USA, aumentano i casi di presunte molestie di Donald Trump

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USA, aumentano i casi di presunte molestie di Donald Trump | 1
giovedì 13 ottobre 2016, 18:35
Esteri: il Punto
USA, aumentano i casi di presunte molestie di Donald
Trump
Siria, nuovi bombardamenti ad Aleppo. Thailandia, morto re Adulyadej. Germania, suicida il siriano Albakr
di Daniele Petroselli
Negli USA si fa sempre più calda la lotta tra Hillary Clinton e Donald Trump in vista delle presidenziali. E dopo il colpo
basso del magnate, che nell'ultimo faccia a faccia tv ha fatto venire tre donne che avevano accusato di molestie il marito
della ex first lady, Bill, ecco spuntare tre donne che puntano il dito sul tycoon, reo di averle 'toccate' e fatte oggetto di
avance. Trump nega, minacciando azioni legali, ma nel pomeriggio la situazione si è aggravata con la scoperta di una quarta
donna fatta oggetto di avance non richieste: si tratta di Natasha Stoynoff, giornalista di 'People', che proprio sul
settimanale ha raccontato la sua esperienza risalente al 2005, durante un servizio che riguardava proprio il primo
anniversari odi nozze di Trump con Melania. Anche in questo caso il magnate ha ribadito: «Non è mai accaduto». E passa
all'attacco, accusando il Congresso, l'Fbi e il Dipartimento di giustizia per non aver punito Hillary Clinton per l'uso improprio
del suo account email privato quando era segretario di stato. E mentre un altro giornale, il 'Washington Post', rompe gli
indugi ed esprime il suo endorsement per Hillary Clinton, ecco tornare a parlare di Trump anche il presidente Barack
Obama: «Non si può ripetutamente denunciare le parole di Donald Trump sulle donne e poi continuare a sostenerlo. Il fatto
che ci siano persone che dicono 'Disapproviamo fortemente questi commenti, li troviamo disgustosi, ma ancora lo
sosteniamo', per me non ha senso». In merito alla campagna elettorale americana poi torna ad intervenire il ministro degli
Esteri russo Serghiei Lavrov, secondo cui le accuse a Mosca di interferire nelle elezioni sono 'ridicole': «E' certamente
lusinghiero avere questo tipo di attenzione, per una potenza regionale, come il presidente Obama ci ha definito tempo fa.
Ora tutti negli Usa dicono che è la Russia che gestisce le elezioni presidenziali americane, ma non c'è un singolo fatto». E in
Russia intanto Vladimir Putin vede calare il consenso, passato in 12 mesi, secondo 'Levada', dall'80 al 74%. Molto più bassi
e in calo rispetto all'anno scorso i rating di popolarità del governo, che si è quasi dimezzato passando dal 45 al 26%, della
Duma (passato dal 40 al 22%), della chiesa ortodossa, ridottosi dal 53 al 43%, dei mezzi di informazione, sceso dal 34 al
27%, e del sistema giudiziario (ora al 22% dopo il 39% dello scorso anno). Andiamo di nuovo in Siria, dove si contano ancora
Estratto ad dei
uso rassegna
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integrale
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su stime sono almeno 13 le
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vittime e 25 i feriti, mentre erano stati oltre 71 i morti nelle scorse 48 ore. A lanciare l'allarme è l'ONU, secondo cui
nella parte controllata dai ribelli ci sono circa 275mila civili. A denunciare la situazione ormai insopportabile (con
bombardamenti e carenze di cibo, acqua, medicine ed elettricità) anche le suore del Convento carmelitano di Aleppo. Mentre
in vista del consiglio affari esteri di lunedì prossimo a Lussemburgo, in cui si parlerà anche di Siria, l'alto rappresentante per
la politica estera europea Federica Mogherini ha tenuto tra martedì e ieri un giro di telefonata con l'inviato speciale
dell'Onu, Staffan de Mistura, ed i ministri degli esteri di Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita, Iran e Turchia per discutere la
necessità di ristabilire il processo politico ed il modo in cui la UE può facilitarne la ripresa. Mentre Sirte è ormai quasi del
tutto libera dall'ISIS, ecco arrivare all'UE la richiesta del presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, che fa appello affinchè
venga sospeso l'embargo sulle armi in Libia per permettere all'esercito libico di espandere il suo controllo su tutti i territori
del Paese. Una misura che, secondo al Sisi, permetterebbe di combattere meglio il terrorismo e dunque stabilizzare il paese.
Ha inoltre pregato il Commissario UE per l'Allargamento e la politica europea di vicinato, Johannes Hahn, incontrato ieri al
Cairo, di fare ogni sforzo per bloccare la fornitura di armi ai gruppi terroristi in Libia, ribadendo poi il suo sostegno all'accordo
politico firmato lo scorso dicembre in Marocco, al Consiglio presidenziale di Sarraj, sostenuto dall'Onu, e alle istituzioni
libiche, come le forze armate che fanno capo al generale Khalifa Haftar, fedele a Tobruk. Finisce nel peggiore dei modi la
vicenda di Jaber Albakr, il sospetto terrorista siriano arrestato nei giorni scorsi in Germania: il giovane è stato trovato morto
impiccato nella sua cella. Secondo fonti interne al ministero della Giustizia, il siriano era entrato in sciopero della
fame ed era «tenuto sotto costante osservazione a causa di acuto rischio di suicidio». Ma tutto questo non è bastato. Non ce
l'ha fatta il re della Thailandia Bhumibol Adulyadej, che si è spento oggi. 88 anni, malato da tempo, Adulyadej era il
sovrano più longevo al mondo. Il nuovo re, Rama X, sarà il principe ereditario, il 64enne Vajiralongkorn. Il suo nome
sarà presentato in serata al Parlamento per l'approvazione, secondo quanto prescritto dalla Costituzione thailandese. Buone
notizie arrivano dall'Africa, dove ventuno ragazze del gruppo di studentesse della città nigeriana di Chibok rapite nell'aprile
del 2014 dai terroristi di Boko Haram sono state liberate. Ora si trovano sane e salve nella città settentrionale di Maiduguri.
Non sono però ancora chiare le circostanze della loro liberazione non sono al momento chiare. In Gran Bretagna arriva la
decisione del ministero dell'Istruzione che ha modificato i codici che, in alcune scuole, classificavano linguisticamente gli
studenti italiani in 'italo-napoletani' o 'italo-siciliani'. Ad annunciarlo il governo britannico in una nota diffusa dall'ambasciata
britannica a Roma: «Da oggi tutti gli allievi di madrelingua italiana saranno classificati sotto un unico codice». A fare un
passo indietro era già stato il Foreign Office, mentre l'ambasciatore d'Italia a Londra, Pasquale Terracciano, ha affermato
che a breve arriverà un messaggio formale di scuse scritte dopo la sua nota di protesta. Chiudiamo poi con l'ufficialità della
nomina a Segretario Generale dell'ONU di Antonio Guterres. L'Assemblea Generale ha ratificato per acclamazione la
nomina dell'ex premier portoghese ed ex Alto Commissario per i rifugiati. Il successore di Ban Ki-moon entrerà in carica il 1
gennaio 2017 e vi rimarrà fino al 31 dicembre 2021. A commentare la notizia lo stesso Ban Ki-Moon: «Antonio Guterres
è conosciuto soprattutto dove conta di più, in prima linea nella lotta contro conflitti e sofferenza umana. Ho a lungo
apprezzato i suoi consigli e ammirato il suo spirito di servizio è una scelta perfetta per guidare questa organizzazione».
di Daniele Petroselli
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