Buon voto a tutti - Il Corriere del Giorno

Download Report

Transcript Buon voto a tutti - Il Corriere del Giorno

Buon voto a tutti !
di Michele Santoro
Non smetterò di ragionare. Né mi fermeranno gli insulti. Ho parlato al
telefono con Massimo Bottura, lo chef italiano al primo posto nel
mondo. Era terrorizzato dalla violenza che si è scatenata sul Web dopo
la sua dichiarazione di voto per il Sì. Oltre ai soliti riferimenti ai
soldi, ha ricevuto minacce tipo “ti veniamo a prendere sotto casa”. È
ignobile.
A me tocca l’accusa di essermi “venduto”, naturalmente senza indicare
quando, come e perché. Ho invitato Grillo e Carla Ruocco a venire a
controllare di persona i nostri conti. Non lo hanno fatto. Quindi non
saprete mai la verità su di me. Ma sappiamo di sicuro che loro sono
dei vigliacchi, peraltro coinvolti in quella cloaca massima delle
accuse che è il sito TzeTze. Insultare gratuitamente chi non la pensa
come te è, fra l’altro, un’offesa alla Costituzione che considera
sacra la libertà d’opinione. Julie Conegliaro parla di
“presidenzialismo” a proposito della riforma Boschi che, a suo dire,
avrebbe portato a termine l’opera di Gelli e di Berlusconi. E mi
rinfaccia, dopo aver avversato la P2, di aver cambiato radicalmente
idea.
Purtroppo per lui, anche i
più accaniti critici della riforma evitano di definirla
presidenzialista. Il Presidente del Consiglio, nel caso la riforma
venisse approvata, riceverà la fiducia dalla Camera dei Deputati, e
non per elezione diretta; e la Camera dei Deputati potrà togliergliela
quando lo riterrà necessario, come avviene in una democrazia
parlamentare. In realtà a difendere la Costituzione così com’è, oltre
a una schiera di prestigiosi costituzionalisti, di artisti e
giornalisti, c’è un mare di gente che nei valori fondamentali che
professa non ci crede. Il ripudio del razzismo, l’avversione per il
fascismo e la fiducia nella democrazia rappresentativa non mi sembrano
cavalli di battaglia di Salvini, della Meloni e di Grillo. Saranno
loro determinanti quando si tratterà di tradurre in politica l’esito
del referendum.
Liberi di pensare che basterà togliere di mezzo Renzi per aprire la
strada a un futuro radioso. Io non lo penso. E aspetto che i Cinque
Stelle ci dicano cosa faranno dopo l’eventuale vittoria del No. Alcuni
di voi non lo ritengono necessario e giustificano il loro silenzio,
insulti e calunnie a parte. Ho sentito Di Maio dichiarare che loro una
proposta di legge elettorale ce l’hanno e sono pronti a presentarla.
Ma se gli altri non fossero disponibili a votarla, loro si siederanno
con gli altri partiti per trovare una soluzione?
Poi ci sono i pentiti di aver votato a sinistra che mi considerano un
nostalgico, come se mi fossi innamorato di Sofia Loren 50 anni fa e
non mi facessi una ragione del fatto che la sua bellezza è sfiorita,
mentre, sottinteso, apparivano sulla scena i grandi seduttori Di
Battista, Di Maio, Meloni e Salvini. Io non ne subisco il fascino ma
li aspetto alla prova dei fatti. Li trovo preparatissimi a parlare di
scrofe ferite ma incapaci di farci comprendere quali bestie si
propongono di allevare in alternativa. A meno che la Raggi, oltre a
sfoggiare un inglese perfetto, stia rivoltando Roma come un calzino
senza che me ne sia accorto. Intanto non capisco di quale incoerenza
sarei colpevole. Berlusconi vota NO, ma chiunque conosca veramente la
mia storia sa che sono stato sempre favorevole a cambiare la seconda
parte della Costituzione, che non nei principi fondamentali ma nella
parte attuativa risente di essere nata quando c’era ancora l’Unione
Sovietica e la principale forza d’opposizione non era legittimata a
governare. Quindi la necessità di percorsi più tortuosi per legiferare
serviva anche a tener conto del Partito Comunista Italiano. Il
bicameralismo perfetto oggi indebolisce i governi in carica, li
costringe a defatiganti negoziazioni e alla decretazione d’urgenza,
che non è il modo migliore per tener conto del Parlamento.
Le mie trasmissioni in passato raramente hanno potuto contare sulla
sinistra, dalla quale non sono mai stato premiato. Invece hanno dato
voce al movimento referendario di Mario Segni e Marco Pannella che
imposero il superamento del perverso sistema delle preferenze a cui
era molto affezionata la mafia. Riguardo alle regole fondamentali su
cui si basa una società e alla lotta alla criminalità non ho mai
distinto tra destra e sinistra ma tra battaglie giuste e sbagliate.
Dunque distinguere i poteri del Senato da quelli della Camera non è
sbagliato, non è sbagliato avere un Senato che non sia eletto alla
stessa esatta maniera della Camera. Se avessero la stessa fonte di
legittimazione non si potrebbe lasciare soltanto ai deputati il potere
di dare e togliere la fiducia al governo. Ma ho sempre avversato
l’Italicum perché pretendo di essere io a scegliere chi mi deve
rappresentare.
Renzi ha compiuto errori abissali, ha personalizzato questa campagna
oltre ogni limite, ma si è impegnato a cambiare la legge elettorale
con un consenso ampio. Mi auguro che si scelga la strada dei collegi
uninominali dove si possa scegliere il candidato migliore per
rappresentare un territorio. Se Renzi dovesse vincere non ci saranno
dittature ma libere elezioni. Il Movimento Cinque Stelle, Berlusconi e
Salvini potranno batterlo con un programma credibile. Se invece
perderà non sappiamo cosa accadrà perché nessuno ha voluto dircelo. Si
tratta di scegliere, non tra l’abisso o il fallimento delle banche, e
la continuità senza scosse, ma di decidere per quale strada la nostra
democrazia possa uscire più forte e autorevole. Grillo vuole che
votiate con la pancia, con la rabbia, col disprezzo per i vostri
avversari, io vi auguro di votare con la testa. Come farò io. In modo
da poter controllare successivamente l’esito del vostro voto e
comprendere se avete sbagliato o avete visto giusto.
In alternativa sarebbe meglio votare col culo, lanciando in aria una
monetina, così almeno potremo prendercela con la cattiva sorte. Buon
voto a tutti!