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WeeklyNews
A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni
13 dicembre 2016
Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking.
Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca.
Banca Intermobiliare è presente nelle principali città italiane con 29 filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale
nell'ambito della consulenza finanziaria.
Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim
Suisse, banca svizzera con sede a Lugano.
WeeklyNews
13 dicembre 2016
Il Punto
La settimana appena trascorsa ha fornito la conferma che l’apice dell’era del
“quantitative easing” è alle spalle e che il predominio della politica
monetaria in politica economica sta volgendo al termine, anche se sarà un
cambio di fase molto lento e graduale. Già in estate era apparso evidente che
l’appetito delle principali Banche Centrali dei Paesi Sviluppati di sperimentare
ancora sulla strada dell’espansione monetaria fosse diminuito e che la
discesa dei rendimenti dei titoli di Stato fosse probabilmente terminata.
Dopo il cambio di linea di politica monetaria della Bank of Japan ed i toni più
attendisti della Bank of England post-Brexit, giovedì scorso è stato il turno
della BCE.
La BCE conferma che
l’apice dell’era del
“quantitative
easing” è alle spalle
Attenzione sulla Fed,
Italia e mercati
emergenti
Inizialmente l’annuncio della riduzione della quantità di acquisti mensili da 80
a 60 miliardi di Euro da marzo 2017 è stato interpretato dai mercati finanziari
come l’avvio del “tapering” (progressivo azzeramento) del quantitative
easing, ma il Presidente Draghi ha poi speso la maggior parte della
conferenza stampa per convincere gli investitori che la linea di politica
monetaria rimane espansiva e che nessun “tapering” è stato preso in
considerazione. In particolare Draghi ha sottolineato la durata del piano di
acquisti, esteso fino alla fine del 2017, più delle attese che si fermavano a
settembre. Inoltre i rischi di deflazione (che avevano determinato un
aumento degli acquisti da 60 a 80 miliardi di Euro al mese in marzo) sono
svaniti. Infine la previsione di inflazione dell’1,7% al 2019 non sarebbe ancora
sufficientemente vicina al target della BCE, pertanto l’azione di politica
monetaria espansiva deve continuare. In realtà, l’introduzione di una
maggiore flessibilità nella gestione del piano di acquisti e le variazioni di
alcuni suoi dettagli tecnici che dovrebbero orientare maggiormente gli
acquisti sui titoli di Stato di scadenza più breve sembrano indicare una
maggiore attenzione all’inclinazione della curva dei rendimenti, con
l’obiettivo di irripidirla. Questa variazione nella conduzione della politica
monetaria, analoga a quella della Bank of Japan ma molto meno esplicita,
servirebbe a migliorare la trasmissione all’economia reale dello stimolo
monetario, confermando che i limiti dei benefici del quantitative easing
all’attività economica sono probabilmente stati raggiunti anche in Europa.
Nella riunione di mercoledì 14, la Federal Reserve dovrebbe procedere con
l’aumento del tasso di riferimento di 25 bp (ormai prezzato dai mercati).
L’attenzione sarà concentrata sui “dots”, le previsioni sul futuro percorso dei
tassi: attualmente i mercati finanziari prezzano due rialzi di 25 bp nel 2017, in
linea con i “dots” di settembre, mentre sono più cauti della Fed sulle
previsioni del 2018. Considerando la violenza dei movimenti del US$ e dei
rendimenti dei Treasuries dopo l’elezione di Trump, implicando una forte
restrizione delle condizioni finanziari, è improbabile che la Fed decida di
incorporare nelle proprie previsioni lo scenario di politica fiscale più
espansiva sotto la presidenza Trump (di cui non si conoscono ancora i
dettagli), ma dovrà probabilmente riconoscere che le prospettive
dell’inflazione e dell’attività economica sono migliorate negli ultimi mesi.
La comunicazione delle principali Banche Centrali si inserisce nell’ampio
rally degli asset rischiosi innescato dall’elezione di Trump e che favorisce i
settori più legati alla crescita economica ed all’economia americana, sia sul
mercato azionario che nel credito, a scapito principalmente del reddito fisso
governativo. I mercati azionari europei finora hanno sottoperformato quelli
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
USA per via del mix di crescita economica ed inflazione molto meno
favorevole e per i numerosi eventi di rischio politico nei prossimi 12 mesi, ma
è probabile che la nuova linea di politica monetaria della BCE fornisca una
spinta più forte, analogamente a quanto avvenuto in Giappone dove il
cambio di corso della Bank of Japan ha richiesto qualche mese per essere
metabolizzato.
Gli asset rischiosi dei Paesi Emergenti hanno finora ampiamente
sottoperformato quelli dei Paesi Sviluppati sulla percezione che l’impatto
netto della potenziale nuova politica economica USA sia negativo (poche
conseguenze positive dallo stimolo fiscale più che compensate da quelle
negative per il protezionismo). Mentre il debito sovrano in valuta forte è
vulnerabile all’andamento dei tassi USA ed il suo spread non sembra essersi
allargato a sufficienza da tornare attraente e mentre le valute rischiano di
diventare la principale valvola di sfogo delle tensioni commerciali (con alcune
eccezioni, come il rublo), le valutazioni dei mercati azionari emergenti
sembrano essere tornate a livelli che storicamente precedono un rimbalzo.
Questo fattore, combinato con la recente ripresa degli utili per azioni dopo la
recessione pluriennale, ci inducono ad avere un atteggiamento più
costruttivo sull’equity dei Paesi Emergenti in fine d’anno.
Dopo il referendum costituzionale, gli investitori hanno adottato un
atteggiamento molto costruttivo (e controintuitivo) sull’Italia,
probabilmente nell’aspettativa che il rischio di stress finanziario avrebbe
agevolato lo smaltimento delle questioni che si sono accumulate negli
ultimi mesi. Su questo fronte il flusso di eventi è contrastato. In primo luogo
l’impatto delle decisioni della BCE sui titoli di Stato dei Paesi periferici è
neutrale nella migliore delle ipotesi, poiché delude le attese di acquisti che
avrebbero privilegiato i Paesi più bisognosi e complessivamente riduce gli
importi acquistati. Il nuovo Governo Gentiloni si è formato a tempo di record
con il mandato di portare il Paese alle elezioni con una nuova legge
elettorale. La questione Monte dei Paschi rimane irrisolta, con la banca che
sembra decisa a provare in ogni caso la via della soluzione di mercato alla
ricapitalizzazione, anche se sembra ormai chiaro che la “rete di salvataggio”
dell’intervento statale è pronta ad essere utilizzata.
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Quadro macro
Dati consuntivi
Data
Paese
Evento
Periodo
Atteso
Precedente
Consuntivo
Mer. 7
"
"
"
"
"
Gio. 8
"
"
"
"
"
"
"
"
Ven. 9
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Lun. 12
"
"
"
"
"
Mar. 13
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
Germania
"
Italia
Stati Uniti
"
Giappone
"
"
"
"
Zona euro
Stati Uniti
"
"
Cina
"
Germania
"
"
"
"
Francia
"
"
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
Giappone
"
"
"
"
Stati Uniti
Cina
"
"
Germania
"
"
"
Italia
"
Zona euro
Germania
"
Zona euro
Stati Uniti
Indice antic CI
Prod industriale DESTAG m/m
Prod industriale WDA a/a
Tasso disoccupazione trimestrale
MBA richieste ipoteche
Credito al consumo
PIL destag t/t
PIL annualizzato DESTAG t/t
Deflatore Pil a/a
Sondaggio Eco Watchers corrente
Sondaggio Eco Watchers previsioni
BCE Tasso rifinanziamento principale
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Bloomberg Benessere consumatori
CPI a/a
PPI a/a
Bilancia comm
Bilancia partite correnti
Esportazioni destag m/m
Costo lavoro WDA a/a
Costo lavoro DESTAG t/t
Produzione industriale m/m
Produzione industriale a/a
Prod manifatturiera m/m
Produzione manifatturiera a/a
Scorte all'ingrosso m/m
U. of Mich. Sentimento
U. of Mich. Condizioni corr
U. of Mich. Aspettative
U. of Mich. inflazione 1a
U. of Mich. inflazione 5-10a
Ordini macchinari m/m
Ordini macchinari a/a
PPI A/A
Indice settore terziario m/m
Ordini macchine utensili a/a
Deficit pubblico mensile
Produzione industriale a/a
Produzione industriale YTD a/a
Vendite al dettaglio a/a
CPI m/m
CPI a/a
CPI Armonizzato UE m/m
CPI Armonizzato UE a/a
Produzione industriale m/m
Prod industriale WDA a/a
Occupazione a/a
ZEW Sondaggio situazione corrente
ZEW Sondaggio aspettative
ZEW Sondaggio aspettative
Indice prezzi importazioni m/m
ottobre
"
"
3Q
Dec 2
ottobre
3° Trim.
"
"
novembre
"
Dec 8
Dec 3
nov-26
Dec 4
novembre
"
ottobre
"
"
3° Trim.
"
ottobre
"
"
"
"
dicembre
"
"
"
"
ottobre
"
novembre
ottobre
novembre
"
"
"
"
"
"
"
"
ottobre
"
3° Trim.
Dec
"
"
novembre
101.4
0.8%
1.6%
11.6%
-$18.300b
0.5%
2.3%
-0.1%
--0.000%
255k
2048k
-2.2%
2.3%
22.0b
22.0b
0.9%
--0.6%
-0.6%
0.7%
0.1%
-0.4%
94.5
107.5
86.0
--------$97.9b
6.1%
6.0%
10.2%
-----------0.3%
100.3
-1.8%
1.2%
11.5%
-9.4%
$19.292b
0.5%
2.2%
-0.1%
46.2
49.0
0.000%
268k
2081k
44.9
2.1%
1.2%
24.4b
24.2b
-0.7%
1.8%
0.2%
-1.1%
-1.1%
-1.1%
-0.9%
-0.4%
93.8
107.3
85.2
2.4%
2.6%
-3.3%
4.3%
-2.7%
-0.1%
-8.9%
-$44.2b
6.1%
6.0%
10.0%
0.1%
0.8%
0.0%
0.7%
-0.8%
1.8%
1.4%
58.8
13.8
15.8
0.5%
101
0,3
1,2
11,6
-0,7
16,018
0,3
1,3
-0,2
48,6
49,1
0
258
2005
45,1
2,3
3,3
19,3
18,4
0,5
2,5
0,8
-0,2
-1,8
-0,6
-1,5
-0,4
98
112,1
88,9
2,3
2,5
4,1
-5,6
-2,2
0,2
-5,6
-136,7
6,2
6
10,8
0,1
0,8
0
0,7
0
1,3
1,2
63,5
13,8
18,1
-0,3
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Quadro macro
Dati previsionali
Data
Mer. 14
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Gio. 15
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Ven. 16
"
"
"
"
"
"
Lun. 19
"
"
"
"
"
Mar. 20
"
"
"
Paese
Francia
"
Italia
Zona euro
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
"
"
Francia
Germania
"
"
Zona euro
"
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Francia
Italia
"
Zona euro
Stati Uniti
"
"
Giappone
Germania
"
"
Stati Uniti
"
Giappone
"
Germania
"
Ora
08:45
"
10:00
11:00
"
13:00
14:30
"
"
"
"
"
15:15
"
20:00
01:30
02:00
07:00
09:00
09:30
"
"
10:00
"
"
14:30
"
"
"
"
"
"
"
15:45
"
16:00
08:45
10:00
"
11:00
14:30
"
"
00:50
10:00
"
"
15:45
"
06:30
"
08:00
"
Evento
CPI Armonizzato UE m/m
CPI Indice escl tabacco
CPI Armonizzato UE a/a
Prod industriale destag m/m
Produzione industriale WDA a/a
MBA richieste ipoteche
Vendite al dettaglio anticipate m/m
Vend al dett escl auto m/m
Vend al dett escl auto e benzina
PPI Domanda finale M/M
PPI Domanda finale A/A
PPI Escl alimentari ed energia a/a
Produzione industriale m/m
Utilizzazione impianti
FOMC Decisione tasso (limite superiore)
Nikkei Giappone PMI Manif
Bloomberg dic. Giappone Sondaggio
Ordini macchine utensili a/a
Markit PMI manifatturiero Francia
Markit/BME PMI manifatturiero Germania
Markit PMI Servizi Germania
Markit/BME PMI Composto Germania
Markit PMI manifatturiero Eurozona
Markit PMI Servizi Eurozona
Markit PMI Composto Eurozona
Bilancia partite correnti
Manifattura Stato di New York
CPI m/m
CPI Escl alimentari ed energia m/m
CPI a/a
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Philadelphia Fed fiducia commerciale
Bloomberg Benessere consumatori
Markit PMI manifatturiero USA
NAHB indice edilizia abitativa
Fiducia manifatturiera
Bilancia commerciale Tot
Bilancia commerciale UE
CPI m/m
Nv costruzioni abitative
Nuove costruzioni abitative m/m
Permessi edilizi
Bilancia comm
IFO Clima commerciale
IFO Stime correnti
IFO Aspettative
Markit PMI Servizi USA
Markit PMI Composto USA
Vendite magazzini naznli a/a
Tokyo vendite grandi magazzini a/a
PPI m/m
PPI a/a
Periodo
novembre
"
"
ottobre
"
dic-09
novembre
"
"
"
"
"
"
"
dic-14
dicembre
Atteso
0.0%
100.36
0.1%
0.1%
0.8%
-0.3%
0.4%
0.4%
0.1%
0.9%
1.3%
-0.2%
75.1%
0.75%
--
Precedente
0.0%
100.37
0.1%
-0.8%
1.2%
-0.7%
0.8%
0.8%
0.6%
0.0%
0.8%
1.2%
0.0%
75.3%
0.50%
51.3
novembre F
dicembre
"
"
"
"
"
"
3Q
dicembre
novembre
"
"
dic-10
dic-03
dicembre
dic-11
dicembre
"
dicembre
ottobre
"
novembre
"
"
"
novembre
dicembre
"
"
"
"
novembre
"
"
"
-51.8
54.5
54.9
54.9
53.7
53.8
53.9
-$111.6b
4.0
0.2%
0.2%
1.7%
255k
2000k
9.1
-54.5
63
103
---0.1%
1230k
-7.0%
1240k
-----------
-5.6%
51.7
54.3
55.1
55.0
53.7
53.8
53.9
-$119.9b
1.5
0.4%
0.1%
1.6%
258k
2005k
7.6
45.1
54.1
63
103
3670m
778m
-1323k
25.5%
1229k
Â¥496.2b
110.4
115.6
105.5
54.6
54.9
-3.9%
-4.4%
0.7%
-0.4%
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Mercati azionari
Commento
Ancora nuovi massimi storici per l’S&P 500 che, da inizio anno, registra ora
un rialzo di oltre 10 punti percentuali.
P/E 2016 P/E 2017
Ancora nuovi massimi
per l’S&P 500…
…Piazza Affari in forte
recupero
Decisamente toniche anche le
Borse europee che hanno superato
al rialzo livelli tecnici di resistenze
importanti.
l’Euro Stoxx 50, nelle ultime 5
sedute, ha registrato un rialzo del
4% circa.
Tra le principali, Piazza Affari è
risultata la top performer con una
variazione positiva di quasi 6 punti
percentuali.
S&P 500
19.0
17.0
STOXX 600
16.4
14.6
DAX
14.0
13.0
CAC 40
15.4
14.2
FTSE MIB
19.6
12.9
FTSE 100
16.8
14.4
TOPIX
16.1
14.6
HANG SENG
12.3
11.2
TAIWAN TAIEX
15.2
13.6
KOSPI
11.8
10.3
SHANGHAI COMP
15.1
13.3
S&P SE SENSEX
18.3
14.7
Grafico dell’indice S&P500
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Mercati obbligazionari
Commento
Le Banche Centrali si
confermano principali
driver per i mercati.
BCE estende QE e
ribadisce che modalità e
target saranno guidati
da contesto economico
ed inflazione.
97,2% di probabilità di
rialzo tassi FED in
riunione dicembre.
Gli output delle banche centrali si riconfermano i principali driver per i
mercati finanziari.
Sul fronte europeo la BCE ha di fatto potenziato l’attuale programma di
riacquisto titoli estendendone la durata a tutto il 2017, ribadendo che il
volume degli acquisti (ridotto a 60 eur mld mensili a partire da aprile) potrà
variare coerentemente al raggiungimento del target di inflazione (stime
all’1,3% per 2017, 1,5% per 2018) ed inserendo alcune deroghe ai vincoli
tecnici dei bond: eligibilità estesa a scadenze inferiori all’anno, senza più un
vincolo di rendimento minimo. Proprio questi ultimi fattori fanno sì che la
curva dei tassi stia subendo uno “steepening” a seguito di crescenti posizioni
sulla parte a breve da parte degli operatori. Proprio in un’ottica di rinnovata
conferma della politica supportiva della BCE, può essere interpretato il
target di irripidimento della curva dei tassi, a vantaggio del settore bancario
nel primario ruolo di intermediario del credito.
Sul fronte nazionale le emissioni governative, in più ampio contesto di
contrazione degli spread periferici (nonostante Moody’s abbia rivisto da
stabile a negativo l’outlook dell’Italia) beneficiano della volontà politica di
mostrare continuità di intenti nel nuovo Governo, con spread decennale
BTP- Bund in discesa in area 152 bp e rendimento del decennale italiano
attestatosi sotto l’1,90% di rendimento.
Sul fronte statunitense, salvo colpi di scena, basando la previsione su Futures
e dati macro, la FED nella riunione del 14 dicembre, come ipotizzato nei
FOMC precedenti, dovrebbe alzare i tassi di ¼ di punto. La mossa è già
scontata dai mercati nei rendimenti dei Treasuries con un decennale
attestatosi poco sotto al 2,50%.
Grafico del Bund
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Commodities
Commento
I produttori di petrolio
non-OPEC si uniscono ai
tagli; petrolio ancora in
rialzo
Dopo essersi posizionate intorno a quota 51 US$/barile dopo il vertice
OPEC del 30 novembre, le quotazioni del petrolio (WTI) hanno registrato
una nuova accelerazione al rialzo all’inizio della settimana corrente sulla
scia delle notizie del weekend. Riuniti in vertice a Vienna il 10 dicembre, 11
Paesi esportatori di petrolio non OPEC hanno concordato di unirsi all’OPEC
nel taglio della produzione, impegnandosi a rimuovere altri 558.000
barili/giorno dalla produzione nel primo semestre del 2017. Anche se la
cifra è inferiore ai 600.000 barili/giorno di consensus, si tratta della prima
forma di coordinamento tra Paesi che rappresentano il 60% della
produzione mondiale, con l’obiettivo di favorire lo smaltimento delle scorte
dagli attuali elevati livelli. Inoltre l’Arabia Saudita ha dichiarato di essere
disposta a tagliare la produzione al di sotto della soglia di 10 milioni di
barili/giorno stabilita nel vertice del 30 novembre. Come conseguenza,
nella seduta di lunedì il WTI è arrivato a ridosso di 54 US$/barile, verso la
parte alta del nuovo range 45/55 US$/barile che avevamo individuato come
prevalente post-vertice OPEC. È possibile che l’euforia per il flusso di notizie
inaspettatamente più positivo del previsto spinga le quotazioni oltre 55 US$
a breve termine, ma la sostenibilità di questi livelli oltre il secondo
trimestre 2017 è dubbia considerando l’incertezza sul rispetto degli
impegni dai Paesi che partecipano all’accordo, il possibile ritorno di Libia e
Nigeria sul mercato e l’aumento delle trivellazioni in USA di quasi il 60% dai
minimi di maggio, che può essere propedeutico all’aumento della
produzione americana.
I metalli industriali sono rimasti relativamente stabili nonostante il
sentiment sul comparto continui ad essere molto positivo, come
confermato dagli acquisti cinesi. Ancora debole l’oro, in area 1160
US$/oncia, dopo che la BCE ha segnalato che i rischi di deflazione sono
svaniti.
Grafico del Future sul Wti
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
13 dicembre 2016
Mercati valutari
valutari
Euro debole dopo la
BCE; rally per le valute
legate al petrolio; attesa
per la Fed
Commento
L’andamento dei mercati valutari nell’ultima settimana è stato guidato dalla
riunione della BCE, che non ha mancato di sorprendere gli investitori.
L’interpretazione del pacchetto di misure non è stata immediatamente
chiara, provocando ampie oscillazioni di EUR/US$ intorno agli annunci, ma
Draghi ha speso poi gran parte della conferenza stampa per convincere i
mercati che la linea di politica monetaria rimane chiaramente espansiva e
che nessun “tapering” del “quantitative easing” è stato preso in
considerazione. In realtà, la flessibilità nella gestione del piano di acquisti e
le variazioni ad alcuni suoi dettagli tecnici sembrano indicare una maggiore
attenzione all’inclinazione della curva dei rendimenti, con l’obiettivo di
irripidirla. Un analogo focus introdotto dalla Bank of Japan ha determinato
un significativo indebolimento dello yen, e l’Euro ha reagito di conseguenza,
tornando intorno ai minimi post-Trump contro US$ in area 1,06.
L’annuncio dell’accordo tra i Paesi esportatori di petrolio non OPEC per
partecipare al taglio della produzione ed i commenti più aggressivi
dell’Arabia Saudita stanno spingendo al rialzo le valute degli esportatori di
petrolio, in particolare il rublo russo, che beneficia anche delle indiscrezioni
circa la nomina di Rex Tillerson, amministratore delegato di ExxonMobil, a
Segretario di Stato USA. Il US$ rimane ai massimi post-elezione di Trump a
livello di Dollar Index in attesa della riunione della Fed del 14 dicembre:
l’attenzione è soprattutto per i “dots”, le previsioni sul futuro percorso dei
tassi d’interesse. Attualmente le aspettative di mercato sono allineate a
quelle della Fed (rialzo di 25 bp a dicembre e 2 rialzi da 25 bp nel 2017); un
aumento dei “dots” per il 2017 sulla scia della politica fiscale più espansiva
del nuovo Governo Trump e sulla recente forza dei dati macroeconomici USA
potrebbe determinare un’estensione del rally della divisa americana.
Grafico del cross Euro/Dollaro
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
9
WeeklyNews
13 dicembre 2016
Agenda dell’Azionista
Società
Operazioni societarie annunciate
Tempistica
B. Mps
verrà effettuato un aumento di capitale fino a 4 mld di
euro
-
B. Popolare – B.P. Milano
le assemblee del B. Popolare e della B.P. Milano hanno
votato a favore della fusione. Ricordiamo che
l'operazione prevede che venga attribuita 1 azione
della nuova capogruppo per ogni azione del B.
Popolare e 1 azione della nuova capogruppo per ogni
6,386 azioni della B.P. Milano
-
Carraro
è stato approvato un aumento di capitale da 54 mln di
euro
-
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
Legenda
INDICE IFO
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000
aziende.
INDICE ZEW
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti
economici.
INDICI PMI
Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i
direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica
espansione.
FIDUCIA ECONOMICA
Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo
della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei
consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%).
INDICE DEI PREZZI AL
CONSUMO (CPI)
Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un
consumatore medio.
INDICE DEI PREZZI ALLA
PRODUZIONE (PPI)
INDICE ISM
Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive.
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende.
CHICAGO PMI
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di
Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione.
PHILADELPHIA FED INDEX
Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura
sopra 0 indica crescita del business.
NEW YORK EMPIRE
MANUFACTURING INDEX
Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica
espansione.
PIL USA
Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità.
NON FARM PAYROLLS
Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento
del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche.
TASSO DI
DISOCCUPAZIONE
Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo
per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls.
ADP EMPLOYMENT
CHANGE
Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP
(Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su
400.000 attività economiche.
DOVISH e HAWKISH BIAS
Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea
di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo,
come neutrale quando non ha un orientamento preciso.
FOMC
Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni
in materia di politica monetaria
WeeklyNews
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