Foglio Avvisi Settimanali

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Transcript Foglio Avvisi Settimanali

N. 5
2 0 15
0709133009
V E R D E (IV)
Domenica 1 febbraio (3)
DOMENICA IV “PER ANNUM”
Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche
Lez. Fest.: Dt 18,15-20; Sal 94; I Cor 7,32-35; Mc 1,21-28
ASCOLTATE OGGI A VOCE DEL SIGNORE.
G I O R N ATA P E R L A V I TA
08,00
09,30
11,15
15,00
-
Caboni Basilia, Mocci Sisinnio
Sr. Gaetana - Medda Nicoletta
Riccardo, Angela
LABORATORIO DI CHIACCHIERINO (nel Salone)
Il cristiano è un uomo a cui Dio ha affidato tutti gli uomini. (S. GIOVANNI.
CRISOSTOMO)
Lunedì 2 febbraio
(5)
B I A N C O (P) 08,40 - Lodi
17,30 - CELEBRAZIONE DELLA CANDELORA
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE, festa
18,30 - FIACCOLATA
Messa propria, Gloria, prefazio proprio
Lez. Fest.: Ml 3,1-4; Sal 23; Lc 2,22-40
O Dio, come saresti piccolo se la mia mente potesse comprenderti! (S.
VIENI, SIGNORE, NEL TUO TEMPIO SANTO.
FRANCESCO DI SALES)
Martedì 3 febbraio (7)
VERDE
a
FERIA DELLA 4 SETTIMANA
(IV) 08,40 - Lodi
17,30 - Melis Teresina (1° anniv.) - Vespri
BUON COMPLEANNO
l’8 febbraio ad Angelo
Caboni, per i suoi 40 anni, da parte della moglie
Jessica.
PURIFICAZIONE,
CANDELORA.
PRESENTAZIONE
AL TEMPIO.
La PURIFICAZIOMessa a scelta, prefazio comune
NE di
Lez. Fer.: Eb 12,1-4; Sal 21; Mc 5,21-43
«Fratello mandorlo, parlami di Dio!». E il mandorlo si riempì di fiori (N.
Maria
TI LODERANNO, SIGNORE, QUELLI CHE TI CERCANO.
KAZANTZAKIS)
ricorda
Mercoledì 4 febbraio (7)
V E R D E (IV) 08,40 - Lodi
17,30
Giovanni
e
Palmira
Vespri
un’antica
FERIA DELLA 4a SETTIMANA
18,00 - INCONTRO FORANIALE DEI CATECHISTI (a Villaspeciosa)
usanza ebraica.
Messa a scelta, prefazio comune
Non è difficile credere nella maestà di Dio contemplando gli spazi dissemi- La CANDELORA affonda le raLez. Fer.: Eb 12,4-7.11-15; Sal 102; Mc 6,1-6
nati di stelle. Il difficile è riconoscerla nelle foglie del prezzemolo che stiamo dici in un’antica festa romaL’AMORE DEL SIGNORE È PER SEMPRE.
triturando in cucina. (S. MIRAUX)
na: un corteo che il 2 febGiovedì 5 febbraio (5)
R O S S O (IV) 08,40 - Lodi
braio attraversava la Roma
17,30 - Pezza Vittorio - Vespri
S. AGATA, vergine e martire, memoria
Antica. La Riforma Liturgica
Messa propria, prefazio comune
Dio è silenzio infinito, e la sua parola crea i mondi: Ha un solo pensiero, e insiste sulla “PRESENTAZIONE
Lez. Fer.: Eb 12,18-19.21-24; Sal 47; Mc 6,7-13
ogni pensiero viene da lui. Ha un solo amore, e tutto l’amore viene da lui. È del Signore”. Al centro di
ABBIAMO CONOSCIUTO, SIGNORE, IL TUO AMORE.
Dio. È il solo. È. (J. LOEW)
questa liturgia è il canto di
08,40
Lodi
lode del vecchio Simeone al
Venerdì 6 febbraio (5)
R O S S O (IV)
16,00 - ORA DI ADORAZIONE IN ON. DEL S. CUORE re messianico, la cui luce riS. PAOLO MIKI e compagni martiri, memoria
(SACERDOTE A DISPOSIZIONE PER LE CONFESSIONI)
schiara il mondo.
Messa propria, prefazio comune
17,00 - In on. del Sacro Cuore
17,30
Scamuzzi
Luigi
(30°)
Lez. Fer.: Eb 13,1-18; Sal 26; Mc 6,14-29
SAN BIAGIO
Se avessi un Dio che posso comprendere, non lo vorrei mai come Dio. (J.
ECKAHART)
IL SIGNORE È MIA LUCE E MIA SALVEZZA
Sabato 7 febbraio
(7)
BENEDIZIONE DELLA GOLA CON L’IMPOSIZIONE DELLE CANDELE IN ON. DI S. BIAGIO
VERDE
FERIA DELLA 4a SETTIMANA
Lez. Fer.: Eb 13,15-17.20-21; Sal 22; Mc 6,30-34
IL SIGNORE È IL MIO PASTORE: NON MANCO DI NULLA.
Con Dio il mondo è un mistero; senza Dio il mondo è un assurdo. (S.
SOLERO)
Vescovo di Sebaste, in Armenia, San Biagio
divenne
famoso
perché
liberò un
giovane dalla
spina che gli si era conficcata in gola. Ecco perché il 3
febbraio, in occasione della
sua memoria liturgica si fa la
benedizione della gola.
DÌ - Il 1° venerdì del mese, dalle
ore 16, sarà presente in Parrocchia
il sacerdote che viene da fuori a
disposizione per le confessioni.
* INCONTRI PER I FIDANZATI inizieranno la settimana successiva al 22 febbraio (il giorno e
l’ora saranno precisati nel foglio
della prossima settimana) e si concluderanno nel mese di aprile. Anche quest’anno saranno animati da
don Pes e da un’équipe costituita
da 3 coppie di laici.
Proprio
nel Tempio
avviene l’incontro tra Dio
e gli uomini.
Dio è un bambino in braccio
dell’umanità.
(IV) 08,40
15,30
17,00
17,30
Mc 1,29-39
RISANACI, SIGNORE, DIO DELLA VITA.
AVVISI * ATTIVITÀ INERENTI IL CATECHISMO mercoledì 4 a Villaspeciosa, alle
ore 18, INCONTRO FORANIALE DEI
CATECHISTI, con i responsabili dell’Ufficio Catechistico Diocesano.
domenica 8, alla messa delle 9,30,
CONSEGNA DEL VANGELO, per gli
alunni della 3A Elementare.
* COSTITUENDO COMITATO
PER I FESTEGGIAMENTI DI
SANTA MARIA - Si invitano tutte le persone di Serramanna, devoSupplemento a
Lodi
Confessioni
Rosario
Deff. Fam. Marcialis - Murgia
Nessuno mai ha visto Dio: il Figlio unico di Dio, quello che è sempre vicino
al Padre, ce l’ha fatto conoscere. (VANGELO DI GIOVANNI)
V E R D E (I) 08,00
09,30
DOMENICA V “PER ANNUM”
Messa propria, Gloria, Credo, prefazio delle domeniche 11,15
15,00
Lez. Fest.: Gb 7,1-4.6-7; Sal 146; I Cor 9,16-19.22-23;
17,00
Domenica 8 febbraio (3)
-
- Vittorio e Maria
- Efisio, Caterina, Sr. Maria Teresa
CONSEGNA DEL VANGELO - CAT. 3 ELEMENTARE
- Saba Nardo, Farris Odessina
- LABORATORIO DI CHIACCHIERINO (nel Salone)
- RIUNIONE DEL CONSIGLIO PASTORALE
te della Madonna, a volersi attivare
per costituire il Comitato per i festeggiamenti religiosi e civili. Poiché l’organizzazione dei festeggiamenti è assai complessa, è importante che si aggreghi un numero
cospicuo di persone che, oltre a
predisporre il programma, abbia il
tempo per poterlo preparare. Sette
mesi (tanti ne mancano alla Festa)
sono appena sufficienti per riuscire
a fare le cose bene.
* CONFESSORE IL 1° VENER-
A
- Stampato in 700 copie a cura delle Edizioni Grafiche Parrocchiali di S. Leonardo in Serramanna
-
LEGGIBILE E SCARICABILE
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“SOLIDALI PER LA VITA”
MESSAGGIO DEL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA C.E.I.
A
PER LA 37 GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
“I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i
bambini perché porteranno
avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza
e la saggezza della loro vita”.
Queste parole ricordate da
Papa Francesco sollecitano
un rinnovato riconoscimento
della persona umana e una
cura più adeguata della vita,
dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci
servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1Cor
15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni
donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita.
Quando una famiglia si apre
ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne
del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza”
e in quella casa risplende un
bagliore nuovo non solo per
la famiglia, ma per l’intera società.
Il preoccupante declino demografico che stiamo vivendo
è segno che soffriamo l’eclissi di questa luce. Infatti, la
denatalità avrà effetti devastanti sul futuro: i bambini che
nascono oggi, sempre meno,
si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide
sociale rovesciata, portando
su di loro il peso schiacciante
delle generazioni precedenti.
Incalzante, dunque, diventa
la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a
quali figli lasceremo il mondo?
Il triste fenomeno dell’aborto è
una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di
portare un prezioso contributo
all’Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto
del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una
notevole dispersione di ovuli
fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai.
Il desiderio di avere un figlio
è nobile e grande; è come un
lievito che fa fermentare la
nostra società, segnata dalla
“cultura del benessere che ci
anestetizza” e dalla crisi economica che pare non finire. Il
nostro Paese non può lasciarsi rubare la fecondità.
È un investimento necessario
per il futuro assecondare
questo desiderio che è vivo
in tanti uomini e donne.
Affinché questo desiderio
non si trasformi in pretesa
occorre aprire il cuore anche
ai bambini già nati e in stato
di abbandono. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione
e di affido che sono ancora
oggi eccessivamente carichi
di difficoltà per i costi, la burocrazia e, talvolta, non privi di
amara solitudine. Spesso
sono coniugi che soffrono la
sterilità biologica e che si
preparano a divenire la famiglia di chi non ha famiglia,
sperimentando “quanto stretta è la porta e angusta la via
che conduce alla vita” (Mt
7,14).
La solidarietà verso la vita –
accanto a queste strade e alla
lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a
forme nuove e creative di
generosità, come una famiglia che adotta una famiglia.
Possono nascere percorsi di
prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino
può trovare una famiglia, o un
gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro,
evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo
malgrado, è orientata.
Una scelta di solidarietà per
la vita che, anche dinanzi ai
nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al
grido che risuona sin dalla
genesi dell’umanità: “dov’è
tuo fratello?”(cfr. Gen 4,9).
Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco, “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza.
Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”.
La fantasia dell’amore può
farci uscire da questo vicolo
cieco inaugurando un nuovo
umanesimo: “vivere fino in
fondo ciò che è umano (…)
migliora il cristiano e feconda
la città”. La costruzione di
questo nuovo umanesimo è
la vera sfida che ci attende e
parte dal sì alla vita.