Aleppo: evacuazione (e liberazione) conclusa

Download Report

Transcript Aleppo: evacuazione (e liberazione) conclusa

L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > Analisi
Aleppo: evacuazione (e liberazione) conclusa | 1
venerdì 16 dicembre 2016, 18:45
Esteri: il Punto
Aleppo: evacuazione (e liberazione) conclusa
Gentiloni: 'Gravi ritardi UE sui migranti'. Usa, polemiche sul trasferimento dell'ambasciata a Gerusalemme
di Daniele Petroselli
«L'operazione dell'esercito siriano per liberare i quartieri di Aleppo est controllati dai miliziani è conclusa»: così da Mosca
arriva la notizia che era nell'aria da giorni. Aleppo est è stata liberata dai combattenti anti-Assad, anche se i russi precisano
che «le truppe governative siriane stanno liquidando fonti separate della resistenza dei radicali». Il ministero della Difesa
russo sostiene che si sia conclusa anche l'operazione per l'evacuazione da Aleppo dei miliziani e dei membri delle loro
famiglie. Sono stati portati via dalla città siriana oltre 9.500 persone, tra cui più di 4.500 miliziani e 337 feriti. Croce Rossa
internazionale e la tv di stato siriana affermano che l'evacuazione è solo sospesa e durerà ancora giorni. Oggi
infatti l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva dato notizia dell'interruzione delle operazioni di evacuazione
da Aleppo est a causa di incidenti di sicurezza, quando alcuni autobus che trasportavano civili sono stati presi di mira e sono
dovuti tornare indietro. «Il personale dell'Oms e il Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) sono stati informati di
lasciare la zona senza che ne siano fornite le ragioni», ha detto Elisabeth Hoff, rappresentante dell'Oms in Siria. Vladimir
Putin, in un incontro a Tokyo con il premier giapponese Abe, ha annunciato intanto che Mosca sta lavorando con una
delegazione turca per avviare un negoziato tra il governo siriano di Bashar Assad e le forze di opposizione e che i colloqui
dovrebbero svolgersi in Kazakhistan, ad Astana. Putin che poi ha commentato così la decisione dei 28 leader europei di
rinnovare le sanzioni economiche contro la Russia: «L'Unione europea ha dimostrato ancora una volta la propria debolezza»,
mentre Tusk «ha dimostrato di essere completamente dipendente dagli Usa in questa questione, contrariamente agli
interessi dei Paesi membri, notevolmente danneggiati dal confronto sanzionatorio con la Russia». Allarme terrorismo in
Germania, dove un dodicenne tedesco-iracheno avrebbe tentato di far esplodere una bomba a chiodi nel mercatino di
Natale di Ludwigshafen il 26 novembre scorso. A rivelarlo il settimanale 'Focus', secondo cui l'ordigno, fabbricato dal ragazzo
stesso, non è esploso per un difetto della miccia. Il giovane, 'fortemente radicalizzato' era stato probabilmente 'istigato o
guidato' da 'un ignoto militante dell'Isis'. «Per motivi di tattica investigativa non possiamo fornire altre indicazione», ha detto
a Karlsruhe il viceportavoce Stefan Biehl. Ma i lsettimanale rivela anche che lo stesso dodicenne già la scorsa estate
«avrebbe avuto la tentazione di recarsi in Siria per unirsi all'Isis», ma poi, dopo la cattura, era stato trasferito in un centro
giovanile. Il nuovo premier Paolo Gentiloni torna a denunciare i 'grandissimi ritardi' con cui l'Europa reagisce davanti alla
crisi dei migranti. Ritardi che diventano ancora più perché «i problemi sono più veloci delle soluzioni». Il problema in
sostanza ora si è sposato sulla rotta del Mediterraneo e verso l'Italia e Gentiloni parla di troppa lentezza anche nel passare
all'azione con i 'migration compact' per l'Africa. 12 ore di riunione, dove si è stoppata la Germania, che vuole chiudere tutto
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/aleppo-evacuazione-e-liberazione-conclusa/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.
L'Indro - L'approfondimento quotidiano indipendente
Politica > Analisi
Aleppo: evacuazione (e liberazione) conclusa | 2
entro giugno prossimo, oltre che il tentativo polacco di far prolungare per un anno anziché per sei mesi, le sanzioni alla
Russia per l'Ucraina. Per il premier il primo faccia a faccia con Angela Merkel, Francois Hollande e Mariano Rajoy per la firma
dell'accordo di sostegno economico al Niger. E arrivano nuovi dati choc sui migranti: 7.189 quelli morti o che risultano
dispersi nel mondo dall'inizio del 2016, oltre la metà dei quali, 4.812, nel Mediterraneo. A dirlo l'Oim (Organizzazione
internazionale per le migrazioni): «Il dato supera di mille unità quello dell'anno scorso e non siamo ancora alla fine del
2016», ha detto alla presentazione a Ginevra il portavoce dell'Oim Leonad Doyle. Intanto in Francia sale la tensione. Un
incendio è divampato questa notte in una residenza per lavoratori migranti a Boulogne-Billancourt, nella regione di Parigi.
Almeno tredici persone sono rimaste ferite, di cui diverse in condizioni gravi, mentre una è morta. «Sarà fatta piena luce» ha
scritto su Twitter il premier francese, Bernard Cazeneuve. Intanto emerge che l'incendio è stato doloso. Intanto per la
Russia arrivano nuove grane con gli Usa. Barack Obama in una intervista alla 'Npr' è tornato sulle interferenze russe nelle
ultime elezioni e ha annunciato: «Dobbiamo agire e agiremo», o per meglio dire «a tempo e luogo a nostra scelta». Obama
ha inoltre detto di aver parlato direttamente con il presidente russo Putin di quello che pensa degli hackeraggi russi nelle
elezioni americane. Ad intervenire anche Hillary Clinton, che parla di 'rancore personale' di Putin nei suoi confronti. Dura la
reazione del portavoce del presidente russo Dmitri Peskov: «Qui bisogna o smettere di parlarne o mostrare finalmente
qualche prova, altrimenti tutto ciò ha già un aspetto abbastanza indecente». Rimanendo sulle questioni americane, il
presidente Obama non ha firmato, a sorpresa, la legislazione che prevede la proroga delle sanzioni contro l'Iran per altri
dieci anni: la legge entra così comunque in vigore, ma senza il suo assenso. Secondo i media Usa il presidente uscente vuole
lanciare un messaggio a Teheran, intimorita da un possibile passo indietro americano riguardo l'accordo sul nucleare. Nel
frattempo Trump ha scelto l'avvocato David Friedman come ambasciatore in Israele. «E' stato un amico di lunga data e un
fidato consigliere. Le sue forti relazioni in Israele costituiranno le fondamenta della sua missione diplomatica e saranno uno
straordinario asset per il nostro Paese mentre rafforzeremo i legami con i nostri alleati e ci batteremo per la pace in Medio
Oriente», ha detto Trump in un comunicato. E proprio Friedman ha confermato l'intenzione del presidente eletto di spostare
l'ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendola così come capitale di Israele. A dire la verità però gli Usa avevano
presa questa decisione già nel '65 con il Jerusalem Embassy Act, ma nessun presidente aveva osato poi darne seguito,
bloccandone l'esecuzione per motivi di sicurezza nazionale e per non compromettere il processo di pace. Una mossa questa
che quindi rischia di creare altro caos nella regione, dato che anche i palestinesi rivendicano Gerusalemme come capitale
del loro futuro Stato. Per Trump poi le polemiche in patria continuano. Ad attaccarlo stavolta 'Vanity Fair', che ha recensito in
maniera pessima il ristorante del tycoon nella sua omonima torre a New York. «Qualcuno ha visto i pessimi dati (di
diffusione, ndr) di Vanity Fair Magazine? Sempre più giù, sono nei guai, morti. Graydon Carter (il direttore, ndr), nessun
talento, sarà licenziato», il tweet al veleno di Trump, che ormai attacca chiunque lo critichi. In Gran Bretagna è sempre la
questione Brexit a farla da padrona. La premier Theresa May, tornata dal vertice europeo di Bruxelles in cui ha ribadito
che Londra è pronta all'avvio dei negoziati sul divorzio con l'Ue entro la fine di marzo, ha ribadito la volontà di trovare un
accordo 'in tempi rapidi' sui cittadini europei che vivono nel Regno Unito. Secondo il premier irlandese Enda Kenny, la May
vorrebbe discutere di un accordo sui residenti all'estero subito all'inizio dei negoziati. Ma per il 'Daily Telegraph', la UE è
pronta a chiedere a Londra circa 60 miliardi di euro, per onorare, tra l'altro, gli impegni di bilancio presi dal Regno Unito
con l'Europa. Chiudiamo con la Spagna, dove la portavoce di Podemos nella giunta comunale di Madrid Rita Maestre è
stata assoltain secondo grado per il blitz in topless di militanti del movimento degli indignados nel 2011 nella cappella
cattolica dell'Università complutense della capitale spagnola per denunciare la presenza di simboli religiosi nella università.
Secondo il tribunale provinciale di Madrid «i fatti denunciati non costituiscono un atto di profanazione strictu sensu».
di Daniele Petroselli
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/aleppo-evacuazione-e-liberazione-conclusa/
L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.
Copyright L'Indro S.r.l. Tutti i diritti riservati.