Corea del Sud, sì all`impeachment di Park Geun-hye

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Corea del Sud, sì all’impeachment di Park Geun-hye | 1
venerdì 09 dicembre 2016, 18:25
Esteri: il Punto
Corea del Sud, sì all’impeachment di Park Geun-hye
Il Giappone ratifica il Tpp; il presidenzialismo in Turchia inizia prendere forma
di Luca Troiano
Corea del Sud: il Parlamento ha approvato la destituzione della Presidente Park Geun-hye. La mozione per avviare il
processo di destituzione è stata approvata con 234 voti a favore e 56 contrari. Park Geun-hye è coinvolta in uno scandalo di
corruzione e nelle ultime settimane migliaia di manifestanti sono scesi in piazza per chiederne le dimissioni. Il destino
politico della Presidente è ora nelle mani della Corte costituzionale che avrà fino a 180 giorni per decidere la validità della
procedura: se si pronuncerà a favore, si andrà a nuove nel giro di sei mesi. Serve il voto favorevole di sei giudici
costituzionali su nove, altrimenti Park tornerà alla Casa Blu.
Giappone: Tokyo ha ratificato il trattato commerciale transpacifico (Tpp) firmato nel febbraio del 2016 da dodici paesi
dell’Asia, dell’America e dell’Oceania che si affacciano sul Pacifico. Per entrare in vigore, il trattato, che prevede la
soppressione di numerosi dazi doganali, deve essere ratificato da almeno otto paesi, ma il presidente eletto degli Stati Uniti
Donald Trump ha già annunciato che Washington si ritirerà dall’accordo.
Stati Uniti: Donald Trump nomina Segretario del Lavoro il proprietario di una catena di fast food. Andy Puzder,
Amministratore delegato dell’azienda che controlla i fast food Carl’s Jr. e Hardee’s, sarà il nuovo Ministro del Lavoro negli
Stati Uniti. Puzder è contrario all’aumento del salario minimo nazionale e all’attività sindacale. A capo dell’agenzia
statunitense per la protezione dell’ambiente, invece, è stato nominato Scott Pruitt, un sostenitore dell’energia fossile, che
ha già annunciato la sua volontà di non rispettare le attuali norme sulle emissioni inquinanti. Intanto le domande per la
cittadinanza statunitense sono in aumento e appaiono destinate a crescere ulteriormente per i timori suscitati dalle
minacce di Trump di deportazioni di massa di migranti. Secondo i Servizi degli Stati Uniti per la cittadinanza e
l'immigrazione, tra l'ottobre 2015 e il giugno scorso le richieste sono state 718.430. Rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente la crescita è stata del 25 per cento.
Siria: Negli ultimi 4 giorni il territorio controllato dai miliziani è diminuito di un terzo e 52 distretti di Aleppo orientale sono
stati liberati dai terroristi: l'Esercito siriano controlla il 93% del territorio della città. Lo afferma Serghei Rudskoy, capo della
sezione operazioni principali dello Stato Maggiore russo, in conferenza stampa. Domani a Ginevra si terrà l'incontro fra Stati
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/corea-del-sud-si-allimpeachment-park-geun-hye/
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Uniti e Russia per definire il ritiro dei combattenti da Aleppo est, ha confermato il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov,
dopo il suo incontro di ieri con il Segretario di Stato americano John Kerry a margine del vertice dell'Osce di Amburgo,
precisando che l'appuntamento "rappresenta un'opportunità per arrivare a un accordo". L’Onu denuncia la scomparsa di
centinaia di uomini e ragazzi ad Aleppo est. In una conferenza stampa a Ginevra il portavoce delle Nazioni Unite Rupert
Colville ha dichiarato che centinaia di uomini sono scomparsi dopo aver lasciato i territori controllati dai ribelli ed essere
entrati nei territori controllati dalle forze governative. Circa ottomila persone oggi hanno lasciato le aree della città
controllate dai ribelli e si stima che almeno centomila persone si trovino ancora nelle aree contese tra ribelli e Governo.
Turchia: sarà composta da un pacchetto di circa 20 articoli la proposta di riforma costituzionale per l'introduzione del
presidenzialismo in Turchia. Lo ha detto il Presidente Recep Tayyip Erdogan.
Olanda: il deputato ultranazionalista Geert Wilders è stato condannato per discriminazione e incitamento all’odio per
aver gridato «meno, meno, meno marocchini nei Paesi Bassi» durante una manifestazione nel 2014. Il Partito per la libertà,
guidato da Wilders, è in testa nei sondaggi per le elezioni che si terranno il 17 marzo.
Nigeria: almeno 30 persone sono rimaste uccise in un attentato suicida in un mercato di Madagali, nel nordest del Paese.
Stando al portavoce dell'esercito Maj Badare Akintoye, a indossare le cinture esplosive due donne di cui ancora non si
conosce l'identità. Ancora nessuna rivendicazione.
Egitto: attentato al Cairo in un posto di blocco vicino a una moschea nel quartiere occidentale di Talibiya, sei poliziotti
uccisi. Attacchi simili si sono fatti più frequenti ai danni delle forze di sicurezza dal rovesciamento del Presidente islamista
Mohamad Morsi nel 2013. A essere più colpita la regione del Sinai, dove si concentrano anche milizie ribelli fedeli allo Stato
Islamico.
Somalia: l'Arabia Saudita ha deciso di sospendere temporaneamente le importazioni di bestiame da Mogadiscio per ragioni
igienico-sanitarie. Un colpo durissimo per l'economia del Paese africano, che deve a questa attività il 40% del suo Prodotto
interno lordo e che nel 2015 ha segnato la cifra record di 5,3 milioni di capi di bestiame esportati. Secondo i media sauditi,
gli animali sarebbero all'origine dello scoppio dell'epidemia di una malattia per il momento sconosciuta. Riad aveva già
bandito le carni somale nel 2000 a causa dell'epidemia della febbre della Rift Valley, che in quell'anno ha colpito i Paesi del
Corno d'Africa. Il divieto è stato rimosso a inizio 2015, contribuendo al decollo del settore.
Mondo arabo: Nei Paesi arabi, una persona su due ha meno di 25 anni e tre su dieci sono in una fascia d'età compresa tra i
15 e i 29. Questi ultimi sono circa 105 milioni di giovani più istruiti rispetto ai loro genitori e ai loro nonni. È quanto emerge
da un recente rapporto pubblicato dal Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp). Il Rapporto evidenzia gli alti
livelli di disoccupazione tra i giovani che vivono nella regione, che riguarda ben 3 giovani su 10, il doppio rispetto alla media
mondiale. Se non ci saranno interventi concreti, si legge nel documento, entro il 2020 una nuova generazione di giovani
arabi - circa 60 milioni di persone - potrebbe restare esclusa dal mercato del lavoro.
Infanzia: secondo l'ultimo rapporto Unicef, circa 535 milioni di bambini - quasi 1 su 4 - vivono in paesi colpiti da conflitti o
disastri, spesso senza accesso a cure mediche, istruzione e protezione adeguate. Di questi, i tre quarti - circa 393 milioni vivono in Africa Sub Sahariana, il 12% in Medio Oriente e Nord Africa.
di Luca Troiano
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