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PRIMO PIANO
Giovedì 12 Maggio 2016
15
PERISCOPIO
LETTERE
Svelate le intercettazioni dei kamikaze pronti a colpire
in Italia: «A noi piace essere martiri». Allora siete nel
posto giusto.
Filippo Merli
Chiesa e politica. Unioni Ceivili.
DI
PAOLO SIEPI
Casa Pound al 6% a Bolzano. La forza di un
nome: il candidato si chiama Bonazza. Il rompispread. MF.
Claudio Cadei
Dei resistenti che assomigliano ai ferri da stiro
A seguire i conati dall’Anpi, l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (gli iscritti non dovrebbero essere tanti, 72
anni dopo la fine del secondo conflitto mondiale) che resta
un’organizzazione inossidabile, guidata ancora come se
fosse una dependance del vecchio Pci da un vecchissimo
presidente come Carlo Smuraglia (che, di anni, ne ha 93)
mi viene in mente una vecchia battuta del glorioso e vero
grande comandante partigiano combattente (il dc Giovanni
Marcora) che lottò a fianco di Enrico Mattei e che, disilluso
dalla troppa retorica, diceva in pubblico, all’inizio degli anni
Sessanta che «troppi resistenti sono come i vecchi ferri da
stiro, nel senso che se, a loro, togli la resistenza, non servono più a nulla) .
Roberto Gallipoli
Mi è venuto in mente Bukowski
Molto bello il Cameo di Riccardo Ruggeri dedicato al confronto fra Gianni Cuperlo ed Elena Boschi pubblicato ieri
da ItaliaOggi. Leggendolo mi è venuta in mente una risposta che un giorno (credo fine anni ‘ 70) diede lo scrittore
«barbone» Charles Bukowski ad un giornalista americano
«democratic progressista», che ovviamente si aspettava
dallo scrittore più anticonformista d’America una risposta
conforme alla sua ideologia: «Bukowski cosa ne pensa del
Comunismo ?». Risposta: «Merda, molto secca !».
Dario Casubolo
Lo Stato merita la minuscola
Si moltiplica la grafia «stato» (con la s minuscola). Da un
certo punto di vista, una scelta ideologica che si impone in
un momento in cui lo stato, perlomeno in Italia, si fa sentire
solo per chiederci tributi e si nega poi quando lo cerchiamo
per molti servizi che ci dovrebbe.
Relio Nardi
Cosa succede in America?
Succede che Trump (quello che doveva essere disarcionato
dall’establishment repubblicano) continua la sua cavalcata
e vince in Nebraska e West Virginia. Ma la cosa interessante, anche per Trump , è la sfida tra Bernie Sanders e
Hillary Clinton. L’anziano senatore ha vinto in West Virginia e tiene la corsa aperta. Questo significa che Hillary
combatte su due fronti: il primo è con Sanders per non farsi
soffiare i delegati, il secondo è con The Donald che già corre
come candidato alla presidenza. Sanders non si arrende e di
fatto indebolisce la Clinton. Vuoi vedere che Hillary arriva
a novembre logorata e la presidenza la conquista Trump?
Sembra impossibile, eppure…
Giovanni Delindati
Se Pisapia c’è, batta un colpo
Se vivessi a Roma, darei il voto a Marchini per il solo
fatto che ha detto che, se diventasse sindaco, farebbe
subito riempire le buche nelle strade. Una cosa, questa,
che dicono tutti i candidati che sono a corto di idee. Ma
Marchini ha aggiunto: «E se, dopo qualche giorno, le buche si riaprono, prendo per le orecchie l’impresa della manutenzione che ha lavorato male, abusando dei soldi dei
contribuenti, e le faccio rifare gratis il lavoro». Sembra,
anche questa, una ovvietà ma, se fosse applicata, sarebbe
una vera rivoluzione. A Milano, ad esempio, nel corso
degli ultimi due mesi, ci sono stati dei lavori imponenti
e costosissimi per la sistemazione del lastricato presso la
Basilica di San Lorenzo. Ebbene, oggi, a una settimana
della chiusura dei lavori e in occasione della prima pioggia, si scopre che la pavimentazione è stata realizzata
male per cui si è creato un laghetto impercorribile dalla
gente, tanto è pieno di acqua. Sarebbe bene, salutare,
utile ed esemplare che il sindaco di Milano, Giuliano
Pisapia, prendesse l’iniziativa e intimasse all’impresa
che ha lavorato male di intervenire immediatamente per
rifare subito il lavoro ma, questa volta, a regola d’arte e,
ovviamente, gratis. Altrettanto ovviamente, all’iniziativa
andrebbe data pubblicità comunicando , a futura memoria, come si chiama l’impresa che ha fatto questo lavoro
in modo indecente. Ma non succederà. E poi i politici si
lamentano perché la gente li disistima e, quando va bene
per loro, non va a votare.
Gianni Pattarini
A dire il vero, fino all’ultimo
««il vecchietto» ha cercato di
oopporre resistenza a Salvini,
cche ormai detta legge anche a
Roma, mentre un tempo BosR
ssi poteva imporsi solo entro
i confini
Francesco Verderami.
fi i del
d l Nord.
N
Corsera.
Che c’è sotto un sottosegretario? Enrico Vaime, Gli amori finiscono, non preoccupatevi. Aliberti editore, 2016.
Con certe persone non si debbono avere rapporti, né buoni, né cattivi. Dino Basili, Tagliar
corto. Mondadori, 1987.
Paolo Flores d’Arcais, direttore di Micromega,
rivista culturale del gruppo L’Espresso, ospita
stabilmente nella pagina dei blog le strampalate
elucubrazioni filosofiche della pornostar Valentina Nappi. Pertinente il commento di Giovanni
Scavazza a un post dell’attrice hard: «Ao, ’ndò stà
Umberto?», nel senso di Eco. Urge ripristinare la
testata originale: Microsega (copyright Bettino
Craxi). 2-. Stefano Lorenzetto. Arbiter.
Fino a 37 giorni di assenza,
uno in fila all’altro, l’operaio non
è tenuto a giustificarsi. Il datore
di lavoro, con la scusa di recapitargli lo stipendio, può delegare
un fattorino a chiedere quando
avrebbe l’intenzione di riprendere. L’
L’operaio
i non
solo può non rispondere, ma è tenuto a fare causa all’azienda e sfregiare il messo. Maurizio
Milani, scrittore satirico. Il Foglio.
Il garantismo non è mai
iinutile, lei dice? In Italia, purttroppo, sì. Perché la politica ha
da tempo perso la partita con
d
lla magistratura. Vogliamo riccordare le parole pronunciate
pochi giorni fa da Piercamillo
p
Davigo, il presidente dell’Associazione nazionale
magistrati? Che, più o meno ha detto così: «I
politici continuano a rubare e senza vergognarsi
nemmeno un po’». Ecco, appunto: Davigo parla
come un Ayatollah. Perché no, dico: secondo la
Costituzione, il magistrato deve rispondere solo
alla legge, e la legge non può essere soggetta a
interpretazioni. Farlo, significa appunto comportarsi da leader religioso. Guardi che il crinale
è pericolosissimo ma percorrerlo, per Davigo,
è del tutto consequenziale, quasi inevitabile.
Rino Formica, 89 anni, ex ministro socialista ai tempi di Craxi. (Fabrizio Roncone).
Corsera.
Il processo Stato-mafia di Ingroia non lo conosco così bene da poterne parlare come avvocato.
Quel che penso delle scelte di Ingroia, si intuisce.
Quanto al processo Stato-mafia, mi sembrava
fondato su accuse un po’ fumose. Mannino è stato assolto dopo vent’anni, ma qualcuno ha idea
di quello che ha dovuto passare? Io conosco il
calvario di Andreotti. Chi paga? Chi ha pagato? Giulia Bongiorno, avvocato penalista.
(Pietro Senaldi). Libero.
principale si registra nelle amministrazioni
locali, che hanno finanziato la costruzione di
un’enorme quantità di opere infrastrutturali
ingiustificabili e rimaste incompiute. Ora il governo centrale è obbligato ad assorbire queste
perdite, e la conseguenza sarà un aumento del
deficit di bilancio. Moisés Naím. La Repubblica.
Un’altra settimana è trascorssa, e mi sento più vecchio, più
vecchio di un’altra copertina.
v
Ormai la mia vita è una fila di
O
ccopertine, che escono lucide e
ssi ingialliscono a poco a poco.
Eppure, se non le facessi, mi mancherebbero
Eppure
anche quelle, perché ci si affeziona anche delle
cose modeste quando esse segnano un po’ del
tempo trascorso. E la vita è tutta qui, in queste
cose lasciate per via, e che qualcuno poi troverà
e guarderà dopo anni e anni, per scoprire quel
che si diceva una volta. Leo Longanesi. Borghese, 1956.
Pier Paolo Pasolini non sa proprio scrivere. A
pag. 259 (di Una vita violenta) sta scritto: «La
luce che scendeva dal cielo» (e da dove doveva
discendere, forse da sottoterra?). Ma la stessa
luce (udite, udite!) era «una luce dolce benché
troppo forte». La si decida, caro Pasolini; ché una
delle due: o la luce era dolce (e allora assomiglia
a quella dei quadri di Corot); oppure è «troppo
forte» e allora non era dolce (perché quel dolce,
che si riferisce agli occhi, dà fastidio proprio agli
occhi). Luigi Compagnone, Il Borghese, 5
aprile 1957.
La Russia ha dichiarato guerra al Giappone,
l’esercito combatte in Manciuria, la Flotta del
Baltico sta facendo il giro del mondo per andare
a combattere un nemico più potente, più armato
e più motivato a vincere. I vili che rimangono
a casa tradiscono i propri concittadini combinando affari osceni, li mandano a combattere
con armi fatiscenti e vettovaglie avariate. Non
solo rubano sulle forniture, ma le fanno anche
sparire. Piera Graffer, Caucaso. LoGisma.
Non fu semplice lasciare la
carriera di attrice che non mi
motivava più. Dovevo riempire
il tempo. Lo feci compulsivamente. Quando scoprii il legno
e imparai a intarsiarlo, cominciai a raccattare rami ovunque.
Quando spuntarono ceppi sui divani e tronchi
sulla soglia della camera da letto, mio marito
Claudio Isgrò, un avvocato che aveva una vita
professionale molto incasinata e aveva seguito
processi importanti occupandosi di Aldo Moro
e di Roberto Calvi rallentò con il lavoro e mi
portò a vedere il mondo: «Così non si può andare
avanti». Mettemmo il naso fuori. Viaggiammo
per mesi. Fu come rinascere. Lisa Gastoni, attrice. (Malcom Pagani e Fabrizio Corallo).
il Fatto.
Nel metro, ultima vettura, tra le stazioni di
Halles e Châtelet, questa scritta: «I ragazzi di
Artaud ne hanno pieno i coglioni». Gabriel
Matzneff, Galop d’enfer. La table ronde,
1985.
Prima infanzia di Gino: «Quando entrava in
classe il maestro, tutti in piedi; e dall’altoparlante partiva l’Ave Maria di Schubert. Poi si apriva
il sussidiario: l’aratro ci chiamava, come fossimo
L’obiettivo cercato dai terroristi con gli at- terreni da dissodare». Prima infanzia di Michele:
tentati del 13 novembre non è di imporre sulla «Papà maestro elementare, mamma direttrice
Francia l’egemonia del Califfato di Mossoul. d’asilo, zio autore di antologie scolastiche: i versi
È un tentativo di intimidazione perché l’avia- a voce alta riempivano l’aria. Ma tutto quell’imzione francese cessi di bombardare lo stato parare a memoria è stata una straordinaria
islamico all’Ovest dell’Iraq e all’Est della Si- ginnastica mentale. E gran parte della lingua
ria. Renaud Girard, Le monde en guerre, italiana l’ho imparata così». Gino&Michele,
50 clefs pour le comprendre (Il mondo in Che dice la pioggerellina di marzo? Manguerra, 50 chiavi per capirlo). Editions ni. (Antonella Barina). ilvenerdì.
Montparnasse.
Io, quando vedo un ministro,
gli ordino di mettersi sull’atteng
Il sintomo più preoccupante di tutti è il debito
tti. Roberto Gervaso. Il Mesimmenso che la Cina sta accumulando: nel 2007
era una volta e mezza le dimensioni dell’intera
ssaggero.
economia, ora si è triplicato. L’indebitamento
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