CP Cosenza - Camere Penali

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Camera Pen ale di Cosen za “Avv ocat o Faust o Gul lo”
Ill.mo Presidente Unione Camere Penali Italiane
Giunta Unione Camere Penali Italiane
Caro Presidente,
le esternazioni registrate qualche giorno fa, durante la trasmissione ‘porta a porta’, da parte del
presidente dell’associazione magistrati dott.Davigo impongono riflessioni ed una presa di posizione da
parte dell’unione camere penali.
Abbiamo appreso che in Italia non si puo parlare di persone che hanno subito carcerazioni ingiuste.
Sono semplicemente cittadini che, spesso per il regime di prove fallace, non vengono dichiarate
colpevoli.
Ma non basta. L’errore giudiziario è dovuto a chi rappresenta il fatto reato in modo errato, inducendo in
errore il giudice che basa le sue convinzioni su dati riferiti in modo erroneo.
Sorvoliamo su altri temi affrontati durante la trasmissione.
Il dott. Davigo non ha perso l’occasione per esternare tutto il suo disagio sui temi delle garanzie
riconosciute all’imputato e sulle regole del processo penale.
Nulla di male. La libertà di parola e di pensiero è una conquista del nostro tempo.
Tuttavia il dott. Davigo le sue esternazioni le fa ricoprendo una duplice veste.
Parla a nome di tutti i magistrati che compongono l’associazione nazionale e nel contempo riveste le
funzioni di componente-presidente della seconda sezione della Corte di Cassazione.
Sappiamo tutti che il pensiero del dott. Davigo non è condiviso da tantissimi magistrati rispettosi delle
regole e delle garanzie processuali, nonché dei principi costituzionali che guidano le loro funzioni.
Le riflessioni che questa vicenda presenta sono tante.
Esiste un problema di compatibilita tra le funzioni ed il pensiero esternato.
E’ opportuno che il nostro esternatore si dimetta da rappresentante dell’associazione e nel contempo
venga valutata la compatibilita’ delle funzioni di giudice, atteso che non condivide il regime di prove e le
garanzie che vengono previste per l’imputato.
Amara riflessione è oggi registrare che ci sono giudici negli Stati Uniti che garantiscono il rispetto delle
norme sull’immigrazione e delle garanzie previste per l’immigrato contro i provvedimenti presidenziali
che stanno occupando le cronache di questi giorni.
In Italia, per contro, c’è un giudice che protesta per le troppe garanzie accordate all’imputato e
continua comunque ad esercitare una funzione che, per come brillantemente ha scritto Antoine
Garapon, è deputato ad essere il custode dei diritti.
Cosenza, 05 febbraio 2017
La Camera Penale di Cosenza
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Sede: Palazzo di Giustizia di Cosenza, Piazza Fausto e Luigi Gullo
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