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Sabato 14 Gennaio 2017
PRIMO PIANO
PERISCOPIO
COMMENTI
Dopo l’euro, i grillini si scagliano contro la Nato: «Ma no,
ripensandoci non è poi così male».
Filippo Merli
Marchionne : La Fiat non è come la VolksWagen. Io che le
ho guidate entrambe concordo.
Claudio Cadei
Prosit
Gustavo Zagrebelsky critica sdegnato la continuità del
governo dell’odiato Renzi in quello del mite Gentiloni, e,
dall’alto dei suoi 105 anni (poco più, poco meno) sottolinea
che non il nuovo, ma il vecchio avanza.
Serena Gana Cavallo
Per fortuna che il terrore è Trump
Barack Obama, dopo il dispetto ad Israele con la mozione
Onu, dopo aver espulso i 35 diplomatici russi, dopo aver
scatenato ieri l’Epa contro Marchionne colpevole di accondiscendenza verso la politica di Trump (come mai solo oggi
si accorgono del dieselgate di Fca?), adesso sta accumulando in Germania il più grande dispiegamento di forze,
dal 1990 ad oggi (carri armati, soldati ed equipaggiamenti
Usa, presso la Nato) diretti verso i Paesi dell’Est Europa.
Che è? Siccome deve lasciare la Casa Bianca a uno che
farà tutto il contrario di quello che ha fatto lui, cosa vuole, Obama, passare alla storia per aver scatenato la terza
guerra mondiale?
Sara Cristoforetti
I poveri e il terrorismo
Mi dispiace ma non sono d’accordo con papa BergogIio: i
poveri non alimentano il terrorismo. Ne sono le vittime.
Grave errore.
Claudio Petruccioli
Doccia fredda per la Moratti
Letizia Moratti è stata condannata dalla Corte dei Conti
a risarcire il Comune di Milano per 600mila euro a titolo
di danno erariale, causa la «pioggia» di consulenze erogate
quando era sindaco di Milano. Suona grottesco che pochi
giorni prima di Natale alla Moratti sia stato assegnato
l’Ambrogino d’Oro. «Milan l’è on gran Milan», cantava
quella canzone del 1939: musica davvero lontana.
Andrea Giacobino
Qual è la filiera gerarchica?
Rapetto generale Umberto rompe scroto e gonadi ai pedofili
del web e, non solo, anche ai signori del gioco d’azzardo.
Viene esautorato, autodimissionato ed autopensionato.
Ora svolge insegnamento universitario.Sono contribuente
e cittadino italiano e desidererei tanto conoscere i nomi
della sovrastante filiera gerarchica autrice di questo colpo
di genio.
Ivan Ciollaro
Grillo dittatore (per ora comico)
I grillini erano partiti dall’uno vale uno, cioè da un’idea un
po’ anarchica di democrazia, che esclude a priori gerarchie,
capi, padroni. Nel giro di pochissimo tempo sono arrivati
all’estremo opposto di un partito padronale che pretende di
imporre una penale economica ai parlamentari che agiscono in difformità dalle direttive, rigidissime, del duo GrilloCasaleggio. Grillo, da buon comico, pretende di riscuotere
la penale come se l’unico eletto fosse lui e i parlamentari
fossero solo dei suoi delegati, ai quali lui paga lo stipendio
in cambio di obbedienza cieca. Se non sbaglio, invece, la costituzione prevede che i parlamentari sono eletti dal popolo
(senza vincolo di mandato) e che lo stipendio lo paghino i
contribuenti. Ma forse sono io che mi confondo.
Vitale Longo
La Melandri scalda i motori
Non lascia mai nulla al caso. Giovanna Melandri al Maxxi
fa arrivare i grandi architetti internazionali: sabato tocca
al premiato con la Medaglia d’oro del Royal Institute of
British Architects, al Pritzker Architecture Prize, al Leone
d’oro alla Biennale di Venezia, Toyo Ito, grande maestro
giapponese dell’architettura internazionale. Tutto sembra
fatto apposta per rendere ancora più evidente l’immobilismo architettonico del sindaco della capitale Virginia Raggi,
pronta a bloccare ogni progetto edilizio nella capitale, a
cominciare dallo stadio della Roma. Forse è vero che il Pd
sta pensando proprio alla Melandri per le prossime elezioni
comunali nella città eterna.
Gianfranco Ferroni
15
DI
PAOLO SIEPI
Visto che Fabrizio Corona ha
trasformato don Mazzi in un Re
Mogio, ancora una volta il laico
contributo di Striscia la notizia
va alla Comunità di Exodus. Biglietto di auguri.
Alla fine, il dossier contro Trump lo avevano fatto quelli del suo partito. Questi strateghi
elettorali Usa la devono smettere di lavorare
in Italia. Antonio Satta. MF.
Minniti è il ministro che riscuote più fiducia, e pensare che era dalemiano. Jena. La
Stampa.
L’Unità: pronto un piano di licenziamenti collettivi. Appena finiranno di scrivere l’ultimo
articolo sui pregi del Jobs act. Spinoza.it.
«Ho fatto una cazzata». È il commento
dell’adolescente che, con l’aiuto di un
amico, ha ucciso con la scure i due genitori. La Repubblica.
Prodi, a mio avviso, ha sbagliatto sull’allargamento dell’Unione
eeuropea. La globalizzazione non
è solo la Cina: pensi a quanti
posti di lavoro ci sono costate le
p
delocalizzazioni in Romania e
d
Bulgaria. Carlo De Benedetti (Aldo Cazzullo). Corsera.
Giuliano Ferrara. Il Foglio.
Nel 2015 ci sono stati, in Cina, 2.774 scioperi,
il doppio del 2014. L’aumento della conflittualità ha spinto il governo a esercitare una forte
repressione contro i leader dei lavoratori. Gli
osservatori internazionali segnalano che la repressione contro i sindacati in Cina è aumentata (anche se attacchi e pressioni da parte del
governo sono sempre stati la norma: verifiche
fiscali, violenza mafiosa, vessazioni da parte
della polizia ecc.). Un articolo sul Washington
Post conclude così: «È un crudele paradosso
che il Partito comunista reprima i lavoratori».
Moisés Naím. La Repubblica.
Giusta l’idea di fare un corso sulla Costituzione italiana agli imam. Sarebbe il primo. Bellissimo farlo a Ravenna, dove si trova l’unica
vera e propria moschea dell’Emilia Romagna.
Ravenna è la città da cui è appena stato espulso il tunisino trovato in possesso di materiale
propagandistico della jihad. È piccola, ma ha
tutto. Comoda, poco traffico, distanze a misura
d’uomo. Al corso ci si può recare a piedi, volendo in bicicletta. Pure col Tir, ma allora è una
mania. Andrea Marcenaro. Il Foglio.
Nella scuola in declino i
pensierini sono stati sostituiti
dall’analisi del testo, la grammatica («sul qui e sul qua
l’accento non va», ricordate?)
è stata rimpiazzata da schede
prestampate; al posto delle ciliegie da sommare
e delle torte da frazionare sono comparse le corrispondenze biunivoche e le entità equipotenti.
Susanna Tamaro, scrittrice. Corsera.
Vi siete mai chiesti perché l’Italia non ha mai
avuto in tutta la sua storia (dalla vecchia Roma
Festa a Milano. La casa a due piani, tutta
a oggi) una sola vera rivoluzione? Il motivo è
chiaro: gli italiani sono fratricidi, non parricidi. open space, divani bianchi, sedie Le Corbusier,
coperte di lince sui letti. Champagne e solo
Umberto Saba.
champagne come si usa dire, a fiumi (Laurent
Dopo il capolavoro di una sinistra che è ri- Perrier) e una vasca del miglior caviale come
uscita ad abbattere il suo leader (perché non appetizer. Un’altra vasca, enorme e rotonda,
era abbastanza di sinistra) schierandosi trion- che campeggiava in uno dei bagni, per l’occasiofalmente con tutta la destra, la nostra politica ne era stata ricoperta da una pedana di legno
torna trionfalmente a nutrirsi di se stessa. con sopra un’orchestra di cinque suonatori, più
il cabarettista Teo Teocoli. Camilla Cederna,
Alfonso Belardinelli. Il Foglio.
De gustibus. Mondadori, 1986.
Il problema nel Pd non sono
Venni a Roma per incontrarmi con Carlo
le espulsioni ma è che qualcuno,
Emilio Gadda, abitava in via Blumenstihl.
ogni tanto, se avesse un po’ di diMi fermai alcuni giorni. Discutemmo di tutto.
gnità e di etica politica, dovrebbe
A pranzo si andava in una trattoria non londomandarsi se vi è un’altra ratano dall’abitazione. Gadda era visibilmente
gione per stare nel Pd oltre che
quella di prendere a calci e a schiaffi la sua preoccupato che io mi accollassi le spese del
comunità dalla mattina alla sera. Roberto soggiorno. Pretese di passarmi del contante
Giachetti, deputato Pd e vicepresidente con cui mi sarei pagato il soggiorno di quella
della Camera, a Un Giorno da Pecora, Rai straordinaria settimana. Piero Gelli, già editor Garzanti, Einaudi e Rizzoli (Antonio
Radio1.
Gnoli). la Repubblica.
A questo punto è praticamente certo: l’elenBocca era un giornalista
co ufficiale dei grandi gruppi che hanno preso i soldi da Mps e non li hanno restituiti d’istinto. Capace di rendersi simnon verrà pubblicato. Non ha intenzione di patico e antipatico. Lo incontrai
costringere la banca senese a divulgare quei a Macao, lo portai in giro, lo aiudati il governo di Paolo Gentiloni e ancora tai. Il giorno dopo lessi nel suo
meno il ministro dell’Economia, Pier Carlo articolo: «C’è qui anche il decaPadoan. Non vuole chiederlo il Partito demo- dente Bettiza...». Enzo Bettiza, giornalista.
cratico e con lui la maggioranza del Parla- (Aldo Cazzullo). Corsera.
mento che sul tema lancia ballon d’essai e
Il fiume s’era ingrossato per la pioggia dei
molto fumo, baloccandosi con una commissione di inchiesta su tutte le banche che non giorni precedenti. Correva con un rumore di capotrebbe vedere i natali prima della fine della scata, l’acqua scura, bianca di spuma. Andrea
prossima estate e che non sarebbe in grado Vitali, Dopo una lunga e penosa malattia.
di arrivare a qualche conclusione nemmeno Garzanti, 2008.
con la fine naturale della legislatura. Franco
Sì, ho sempre rubato in casa e mi sono semBechis. Libero.
pre trovato bene. Lo faccio perché ci tengo a
Meglio di Grillo sono i ladri. I corrotti. I dare un dispiacere ai miei genitori che non mi
peccatori. I politicanti. Raggi e Scilipoti. Me- hanno mai fatto mancare niente. Maurizio
glio di Casaleggio. Chiunque: un passante, Milani, scrittore satirico. Il Foglio.
un topino da poco, un contabile di quelli che
Sono rientrato in casa e ho trovato Frank,
non usano altro che nei racconti di Gogol. Si
fanno i fatti loro, ci tradiscono da secoli in il mio migliore amico, a letto con mia moglie.
tutte le società antiche e moderne, rodono e Gli ho detto: «Frank, io devo! Ma tu?». Billy
rosicano, ma qualcosa sanno fare e, all’atto
Crystal.
C
pratico, riescono perfino a governare, si fa per
dire, un popolo di corrotti, di imboscati, di
Le mie ultime parole famose.
invalidi falsi, di protetti, riprotetti, dipietristi
Date tempo al tempo. Roberto
D
e falsi emarginati quali noi siamo, in particoGervaso. Il Messaggero.
G
lare i gggiovani cosiddetti, dai 18 ai 34 anni.
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