N°43 del 08/12/2016

Download Report

Transcript N°43 del 08/12/2016

chic & cool
wedding
€ 1 , 00
0828. 1992339 - unicosettimanale. it - redazione@unicosettimanale. it
Editore: Calore s. r. l. Sede Legale: Via S. Giovanni, 86 - Villa Littorio - Laurino (Sa); Sede Redazionale:Viale della Repubblica, 177
Capaccio Paestum (Sa) - “Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1,
comma 1, Aut: 952/ATSUD/SA - Dir. Com. Business Salerno - Abb. annuale 25, 00€
Banche di credito cooperativo
Battipaglia, Monte Pruno, Aquara, Cilento, Buonabitacolo e Buccino al top
stata pubblicata in questi giorni l’annuale
edizione dell’Atlante delle Banche Leader
di MF Milano Finanza ed Italia Oggi, in
collaborazione con Accenture. Si confermano le
ottime prestazioni della Banca Monte Pruno,
della Bcc di Aquara e della BCC del Cilento e di
altre Bcc dell’area Parco all’interno di questa speciale rivista che raccoglie i dati di bilancio di tutto
il sistema bancario italiano. Primo risultato da
sottolineare riguarda la classifica dedicata ai creatori di valore delle banche minori, per dimensione, dove la Banca Monte Pruno si posiziona al
terzo posto e quella di Aquara al sesto nella classifica come “creatori di valori” in Italia. Nella sezione dei creatori di valori vengono, per
l’appunto, inserite le realtà bancarie che hanno
sensibilmente migliorato le masse amministrate
ed i risultati reddituali.
SEGUE A PAGINA 13
È
L.R.
C
hi e cosa attendere? È
la domanda che si ripete in questo periodo
dell’anno riflettendo sull’Avvento.
La Chiesa fornisce lo spunto
per una pausa rispetto alla
vita frenetica e a volte trasgressiva per il piacere di gustare una libertà senza limiti,
scelta che, anche se non contraddistingue il nostro quotidiano, sovente appare senza
meta e, di conseguenza, priva
di gioiosa serenità.
Nel profondo dell’animo non
di rado si sente l’esigenza di
cambiare mentalità.
SEGUE A PAGINA 8
Michele Albanese e Antonio Marino
Il voto libero
Il grano,
dei Cilentani dono degli dei
ORESTE MOTTOLA
GIUSEPPE LIUCCIO
I
E
siti del Referendum con
il Cilento uguale al resto
del Meridione e uniformato ai flussi elettorali nazionali. Chi ha pensato di "forzare"
gli elettori con blandizie varie
ora si ritrova scornato e depresso. Sconfitto anche il tentativo di rinchiuderci in
macchiette degne dei tempi di
Lauro e Gava.
ARTICOLI A PAGINA 3 E 9
I cammini
UNESCO
GINA CHIACCHIARO
“V
REDAZIONE
Il Natale è
alle porte
Anno XVII
n° 43 del 08 dicembre 2016
l pane è da sempre re dell’alimentazione. Nei secoli
è
stato
la
benedizione delle case, simbolo di ricchezza e di abbondanza.
La
mancanza,
sinonimo di privazione,
stenti, miseria, e, forse per
questo, la mitologia antica è
popolata di dee e dei protettori dei campi e dei frumenti,
i cui raccolti abbondanti assicuravano pane e sopravvivenza. Ritualità che si è, poi,
trasferita nella liturgia cristiana, ricca, a sua volta, di
madonne e santi a protezione
di campagne.
SEGUE A PAGINA 11
edere il mondo
dalla prospettiva
locale, senza perdere la complessità e la dimensione globale” questa la ragione
principale del Festival GlocalNews, l’aggiornamento di giornalismo locale e globale
organizzato da VareseNews.
Quattro giorni intensi dove l’innovazione nel campo dell’informazione è di casa. Stiamo
vivendo anni di grandi cambiamenti e di crisi nel settore del
giornalismo. Si sente dire che il
futuro è nell’informazione locale, ma con lo sviluppo delle
piattaforme, tutti i soggetti vengono messi in discussione e allora l’incontro e il confronto è
d’obbligo. SEGUE A PAGINA 2
IL SONDAGGIO
Amministrative Capaccio
N
ella primavera 2017 in molti comuni del Parco Nazionale
del Cilento, Vallo di Diano e Alburni si andrà alle urne
per eleggere il nuovo sindaco e consiglio.
Nel comune di Capaccio Paestum sono 9 i potenziali candidati.
Secondo te quali di questi ha più possibilità di andare al ballottaggio?
(Esprimi massimo 2 preferenze)
Gennaro De Caro
Tonino De Rosa
Ernesto Franco
Mimmo Nese
Angelo Quaglia
Nicola Ragni
Emanuele Sica
Franco Sica
Italo Voza
Per votare vai sul sito www.unicosettimanale.it
2
n° 43 08/12/2016
PARCO CILENTO DIANO ALBURNI
Dai Siti UNESCO ai Cammini Culturali
La bellezza salverà il mondo
SEGUE DALLA PRIMA
GINA CHIACCHIARO
L’
aggiornamento, ove si
sono alternati diversi
soggetti tra giornalisti, filosofi, architetti dell’informazione, formatori, politici,
esperti di data, instagrammer,
manager, studenti, imprenditori,
comunicatori ed altri, ha cercato
di darci momenti di approfondimento tecnico, ma anche filosofico e ci ha portato a considerare
come il sistema distributivo
delle notizie cambia e con esso
cambia anche la nostra percezione delle cose.
Oggi l’informazione è sempre
più tecnologica e incide sul nostro modo di fare giornalismo,
locale e globale sono sempre più
connessi e la narrazione dei fatti
avviene sempre più con strumenti integrati. La qualità dell’informazione dipende dal
modo in cui si fa e diventano
fondamentali
l’accuratezza,
l’indipendenza, la completezza,
la legalità e la trasparenza. Intorno a noi c’è un quadro di
frammentazione nella distribuzione delle notizie ed emergono
aspetti e problematiche importanti: mancanza di identità, di riferimenti deontologici, di
archivio e questo spesso ci porta
a dubitare della fondatezza della
notizia stessa.
Giornalismo, però, è anche valorizzare progetti, luoghi e opportunità per i nostri territori.
Infatti cultura e ambiente sempre di più viaggiano insieme soprattutto perché i cittadini
scelgono di conoscere viaggiando le diverse sfaccettature
del nostro mondo: arte, cultura,
storia, bellezza del paesaggio
nel suo insieme.
L’Italia è un immenso patrimonio culturale e ambientale ma
dobbiamo evitare che troppi turisti minaccino questi siti di interesse mondiale. Dobbiamo
imparare a gestire il turista e ad
offrirgli un pacchetto completo
che lo guidi nell’apprezzare la
bellezza in ogni sua forma.
I siti Unesco sono un valore inestimabile, dobbiamo imparare a
riconoscerli, a prenderne consapevolezza e dobbiamo fare in
modo che essi sappiano raccontare al turista tutta lo loro storia.
Quindi professionalità.
La Via Francigena, ad esempio,
sono 1800km da Canterbury a
Roma e migliaia di persone che
la camminano. È un itinerario
culturale interessante che mette
assieme l’aspetto storico e l'attualità. È un fatto urbano e rurale. È fatto di pellegrini e
commercianti, laici e credenti.
Lo si può vivere da tanti punti di
vista. Oggi è di moda camminare, allora valorizziamo il turismo
esperienziale.
È
importante, allora, che nasca
collaborazione tra associazioni
e siti UNESCO, tra pubblico e
privato. Deve crescere la consapevolezza della bellezza tra i
cittadini residenti e la capacità
di comunicare alle nuove generazioni. Devono essere ascoltate
oltre che viste perché è necessario interagire con i residenti.
Creare anche momenti di accoglienza dalla popolazione locale
per i turisti e poi è necessario il
restauro. La Via Francigena sta
volando e allora i prodotti turistici per turisti e residenti devono sempre più divenire
esperienze da vivere.
UNESCO e lentezza come si
coniugano?
Le cinque terre, ad esempio, lavorano sul vino. Raccontare le
storie e interagire con i turisti
diventa turismo esperienziale e
le guide, ben preparate, sono
importanti perché devono sa-
persi interfacciare con i turisti.
Il tema dell'accoglienza si deve
sposare con la diversità per esaltare le identità. Noi abbiamo la
storia e la proiettiamo nella realtà attraverso la strada che noi
percorriamo. Nel caso della via
Francigena si percorre la bellezza che dobbiamo tutelare,
studiare e promuovere. Gli elementi di forza sono la consapevolezza prima di tutto e poi
bisogna attrezzare gli uomini.
Creare condizioni economiche
per la generazione futura. Far
capire ai giovani la bellezza da
integrare anche per un futuro di
pace. Alla bellezza ci si abitua
ma non è scontato che resti in
eterna. Partire dal passato, da
quello che c'era già. Il web con
portale ben organizzato. Calendario di eventi. Continuità sulla
comunicazione. Sostenibilità,
luoghi, accoglienza è il futuro
da percorrere!
Giovani della Valle del Calore premiati alla Camera
Luca da Piaggine e Valentina da Altavilla
ORESTE MOTTOLA
LUCA COCCARO, DA PIAGGINE. Importante riconoscimento per Luca Coccaro,
studente 27enne di Piaggine La
fondazione Italia – USA gli ha
conferito la “pergamena di merito”. La cerimonia si è svolta
presso la Camera dei Deputati
della Repubblica, alla presenza
di una folta schiera di giovani
laureati, di numerose personalità della politica e della cultura
e delle eccellenze della imprenditoria italiana. Luca Coccaro,
studente in lingue e lettere mo-
derne all’università di Perugia,
è stato premiato da Antonio
Marzano, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Economia e
del Lavoro, quale giovane laureato più meritevole.
“Siamo felicissimi per Luca per
la sua famiglia ed anche perché
un altro giovane del nostro Comune, cresciuto e formatosi a
Piaggine, riceve un riconoscimento culturale importante, a
dimostrazione del fatto che le
nostre scuole, per chi ha la volontà di studiare, riescono a
sfornare studenti di qualità”, ha
detto il sindaco di Piaggine Guglielmo Vairo.
VALENTINA STOPPIELLO,
da Serre. Le è stata conferita la
“Pergamena di merito” direttamente all’interno della Camera
dei Deputati e alla presenza dei
vertici della Fondazione ItaliaUsa, di qualificati esponenti del
mondo delle imprese, di giornalisti e di parlamentari. Valentina
Stoppiello, 23 anni, di Serre è
stata selezionata dalla Fonda-
zione tra i giovani laureati italiani più meritevoli nel corso
dell’anno.
Valentina Stoppiello, figlia
dell’altavillese Antonio, autista
di bus trasferito a Serre, è laureata all’università di Salerno in
lingue e culture straniere con
110 e lode e adesso è iscritta alla
magistrale all’Orientale a Napoli al corso Lingue e comunicazione interculturale in area
euromediterranea. Contemporaneamente sta svolgendo anche
un
master
in
Global
marketing,comunicazione
e
made in italy promosso dalla
fondazione italia Usa e dal centro studi comunicare l’impresa.
Tra le sue aspirazioni c’è quella
di lavorare nell’ambito delle relazioni e del commercio internazionale. “Siamo tutti molto
orgogliosi di questo suo traguardo raggiunto – ci racconta
il padre Antonio – e speriamo
sia solo il primo di tanti altri. È
stata una grande soddisfazione
per lei e noi tutti vedere ricono-
sciuti i suoi meriti e un onore
poter assistere alla premiazione
in un contesto come lacamera
dei deputati, alla presenza di
oratori di un certo rilievo che
hanno tenuto bellissimi discorsi
di congratulazioni e incoraggiamento a proseguire e continuare
a lavorare bene in questa direzione a tutti i giovani premiati.
Lei, tra i più giovani presenti,
era molto emozionata di poter
rappresentare il suo piccolo
paese e felice delle grandi opportunità e della formazione che
questo master le sta offrendo”.
Messaggi di complimenti a Valentina Stoppiello sono stati già
indirizzati dai sindaci di Altavilla e Serre.
PARCO CILENTO DIANO ALBURNI
n° 43 08/12/2016
3
Comune e Parco hanno interessi convergenti da mettere in rete
Pellegrino e Aloia non vivano da separati in casa
VERONICA GATTA
N
el mese di novembre, il
Parco Nazionale del Cilento, del Vallo di
Diano e degli Alburni ha compiuto il primo passo verso la valorizzazione del patrimonio
immobiliare dell’Ente Parco, attraverso la pubblicazione di un
bando per l’affidamento della
gestione produttiva dell’Uliveto
sito in località “Tenuta Montesani” a Vallo della Lucania:
scopo di tale iniziativa è quello
di trasformare un’area di particolare pregio in un laboratorio a
cielo aperto di sperimentazione
e applicazione di tecniche e metodi di lavorazione e coltivazione innovativi, biologici ed
ecocompatibili.
Il bando premierà quelle realtà
imprenditoriali capaci di proporre un progetto innovativo da
un punto di vista agronomico
che, nel giro di pochi anni,
possa trasformare “Tenuta Montesani” in un modello per tutto il
territorio di pratiche e tecniche
utilizzate nell’ambito di una
produzione oleicola d’eccellenza.
Parallelamente, il bando prevede la realizzazione di percorsi
didattici ed educativi nell’ambito della struttura del Centro
Ricerche sulla Biodiversità, che,
attraverso la creazione un circuito di laboratori didattici,
possa costituirsi come luogo
simbolo per i giovani studenti
del nostro territorio per l’apprendimento di nozioni e buone
pratiche legate ai temi dell’agricoltura biologica e dell’educazione alimentare.
Possiamo considerare, questo,
come il primo passo di un lungo
ed importante processo di valorizzazione di tutto il patrimonio
immobiliare dell’Ente Parco; un
processo che farà in modo che
la “nostra” ricchezza possa diventare opportunità concreta per
chi vive nel Parco Nazionale del
Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nel corso dell’ultimo
consiglio direttivo dell’Ente
Parco, il presidente, Tommaso
Pellegrino, ha reso noto che il
bando ha avuto numerose adesioni, per cui è evidente che a
breve vedremo degli operatori,
con la speranza che siano giovani, che potranno ricavare reddito da un’attività agricola e di
ricerca avviata nel cuore del
parco.
Il secondo passo verso la piena
valorizzazione del nostro territorio è rappresentato da un avviso comparso lo scorso 25
novembre sul sito del PNCVDA
in merito alla manifestazione di
interesse per la “concessione del
servizio di gestione della struttura denominata Ostello del
Mingardo e beni accessori”.
Tale affidamento ha per oggetto
la valorizzazione, la promozione turistica e la gestione dei
servizi ricettivi dell’Ostello del
Mingardo e dei beni accessori,
sito nel Comune di Celle di Bulgheria.
L’Ostello del Mingardo è di proprietà del comune di Celle di
Bulgheria, mentre i beni accessori appartengono all’Ente
Parco (1 campo da tennis in
terra battuta, 2 campi da bocce,
Casina del Mingardo – un fabbricato in muratura di pietra su
due livelli di circa 40 mq per livello –, area verde in cui potrebbe essere realizzata un’area
di parcheggio e uno spazio
verde attrezzato per aree picnic). La durata del servizio di
gestione è stabilita in venti anni,
decorrenti dalla sottoscrizione
del contratto.
Ma è bene ricordare che un piccolo passo verso la valorizzazione del territorio del Parco e
dei suoi beni era già stato compiuto lo scorso anno quando, in
contemporanea con EXPO 2015
di Milano, l’Ente Parco – nell’ambito dell’iniziativa “Expo e
territori” – aveva allestito uno
spazio espositivo dal titolo “Cilento.Mondo – Un mondo di
biodiversità”. Da luglio 2015 ad
ottobre dello stesso anno, il prestigioso “Palazzo Mainenti” di
Vallo della Lucania ha ospitato
una mostra permanente finalizzata a rappresentare la Biodiversità del Parco Nazionale nella
sua accezione più ampia: dalle
specifiche peculiarità ed eccellenze del territorio e dal ruolo
esercitato dall’Ente gestore
dell’area protetta nella tutela e
valorizzazione dell’ambiente
naturale, alle sue integrazioni
con i percorsi, i prodotti e, in generale, con le tradizioni culturali
dell’intero territorio.
È stata, inoltre, quella un’occasione per valorizzare uno dei più
suggestivi ed importanti esempi
di palazzi signorili del Cilento,
permettendo ai tanti abitanti di
Vallo della Lucania – oltre che
ai cilentani e turisti – di visi-
tarlo.
Ma “Cilento.Mondo” è
stato anche il primo passo
verso il recupero del rapporto tra l’Ente Parco e la
città di Vallo della Lucania che lo ospita; un rapporto intensificatosi da quando
gli uffici del Parco sono ritornati
a Palazzo Mainenti, nel centro
della cittadina cilentana.
Al sindaco di Vallo della Lucania – Toni Aloia – e al Presidente del PNCVDA – Tommaso
Pellegrino – spetta il compito di
implementare questo rapporto.
Infatti, con la soppressione
dell’Asl n°3 e l’accorpamento a
quella di Salerno, il “capoluogo
del Cilento” si è visto sottrarre
un centro decisionale che è stato
Un SÌ battuto dai NO!
MONCIL
C
ome i nostri elettori sanno, Unico non ha
trattato nel merito la tematica referendaria in quanto ci è sembrato già abbastanza
inflazionato il mondo dell’informazione sull’argomento.
Ma il risultato che ha visto prevalere le tesi dei
NO contro la proposta del SÌ e le sue ricadute
sulla vita quotidiana di tutti noi e, soprattutto,
della realtà territoriale in cui viviamo la nostra
quotidianità mi porta a fare alcune considerazioni.
La prima riguarda, ancora una volta, la scarsa
partecipazione al voto da parte del Meridione, in
generale, e dell’area compresa nel perimetro del
Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in particolare. Anche in presenza di una
oceanica partecipazione al voto a livello nazionale, il nostro territorio ha rilevato una partecipazione modesta al voto e, al contempo, chi è
andato a votare ha premiato la compagine che militava sotto le bandiere dei NO.
La seconda si riferisce ai motivi che hanno indotto
la maggioranza a preferire un voto che ha tolto di
mezzo un presidente del consiglio e un governo
che in 2 anni e mezzo ha approvato, a parte le riforme elettorale, una serie di leggi che erano da
lungo tempo attese ma languivano nel balletto tra
Camera e Senato. In sostanza, il popolo sovrano
ha preferito l’articolazione infinita dei motivi
della conservazione dello status quo ai “timidi”
passi avanti fatti nella direzione dell’andare oltre.
per anni il simbolo del potere
sul territorio. Oggi, Vallo della
Lucania ha la possibilità di rilanciarsi come “capitale” della
regione verde del Parco. Per
farlo, i due soggetti (comune e
parco), che hanno interesse a sostenersi a vicenda, tramite i loro
rappresentanti hanno l’obbligo
morale di immaginare una comune strategia di rilancio. Pellegrino e Aloia non possono
permettersi il lusso di vivere da
separati in casa.
La terza considerazione è su cosa accadrà con il
ritorno ad una politica fatta di melina e che lascia
marcire i problemi fino a quando non siano essi
stessi a sopravanzare la realtà. In fondo, quello
che abbiamo imparato da questa catarsi elettorale
è che ci preferiamo insensibili al futuro preferendo
stare fermi al bordo della strada a fare l’autostop
invece di avanzare, anche se solo a piedi, in attesa
che passino i traghettatori con i loro alquanto
sgarrupati mezzi di trasporto incapaci di contenerci tutti.
Con la speranza anacronistica, però, di poter trovare posto accomodandoci sullo strapuntino più
confacente al nostro pensiero. Lì in compagnia di
chi, più o meno, la pensa come noi, potremo indicarci gli altri che si muovono accanto, restano indietro o ci precedono felici di essere stati uno dei
tanti NO che hanno abbattuto forse l’unica vera
esperienza di governo che voleva traghettare
l’Italia nella modernità della politica mettendola
al passo con le tante esperienze scientifiche, imprenditoriali e culturali di cui, nonostante tutto, è
ricco il nostro paese.
La “coalizione dei NO” ha fatto il pieno di voti
provenienti da ogni categoria sociale. Incredibilmente, sono stati proprio i giovani a riportare a
galla la vecchia guardia diventata pasdaran della
“costituzione” dopo che per decenni ne hanno
fatto strame.
Ed è proprio questo che lascia almeno l’illusione
che, unitamente al Senato della Repubblica, i tanti
NO accorsi alla chiamata “alle armi” per garantire il bicameralismo perfetto non abbiano la spudoratezza di voler ridicolizzare i principi
fondamentali della “Carta” che, quelli sì, danno
il senso di uno stato che sa conciliare le esigenze
dei singoli con gli interessi generali.
4
n° 43 08/12/2016
SUL TERRITORIO
BOOM DI SOCI PER LA NUOVA FILIALE
Premiata la scelta della Bcc Aquara di essere presente a S.Gregorio Magno
Cresce di giorno in giorno l’entusiasmo nella popolazione di San
Gregorio Magno e dell’intero
comprensorio nella Valle del Sele
per la prossima apertura della filiale della Bcc Aquara che era
stata annunciata giusto un anno fa
dal direttore generale Antonio
Marino durante i numerosi incontri con i cittadini. Interesse dimostrato dalle tantissime richieste
per poter diventare soci dell’istituto di credito che della presenza
sul territorio non fa solo uno slogan. Di qui la decisone dell’apertura della filiale a San Gregorio
Magno in un ‘area, comprendente
anche i comuni di Buccino, Palomonte e Ricigliano, che altre banche hanno deciso di non curare.
“La Bcc Aquara da sempre sostiene anche questo territorio e
per questo sono in molti a mostrare interesse per l’apertura
della nuova filiale. - sottolinea
BANCA LEADER
Creazione di valori. Settimi in Italia.
Antonella Ianniello, imprenditrice nativa di San Gregorio
Magno - Siamo certi che con la
prossima piena operatività della
filiale la Bcc Aquara confermerà
la propria capacità di ascolto
nell’interesse dell’intero comprensorio”. Per aderire alla compagine sociale della Bcc Aquara è
possibile visitare il sito della
banca www.bccaquara.it oppure
rivolgersi alla filiale di Oliveto
Citra, in particolare, o a quelle di
Campagna, Santa Cecilia di
Eboli, Battipaglia, Salerno, Capaccio, Roccadaspide, Castel San
Lorenzo o Aquara.
Bcc Aquara tra le banche leader in
Italia per il proprio operato secondo
l’indagine del quotidiano economico
nazionale Milano Finanza che ha
certificato il settimo posto tra le banche leader istituti di credito che
creano valore. Un risultato che premia la banca di credito cooperativo
lo scorso anno al diciottesimo posto.
Un traguardo che premia la professionalità della Bcc Aquara, da sempre in prima linea quando si tratta di
difendere principi importanti come
quello della trasparenza. “Siamo
soddisfatti del risultato che nell’indagine di Milano Finanza ci posiziona tra le eccellenze in Italia per
quanto riguarda le attività svolte
dagli istituti di credito. - ha sottolineato Antonio Marino, direttore ge-
nerale della Bcc Aquara -. Un ulteriore motivo per offrire sempre maggiori e qualificati servizi all’intera
nostra clientela contribuendo allo
sviluppo delle comunità locali.
Siamo al settimo posto in Italia tra
gli istituti di credito minori che
creano valore. L’anno scorso eravamo.al 18 posto. Si tratta di un
grande risultato”.
CAPACCIO
TRASPARENZA
Gara Gastronomica
PACECO NON È COSÌ LONTANA
del Liceo “Piranesi”
Banca commissariarata per mafia: Bcc Aquara dice no all’addebito
Banca di Credito Cooperativo
"Senatore Pietro Grammatico" di
Paceco commissariata per mafia:
no della Bcc Aquara all’addebito
di circa 150mila euro predisposto
dal Fondo Temporaneo di Garanzia che è stato costituito nel maggio del 2016 con la finalità “fino
alla data di adesione della banca
di credito cooperativo a un gruppo
bancario” di promuovere, pure
con interventi di sostegno, “processi di consolidamento e di concentrazione tra le banche
consorziate, al fine di razionaliz-
zare la struttura del Credito Cooperativo e migliorane l’efficienza”. Insieme a poche altre
banche di credito cooperative operanti sul territorio nazionale, pur
condividendo i principi ispiratori
CAMPAGNA
risanamento dell’istituto di credito
sarebbe prematuro prima della definizione dell’inchiesta giudiziaria. E riaffermando, così,
l’impegno per la tutela degli interessi di tutti i soci e dell’intera
clientela che la Bcc Aquara ritiene
da sempre prioritari come dimostra l’attivismo continuo, ed in
corso, per quanto riguarda gli sviluppi della riforma delle banche di
credito cooperativo decisa dal Governo.
Le nuove generazioni oggetto di notevole attenzione da parte della Bcc
Aquara che supporta tutte le iniziative da loro ispirate con ricadute positive per il territorio. Come dimostra
l’affiancamento offerto agli studenti
del Liceo Scientifico “G.B.Piranesi”
di Capaccio che er giovedì 15 dicembre hanno organizzato presso il Paradiso Agripaestum
la
“Gara
Gastronomica 2018”.
L’ANNIVERSARIO
Punto di riferimento per tutti
La filiale a Quadrivio di Campagna della Bcc Aquara si conferma
punto di riferimento per il territorio e quotidianamente sono numerose le persone che si rivolgono al
preposto ed al personale per illustrare le proprie esigenze ottenendo sempre una risposta in
dell’organismo, viene chiesta
chiarezza sui criteri con cui vengono individuati i soggetti da aiutare e le misure da adottare. Per
quanto riguarda la Banca di Credito Cooperativo "Senatore Pietro
Grammatico" di Paceco la Bcc
Aquara ritiene prioritaria la necessità di appurare se il commissariamento dell’istituto di credito
siciliano sia frutto di una non prudente gestione oppure delle infiltrazioni della mafia come
paventato dall’autorità giudiziaria.
Analizzando che l’addebito per il
tempi brevi oltre che adeguata.
Presenza della Bcc Aquara resa
maggiormente visibile pure dalla
nuova installazione dell’insegna
esterna che permette a chiunque di
individuare anche a distanza l’ubicazione della filiale a Quadrivio di
Campagna.
Decennale per la Groupama
di Auricchio
ALBANELLA
Tipicità e sviluppo delle aree interne
Tutela e promozione delle tipicità
mission della Bcc Aquara riconosciuta dal territorio tanto che il direttore generale, Antonio Marino,
sarà protagonista della Giornata
promozionale dell’olio d’oliva in
qualità di relatore ad Albanella domenica 11 dicembre in occasione
del dibattito dal tema “Strumenti
per lo sviluppo delle aree interne”.
Decennale del mandato Groupama
Assicurazione per l’agenzia di
Roccadaspide di Pinuccio e Sergio
Auricchio che hanno riunito al
Mec Hotel di Capaccio i vertici
della compagnia di assicurazione ,
le 25 maggiori aziende assicurate,
clienti ed amici. Per la Bcc Aquara
presente il direttore generale Antonio Marino.
VALLO DI DIANO
n° 43 08/12/2016
“Come raggiungerci” e “Come partire”: viaggiare informati
«A
bbiamo voluto
creare all’interno
del sito istituzionale del Comune di Sala Consilina un’ulteriore servizio per i
cittadini. Da qualche giorno infatti è possibile accedere alla sezione “Come raggiungerci” e
“Come partire” per consentire a
tutti coloro che vorranno di capire quali autolinee percorreranno il tragitto da e per Sala»,
queste sono le parole pronunciate da Elena Gallo, il Consigliere Comunale delegato alla
Comunicazione Istituzionale e
all’Innovazione Tecnologica. In
sostanza, sono state rinnovate le
sezioni “Come raggiungerci” e
“Come partire” del sito web istituzionale del Comune di Sala
Consilina che corrisponde al
sito www.salaconsilina.gov.it. In
queste sezioni, come già annunciato nel corso di questi mesi, è
possibile entrare a conoscenza
degli orari delle autolinee, che
fanno sosta nel comune capofila
del Vallo di Diano. Un prezioso
ausilio per chi è costretto a causa
del lavoro a spostarsi tutti i
giorni o saltuariamente e deve
prendere il bus per raggiungere
la meta desiderata. Un importante servizio anche per gli studenti che così possono scegliere
in quale orario partire più comodamente senza correre il rischio
di chiamare un centralino e non
ricevere risposta. Anche nei
tempi giusti. «È stato creato un
apposito data base, che consente, attraverso un’interfaccia
grafica estremamente intuitiva,
di indicare all’utente gli orari
possibili per raggiungere una
certa località o per tornare a Sala
Consilina», conferma il Consigliere Elena Gallo. In questo database sono stati inseriti 788
orari di cui 381 utili per raggiungere Sala Consilina e 407 per
partire da Sala Consilina. Le località interessate sono 98 di cui
87 italiane e 11 straniere. «Le
autolinee considerate sono 19, a
cui si deve aggiungere Trenitalia, per quanto attiene il Servizio
Sostitutivo - continua Gallo per ognuna di esse è raggiungibile il relativo sito web, che seppur esterno a quello dell’Ente,
appare, all’utente, incorporato
ad esso». Il Comune di Sala
Consilina, insomma, si attrezza
per venire incontro alle esigenze
dei numerosi utenti che giustamente chiedono delucidazioni
sugli orari di partenza e di arrivo, in un territorio, per la cronaca, privo di ferrovia. Un tasto
dolente che affligge l’intera area
a sud di Salerno da circa 30
anni. E queste sezioni diventano
punto di contatto importanti, ma
tuttavia si deve chiedere conferma degli orari e dei giorni di
viaggio alle diverse autolinee, in
quanto potrebbero variare,
anche provvisoriamente ed è altrettanto consigliato contattare le
autolinee per le prenotazioni in
molti casi obbligatorie. «La
ALBERTO DI MURIA
L
consultazione delle due sezioni
è facile e accessibile a tutti, lo
abbiamo pensato volutamente –
conclude il Consigliere Comunale Elena Gallo - non ha comportato ulteriori oneri di spesa a
carico dell’Ente, e alla comunità
salese. Ciò rappresenta un riferimento per l’intero comprensorio, essendo Sala Consilina
unica tappa per la quasi totalità
delle autolinee, con riferimento
al Vallo di Diano». Un dovere
quindi che l’amministrazione
Cavallone si è sentita di portare
a compimento, un valido supporto all’ennesima esigenza dei
cittadini.
Nasce l’Associazione Casari
della provincia di Salerno
MASSIMILIANO DE PAOLA
D
alla voce diretta del
neo consigliere Antonio Santini, apprendo
che “In data 5 dicembre 2016
è nata finalmente l'Associazione degli Allevatori - Casari
della provincia di Salerno.
L’Associazione per il momento è composta da aziende
agricole a latte crudo dei territori del Cilento e Vallo di
Diano, ma per volontà
espressa dai suoi soci fondatori, sarà aperta ad adesioni
provenienti da tutta la provincia di Salerno”.
Tra i soci fondatori, oltre agli
allevatori, ai casari, ai tecnici
zootecnici, ai biologi, ai veterinari, agli agronomi, ai tecnologi alimentari, ci saranno
figure professionali che a vario
titolo hanno interesse alla fi-
liera zootecnica lattiero casearia. La presidente sarà Roberta
Cafaro che verrà coadiuvata da
due vicepresidenti: Fabio Zicarelli e Chiara Amendola. Quattro saranno i consiglieri:
Antonio Santini, Nicola Cavallo, Antonio Lettieri e Antonia De Marco. "Obiettivo Campania, Sapori e Tradizioni" sarà tra i soci fondatori.
Potranno entrare nell’Associazione anche soci sostenitori.
Principali obiettivi dell’Associazione saranno la trasformazione del latte e la formazione
dei casari. I tecnici specializzati daranno il supporto tecnico necessario a far salire di
livello l’intero comparto.
Grande soddisfazione a nome
dell’intera Associazione è stata
espressa da Antonio Lettieri,
uno degli
artefici di
questa importante
operazione
Soci fondatori con la
imprendipresidente Roberta Cafaro in primo piano
toriale legata
al
questa importante Associaterritorio del Parco Nazionale zione, faremo il possibile per
del Cilento, Vallo di Diano e non deludere. Tutti coloro che
Alburni: “Finalmente dopo sono interessati ad aderire, a
circa 10 anni di incontri, di- qualsiasi titolo, possono conscussioni e tante proposte, tattarci per la sottoscrizione
siamo giunti alla nascita di dell'adesione. Inoltre mi preme
un’Associazione che vedrà gli ringraziare tutti coloro i quali
allevatori di ovicaprini e bo- hanno creduto in questo provini della Provincia di Salerno getto ed in particolare i funziouniti a lottare per lo stesso nari dell'Ispettorato agrario
scopo: la valorizzazione delle (Dr. Felice Germino e Dr. Gioproduzioni tipiche locali. Rin- vanni Ruggiero) ed i funziograziamo tutti coloro i quali nari del Servizio Veterinario.
sono tra i soci fondatori e che Buon lavoro a noi tutti ed AD
hanno affidato a noi la regia di MAIORA SEMPER!!!”
Punto vendita – degustazione
Formaggi
Gela con lae di CAPRA
Ortaggi
Visita agli Animali
Via Strena Scorzello
Capaccio ­ Paestum (SA)
info +39 339 467 3188
e­mail [email protected]
Faoria Cavallo "in goat we trust"
IN FARMACIA
LA CINETOSI
Iniziativa del Comune di Sala Consilina
ANTONELLA CITRO
5
a cinetosi è
un disturbo
che
coinvolge il senso dell'equilibrio e del
movimento, regolati da una complessa
interazione di tre principali percorsi del
sistema nervoso: segnali provenienti
dall'orecchio interno per la rilevazione
di movimenti, accelerazione e gravità;
occhi, per la visione; propriocettori, speciali recettori sensibili alle variazioni
delle posture del corpo. In particolare,
si ritiene che la cinetosi sia scatenata da
un conflitto tra gli stimoli provenienti
dai sistemi deputati al controllo di visione e quelli dell’equilibrio: il cervello,
di conseguenza, riceve un insieme d'informazioni contrastanti che può innescare i sintomi della cinetosi. Tra i
sintomi iniziali della chinetosi ricordiamo: pallore, sudorazione fredda, vertigini, aumento della salivazione,
vomito. Alcune persone possono avere
anche respiro accelerato e affannoso,
mal di testa, sonnolenza.
I trattamenti per la cinetosi possono variare da semplici consigli per l'auto-gestione sino alla terapia farmacologica
vera e propria. Di solito, è consigliabile
ricorrere alla terapia farmacologica
prima di un lungo viaggio: l'insorgenza
dei sintomi, come il vomito, potrebbe
infatti ostacolare l'adeguato assorbimento del principio attivo, compromettendone l'efficacia. La scopolamina
(nota anche come ioscina) è un antagonista muscarinico, comunemente prescritto per la gestione della cinetosi. La
scopolamina è disponibile per via orale
o come cerotto transdermico. Tra gli effetti collaterali frequenti della ioscina ricordiamo: la sonnolenza, la visione
offuscata e il giramento di testa. Gli antistaminici sono usati per curare i sintomi delle allergie, ma possono anche
essere utili per tenere sotto controllo la
nausea e il vomito. Sono meno efficaci
della ioscina, ma causano meno effetti
collaterali.
[email protected]
I S APORI D EL VALLO
di S uriano F. & C . s .a.s.
FRESH PASTA
THE FRESH PASTA COMPANY
Produzione artigianale del Parco del Cilento e Vallo di Diano
Via Largo Silla - 84030 SILLA DI SASSANO (SA) - Italy
(+39)
0975 72 676
www.isaporidelvallo.it - [email protected]
6
VALLE DEL CALORE
n° 43 08/12/2016
Valle del calore: strade e situazione ospedale, la panoramica
Comitato Popolare e sindaci, è guerra di comunicati
ORESTE MOTTOLA
I
INFO&CONTATTI
tel 0828 730510 / fax 0828 72805
S. S 18, Km 89, 700 Capaccio
[email protected]
www. planetbeverage. it
l "Sentiamoci dopo Natale" dalle nostre parti
spesso non è ultimativo
ma rimanda almeno agli inizi
del mese di febbraio dell'anno successivo. È così
nella guerra guerreggiata intrapresa per il mantenimento
o lo smantellamento dei livelli di assistenza sanitaria
pubblica nella Valle del Calore.
L'ultimo mio report sull'argomento, benignamente pubblicato da questo giornale,
aveva "fotografato" l'esistenza di questo rinvio
"breve" ma con l'appuntamento importante del 25 gennaio
2017
per
un
pronunciamento presso il Tar.
In mezzo c'era il referendum
costituzionale del 4 dicembre
2016 e la richiesta ufficiosa
del presidente della Regione,
Vincenzo De Luca, di poter
ottenere in regalo le "teste di
sedano" (la definizione è sua)
dei commissari governativi
alla sanità regionale.
In soldoni, è la possibilità di
poter parare qualsiasi provvedimento dei magistrati amministrativi, con un bis
mirato a restaurare o a demolire a propria volontà.
De Luca diventava così arbitro unico dei nostri destini sanitari.
RENZI E DE LUCA TOPPANO CON IL REFERENDUM
Il referendum è andato come
è noto, e ne parliamo in altra
parte del giornale, Renzi ha
altri cavoli per la testa e i
conti vanno fatti ancora con
Polimeni e la Lorenzin, se
quest'ultima sarà ancora ministra della sanità. Il primo
dicembre c'è stato un altro
summit con gli amministratori locali, questa volta sull'altro punto dolente, che è la
viabilità. Anche quest'altro
pannicello caldo di un presi-
dente Canfora in
drammatica bolletta
(risultato finale: un
comunicato stampa
tanto per dire noi di
voi ci ricordiamo
che esistete e ringraziateci solo per questo) ha finito per
indispettire gli elettori che, autonomamente, si sono fatti
l'idea che alle urna
dovevano andarci e
barrare il NO per ricordare chi di dovere degli impegni presi. Più
pragmatici Giusy Sabatella e
Giovanni Francione, esponenti del Comitato, che sono
stati dai vertici dell'Asl a cominciare a delineare un futuro ospedale che si incentri
sul potenziamento delle attività di riabilitazione pubblica. Parole? Intanto si fa sul
serio. È del primo dicembre
la notizia che ll Direttore generale dell' ASL di Salerno ,
Dott. Giordano ,avvierà a
giorni rete IMA con la dotazione dell' Ospedale di Roccadaspide
d'intesa
con
l'Ospedale Ruggi d'Aragona
di Salerno , di una postazione
fissa per il 118 e di una ambulanza dell'ospedale per trasferimenti urgenti e protetti.
All'interno dell'Ospedale di
Roccadaspidie i cardiologi
continueranno a svolgere le
funzioni attualmente in essere.
Prevista per metà dicembre
una visita dello staff dirigenziale dell'Asl di Salerno al
fine di mettere in essere una
migliore riorganizzazione
ospedaliera e valutare le condizioni di istituzione di un
polo multi funzionale specializzato in ambito della lungo
degenza e della riabilitazione. Visti i chiari di luna si
potrebbe parlare di piccolo
successo.
STRADE, VERTICE CON
CANFORA CHE NIENTE
[email protected]
PUO’ FARE
Da qui parte la piccola operazione di disinformatia” che
era la tecnica usata, ed abusata, ai tempi, dal regime sovietico per alterare la realtà.
Riprendiamo quasi integralmente: "Le problematiche
della viabilità e dei trasporti
nella Valle del Calore, nella
zona dell’Alento e negli Alburni sono state al centro di
un incontro convocato dal
Presidente della Provincia di
Salerno, Giuseppe Canfora,
richiesto qualche mese fa dal
sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano. [...] La discussione ha coinvolto numerosi
sindaci dell’area interessata,
letteralmente afflitta non solo
da una viabilità che definire
scadente è un eufemismo, ma
anche da collegamenti sporadici, legati proprio ad una
serie di situazioni incresciose, tra strade chiuse e
frane. Erano presenti, tra gli
altri, oltre al vicepresidente
della Provincia, ai Tecnici e
ai Dirigenti dell’ente, anche
numerosi
amministratori
della zona, tra cui i primi cittadini dei comuni di Castel
San Lorenzo, Sacco, Piaggine, Castelcivita, Corleto
Monforte, Sant’Angelo a Fasanella. Al termine della riunione, è stato stabilito di
attivare un tavolo tecnico e
politico che coinvolga la Provincia di Salerno ma anche la
Regione Campania, gli enti
locali e le aziende di trasporto che operano sul territorio
per
individuare
soluzioni condivise alle attuali problematiche di mobilità;
si
dovrà
anche
ridisegnare una nuova mappa
dei trasporti che favorisca il
collegamento tra i comuni interni.
“Un incontro proficuo - secondo il sindaco di Roccadaspide, Gabriele Iuliano - che
consentirà di dare massima
attenzione alle due problematiche, compresa la Fondovalle Calore ferma da tempo
immemore, grazie ad una sinergia tra tutti i soggetti coinvolti, quindi Provincia,
Regione, comuni e aziende di
trasporto locali”.
LE SOLITE GUERRICCIOLE SENZA BENE PER
NESSUNO
Spiragli, interessamento, non
vi abbiamo dimenticato. Copione solito. Intanto un'altra
volta l'attivismo del Comitato
è stato oscurato e siti, giornali, radio e tv, devono o dare
entrambe le notizie o, come
appare più frequentemente,
registrare "l'attivismo istituzionale".
Intanto la realtà ci consegna
il solito desolante panorama
delle nostre strade e l'inizio
di una trattativa per il ridisegno del nuovo assetto dell'ospedale. Al ribasso o al
rialzo dipenderà da tante
cose.
CULTURA
n° 43 08/12/2016
Inaugurazione “Borgo d’Arte”
Giovedì 8 dicembre 2016 ore 19.00 – Corso Garibaldi – Eboli (SA) inaugurazione “Il Cielo Stellato” di Alfonso Mangone.
Sabato 10 dicembre 2016 ore 18.30 – Chiostro di San Francesco – Eboli (SA) inaugurazione “Inabscondere” di Costabile Guariglia;
Sabato 10 dicembre 2016 ore 19.00 – Museo Archeologico Nazionale – Eboli (SA) inaugurazione “La Pace del Toro” di Raffaele Falcone.
7
8
AGROPOLI
n° 43 08/12/2016
Letterati, Artisti, e dive della Costiera d’Amalfi
Vito Pinto presenta il “Viaggio inverso”
BARTOLO SCANDIZZO
H
o conosciuto Vito
Pinto quando ho incrociato una sua iniziativa editoriale dalla tesata
evocativa: “Le due Costiere”.
Ovviamente, quella Amalfitana e quella Cilentana.
L’idea mi convinse subito e
misi a disposizione la nostra
piccola esperienza per aiutarlo. Le cose non andarono
come Vito aveva immaginato
e sperato, ma è rimasto in me
un ricordo incancellabile di
una persona per bene, un
giornalista capace e un amico
da stimare.
L’ho conosciuto anche per le
sue iniziative che hanno
avuto come oggetto la ceramica. Un mondo a me poco
conosciuto, ma pieno di fascino che, anche grazie ad
altri amici ho imparato ad apprezzare.
Vito mi ha invitato alla pre-
sentazione del “Viaggio inverso”. Già dalla presentazione mi resi conto che Vito
aveva colto nel segno. Era
un’idea che, anche a scatola
chiusa, sembrava capace di
suscitare attese e curiosità.
Dopo averlo letto, questo
libro ha superato le aspettative e mi ha aperto orizzonti e
scorci di panoramici di vite
vissute che altrimenti non
avrei mai considerati. Ecco
perché ho accettato di buon
grado la richiesta di Pinto di
accompagnarlo nella presentazione del libro nella casa
delle Arti di Agropoli sabato
3 dicembre u.s. Qui il padrone di casa è Francesco
Crispino, assessore alla cultura di Agropoli.
Ovviamente, come tanti, anch’io vado in Costiera, di
quando in quando. Ma esservi
accompagnato portato per
mano e per la mente da Vito è
stata un’esperienza unica.
In più, mi ha fatto conoscere
come la “divina” costiera ha
costruito nei secoli la sua meritata fama di luogo incantato
capace di ispirare scrittori,
poeti, artisti, ecc. Sono certo,
però, che ha saputo rendere
grandi anche chi vi nasce e
vive un’esistenza normale
perché sono loro il contorno
che hanno restituito ai tantissimi ospiti i luoghi straordinari arricchiti dai loro vissuti.
In “Viaggio Inverso” emerge
il senso religioso dei luoghi
(Stefan Andres).
La vita dei bambini e come è
difficile in un luogo dove si
sale e si scende: il villaggio
verticale! (Giovannino Cammarano). Tra tanti bambini,
Eduardo scelse Peppino Girella al secolo Giuseppe
Fusco (Eduardo De Filippo).
La ceramica e tanta vita intorno ad un’arte che è anche
lavoro che porta reddito (Carmine Carrera).
SEGUE A PAGINA 13
“La conversione è un’opportunità per abbandonare ciò che fa male”
Il Natale è alle porte, prepariamoci
SEGUE DALLA PRIMA
L. R.
A
sostegno di questo
proposito viene l’Atteso, ma subito determina sconcerto nel nostro
orgoglioso animo di uomini
del XXI secolo baciati dal
progresso. È un bambino, appena un germoglio, come da
millenni ripete il profeta. Non
è insolita la reazione di chiusura per la presunta offesa alla
nostra intelligenza e così non
poniamo attenzione alle avvincenti caratteristiche di questo infante dalla illuminante
sapienza, abile nell’aiutare a
discernere perché genera
nell’animo fortezza grazie
alla conoscenza che garantisce trasformandoci in timorati
di Dio.
Una lettura anche superficiale
della Bibbia, fonte di perseveranza e di consolazione, aiuta
ad infondere speranza e la generosa capacità di una vicendevole accoglienza per la
disponibilità a servire il fratello bisognoso. L’Avvento
diventa così tempo di attesa e
di ricerca in grado di cambiare il cuore dell’uomo, il
modo d’essere di una comunità se si riesce a vedere, sentire, agire andando oltre le
apparenze alla ricerca di
senso. Questo salto qualitativo viene raccomandato da
Battista, uomo di penitenza e
coerente rigore, virtù delle
quali oggi si sente ancor più
la mancanza. La sua voce attraversa il deserto dell’anima
trasformandosi in impellente
chiamata se, facendo silenzio
intorno a noi, ci predisponiamo ad ascoltare il sibilo di
questo vento-spirito che sollecita la conversione, cambiare mentalità e, facendo
penitenza, impegnarsi per
preparare le vie del Signore.
È una scelta radicale che implica di cominciare a fidarsi
meno di noi e più di chi ci
prende per mano per guidarci
lungo una via che impone di
fare un salto qualitativo per
acquisire un’attitudine di
ascolto ed accogliere il Diverso, il cui Regno è vicino
come, col Battista, asserisce
anche Gesù.
Ci si propone di divenire profeti con gli occhi fissi su un
mondo nuovo intessuto di
rapporti buoni e felici. Perciò
vale la pena osare; del resto è
legittimo ammantarci di speranza perché esso è prossimo.
Ecco la buona novella: Dio è
vicino, è accanto a noi, pronto
a consolare mentre impianta
una nuova architettura di rap-
porti. Molti potrebbero dire:
illusioni, non è ancora realizzato! E’ vero, ma non importa. Il futuro ci porta Gesù,
incarnazione di Dio, col quale
realizzare una intima relazione come il pane che mangiamo. Egli battezza nello
Spirito e così c’immerge nel
mare di Dio. Perciò l’esigenza
della conversione, la necessità
d’iniziare il viaggio non è
frutto di un comando, ma
conseguenza della seduzione
operata dalla Luce, che è già
qui.
La conversione è una opportunità per abbandonare ciò
che fa male all'uomo. Ne consegue l‘efficacia dell’imitazione di Giovanni anche se si
tratta di un marginale rispetto
alla società e alla religione del
suo tempo. La sua denuncia
dei poteri religiosi e politici
prova che egli non è stato un
uomo integrato nel sistema,
come tutti i grandi profeti è
vissuto in un mondo alternativo parlando in modo ispirato
e nuovo perché non era un
epigono del contesto dominante dal quale, invece, si era
autoescluso. Egli ha preparato
la sua via senza esitare
quando ha ritenuto necessari
denuncia e rigore impartiti
con la coerenza che gli deri-
vava dall’autorità di non essere un integrato.
La Bibbia ci mostra l'umanità
in cammino verso il nuovo in
una costante tensione tra promessa e compimenti successivi nella consapevolezza che
i tempi non sono tutti identici.
L’Avvento ci spinge a polarizzarci verso il futuro che ci attende oltre l’esodo. Su questo
cammino della storia avvengono mutazioni straordinarie;
c'è crescita e maturazione
"verso Colui che viene" indicato appunto dal Battista. Egli
sorprende sempre perché è il
nuovo che arrivando crea problemi al nostro senso di sicurezza, ai nostri principi,
certezze e abitudini per cui,
nonostante le delusioni della
vita, non osiamo cambiare e
credergli perché ci fa paura.
Giovanni svolge la missione
di ricondurre verso ciò che
nasce, ciò che viene, il Figlio,
il Cristo, che è l’avvenire assoluto che ci libera dal passato e ci fa scegliere di vivere
ad immagine di Dio. La conversione diventa così morte
della morte, cioè vita nuova.
Ne consegue che è veramente
possibile festeggiare il Natale
se ci apriamo al nuovo persuasi che è prossimo il Dio
che viene.
A Valle dell’Angelo il 70% di Sì, a Serramezzana il 72% di NO
Referendum 2016, il voto libero dei cilentani
ORESTE MOTTOLA
I
l sì vince in alcuni piccoli comuni, così a Salvatore e Tino Iannuzzi
come a Simone Antonio Valiante e a pochi altri è stato
possibile salvare almeno
l'onore della firma. Nei
medi e grandi comuni il no
spopola come nel resto d'Italia nonostante che il sindaco
voglia una cosa o che si sia
opposto con veemenza. Da
Agropoli a Capaccio, come
da Altavilla a Albanella, la
marcia trionfale dei difensori della Costituzione, cosi
come è, tal quale, non sembra conoscere ostacoli. "Pagliacciate fatte da coloro che
sono venuti a buttare i pesci
a mare non hanno fatto
bene. È stata mortificata una
comunità". Franco Alfieri ci
prova a stigmatizzare ciò
che è avvenuto, ma il colpo,
come si dice in questi casi, è
in corpo.
AGROPOLI, GLI OPPOSITORI DI FRANCO ALFIERI.
Perfino la sua opposizione
consiliare, quella tramortita
da risultati che sfioravano il
90% che manco in Bulgaria
quando questa era davvero
bulgara, all'annuncio dei ri-
sultati del referendum
brinda e sghignazza in direzione del municipio - fortino
dell'uomo forte di Vincenzo
De Luca. Il «no» sovrasta
nettamente il «sì». «Niente
fritture di pesce» ironizzano
facendo riferimento alla
frase che De Luca ha detto
ai sindaci del comprensorio
per «accaparrarsi» i consensi elettorali. Il «no» vince
quasi in tutti i Comuni del
Cilento e del Vallo di Diano.
Ad Agropoli il riscatto è
stato netto, oltre il 67% ha
detto no a Renzi, a De Luca,
ad Alfieri. Sì, sulla scheda il
nome di quest'ultimo non
c'era.
DISASTRO GENERALE
PER VINCENZO DE
LUCA
Il "disastro" è generale. Investe la città di Salerno
come il casertano. A Battipaglia si sono schierati con
il no quasi il 68% dei votanti. Stesso discorso per
Eboli, dove il sindaco Cariello - come qualche opinion leader una volta nella
sinistra dura e pura - ha appoggiato apertamente la
campagna per il sì ma gli
ebolitani hanno risposto con
il 68% dei no. Capaccio ha
raggiunto un clamoroso
70% mentre Pontecagnano
si è assestato quasi al 65%.
Un momento importante di
riflessione politica anche
nella Piana del Sele che si
prepara ad affrontare le
campagne elettorali per le
comunali in alcune delle
città più importanti.
ROCCADASPIDE, IL NO
SFIORA IL 64%
A Roccadaspide, altra situazione dove all'amministrazione locale era stato
richiesto un "contributo" il
NO ha raggiunto il 63,8%,
mentre il SI si è fermato al
36,2%. Ad Altavilla Silentina il NO ha raggiunto il
68,4% dei voti, mentre il SI
si è fermato al 31,5%. A Castel San Lorenzo - nonostante la mobilitazione della
famiglia Mucciolo - il
51,8% dei votanti ha scelto
il NO, mentre il 48,2% ha
votato SI.
IL RECORD DI VALLE
DELL'ANGELO .
In controtendenza con i risultati nazionali, della regione Campania e della
provincia salernitana a Valle
dell’Angelo in occasione del
referendum costituzionale il
SI trionfa con il 77,5%. “Il
nostro comune – spiega il
sindaco Salvatore Iannuzzi
– è quello con la più alta
percentuale di SÌ in tutta la
regione Campania. De Luca
e Renzi hanno stravinto,
grazie anche al lavoro certosino che abbiamo fatto con i
nostri concittadini per favorire il cambiamento. Questo
risultato – conclude Iannuzzi – con una percentuale
tanto elevata, premia il nostro lavoro in ambito regionale”. Più o meno la stessa
situazione a Cuccaro Vetere,
feudo
dei
Valiante
(70,53%). Elettori pigri, invece, a Rofrano (50,22%) e
Montano Antilia (50,69%)
che vanno ad occupare le ultime posizioni in base alla
classifica delle affluenze nel
Cilento, Diano e Alburni.
Così è andata nel 2016 con
la parte sud della provincia
di Salerno sempre più oggettivamente omologata ai
flussi culturali e politici nazionali e che rifiuta invece la
gabbia del folclore delle
"fritture" e dei boss che regolano le vite di noi tutti. Se
permettete, di un bel po' di
libertà ne godiamo anche
noi!
Festival europeo Cheese Fest
Cheese_lento: la via dei prodotti caseari
ILARIA LONGO
I
l 27 novembre scorso, a Perugia,
in occasione del ‘Cheese Fest’ –
primo festival europeo dedicato ai
formaggi - è stato presentato il progetto ‘Cheese_lento’, realizzato dagli
allievi del corso di ‘Specialista in
Analisi e Progettazione di filiere
agroalimentari e di Turismo Integrato’
nell’ambito delle attività di KIBSAgro, il laboratorio di KIBSlab dedicato all’innovazione nel settore
agroalimentare.
Il festival è stato organizzato dalla società perugina Superficie 8 in seno al
TastyCheeseTOUR, un progetto europeo finanziato dal programma
COSME che coinvolge sei paesi (Bulgaria, Italia, Lettonia, Malta, Slovenia, Spagna) e che si pone come
obiettivo quello di realizzare itinerari
turistici proprio a partire dal formaggio, una delle delizie gastronomiche
italiane più amate e sicuramente presenti nel Cilento grazie alla qualità e
alla genuinità dei prodotti creati dalle
aziende casearie nostrane.
In Piazza Matteotti a Perugia, nel pomeriggio del 27 novembre, si è tenuta
una degustazione guidata da Giovanna Cupolo, Roberto Fasulo e Walter Tocco di KIBSAgro. Le
protagoniste di questo momento sono
state, ovviamente, le prelibatezze realizzate dai tredici produttori cilentani
che fanno parte di questo ‘sentiero dei
formaggi’: Caseificio Polito (Agropoli), La Capreria Artigianale (Capaccio), La Bottega del Formaggio
(Giungano), I Filadelfi 1828 (Cicerale), Azienda Agricola Starze (Pattano), Agriturismo La Petrosa
(Ceraso), Amaltea (Montano Antilia),
azienda agricola Fattoria del Gelso
Bianco (Massicelle), azienda agrituristica Cicco Di Buono (San Nicola di
Centola), Tenuta Chirico (Ascea), gli
agriturismi Zio Cristoforo e I Moresani (Casal Velino) e l’azienda agricola L’Arenaro (Acquavella).
L’intento del progetto Cheese_lento,
quindi, è proprio quello di sfruttare le
risorse gastronomiche casearie in
chiave turistica. La dott.ssa Maria Rosaria Nese, Progect Manager presso la
Fondazione Alario, sottolinea che
“Cheese_lento è un progetto già
pronto che partirà a breve e condurrà
i turisti in un percorso che inizia dal
Caseificio
Polito e, seguendo le
altre strutture casearie
che fanno
parte di questo ‘sentiero
bianco’, termina presso l’azienda
agricola L’Arenaro”.
Il Cheese_lento è stato, come dichiarato dalla dott.ssa Nese, “un successo
pauroso”, poiché gli ottimi prodotti
nostrani – in primis la mozzarella –
hanno piacevolmente sorpreso il palato dei presenti e, in particolar modo,
quello di alcuni membri dell’ONAF
(Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggio) che, assaggiando la
mozzarella cilentana, hanno detto: “È
così che deve essere la mozzarella!”
Già dai primi mesi del 2017 sarà possibile fruire di questa ‘via del formaggio’ che sottolinea ancora una volta
quanto il Cilento può offrire in termini
turistici ed enogastronomici a coloro
che intendono lasciarsi sedurre dal
verde, dall’aria pura, dalle bellezze architettoniche, paesaggistiche e artistiche e dai piaceri del palato.
n° 43 08/12/2016
9
CA
REFERENDUM
10 n° 43 08/12/2016
CULTURA
Capaccio Paestum: randagismo
“Adotta un cane” o un padrone
ADRIANA CORALLUZZO
A
Corso Italia, 39
Tel. e Fax 0828.723253
Capaccio Scalo (SA)
email: deslinelibero.it
i fini della ripartizione del fondo per la
lotta al randagismo
istituito con la Legge 281/91
(Legge quadro in materia di
tutela degli animali d’affezione e lotta al randagismo)
Regioni e Province autonome
trasmettono ogni anno al Ministero della salute i seguenti
dati: numero di ingressi dei
cani nei canili sanitari (cioè il
numero di cani vaganti catturati sul territorio) e numero di
gatti sterilizzati nell’anno dal
Servizio Sanitario Nazionale.
La Regione Campania è al secondo posto con 10.283 randagi catturati, dietro alla
Regione Lombardia che però
ha un territorio ben più
ampio. Il problema è reale, il
Comune di Capaccio ha lanciato un progetto, in ottemperanza alla legge del 1991
sopra citata, “Adotta un
cane”: l’avviso del 18 ottobre
2016 prevede l’adozione, da
parte di soggetti privati, di
cani randagi ospitati presso il
canile convenzionato. È previsto un rimborso di 600 €.
Questo progetto incentiva i
cittadini all’adozione di randagi che altrimenti, prima, venivano affidati a canili
convenzionati quali il rifugio
comprensoriale nel comune di
Torre Orsaia e "Le Ginestre"
nel comune di Quindici in
provincia di Avellino. Allarmante il dato di mortalità di
questi cani: in tre anni, su 210
cani affidati, alle strutture
convenzionate con il Comune
di Capaccio, ne sono deceduti
115.
Oggi a Gromola nasce un’alternativa ai canili convenzionati, un porto sicuro per i cani
randagi: l’Associazione Leidaa Sez. Di Capaccio Paestum. Sentiamo il presidente
Michela Grandino:
La tua associazione di cosa
si occupa?
È un’associazione senza fini
di lucro ed è stata fondata dal
suo attuale presidente, on. Michela Vittoria Brambilla. Si
propone di contribuire alla
diffusione e al consolidamento di una nuova coscienza
animalista e di rispetto dell’ambiente, attraverso il dibattito pubblico, le campagne sui
mezzi di comunicazione, la
formazione nelle scuole ai diversi livelli e il dialogo costruttivo con tutte le
istituzioni. La Lega Italiana
Difesa Animali e Ambiente si
batte per la conservazione
della natura, la tutela della
fauna selvatica, l’abolizione
della caccia, la lotta al bracconaggio, al commercio illegale
di fauna e in genere alle illegalità a danno della natura e
degli animali, la diffusione di
uno stile di vita e di scelte alimentari più sostenibili. La Federazione
Italiana
Associazioni Diritti Animali e
Ambiente è la prima aggregazione, in Italia, di tutte le associazioni più rappresentative
nell’attività di tutela degli animali e dell’ambiente. Oggi
raggruppa 44 associazioni
animaliste e noi rappresentiamo la sezione di Capaccio
Paestum.
Cosa pensa del picco di abbandoni durante l’estate,
per le vacanze?
Il fenomeno degli abbandoni
estivi è frequente, ma non è
che si facciano distinzioni durante l'arco dell'anno. Purtroppo è necessaria una forte
campagna di sensibilizzazione a partire dalle scuole
per poter creare un modello di
società dove il rispetto di ogni
specie e della convivenza civile fra esse sia una colonna
portante. Paestum dovrebbe
essere un esempio per tutti.
Non dimentichiamoci che
rappresentiamo la culla della
"civiltà".
Dal punto di vista econo-
mico c’è un aiuto da parte
del comune?
Siamo noi stessi a raccogliere
fondi e spesso ci troviamo in
difficoltà. Un avvocato ci assiste per ogni evenienza e
siamo intenzionati a chiedere
al comune di Capaccio una
collaborazione che possa aiutare sia noi che il territorio
stesso, dato che il randagismo
ad oggi è ancora una piaga
che non fa onore ad una società civile quale è quella del
nostro territorio.
Qual è la priorità strutturale di cui avete bisogno?
C’è un veterinario che si occupa dei randagi che hanno
subito maltrattamenti o incidenti?
Una recinzione esterna, sarebbe il nostro desiderio più
grande. Infatti abbiamo organizzato una lotteria natalizia a
fine di raccogliere fondi,e
speriamo che ci sia tanta solidarietà da parte dei nostri concittadini. La felicità è un
diritto di tutti, soprattutto dei
più indifesi. All'interno ci
sono già dei box da noi creati.
Abbiamo un veterinario di fiducia, il dott. Luigi Letteriello
che con l'intera equipe ci garantiscono alta qualità di assistenza
ed
agevolazioni
essendo cani randagi.
Il comune ad ottobre ha
dato il via al progetto
"adotta un cane" voi siete
tra i centri convenzionati?
No, solo il canile ha quella
convenzione. Anche se al momento non conosco qualcuno
che ne abbia usufruito. Noi
siamo semplici volontari: ciò
che facciamo è per pura passione e amore per gli animali.
Tel 0828. 1992339
Fax 0828. 1991331
e-mail: redazione@unicosettimanale. it
url: www. unicosettimanale. it
Direttore Responsabile
Bartolo Scandizzo
In redazione
Lucio Capo e Gina Chiacchiaro
Grafica ed Impaginazione
Veronica Gatta
Testata realizzata da
Pietro Lista
Stampa C.G.M. s.r.l.
Contrada Malagenia, 84061
Ogliastro Cilento - (SA)
tel. 0974 844039
Iscritto nel Registro della Stampa periodica
del Tribunale di
Vallo della Lucania al n. 119 Responsabile
Trattamento Dati
Bartolo Scandizzo
Abbonamento annuale 25, 00 Euro
Abbonamento web € 10, 00
Arretrati: € 2,00 + sp. di sped.
Per abbonarsi:
Codice IBAN:
IT55 Y083 4276 1400 0401 0040 585
intestato a Calore s. r. l.
Tiratura: 3500 copie
Il N° 43 di Unico è stato
chiuso in redazione il 06/12/2016
ed è stato avviato alla spedizione agli
abbonati il giorno 08/12/2016
presso il CPO di Salerno
I VIAGGI DEL POETA
Sacralità e poesia del pane
Il grano dono degli dei
SEGUE DALLA PRIMA
GIUSEPPE LIUCCIO
Q
uelli della mia generazione hanno fatto in
tempo a vivere le atmosfere del forno a legna e la poesia del pane fatto in casa, come
del successivo passaggio alla
fase paraindustriale dei forni,
diciamo così, pubblici. La panificazione in famiglia era una
festa di mamme e nonne, dee
sorridenti e prosperose, allo
spolvero della farina, all’impasto a forza di muscoli robusti
nella madia, che si gonfiava a
crescita miracolosa di pasta,
che, lacerata a pugni abbondanti, assumeva a colpi decisi di
maestria di massaie, la forma di
“panelle” e “panielli”, abilmente segnati, questi ultimi, per
ricavarne, a prima croccante
cottura, “vescuotti” biscotti da
sgranocchiare e/o da conservare
in cesti diligentemente coperti
da bianchissime tovaglie “mesali” di lino e generalmente appesi alle travate per la
ventilazione. Come le “panelle”, d’altronde, e che spettacolo l’infornatura rapida a
scivolo di pala nel forno incandescente di brace aromatizzata
da fascine di collina e di montagna! Che ebbrezza spiare quelle
forme che crescevano a sorriso
rosato di pasta a cottura uniforme! Che aroma a pungere narici e solleticare desideri di
deschi appetitosi quel pane fragrante e fumante appena sfornato ad esposizione di
“tompagno” (si chiamava e si
chiama ancora così quel quadrato di tavola approntato a momentaneo deposito delle forme
appena cotte)! Memorie di altre
stagioni!
Oggi il pane fatto in casa è una
rarissima civetteria di donne e
di famiglie che, periodicamente,
riscoprono vecchie abitudini.
Oggi ci sono panifici e panetterie e forni, e tutti i paesi, o
quasi, ne dispongono di almeno
uno. Ma per fortuna resistono
ancora quelli a legna con la pa-
nificazione all’antica. Ed è frequente trovarli nel mio Cilento.
Puoi, anzi devi, fermarti. Hai
trovato il tuo “pane quotidiano”.
Il richiamo al “Padre Nostro”, la
preghiera che si recita sempre in
forma corale e solenne durante
la messa ci riporta alla sacralità
del pane. E, d’altra parte, quelli
della mia generazione hanno
esperienze e ricordi nitidi di ritualità di grande fascino che si
praticavano e si praticano ancora durante la Settimana Santa
nei paesi del Cilento. Ne ho
scritto altre volte, ma lo faccio
ancora, convinto come sono
della validità didattica e della
tecnica di comunicazione del
vecchio adagio “repetita iuvant”. E così mi rifaccio ancora
ai ricordi di dolce malinconia
che sanno di poesia dell’infanzia lontana: … “dall’oscurità di
vecchie casse o dalla penombra
di cantine sotterranee emerge il
miracolo del grano pallido sbocciato e cresciuto per incanto nei
reticoli di stoppa inumidita e
riempie di vita tenera piatti di
ruvida creta e con la civetteria
di grappoli screziati di violacciocche adora il ‘Sepolcro’ di
Cristo ed esalta il Sacramento
dell’Eucarestia. Quel pane che,
nel miracolo della transustanziazione, si fa corpo e quel vino,
che pulsa sangue nelle vene del
‘Redentore’, riaccendono nostalgie per le tovaglie di candido
lino e cesti stracolmi di pane
croccante sul lungo tavolo al
centro della chiesa madre”. E il
sacerdote in camice bianco e
stola violacea rinnova il mistero
del “Giovedì Santo” E ancora
una volta la mediterraneità
trionfa nel fasto dei suoi alimenti. Che bontà quel pane
bianco. “il pane benedetto” al
quale nella nostra ingenuità infantile attribuivano efficacia miracolistica, sbocconcellandolo
con grande avidità. E, così, le
campagne biondeggiano dell’oro del frumento e s’ingravidano degli umori e dei profumi
dei vigneti. E libri di scuola e
reperti dei musei rovesciano
nell’immaginario
collettivo
scene di conviti e quadri di vita
agreste e dei e ninfe popolano
templi e campagne, fiumi e boschi. E Demetra e Cibele, Hera
ed Iside, Bacco e Pan, Priapo e
Sileno occhieggiano dal pantheon del passato; e cristianesimo e paganesimo, fede e
superstizione, storia e mito si
mescolano e si fondono nel superiore concetto della cultura.
Ed il grano assunse valore e
simbolo beneaugurante di fecondità in tutti i continenti. In
India, dopo la prima notte di
matrimonio la madre dello
sposo si avvicina alla sposa e le
pone sul capo una misura di
grano e subito dopo lo sposo le
si avvicina prende qualche
pugno di frumento e lo spande
intorno a sé. Stessa tradizione o
quasi nell’area Mediterranea,
come in Sardegna, ove i genitori
della sposa, prima di recarsi in
chiesa benedicono la figlia con
chicchi di frumento. Stesso valore simbolico ha l’usanza
molto diffusa nel Cilento e non
solo, dove gli sposi all’uscita
della chiesa sono assaliti da una
festosa mitragliata di chicchi di
grano e di riso, ed anche confetti
con l’allusione maliziosa al
dolce dell’atto d’amore finalizzato alla procreazione. E, naturalmente, grano e pane sono
stati fonte di ispirazione dei
poeti di tutti i tempi e di tutte le
letterature, a cominciare da
quella classica latina e greca,
Omero in primis, (straordinarie
le scene dell’agricoltura dipinte
sullo scudo di Achille), ma
anche quelle cantate da Sofocle
in “Edipo a Colono”, e ancora
quelle descritte da Esiodo nelle
“Opere e i giorni”. E che dire di
Virgilio che dedica un intero
poemetto alla prima forma di
pane nel “Moretum” e di Catone
nel suo trattato sull’agricoltura
e della poesia immaginifica
ricca di metafore coinvolgenti
delle Metamorfosi di Ovidio.
Nella letteratura italiana, poi, il
tema è ampiamente presente.
Mi vengono in mente alcuni
versi dell’Alcione di d’Annunzio come alcune scene dell’assalto ai forni di Manzoni. Per
AGENZIA DI PAESTUM
VIALE DELLA REPPUBLICA,18
84047 - CAPACCIO (SA)
Tel: 0828 723268 - Fax: 0828 725886
e-mail:[email protected]
non parlare della poesia e narrativa del secondo novecento che
conobbe le battaglie sociali contro i latifondi cantate e narrate
da Rocco Scotellaro, Ignazio Silone, Giuseppe Jovine ecc. ecc.
Ecco un tema da teatralizzare,
che mi permetto di suggerire
sommessamente alle scuole del
territorio, Vallo, Paestum ed
Agropoli innanzitutto. Dispongono di docenti ed alunni motivati.
Troverebbero
comprensione ed apertura mentale, credo, nel giovane Direttore del Museo Archeologico di
Paestum, Gabriel Zuchtriegel e,
mi auguro fortemente, anche nel
Presidente del Parco e in alcuni
sindaci ed assessori lungimiranti. Il primo ha già sperimentato
positivamente
la
teatralizzazione di testi di Alfonso Gatto, Ungaretti e miei
nell’area Archeologica con la
professoressa Carmen Lucia ed
i suoi bravi alunni. Gli altri
hanno promesso pubblicamente
impegno e fondi per la cultura.
Nel Cilento, poi, si moltiplicano
le “feste del pane”, che acquistano, purtroppo, sempre più
connotazioni di “sagre” chiassose e non di eventi culturali. E
se fossero preceduti da un serio
convegno sul pane nel mito,
nelle religioni e nella letteratura,
come suggerii, inascoltato, alcuni anni fa ai miei conterranei?
E se mettessimo in piedi una
mostra con testimonianze della
semina, della mietitura, della
trebbiatura e della panificazione, e rispettivi attrezzi di lavoro? Faremmo opera di cultura
e di recupero della tradizione a
proiezione di futuro. Io tornerò
sul tema convegno e mostra: lo
sento come un dovere per la mia
terra e come testimonianza
n° 43 08/12/2016
11
d’amore, qualunque ne sia
l’esito. Concludo, intanto, con
uno dei miei tanti testi sul tema
che si prestano alla teatralizzazione.
“LO PPANE: Facia lo ppane
ogni settimana/mamma pe lo
tenè ra frisco a frisco./Lo furno
era inta la cucina:/paria n’altare
mbacci no contone:/E me mannava addò zia Magarita/pe ghì a
mprestà, com’era l’uso tanno,/lo
lovato
stipato
inta
lo
ffrisco./Ammassava inta la
matra la farina/chera ianca re
grano carusedda/e chera gialla
re lo granorinio./Com’era bella
mamma, uocchi re sole,/nu
maccaturo
ncapo
e
mantusino/nettito come neve re
iennaro!/M’arricordo lo furno
c’avvampava/co frascedde re
fringi e de mortedde/re scantamani ca scuppettianno/spanniano
l’addore
pe
la
casa./Ricordo lo munnolo, lo
vuccolo/pe spiane lo ppane ca
cucia:/panelle, li panielli e li vescuotti/ca rusecava co cerasa e
pruma,/presseca, pera cosce,
uva e fico./E che sapore ca tenia
lo vicci/mbuttunato co vruoccoli re rapa/scoppettiati co no
filo r’uoglio./Che festa era la
pizza re peddecchie/re pemmarore co caso grattato!/Io ne
mangiava fedde belle grosse/e
me untava musso, facci e
mano./E mamma me uardava e
se priava./Io me sentia patrone
re lo munno/si me stringia e me
vasava nfronte!!!”
Ho scelto un testo dialettale perché, forse, si presta meglio alla
divulgazione ed alla democratizzazione della Cultura. Sarebbe un’opera meritoria e
lodevole provarci.
[email protected]
CAPACCIO PAESTUM
12 n° 43 08/12/2016
La città dei templi
secondo Gaetano Fasolino
LUCIO CAPO
C
osa bisogna fare per
ridare dignità alla
fascia costiera?
È necessario recuperare la
bellezza del mare, della pineta e della spiaggia. Con il
coinvolgimento della Regione e dello Stato, il Comune deve fare un progetto di
recupero ambientale. Bisogna
realizzare il PRG di Airaldi,
eliminare la strada sulla duna
e realizzare parcheggi a
monte della pineta, in modo
da creare un unicum tra pineta, spiaggia e mare. La fascia costiera è in condizioni
squallide, la litoranea è in uno
stato pietoso, non si può pensare di fare turismo in queste
condizioni.
A destra e a sinistra del Sele
vi sono due aree S.I.C. (Siti
di Interesse Comunitario),
aree degradate e depredate,
a questo si aggiunge lo
spreco di denari pubblici
per fare interventi inutili,
tipo l’area pic-nic, distrutta,
di Foce Sele, costata ottocento mila euro.
La pineta così com’è è una
squallida piazza d’armi. Gli
esperti di forestazione dicono
che un bosco senza sottobosco è un bosco morto. Un
modo semplice per riatt8ivare
il bosco è farci arrivare il sole.
Si devono tagliare i pini. La
pineta deve respirare. Si
chiama un boscaiolo e si tagliano i pini. I S.I.C. che ci
stanno a fare se sono stati distrutti? 650 ettari di fascia costiera, nel Comune di
Capaccio e nel Comune di
Eboli, a sinistra e a destra
della Riserva Fluviale Sele –
Tanagro. I S.I.C.dovrebbero
essere tutelati dalla Regione.
E’ compito del Sindaco chiamare il responsabile regionale
del S.I.C. e renderlo edotto
sulle condizioni di degrado
dell’area posta sotto tutela.
La Provincia di Salerno ha
concepito un progetto di artificializzazione dell’intero
Golfo da Pontecagnano a
Capaccio, come si contrastano queste proposte scellerate?
Già in passato la Provincia
fece un progetto di massicciate a mare e un muro alto
più di 2m lungo la pineta, di
10 miliardi di lire, che fummo
costretti a contrastare. Oggi la
stessa Provincia ritorna a proporre un progetto, di artificializzazione
della
fascia
costiera, con quarantadue
massicciate dal costo di
70minlioni di euro, un progetto vecchio di quarant’anni,
fotocopia di progetti analoghi. È una follia che si ripete
ad ogni lustro, giusto per
sprecare soldi pubblici a
danno del turismo e dell’ambiente. Errare è umano ma
perseverare è diabolico.
Come si risolve l’annosa
questione della fascia costiera, della convivenza tra
tutela ambientale e stabilimenti balneari?
Il Comune insieme alle organizzazioni ambientali e i concessionari dei lidi devono
trovare un accordo. L’esperienza dell’Oasi Dunale di
Legambiente è prioritaria è il
modello da portare avanti, la
gente vuole vivere nella natura. L’Oasi Dunale di Legambiente è uno dei progetti
più avanzati al mondo di fruizione della spiaggia.
L’arretramento dei lidi,
come propone il Comune,
può essere una soluzione?
Penso di sì, la pineta, la spiaggia e il mare sono un grande
attrattore turistico, bisogna
fare i parcheggi a monte e
realizzare sentieri nella pineta. Godere della pineta in
modo intelligente, come ha
fatto Legambiente nell’oasi
di Torre di Mare, così tutto il
litorale diventa attrattivo per i
turisti. Tutto questo, però, non
si può calare sulla testa degli
operatori turistici, senza il
loro coinvolgimento. Il futuro
Sindaco deve trovare le soluzioni adatte, per la fruizione
della spiaggia, nel rispetto
dell’ambiente, con i cittadini,
le associazioni e gli operatori
turistici.
C’è un candidato Sindaco
che sia in grado di portare
avanti tutto questo?
Stiamo lavorando ad un progetto che preveda il riassetto
urbanistico del Comune, nei
punti fondamentali c’è il riassetto della fascia costiera.
L’impegno del gruppo di cittadini che si candida a guidare
capaccio, è nella opposizione
strenua al progetto dissennato
dei massi a mare, che stravolgerebbe inevitabilmente l’immagine e la redditività dei lidi
di Paestum.
A Paestum sono arrivati
altri 30milioni di euro, ma
non si è voluto comprare
Villa Salati, non si vuole
comprare il Tabacchificio
del Cafasso, si vogliono
sprecare 10milioni per ricostruire la Cirio invece di
scavare il Santuario di
Santa Venere, la riqualificazione del territorio interesserà
anche
l’Area
Archeologica?
La questione Paestum è la
questione numero uno, che
deve affrontare il prossimo
Sindaco. Le case abusive
della 220 non si abbatteranno
mai. Bisogna utilizzare tutti
gli strumenti urbanistici, per
risolvere la problematica,
compresa la perequazione.
Chiudere la pratica dell’abu-
sivismo nella 220 con una sanatoria e con quei soldi riqualificare. Il Capo di Fiume e la
Lupata devono essere bonificati e ridiventare corsi d’acqua fruibili. Il Milione di euro
della legge finanziaria del
2005, serviva per rivoltare
Paestum come un calzino, i
soldi servivano per fare un’indagine puntuale della 220 e
poi riqualificare con fondi
anche internazionali. Gianni
Agnelli era disponibile ad investire per ridare bellezza a
Paestum. Il Presidente della
FIAT aveva portato Michelin
a Paestum, e, si era dovuto
scusare con illustre ospite per
il degrado dell’Area Archeologica.
La riqualificazione è un miraggio, ma si montano sfere
geodetiche sotto il Tempio
di Atena!
Le sfere geodetiche sono state
smontate grazie alla battaglia
di molti. Quelle sfere non dovevano rimanere lì per sempre, perché erano uno sfregio
all’Area Archeologica. Le
sfere erano un’opera abusiva
permanente, che obbligava il
Ministro Franceschini e la
Soprintendenza ad intervenire, a tutt’oggi il basamento
è ancora lì.
Va bene la spiaggia e Paestum, ma le campagne degradate e abbandonate?
Per le Borgate Agricole saranno previste aumenti di volumetria
per
attività
produttive legate all’agricoltura e al turismo rurale, verranno incentivati i B&B, gli
agriturismi e le fattorie didattiche.
ECONOMIA
BCC al top
in Campania e in Italia
Le tabelle complete su www.unicosettimanale.it
SEGUE DALLA PRIMA
I
l campione scelto si compone
di 545 istituti al quale vanno
sottratte le banche che, nell’ultimo triennio, hanno conseguito
valori negativi sul margine di intermediazione, sul risultato di gestione e sull’utile netto. Applicato
questo criterio, le banche del campione sono passate da 545 a 268.
Il rating generato dalla Banca
Monte Pruno è pari a 8,71 contro
l’8,30 dello scorso anno. Il rating
generato dalla BCC Aquara è pari
a 7,64 . Ulteriore rappresentazione
viene proposta attraverso l’indice
MF INDEX, indicatore che coniuga dimensioni e redditività con
l’obiettivo di individuare gli istituti che hanno saputo abbinare
allo sviluppo della massa amministrata la capacità di fare cassa e
generare profitti.
Scendendo nel dettaglio, inoltre,
si osserva come le nostre banche
abbiano, a livello regionale, il miglior indice di redditività, un ottimo rapporto sofferenze nette su
impieghi a clientela, uno dei migliori rapporti collegati alla produttività media dei dipendenti
connessa al risultato di gestione
ordinaria.
Emerge la soddisfazione da parte
dei vertici della Banca Monte
Pruno: “L'annuale pubblicazione
dell'Atlante delle Banche rappresenta un documento che attendiamo per fare una ulteriore
valutazione sui nostri andamenti.
Siamo felici dei nostri risultati sia
nel ranking dei creatori di valore
che in quello di MF Index a livello
Il “Viaggio inverso” di Vito Pinto
alla Casa delle Arti di Agropoli
SEGUE DA PAGINA 8
BARTOLO SCANDIZZO
I
l mare che da tranquillo
lago diventa un ambiente
rischioso ma in ogni caso
amato perché vi si dorme a
stretto contatto per una vita (
Gilbert Clavel).
Ci sono posti dove non si capisce se sono i pittori che scelgono i soggetti o i luoghi che li
guidavano o imbrigliavano con
i loro atteggiamenti cangianti
(Kurt Craemer).
Possiamo capire perché uno dei
pilastri su cui è stato costruito
il mito della Costiera è senz’altro quello delle donne che l’hanno eletta a luogo d’amore
per eccellenza (Greta Garbo)
Oltre che luogo fantastico, essa
è anche posto dove si può fare
affari (Mikhail Semenov).
È un luogo quasi inaccessibile
per la strada che fa buttare
anche l’anima a chi soffre di
mal d’Auto ( John Steinbeck).
Gli occhi dei locali sono puntati sugli estranei solo per amicizia e simpatia (Gore Vidal).
In Costiera ci si rigenera per
poi concedersi al successo
(Tennessee Williams)
Terra di esuli che nella città
verticale hanno trovato spazio,
comprensione e il minimo vitale: nessuno sperava di trovarvi una nuova patria!
Insomma, grazie a Vito possiamo scoprire storie e luoghi
visti e vissuti da altri con occhi
di grande passione. È quasi
possibile toccare con mano la
“patina” d’amore, considerazione, calore e riconoscenza
che in tanti hanno spalmato su
una terra e un mare già benedetta dal creatore.
Gli uomini che l’hanno abitata
sono stati a loro volta toccati da
tanta grandezza e, consapevolmente, ne hanno tratto beneficio sia sotto l’aspetto interiore
sia in termini di reddito indotto
n° 43 08/12/2016
regionale. Creare valore è un
grande vanto di cui andar fieri, un
elemento che certifica la capacità
della nostra azienda di generare
ricchezza per il territorio. La conferma, poi, di una posizione così
importante dà atto della nostra costanza. Ma al di là dei numeri ci
soddisfa la presenza sul territorio
e la capacità unica della nostra
struttura di essere un'azienda solida, efficiente ed efficace nelle
azioni e nelle scelte. Anche questa
volta, tali risultati rappresentano
un punto di partenza per proseguire nei nostri obiettivi con la
proverbiale volontà di ri dare al
territorio quello che lo stesso ci
trasmette ogni giorno.
Abbiamo diversi progetti che ci
proietteranno al meglio in questa
nuova fase con la volontà di portare la nostra Banca sempre più in
alto”.
Anche dalla Bcc di Aquara arriva
la dichiarazione del direttore Antonio Marino che commenta così
il risultato: “
“Siamo soddisfatti che nell’indagine di Milano Finanza ci posiziona tra le eccellenze in Italia per
quanto riguarda le attività svolte
dagli istituti di credito. Un ulteriore motivo per offrire sempre
maggiori e qualificati servizi all’intera nostra clientela contribuendo allo sviluppo delle
13
comunità locali. Siamo al settimo
posto in Italia tra gli istituti di credito minori che creano valore.
L’anno scorso eravamo al 18
posto. Si tratta di un grande risultato”.
Nell’”Era glaciale” che gelala
considerazione che i cittadini
hanno del sistema bancario, questi
risultati fanno bene a risparmiatori
e imprese che operano nell’area
Parco.
IL SONDAGGIO DI NOVEMBRE
BMTA
L’80% dei votanti vorrebbe
un format di dimensione più divulgativa
dalla fama continuamente alimentata da ogni arrivo e partenza.
Noi che viviamo a due passi
dalla “Divina Costiera” non
possiamo che rallegrarcene e,
magari, provare ad esserne
all’altezza visto che anche l’altra Costa, quella Cilentana, non
ha posti meno incantati da far
valere.
La BMTA di Paestum nel 2017
arriverà alla sua XX edizione.
I risultati:
Deve mantenere il format attuale: 0%
Deve evolversi verso un format di dimensione più divulgativa: 80%
Deve essere solo un momento
di promozione del turismo archeologico: 20%
Deve evolversi verso un
format di dimensione più divulgativa
Deve mantenere il format
attuale
Deve essere solo un momento di promozione del turismo archeologico
14 n° 43 08/12/2016
LA STAZIONE DEL MARINAIO
di Sergio Vecchio
GASTRONOMIA
a cura di Diodato Buonora http://diodatobuonora.blog.tiscali.it
n° 43 08/12/2016
15
New York, 10 giorni indimenticabili
da raccontare (2ª parte)
S
Ave), un teatro storico del 1932
che ospita circa 6.000 persone.
Abbiamo assistito al “Christmas
Spectacular interpretato dalle
Radio City Rockettes”, spettacolo natalizio che si tiene da 75
anni. Molto bello vedere Babbo
Natale e tante ballerine che ti
trasmettono già l’atmosfera
delle prossime feste. 7° giorno.
Piove. Una buona occasione per
visitare un museo. Siamo stati al
“American Museum of Natural
History”, museo di storia naturale che ci illumina riguardo ai
milioni di anni dell’evoluzione
della Terra, dalla nascita fino ai
giorni nostri. Poi, siamo stati a
“Eataly”, negozio specializzato
in prodotti italiani di qualità. Per
cena siamo tornati a un ristorante italiano, il “Mezzaluna”
(3rd Ave), dove abbiamo preso
la milanesina con pomodorini e
rucola. Un piatto semplice ma
cucinato secondo i criteri della
cucina
italiana. È importante a NY
andare in locali nostrani
dove in cucina
ci sono dei nostri connazionali.
8°
giorno. Meglio tardi che
mai, abbiamo
trovato
a
pochi metri
dal nostro albergo un “barretto”,
il
Masseria Cafè
Lo chef nocerino Agostino Petrosino
che fa un ottimo espresso
sky” (3rd Ave). Il locale sembra a 3 $. In 2, caffè e cornetto, ce
d’altri tempi: posate d’argento, la caviamo con 16 $, compresa
stile classico lussuoso, came- la mancia. Almeno la giornata
rieri attenti e servizievoli, ecc. inizia nel migliore dei modi.
Una bella atmosfera. Abbiamo Anche oggi, a tratti, piove e abpreso (tra parentesi i prezzi): 1 biamo optato per un altro
tartare di tonno (21 $), 1 insalata museo: il “National September
verde (15 $), 1 filetto mignon 11 Memorial & Museum”. Toc(49 $), 1 costata di manzo (59 cante vedere quello che gli ame$), 1 pasticcio di patate (15 $), ricani hanno costruito. Al posto
2 cheesecake (18 $), 1 Pinot delle Torri Gemelle, 2 enormi
noir californiano (53 $), 1 acqua vasche con dei bordi in placche
Panna (8,75 $): totale 238,75 $. di bronzo con inciso i nomi
Non è finita qua, a questo ab- delle 2983 vittime. Poi, all’inbiamo dovuto aggiungere 21,19 terno foto, oggetti e filmati che
$ di tasse e almeno il 18%
(42,98 $) di mancia che negli
Usa è obbligatoria. Quindi in 2
ci è costato oltre 300 $! Comunque, il tutto è stato buono
e in tutti i casi a NY, per mangiare decentemente, per 2 portate e 1 bottiglia di vino
economica bisogna prevedere i
100 $ a testa. La sera avevamo
prenotato uno spettacolo al
“Radio City Music Hall” (6th
ono al 6° giorno di questa
indimenticabile vacanza e
faccio una piccola riflessione: sapevo che NY è cara, ma
lo è molto di più di quanto pensavo. La cosa non mi turba più
di tanto. Costi quello che costa,
ho deciso che questi giorni li
devo trascorrere così come mi
piacciono. Un nostro detto dice:
“dove c’è gusto, non c’è perdenza”. Iniziamo la sesta giornata con la salita alla terrazza
panoramica del “Top of the
Rock”, situata nel cuore del
Rockefeller Center, offre una
delle più belle viste della città.
Siamo al 70° piano e, anche a
causa della bella giornata, non
ci si stancherebbe mai di ammirare il panorama in lungo e in
largo. A pranzo, per cambiare,
abbiamo deciso di provare un ristorante americano, una steak
house per intenderci. Ci è stato
consigliato “Smith & Wollen-
ricordano questo tragico evento.
Ottima la cena: siamo stati a
“Tutto il Giorno – Tribeca” (114
Franklin St), locale “in” gestito
dalla figlia della famosa stilista
americana Donna Karan. L’ambiente e l’arredo sono molto curati. Molto improvvisato il
servizio, ma la cucina è eccezionale. Ai fornelli troviamo il nocerino Agostino Petrosino, un
bravissimo e noto chef che conosco molto bene, abbiamo lavorato insieme nel ’90 e ’91.
Siamo arrivati al 9° giorno ed è
tornato il sole. È stata una buona
occasione per percorrere la
“High Line”, un parco lineare
(2,33 km) di New York realizzato su una sezione in disuso
della ferrovia sopraelevata chiamata West Side Line. Poi dopo
un giro al “Chelsea Market”, un
grande loft culinario ricavato da
un’ex fabbrica di biscotti, siamo
andati, per un panino da “Pisillo
Italian Panini” (97 Nassau St.),
gestito da Carmelo Nazzaro e
sua moglie Antonella, rispettivamente di Montesarchio e Sant’Agata dei Goti (BN), paese
originario di Bill de Blasio, attuale sindaco di NY, che di conseguenza è diventato un loro
assiduo cliente. Lo provano le
foto esposte nella paninoteca. I
due, a NY in cerca di fortuna,
hanno aperto questa paninoteca
che, pensate, TripAdvisor la
mette al 2° posto su 9.205 ristoranti. I loro panini sono buoni,
abbondanti e economici. Hanno
i nomi delle “nostre” località:
Montesarchio, Napoli, Ischia,
Capri, ecc. Carmelo mi ha promesso che quanto prima farà un
panino di nome “Paestum” con
mozzarella, pomodori e carciofi.
Bravissimi. A cena siamo stati
alla “Monte’s Trattoria” (97
MacDougal St.), locale rumoroso, servizio alla buona e cucina corretta. 10° e ultimo
giorno. Ancora sole. Possiamo
consideraci fortunati, abbiamo
avuto solo 2 giorni di pioggia su
10. Per completare le attrazioni
che volevamo visitare, siamo
saliti sul “One World Trade
Center”, noto anche come Freedom Tower, inaugurato a mag-
Antonella e Carmelo del “Pisillo Italian Panini”
gio 2015. Si tratta del 4° grattacielo più alto del mondo (1° dell’occidente), costruito proprio
accanto a dove sorgevano le
Torri Gemelle. L’altezza è di
541 m e 33 cm. Nelle unità di
misure americane, la torre è alta
1776 piedi, cifra emblematica
perché un omaggio alla data di
dichiarazione di indipendenza
degli Stati Uniti. La salita è avvenuta in 47 secondi, all’impressionante velocità di 38
chilometri orari. La vista è stata
semplicemente fantastica, sembrava di stare su un elicottero. A
seguire una bella passeggiata
(mamma mia, quanto ho camminato a NY) al “Central Park”,
una delle attrazioni che rientrano a pieno titolo nella top 10
delle cose da vedere a NY. È il
vero polmone verde della città.
All’interno ci si scorda quasi di
essere in una metropoli. Poi,
non poteva mancare una “toccata e fuga” al “MET” (Metropolitan Museum of Art), fra i
più importanti musei al mondo,
oltre due milioni di opere suddivise per provenienza geografica
ed epoca storica. Anche le vacanze stancano, così abbiamo
concluso la serata alla “Brasserie TSQ” (723 7th Av), vicino al
nostro albergo con un delizioso
Hamburger (Paris bistro french
dip burger) e una Birra Brooklyn. Veramente 10 giorni indimenticabili.
Ahimè
si
ricomincia la solita vita…
La ricetta
Risotto con cavolfiore,
caciocavallo e pepe
Ingredienti per 4 persone:
320 g di riso per risotti, 200
g di cimette piccole di cavolfiore, 80 g di caciocavallo
stagionato grattugiato, 1 cipolla piccola tritata, 1 litro
di brodo, ½ bicchiere di vino
bianco, olio extravergine
d’oliva del Cilento, 40 g di
burro di bufala, pepe macinato a volontà, sale.
Preparazione: Lavate le cimette di cavolfiore e tuffatele in acqua bollente salata
per 5 minuti, successivamente scolatele e mettetele
da parte. Scaldate 4 cucchiai
d'olio in una casseruola. Aggiungete la cipolla e soffrig-
getela a fiamma vivace. Aggiungete il riso e fatelo tostare. Sfumate con il vino e
lasciatelo evaporare. Continuate la cottura aggiungendo
man mano del brodo. A metà
cottura, unite le cimette di
cavolfiore. Insaporite con
pepe a piacere macinato al
momento e terminate la cottura. Togliete il risotto dal
fuoco e mantecatelo con il
burro e il caciocavallo grattugiato. Servite aggiungendo,
a piacere, altro pepe.
Vino consigliato: Aglianico
del Taburno Rosato Docg
2015, Il Poggio.