COMUNITÀ: SI CHIUDE UN ANNO IN CHIAROSCURO – di

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COMUNITÀ: SI CHIUDE UN ANNO IN CHIAROSCURO – di Francesco Veronesi

TORONTO\ aise\ - “Ci stiamo lasciando alle spalle un anno in chiaroscuro per la nostra comunità. Il 2016 è stato caratterizzato da una lunga serie di fatti che hanno riguardato in prima persona gli italocanadesi e di eventi che hanno avuto importanti conseguenze per la comunità di origine italiana in Canada. Dal punto di vista politico, il 2016 è stato caratterizzato dal dibattito a volte molto duro - scatenato dal Corriere Canadese sulla mancata nomina, da parte del primo ministro Justin Trudeau, di un esponente di origine italiana al Senato”. Parte da qui il bilancio che Francesco Veronesi affida all’editoriale con cui apre il “Corriere canadese”, quotidiano che dirige a Toronto. “La riforma del procedimento di nomina doveva portare - o almeno erano queste le intenzioni del leader liberale - a una nuova procedura all’insegna della trasparenza e dell’imparzialità. Il risultato, almeno dal punto di vista comunitario, non è stato tra i più esaltanti e la comunità italiana non è stata premiata. Eppure qualcosa di positivo è emerso anche da questa situazione. La mancata nomina di un italocanadese è stato il pretesto per l’avvio di un dibattito, che ha trovato ampio spazio sul Corriere, riguardo l’identità e lo stato di salute della nostra comunità.

L’istantanea che ne è uscita è quella di una comunità ancora divisa, frastagliata, nella quale le molteplici spinte verso il rinnovo si annullano a vicenda. Eppure questo 2016 ci testimonia ancora una volta come, quando la comunità è unita, i risultati prima o poi arrivano. Ci riferiamo alla vicenda legata al parco dedicato a Guido Nincheri, il Michelangelo del Nord America, che il consiglio comunale di Montreal voleva rinominare: in questo caso la stampa, la classe politica e la società civile italocanadese ha fatto le barricate e il sindaco Denis Coderre è stato costretto a fare marcia indietro.Stesso discorso per i corsi d’italiano nello York Catholic District School Board, salvati dopo una lunga battaglia che ha visto protagonisti il Corriere Canadese e altre associazioni italocanadesi.Associazioni che qualche volta hanno vissuto dei momenti di difficoltà e che puntano al rilancio nel 2017. È il caso dei Comites, che tra il 2015 e il 2016 hanno registrato una serie di dimissioni a raffica prima di stabilizzarsi con la nuova dirigenza, per poi assistere al cambio della presidenza di Emilio Battaglia a Luigi Tosti.Senza dimenticare, infine, Villa Charities, che in un anno carico di punti interrogativi - uno su tutti, la partnership con lo School Board cattolico per la nuova sede della Dante Alighieri - e di cambiamenti al vertice. Dopo un anno, infatti, il Ceo Eligio Gaudio ha fatto un passo indietro e l’organizzazione è alla ricerca di una nuova guida per il 2017”. (aise)