5.042,47
1.427,00
131,16
1.149,33
5.018,85
Asos
Burberry Grp
Jimmy Choo
Mulberry
Next Plc
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Adidas-Salomon
Hugo Boss
Puma
Wolford
Zalando
138,85
54,39
240,40
21,80
35,61
-0,1
-1,0
-0,5
-0,3
-0,8
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Dati in franchi svizzeri
-0,6
SVIZZERA
Dati in euro
SPAGNA
Inditex
-3,4
Var.% % 12m
0,9
-0,1
-0,6
-0,1
-0,3
59,3
19,4
-8,9
26,0
-34,8
SVEZIA
Prezzo ieri
268,70
Var.% % 12m
0,1 -14,1
HONG KONG
Var.% % 12m
0,2 -14,2
0,2 -19,0
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Prezzo ieri
Var.% % 12m
Chow Tai Fook Jewellery 6,31
Esprit Holdings
6,30
Global Brands
1,14
L’Occitane
15,44
Prada
27,40
Samsonite
23,45
8,8 15,5
-0,6 -27,7
6,5 -29,2
1,7 0,5
0,2 -0,5
-0,2
-
Dati in corone danesi
DANIMARCA
821,00
Pandora
0,4
2,0
Dati in yen giapponesi
Shiseido
2.960,50
-0,4
0,4
Dati in real brasiliani
BRASILE
Prezzo ieri
64,00
286,30
Richemont
Swatch I
Dati in dollari Hong Kong
GIAPPONE
Dati in corone svedesi
Hennes & Mauritz
31,22
-0,5 5,0
-0,7 16,2
-1,0 23,9
-0,5 7,9
-0,1 -3,2
Dati in pence
GERMANIA
58,6
-32,7
19,0
-3,1
17,4
Var.% % 12m
Alpargatas
9,43
-0,1 13,6
Borsa
Cucinelli separa moda e mattone
Via alla scissione parziale proporzionale della holding Fedone a favore della newco Socrate che
gestirà un patrimonio totale di 70 milioni di euro di proprietà immobiliari della famiglia. Andrea Montanari
I
l business immobiliare ha altre regole,
e richiede diverse professionalità, rispetto a quello del fashion. Per questo
motivo, Brunello Cucinelli ha deciso
di separare in via definitiva tutto il patrimonio real estate di proprietà della famiglia dal
core business rappresentato dall’omonimo
brand del cashmere. Così, di recente l’imprenditore perugino ha definito un rilevante
processo di riorganizzazione dell’intero perimetro di attività che fanno riferimento alla
capogruppo Fedone, la vera cassaforte dei
Cucinelli. Il percorso impostato e già approvato dagli stessi membri della famiglia
(oltre al padre Brunello, presidente e amministratore delegato della holding, anche
le figlie Camilla e Carolina), prevede la
scissione parziale proporzionale di tutto il
ramo immobiliare del gruppo a favore della
newco Socrate che, a regime, avrà un patrimonio netto superiore ai 70 milioni di euro.
Nello specifico, i Cucinelli hanno deciso di
scorporare da Fedone le proprietà, in totale
nove immobili di pregio, attinenti il borgo di
Solomeo, e quelli che oggi sono gestiti dalla
Fondazione Federica e Brunello Cucinelli
(il teatro e l’accademia del piccolo centro in
provincia di Perugia), oltre a una proprietà
Roma. Contestualmente sono stati trasferiti
alla nuova Socrate anche 18,5 milioni di liquidità (tra cash e finanziamenti) e una serie
di partecipazioni, tra cui l’usufrutto sul 50%
della quota complessiva (57%) detenuta da
Fedone nella Brunello Cucinelli. «Le attività immobiliari nel tempo hanno richiesto
rilevanti investimenti», si legge nel progetto
di scissione parziale proporzionale consultato da MFF, «per i quali oggi si avverte
la necessità di disaggregazione al fine del
conseguimento di una maggiore chiarezza
espositiva e omogeneità di lettura dei dati,
nonché un’ottimizzazione dell’amministra-
zione e della gestione», specifica ancora il
documento di Fedone, controllata al 100%
da Esperia trust company. La scelta di
separare i due business, oltre per fare comodità e facilità gestionale e trasparenza è
legata anche al fatto che il business del real estate, «necessita di personale qualificato
e competente in materia diverso da quello
che è chiamato a gestire le attività di holding di partecipazione e di investimento sul
mercato azionario», sostiene nella relazione
depositata lo stesso Cucinelli. In particolare, con questa mossa, ora Socrate: «Dovrà
poter contare sul personale attualmente alle dipendenze della holding Fedone che è
si occupato e si occupa tuttora del progetto
di restauro e di valorizzazione del Borgo di
Solomeo, nonché del progetto di realizzazione di tre parchi nella zona industriale di
Solomeo», ossia il progetto per la Bellezza.
E per completare questo imponente piano
di sviluppo e sostenibilità immobiliare, è
plausibile che la newco verrà rafforzata con
l’innesto di altre professionalità del settore.
Mentre Fedone, dal canto suo, ora avrà «una
struttura più snella e si avvarrà della consulenza e della collaborazione di intermediari
finanziari». E per sostenere lo sviluppo del
business del real estate è stata garantita a
Socrate non solo la liquidità operativa (18,5
milioni), ma arriveranno flussi di dividendi
dalla maison quotata. Questo grazie al diritto di usufrutto su 19,38 milioni di azioni
della Brunello Cucinelli (ossia il 28,5% del
capitale) trasferito da Fedone a Socrate e
della durata di cinque anni. «L’attribuzione
di questo diritto», conclude il documento,
«discende dalla necessità di assicurare alla
newco, attraverso il dividendo pagato alle
azioni, un flusso ragionevolmente stabile
che sostenga Socrate nella sua fase iniziale
di attività», (riproduzione riservata)
Interviste
Avon fa rotta sull’Italia con Kenzo Takada
Il gruppo beauty da 4,1 miliardi di dollari di ricavi nei nove mesi ha svelato a Milano il progetto fragranze
creato in esclusiva dal designer giapponese per sedurre il 12° mercato worldwide del gruppo. Chiara Bottoni
A
von scommette sull’Italia. Il marchio beauty
ve di consolidamento di una posizione costruita nel tempo
statunitense, che ha chiuso i primi nove mesi
e che vogliamo rafforzare. Inoltre, in quanto storicamente
del 2016 con vendite per 4,1 miliardi di dollaprotagonisti del social selling, intendiamo trasferire queri (circa 3,8 miliardi di euro al cambio di ieri),
sta modalità di vendita dall’offline all’online, sviluppando
ha svelato a Milano Avon life, due
il mercato del digitale. E poi, imnuove fragranze create in esclusimancabile, sarà l’attenzione verso
va da Kenzo Takada nell’ottica di
la sostenibilità.
rafforzare una leadership del brand
Quali sono le peculiarità del
nel settore delle mass fragrance
mercato italiano?
femminili. Come ha raccontato a
Si tratta di un mercato dominato
MFF Oksana Zharkova, general
dalle categorie per la cura del cormanager Italy & Mediterranean di
po e della persona. Grande spazio
Avon, che ha presentato ufficialviene dato anche al colore, visto
mente il nuovo posizionamento del
il legame con lo stile, e alle framarchio battezzando il pay off : «Il
granze.
valore della bellezza».
Quanto sono importanti colQuanto è strategica l’Italia
laborazioni come quella con
Avon?
Kenzo Takada?
L’Italia rappresenta il 12° mercaSono basilari. In molti Paesi abbiato nel portafoglio globale di Avon.
mo una posizione di primo piano
Siamo leader nel settore delle mass
nelle fragranze e dobbiamo mantefragrance femminili e il numero
nere e rafforzare questa leadership.
uno tra le società beauty di vendiKenzo Takada condivide con noi
ta dirette. Inoltre, l’industria della
l’impegno verso le donne e la visiobellezza in Italia sta crescendo in
ne della bellezza nella vita.
maniera significativa. La dimostraDopo le difficoltà finanziarie
Qui
sopra,
le
fragranze
Avon
life
zione della strategicità di questo
registrate dal gruppo negli
mercato è data dal fatto che il noultimi anni, che futuro prostro ceo Sherilyn McCoy abbia voluto personalmente
spetta per il gruppo?
partecipare quest’anno alle celebrazioni per il 50° anniUn futuro luminoso. Il piano approvato nel 2016 prevede
versario della presenza del brand nel paese.
un taglio dei costi e gli investimenti giusti per consolidaQuale sarà la vostra strategia futura?
re la nostra posizione sul mercato internazionale. Poche
La nostra strategia deve riflette i trend del mercato.
aziende come la nostra vantano una storia di oltre 100 anInnovazione, qualità, competitività sul prezzo saranno le leni nel settore. (riproduzione riservata)
Lo stilista: «È geniale poter
unire qualità e accessibilità»
«Non ho mai seguito le tendenze e questo accomuna quanto ho fatto nella moda a quello
che oggi faccio per Avon». È così che Kenzo
Takada ha spiegato a MFF il progetto avviato
con la casa beauty e che ha portato alla nascita
delle fragranze Avon life per uomo e donna. «Abbiamo cominciato a prendere contatti
due anni fa e per un anno e mezzo ho lavorato
intensamente insieme una squadra dinamica ed energica, capitanata da un gruppo di
donne attente non solo al business ma anche
a diversi aspetti sociali», ha proseguito il designer. «Quello che ho trovato più geniale è
stata la capacità di Avon di realizzare prodotti
di qualità, presentati sul mercato a un prezzo
accessibile». Questa operazione ha rappresentato anche un ritorno sulle scene per lo stilista
che ha ceduto il suo marchio a Lvmh nel 1993.
«Apprezzo molto quanto stanno facendo oggi Humberto Leon e Carol Lim (attuali stilisti
del marchio, ndr)», ha concluso, «sono stati
capaci di portare qualcosa di fresco, giovane e dinamico al brand in un contesto in cui la
moda è profondamente cambiata rispetto al
passato, diventando parte integrante di una vita globalizzata, grazie alle nuove tecnologie e
al web». (riproduzione riservata)