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PRIMO PIANO
Venerdì 6 Gennaio 2017
Sull’approvazione della riforma elettorale perché sono divergenti anche i loro interessi
Salvini ha fretta ma il Cav no
Non si muoverà nulla fino alla sentenza della Consulta
DI
MARCO BERTONCINI
C
ome procedono la
Lega e Fi, in attesa
che si discuta (quando, dove e con chi si
ignora) la riforma elettorale?
Non c’è molto che al momento li unisca, anche perché più
Matteo Salvini mette fretta,
più Silvio Berlusconi rallenta.
Non è soltanto questione
di pelle e di carattere, anche
se i due si detestano cordialmente e si manderebbero reciprocamente a quel paese, se
non avessero un folle bisogno
l’uno dell’altro: per meglio dire,
dei voti dell’altro. C’è una completa difformità di linea politica. Salvini vorrebbe andare
alle urne immediatamente,
ma ormai ad affermarlo sono
rimasti lui, Matteo Renzi e
qualche poco convinto replicante renziano. In ogni modo,
procede a testa bassa, postulando elezioni primarie in
una coalizione che nessuno sa
nemmeno se sarà ricostruita
e lanciando parole d’ordine
accomunate da una caratteristica: sono distanti quanto più
possibile dalla condotta dei
popolari europei, dal condottiero del Carroccio considerati
altrettanti schiavi di Angela
Merkel. L’importante è dare
addosso in egual misura a
euro, Europa, migranti, tasse,
riforma Fornero, accentuando
il distacco dai berlusconiani.
A loro volta questi ultimi sembrano intenti a
cercare agganci con cespugli
centristi, in genere ex azzurri,
anche per avere appoggi nelle
trattative per la legge elettorale. Paolo Romani parla a
Libero di un coordinamento
senatoriale «con Quagliariello,
Fitto e Mauro», aggiungendovi
il gruppo semi misto Gal. Il suo
omologo Renato Brunetta si
spinge molto più in là nell’elenco: «da Rotondi a Quagliariello,
a Mario Mauro, a Storace, Cesa,
ai civici [intendendo sindaci di
SCOVATI NELLA RETE
Silvio Berlusconi e Matteo Salvini
liste civiche], a sigle storiche
come il Partito repubblicano e
il Partito liberale». Almeno, così
in un’intervista al Quotidiano
Nazionale di martedì scorso,
perché un mese fa, rispondendo a la Repubblica, aveva
aggiunto«Lega, Fratelli d’Italia, Storace», sempre badando
bene a escludere il Ncd.
In realtà sono tutti costretti ad aspettare o che
l’accordo per la nuova legge
elettorale si trovi o che ci si
adatti, a un certo momento,
a servirsi delle norme lasciate in piedi dalla Corte costituzionale. Quest’ultima è la
strada che si ritiene sarà alla
fine imboccata: per alcuni rassegnatamente, per altri (ma
sono molti a farci un pensierino, dentro e fuori il Pd) con
una certa soddisfazione. Fino
a quel momento, in ogni caso,
Salvini continuerà a far premura e Berlusconi a prender
tempo, nella reciproca convinzione che se sarà necessario si
troverà più avanti un’intesa,
nonostante il malanimo nel
frattempo maturato. Se non ce
ne sarà bisogno, ciascuno continuerà nel proprio percorso,
come da mesi.
© Riproduzione riservata
Vignetta di Claudio Cadei
INDISCREZIONARIO
DI
PUCCIO D’ANIELLO
***
«La proroga al 30 giugno dell’obbligo dei
Il presidente della commissione nazionale
italiana per l’Unesco Franco Bernabè, il condomini di installare sistemi di termoresottosegretario al ministero per i beni e le golazione e di contabilizzazione del calore
attività culturali e il turismo Ilaria Bor- non è dovuta tanto alla modesta percentualetti Buitoni e il sindaco di Napoli Luigi le raggiunta dei soggetti obbligati, quanto
De Magistris saranno tra i protagonisti dal alla confusione che regna ancora sovrana
13 al 15 gennaio dell’assemblea nazionale sull’argomento»: parole del presidente di
di Unesco giovani. L’iniziativa, patrocinata Aicarr, associazione italiana condizionamento dell’aria riscaldamento e
dal municipio partenopeo e dall’Orrefrigerazione, Livio De Santoli,
dine degli Ingegneri di Napoli,
da mesi impegnato su diversi tapermetterà a oltre trecento delegati
voli tecnici ed istituzionali protra i 20 e i 35 anni, rappresentanti
prio sulla contabilizzazione del
di tutte le regioni d’Italia (fra loro
calore. Inoltre, “ci sono motivi di
studenti, ricercatori, artisti, profesdiscussione e scarsa trasparenza
sionisti, manager e imprenditori) di
che permangono: per esempio, le
incontrare lcuni dei più alti rapmodalità di ripartizione delle
presentanti delle istituzioni naziospese in base ai consumi indinali ed internazionali, personalità
di rilievo del mondo della cultura, Franco Bernabè, viduali e ai costi fissi derivanti
dalle attività di manutenzione
dell’imprenditoria, del no-profit.
degli impianti. L’obiettivo che ci
Obiettivo principale della manifestazione, il lancio in Italia della campagna poniamo è raggiungere la predisposizione
internazionale Unesco #UNITE4HERITA- condivisa di un software da distribuire
GE (uniti per il patrimonio culturale), motto gratuitamente agli utenti nelle more delle
con il quale si è dato vita ad un movimen- approvazioni della normativa tecnica».
to globale impegnato nella salvaguardia e
nella promozione del patrimonio cultuale e
brillante. Dal 18 mardella diversità, anche attraverso l’utilizzo Dinamico, poliedrico,***
consapevole tra i giovani dei social network. zo al 2 luglio del prossimo anno la FondaA coordinare i lavori il presidente di Unesco zione Magnani Rocca, ospiterà una grande
mostra dedicata a Fortunato Depero (Fondo
giovani, Paolo Petrocelli.
1892 – Rovereto 1960) nella villa di Ma***
miano di Traversetolo, presso Parma. Oltre
I musei civici di Roma hanno bisogno di cento opere tra dipinti, le celebri tarsie in
essere assicurati. Il sindaco Virginia Rag- panno, i collage, disegni, abiti, mobili, progi lo sa, specie adesso, nel pieno dell’emer- getti pubblicitari, per celebrare il geniale
genza legata al terrorismo internazionale: e artefice di un’estetica innovativa che metcosì, via alla procedura aperta per l’affida- te in comunicazione le discipline dell’arte,
mento del servizio di copertura assicurativa dalla pittura alla scultura, dall’architettura
“all risk opere d’arte” (il testo è visibile sul al design, al teatro. La mostra è frutto delsito www.zetema.it). L’appalto decorrerà da la collaborazione istituzionale fra il Mart,
aprile fino a dicembre del prossimo, “fatta Museo di arte moderna e contemporanea
salva la facoltà di Zètema, previa comuni- di Trento e Rovereto, e la Fondazione Macazione da inviare all’appaltatore prima gnani Rocca, ed è curata da Nicoletta Bodella scadenza sopra indicata, di rinnovare schiero, già autrice di storiche ricognizioni
il servizio di anno in anno per un periodo su Depero, e Stefano Roffi, direttore scientimassimo due anni. Spesa prevista, 552 mila fico della Fondazione. Il futurista Depero si
euro. Tutto da assicurare a primo rischio schiera contro i modelli comuni provocando
assoluto entro il limite di 270 milioni di la rottura di schemi obsoleti grazie ad un
euro per anno assicurativo opere d’arte, lavoro creativo che, oltre all’estro, richiede
beni bibliografici e museografici. In cima tempo, sapienza, organizzazione. Spirito di
alla classifica, per i Musei Capitolini, Palaz- sacrificio abbinato alla volontà un po’ folle
zo Caffarelli-Clementino, con 115 milioni, e di andare oltre il limite, dettando regole
in coda alla lista il museo della Repubblica nuove in continuo mutamento: ancor oggi
Romana e della Memoria, con 30 mila euro. l’artista ci appare come dispensatore di
meraviglia.
L’Ara Pacis? Solo 11 milioni.