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WeeklyNews
A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni
21 febbraio 2017
Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking.
Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca.
Banca Intermobiliare è presente nelle principali città italiane con 29 filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale
nell'ambito della consulenza finanziaria.
Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim
Suisse, banca svizzera con sede a Lugano.
WeeklyNews
21 febbraio 2017
Il Punto
I temi che caratterizzano i mercati finanziari non stanno evidenziando
particolari novità.
Per Wall Street
l’elemento di
attenzione è
rappresentato dalle
valutazioni e dalle
aspettative…
…in Europa resta
elevata l’incertezza
generata dal rischio
politico
Sul fronte americano prosegue questa fase di “reflation”, definita anche
“Trumpflation”, che si caratterizza per miglioramento della crescita e
aumento dell’inflazione, uno scenario che in linea di massima ha trovato
conferma anche nell’audizione al Congresso della Yellen della settimana
scorsa.
In questo contesto è proseguito il momentum positivo di Wall Street, mentre
si è vista una certa stabilizzazione sul rendimento dei Governativi e sul
Dollaro, dopo l’allungo che era
seguito alla vittoria di Trump.
Se in linea teorica una fase di
“reflation” dovrebbe essere più
favorevole all’azionario rispetto
all’obbligazionario, anche sulla
componente equity dovrebbero
essere rispettate alcuni requisiti.
Uno di questi è che nell’attuale fase del ciclo, conb un mercato decisamente
ben valutato sui fondamentali e con tassi in aumento il rialzo dell’azionario
non dovrebbe essere guidato dall’espansione del multipli valutativi.
Invece, sebbene la revisione delle stime di utili societari sia tornata positiva, il
rialzo di Wall Street degli ultimi mesi è per una buona parte da ascrivere
all’espansione delle valutazioni.
All’espansione hanno sicuramente contribuito le aspettative sulle politiche di
Trump, soprattutto con riferimento alla riforma fiscale.
Tuttavia, uno degli elementi di attenzione è proprio il fatto che queste
aspettative sono decisamente alte, complici anche i “tweet” del Presidente
americano che ha fatto riferimento ad una riforma fiscale sensazionale.
In realtà permane un’elevata incertezza sulla reale portata degli interventi
di natura fiscale:
- la riforma deve essere approvata dal Congresso nell’ambito del quale vi
sono, anche tra i Repubblicani, differenti visioni sui cambiamenti da
realizzare;
- l’entità dei benefici deve trovare un compromesso con il livello del deficit
pubblico (in linea di massima i Repubblicani non gradiscono un
importante espansione del deficit);
- la reale portata della riforma dovrà tenere conto della reale aliquota al
momento pagata dalle imprese (nettamente più bassa di quella ufficiale);
- l’impatto della riforma è destinato ad essere molto differente nell’ambito
dei vari settori e tra le varie aziende.
Se con riferimento agli Stati Uniti gli elementi di attenzione sono
rappresentati dalle valutazioni e dalle elevate aspettative, sul fronte europeo
la scena continua ad essere dominata del rischio politico che limita
l’impatto positivo dei miglioramenti dell’economia (su questo fronte l’ultima
conferma è arrivata oggi dagli indici PMI, tendenzialmente in rialzo e
superiori alle attese).
Nelle prossime settimane l’elemento centrale saranno sicuramente le
elezioni francesi e, a questo riguardo, il trend dei sondaggi sta andando nella
direzione di un aumento ulteriore dell’incertezza. Secondo gli ultimi dati
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Marine Le Pen è in crescita e, per quanto al secondo turno sia ancora data
per sconfitta nei confronti sia di Macron che di Fillon, il margine si è ridotto
rispetto ai sondaggi precedenti.
Il rischio politico si riflette ovviamente soprattutto sui Governativi periferici
ed in questo senso l’Italia, con le sue deboli finanze pubbliche, il “caos”
politico e la crisi del settore bancario, resta un osservato speciale. Il rapporto
rischio-rendimento dei Governativi italiani resta non interessante anche agli
attuali livelli di spread; se da un lato il sostegno della Bce dovrebbe impedire
situazioni di stress particolarmente importanti, dall’altro ci aspettiamo un
trend di progressivo allargamento con l’avvicinarsi dei diversi appuntamenti
elettorali in Europa, con l’evoluzione del conflitto interno al PD e le
implicazioni politiche che potrebbero derivarne. Inoltre, non dimentichiamo
che un trend al rialzo dei tassi di mercato potrebbe impattare negativamente
sul costo del debito italiano.
Complice anche la sopra accennata fase di stabilizzazione dei rendimenti dei
Governativi americani e del Dollaro, il contesto di miglioramento della
crescita globale sta favorendo la prosecuzione del trend positivo dei mercati
emergenti, che restano la nostra scelta preferita sul fronte dell’azionario.
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Quadro macro
Dati consuntivi
Data
Paese
Evento
Periodo
Atteso
Precedente
Consuntivo
Mer. 15
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Italia
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Amministrazione pubblica debito
MBA richieste ipoteche
Manifattura Stato di New York
CPI m/m
CPI Escl alimentari ed energia m/m
CPI a/a
CPI Escl alimentari ed energia a/a
Med reale salari settimanali A/A
Vendite al dettaglio anticipate m/m
Vend al dett escl auto m/m
Vend al dett escl auto e benzina
Produzione industriale m/m
Utilizzazione impianti
dicembre
feb-10
febbraio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
--6.8
0.3%
0.2%
2.4%
2.1%
-0.1%
0.4%
0.3%
0.0%
75.4%
2229.4b
2.3%
6.5
0.3%
0.2%
2.1%
2.2%
0.2%
0.6%
0.2%
0.0%
0.8%
75.5%
2217,7
-3,7
18,7
0,6
0,3
2,5
2,3
-0,6
0,4
0,8
0,7
-0,3
75,3
Gio. 16
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Ven. 17
"
Giappone
"
"
Italia
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
Zona euro
Stati Uniti
Acquisti esteri di oblg giapponesi
Acquisti esteri di azioni giapponesi
Ordini macchine utensili a/a
Bilancia commerciale UE
Bilancia commerciale Tot
Nv costruzioni abitative
Nuove costruzioni abitative m/m
Permessi edilizi
Permessi edilizi m/m
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Philadelphia Fed fiducia commerciale
Bloomberg Aspettative economiche
Bloomberg Benessere consumatori
Produzione edile a/a
Indice principale
feb-10
feb-10
gennaio
dicembre
dicembre
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
feb-11
feb-04
febbraio
febbraio
feb-12
dicembre
gennaio
-----1226k
0.0%
1230k
0.2%
245k
2055k
18.0
---0.5%
Â¥239.8b
-Â¥248.0b
3.5%
235m
4203m
1226k
11.3%
1210k
-0.2%
234k
2078k
23.6
56.0
47.2
0.0%
0.5%
-99,2
175,6
3,5
124
5798
1246
-2,6
1285
4,6
239
2076
43,3
50
48,1
3,2
0,6
Lun. 20
"
"
"
"
"
"
"
Mar. 21
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
"
"
"
Germania
"
Giappone
Zona euro
Giappone
"
Francia
"
"
"
"
Germania
Zona euro
Stati Uniti
"
"
Bilancia comm
Bilancia commerciale rettif
Esportazioni a/a
Importazioni a/a
PPI a/a
PPI m/m
Vendite largo consumo a/a
Fiducia al consumo
Nikkei Giappone PMI Manif
Indice tutte attività industriali m/m
CPI Armonizzato UE m/m
CPI Armonizzato UE a/a
CPI m/m
CPI a/a
CPI Indice escl tabacco
Markit/BME PMI manifatturiero Germania
Markit PMI manifatturiero Eurozona
Markit PMI manifatturiero USA
Markit PMI Servizi USA
Markit PMI Composto USA
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
febbraio
febbraio
dicembre
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
gennaio
febbraio
febbraio
febbraio
febbraio
febbraio
-----------------54.7
---
Â¥641.4b
Â¥356.7b
5.4%
-2.6%
1.0%
0.4%
0.5%
-4.9
52.7
0.3%
-0.2%
1.6%
-0.2%
1.4%
100.66
56.4
55.2
55.0
55.6
55.8
-1086,877
155,455
1,3
8,5
2,4
0,7
0,1
-6,2
53,5
-0,3
-0,3
1,6
-0,2
1,3
100,41
57
55,5
54,3
53,9
54,3
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Quadro macro
Dati previsionali
Data
Paese
Ora
Evento
Periodo
Atteso
Precedente
Mer. 22
"
"
"
"
"
"
"
"
Gio. 23
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Ven. 24
"
"
"
"
"
Lun. 27
"
"
"
"
"
"
"
"
Mar. 28
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Germania
Italia
Zona euro
"
"
Stati Uniti
"
"
"
Giappone
"
Germania
"
"
Francia
Italia
Stati Uniti
"
"
"
Francia
Italia
"
Stati Uniti
"
"
Zona euro
"
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
Giappone
Francia
"
Italia
"
"
"
Zona euro
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
10:00
10:00
11:00
"
"
13:00
16:00
"
20:00
00:50
06:00
08:00
"
"
08:45
10:00
14:30
"
"
15:45
08:45
10:00
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"
"
10:00
11:00
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14:30
"
"
"
16:00
16:30
00:50
08:45
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11:00
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"
"
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14:30
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"
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"
15:45
16:00
"
IFO Clima commerciale
CPI Armonizzato UE a/a
CPI m/m
CPI a/a
CPI base a/a
MBA richieste ipoteche
Vendite case esistenti
Vendite case esistenti m/m
FOMC Meeting Minutes
PPI Servizi A/A
Indice antic CI
PIL destag t/t
PIL WDA a/a
PIL STAG a/a
Fiducia manifatturiera
Vendite al dettaglio m/m
Chicago Fed Nat Activity Index
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Bloomberg Benessere consumatori
Fiducia al consumo
Ordini industriali m/m
Ordini industriali STAG a/a
Vendite case nuove
Vendite case nuove m/m
U. of Mich. Sentimento
Attività liquide M3 a/a
Fiducia economica
Fiducia al consumo
Ordini beni durevoli
Beni durevoli sz trasporti
Ordini beni capitali nondef esc aer
Spediz beni capitali nondef esc aer
Vendite in corso abitazioni m/m
Attività manif Fed Dallas
Produzione industriale m/m
CPI Armonizzato UE m/m
CPI Armonizzato UE a/a
CPI Armonizzato UE m/m
CPI NIC incl. tabacco m/m
CPI NIC incl. tabacco a/a
CPI Armonizzato UE a/a
CPI stimato a/a
CPI base a/a
PIL Annualizzato t/t
Consumo personale
Indice prezzi PIL
Cons personale inerziale t/t
Bilancia commerciale anticipo beni
Scorte all'ingrosso m/m
Direttori d'acquisto Chicago
Conf. Board Fiducia consumatori
Richmond Fed Manufact. Index
febbraio
gennaio
"
"
"
feb-17
gennaio
"
feb-01
gennaio
dicembre
4° trim.
"
"
febbraio
dicembre
gennaio
feb-18
feb-11
feb-19
febbraio
dicembre
"
gennaio
"
febbraio
gennaio
febbraio
"
gennaio
"
"
"
"
febbraio
gennaio
febbraio
"
febbraio
"
"
"
"
"
4° trim.
"
"
"
gennaio
"
febbraio
"
"
109.6
0.7%
-0.8%
1.8%
0.9%
-5.54m
0.9%
-0.5%
-0.4%
1.7%
1.2%
106
0.2%
-0.03
240k
2065k
-100
--0.8%
571k
6.5%
96.0
---1.5%
0.4%
--0.8%
19.0
---------2.0%
-2.1%
--$66.3b
0.4%
53.0
111.5
--
109.8
0.7%
0.5%
1.8%
0.9%
-3.7%
5.49m
-2.8%
-0.4%
105.2
0.4%
1.7%
1.2%
106
-0.7%
0.14
239k
2076k
48.1
100
1.5%
0.1%
536k
-10.4%
95.7
5.0%
107.9
-6.2
-0.5%
0.5%
0.7%
1.0%
1.6%
22.1
0.7%
-0.3%
1.6%
-2.0%
0.2%
0.9%
-1.8%
-1.9%
2.5%
2.1%
1.3%
-$65.0b
1.0%
50.3
111.8
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A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
5
WeeklyNews
21 febbraio 2017
Mercati azionari
Commento
Prosegue il rally di Wall
Street…
…positivo momentum
sugli utili, ma anche
espansione dei multipli
Continua il rialzo della Borsa americana con l’S&P 500 che registra nuovi
massimi record e rimane direzionato verso l’ormai prossima soglia 2400.
Stessa tendenza rialzista anche per l’indice tecnologico Nasdaq 100,
orientato verso 5400.
Buona forza relativa dell’Euro Stoxx 50: le quotazioni si trovano sulla parte
alta del grafico e stanno cercando di rompere al rialzo la resistenza in area
3340. Meno brillante Piazza Affari
P/E 2017 P/E 2018
che, rispetto ai massimi di
S&P 500
18.2
16.3
periodo (19800), si trova ancora
STOXX
600
15.3
14.0
sotto di oltre 3 punti percentuali.
Sui fondamentali, la prevalenza di
sorprese positive nell’ambito
della
reporting season e la
revisione al rialzo delle stime
conferma il buon momentum sul
fronte degli utili societari.
Al tempo stesso, va tenuto
presente che questo positivo
momentum
è
già
stato
incorporato dalle quotazioni,
soprattutto sul fronte americano,
dove l’S&P500 evidenzia un P/E
forward prossimo a 18x.
DAX
13.9
12.7
CAC 40
14.5
13.0
FTSE MIB
13.2
11.3
FTSE 100
14.8
13.7
TOPIX
16.1
14.2
HANG SENG
12.0
11.0
TAIWAN TAIEX
13.8
12.9
KOSPI
9.8
9.0
SHANGHAI COMP
13.8
12.2
S&P SE SENSEX
20.0
16.7
Grafico dell’indice S&P500
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Mercati obbligazionari
Commento
Rimane elevata la
volatilità sui mercati
obbligazionari, per il
perdurare del rischio di
instabilità politica in
Europa
Spread sotto i riflettori
Rimane elevata la volatilità sui mercati obbligazionari che in un clima di
“flight to quality” faticano a trovare nuovi spunti per guardare oltre
all’attuale stallo dettato dal perdurare del rischio di instabilità politica nei
paesi eurocentrici.
Gli spread governativi tornano sotto i riflettori. Il Bund decennale scende
fino allo 0,30% di rendimento per attestarsi all’attuale 0.32%. Lo Schatz a 2
anni segna nuovi minimi negativi a -0,87% di rendimento. Il decennale
francese risale all’1,09%: è lo spread verso il benchmark tedesco più
osservato e si posiziona in area 76 bp. Il decennale italiano torna al 2,20% di
rendimento con spread vs Bund in area 188 bp.
Dei ridondanti rischi di destabilizzazione, la questione greca, tornata alla
ribalta per le prossime scadenze e rinegoziazione di aiuti conto riforme, pare
essere stata la minor preoccupazione dell’attuale Eurogruppo che ha
procrastinato ogni decisione. Il fattore Italia torna tristemente sotto i
riflettori dopo la decisione di Renzi di abbandonare anche la segreteria del
PD presentandosi dimissionario, contribuendo a rinnovare il giudizio di
ingovernabilità che pesa sul ns Paese . L’Italia in questi giorni probabilmente
incasserà anche la bocciatura dello sforamento del proprio debito da parte
dell’Unione Europea ed in tempi stretti l’esecutivo dovrà impegnarsi per
scongiurare Procedura di Infrazione ed eccesso di premio per il rischio sul
nostro debito. Infine la Francia non manca di ricordarci il rischio
destabilizzante di una ipotetica vittoria della destra.
Grafico del Bund
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Commodities
Commento
Il petrolio punta a
rompere al rialzo il range
50/55 US$, metalli
ancora positivi
Grafico del Future sul Wti
Le quotazioni del petrolio puntano verso la parte alta del range a 55
US$/barile (a livello di WTI): i recenti sviluppi sembrano compensarsi a
vicenda, ma il sentiment di mercato sembra più propenso ad attribuire
maggior peso a quelli positivi. Sul fronte rialzista, il rispetto dei tagli della
produzione dei principali produttori OPEC e non OPEC è stato migliore delle
attese, supportando l’idea che l’OPEC (ed in particolare l’Arabia Saudita) sia
tornato a gestire attivamente il mercato mondiale, fissando quota 50
US$/barile come «floor» per le quotazioni. Inoltre il flusso di dati
macroeconomici continua a puntare ad un’accelerazione della crescita
mondiale a inizio 2017, creando rischi al rialzo per la domanda. Infine la
possibilità che gli USA impongano nuovamente unilateralmente sanzioni
all’Iran può frenare la ripresa della produzione iraniana, compensando il
ritorno sul mercato di Libia e Nigeria. Sul fronte negativo, negli USA le
scorte continuano ad accumularsi (quelle di greggio hanno raggiunto il
record storico la scorsa settimana), probabilmente per effetto di un
aumento più rapido del previsto della produzione di shale oil. Inoltre il
quadro tecnico è deteriorato, con la volatilità ai minimi dall’estate 2014 ed
il posizionamento rialzista degli investitori ormai sovraffollato. Se le scorte
USA non iniziano a scendere nelle prossime settimane ed il tono della
retorica OPEC non torna ad alzarsi, le quotazioni del greggio potrebbero
finire sotto pressione.
Dati macroeconomici positivi, il ritorno della «Trumpflation» sui mercati
degli asset rischiosi e problemi di produzione in alcune enormi miniere in
Cile (Escondida di BHP Billiton) ed Indonesia (Grasberg di Freeport
McMoRan) hanno spinto i metalli industriali ai massimi del 2015.
Nonostante la retorica «hawkish» della Fed, l’oro continua a beneficiare
della ricerca di beni rifugio dalla possibile turbolenza elettorale in Europa e
di politica economica negli USA, come mostra l’accelerazione negli ultimi
mesi dei flussi in entrata sugli ETF sull’oro fisico.
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Mercati valutari
valutari
L’apprezzamento del
US$ è legato a Trump,
Fed ed elezioni europee
Commento
Il US$ è rimasto relativamente debole nell’ultimo mese, a dispetto del flusso
di dati macroeconomici positivi e della retorica più «hawkish» della Federal
Reserve. A frenare la divisa, oltre alla forza dei dati macro fuori dagli USA, è
un certo premio per il rischio sulla politica economica della Presidenza
Trump, in particolare alla luce di alcune dichiarazioni che sembrerebbero
supportare una politica valutaria di «dollaro debole» e del rischio che
l’introduzione del piano di stimolo fiscale sarà più lenta del previsto, a
giudicare dalla lentezza con cui procede la riforma di «Obamacare» al
Congresso. Anche se il US$ sta beneficiando di un premio per il rischio
politico che colpisce l’Euro, soprattutto a causa della campagna elettorale
francese, affinché il rally della divisa USA si estenda è necessario qualche
sviluppo più chiaramente pro-crescita sul fronte della politica economica
americana o che i mercati scontino aggressivamente un rialzo dei tassi della
Fed prima di giugno (che appare sempre più probabile dopo le audizioni
parlamentari della Governatrice Yellen). Il posizionamento rialzista di US$
degli investitori è tornato neutrale, ma quello sovraffollato ribassista sui
Treasuries USA continuerà ad ostacolare anche l’apprezzamento della divisa.
La difficoltà del US$ ad apprezzarsi in un contesto di nuova «Trumpflation»
ha sostenuto le valute emergenti, anche perché la minaccia di misure
protezionistiche USA sembra recedere, con l’amministrazione impegnata su
altre questioni (infatti il peso messicano ha registrato la performance
migliore). Inoltre le misure restrittive adottate dalle autorità cinesi sembrano
aver ridotto la volatilità dello yuan, anche se al prezzo di una continua
erosione delle riserve.
Grafico del cross Euro/Dollaro
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
21 febbraio 2017
Agenda dell’Azionista
Società
Unicredit
Operazioni societarie in corso
ha preso il via l’aumento di capitale da 13 mld. Le
nuove azioni sono offerte nel rapporto di 13 azioni
ordinarie ogni 5 ordinarie e/o di risparmio possedute al
prezzo di 8,09 euro per azione
Tempistica
Diritti d’opzione:

esercitabili fino al
23 febbraio
Società
Operazioni societarie annunciate
Tempistica
Carraro
è stato approvato un aumento di capitale da 54 mln di
euro
entro giugno 2017
Luxottica
a seguito dell’accordo per la fusione tra Luxottica e la
francese Essilor, quest’ultima lancerà un'offerta su
Luxottica sulla base di un rapporto di concambio di
0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica
-
Opa annunciate
Tempistica
Best Union
verrà lanciata un’Opa finalizzata al delisting al prezzo di
3 euro per azione (cum dividend)
-
Parmalat
Lactalis ha lanciato un'OPA sulla controllata Parmalat al
prezzo unitario di 2,80 euro, finalizzata al delisting (al
momento Lactalis detiene l'87,74% di Parmalat).
L'Offerta è condizionata al raggiungimento del 90.5%
del capitale, la soglia fissata dalla Consob per l'Obbligo
di acquisto delle azioni (ex OPA residuale)
fino al 10 marzo
Società
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
10
WeeklyNews
Legenda
INDICE IFO
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000
aziende.
INDICE ZEW
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti
economici.
INDICI PMI
Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i
direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica
espansione.
FIDUCIA ECONOMICA
Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo
della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei
consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%).
INDICE DEI PREZZI AL
CONSUMO (CPI)
Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un
consumatore medio.
INDICE DEI PREZZI ALLA
PRODUZIONE (PPI)
INDICE ISM
Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive.
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende.
CHICAGO PMI
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di
Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione.
PHILADELPHIA FED INDEX
Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura
sopra 0 indica crescita del business.
NEW YORK EMPIRE
MANUFACTURING INDEX
Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica
espansione.
PIL USA
Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità.
NON FARM PAYROLLS
Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento
del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche.
TASSO DI
DISOCCUPAZIONE
Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo
per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls.
ADP EMPLOYMENT
CHANGE
Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP
(Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su
400.000 attività economiche.
DOVISH e HAWKISH BIAS
Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea
di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo,
come neutrale quando non ha un orientamento preciso.
FOMC
Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni
in materia di politica monetaria
WeeklyNews
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