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News A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni

17 gennaio 2017

Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking. Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca. Banca Intermobiliare è presente nelle principali città italiane con 29 filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale nell'ambito della consulenza finanziaria. Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim Suisse, banca svizzera con sede a Lugano.

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News 17 gennaio 2017

Il Punto

Lo scenario macroeconomico positivo si è rafforzato… … ma l’attenzione sulla politica economica ed estera di Trump richiede maggiore prudenza

Il rally dei mercati degli asset rischiosi sta continuando a perdere vigore e

gli investitori internazionali sembrano impegnati a ridurre le posizioni su alcuni dei temi che avevano più beneficiato della vittoria elettorale di Donald Trump

(come l’apprezzamento del US$, il rialzo dei rendimenti dei Treasuries e la sovraperformance della Borsa USA) in vista dell’insediamento ufficiale del Presidente eletto alla Casa Bianca il 20 gennaio e dell’inizio del periodo cruciale dei primi 100 giorni della nuova Amministrazione, nel quale dovrebbe essere definita più chiaramente la linea di Governo. Dal punto di vista macroeconomico,

il flusso recente di dati segnala chiaramente rischi al rialzo per la crescita economica mondiale

sia per il quarto trimestre del 2016 che per il primo trimestre 2017, che si stanno riflettendo nell’aumento delle stime degli economisti (da ultimo il Fondo Monetario Internazionale). In particolare i Paesi Sviluppati sembrano tornati alla guida dell’espansione, con revisioni al rialzo delle aspettative di crescita significative per USA, Eurozona, Gran Bretagna e Giappone, mentre nei Paesi Emergenti una serie di shock locali (Turchia, Messico) e la ripresa più lenta del previsto in Brasile hanno rallentato l’accelerazione. Il settore industriale guida il recupero, con la produzione mondiale tornata a crescere ad un ritmo annuo prossimo al 3% da meno dell’1% prevalente per gran parte del 2016. Analogamente la dinamica inflazionistica è più favorevole, con l’inflazione in aumento nei Paesi Sviluppati (che avevano corso rischi di deflazione per gran parte del 2016), giustificando l’atteggiamento meno espansivo delle principali Banche Centrali emerso nel corso dell’estate. Nonostante le conferme di uno scenario macroeconomico favorevole ed in miglioramento, appare evidente che il trend di miglioramento dell’attività economica comparso dopo l’elezione di Trump non è esclusivo degli Stati Uniti, ma è quanto meno comune a tutti i Paesi Sviluppati, togliendo parzialmente sostegno ad uno dei temi d’investimento principali post-Trump, la sovraperformance degli asset rischiosi USA rispetto al resto del mondo. L’altro grande supporto del rally legato all’elezione di Trump è l’aspettativa di un drastico cambio di politica economica in senso pro-business e pro crescita. Su questo fronte gli ultimi sviluppi segnalano che una maggiore cautela è necessaria.

La prima conferenza stampa del Presidente eletto ha deluso le attese per le poche indicazioni in termini di politica economica

, ma le dichiarazioni di Trump da inizio anno e le nomine in posti chiave della nuova amministrazione sembrano indicare una maggiore aggressività in tema di commercio internazionale con un’ottica più chiaramente protezionistica ed una minore enfasi su tagli delle imposte, deregolamentazione e spesa per infrastrutture (che avevano alimentato il rally post-elettorale). Per il momento nel Congresso (che si è già insediato) sta avanzando la riforma di Obamacare, che per quanto rilevante dal punto di vista sociale ed economico ha una forte connotazione politica. Subito dopo l’insediamento dovrebbe partire il processo della riforma fiscale, più rilevante per l’outlook economico, ma che può essere molto più disfunzionale, soprattutto nel caso in cui la tassazione delle imprese fosse riorientata in senso protezionistico [email protected]

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News 17 gennaio 2017 (dall’origine dei prodotti e servizi a dove sono venduti).

Il rally post-elettorale ha sopito il rischio geopolitico, ma questo sta per tornare con l’inizio ufficiale della nuova amministrazione.

Sembra chiaro che un riorientamento della politica estera USA sia imminente: Trump non sostiene l’integrazione europea, mentre supporta la Gran Bretagna post Brexit ed ha una nota posizione più accondiscendente verso la Russia. Favorisce il disimpegno degli USA dal Medio Oriente, ma ha un approccio conflittuale con la Cina. Un cambio significativo della politica estera USA è senz’altro destabilizzante in un anno di importanti elezioni in Europa (Olanda, Francia e Germania, mentre il rischio di elezioni anticipate in Italia sembra essere diminuito) e con i negoziati sulla Brexit alle porte. Dal momento che le aspettative sul cambio di politica economica USA sono molto elevate e che i rischi politici sono passati in secondo piano negli ultimi mesi, ma stanno per riemergere, un atteggiamento prudente sui mercati degli asset rischiosi a ridosso dell’insediamento di Trump alla presidenza appare appropriato e l’oro ne sta già beneficiando. Inoltre prese di profitto sulle posizioni più sovraffolate della “Trumpflation” (come quelle rialziste sul US$)

possono portare ad una rotazione verso aree scariche di posizionamento degli investitori, come gli asset dei Paesi Emergenti ed in particolare l’azionario Emergente

, che a differenza di quello dei Paesi Sviluppati sconta molto di più il rischio di protezionismo e beneficia di un US$ più debole. [email protected]

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News 17 gennaio 2017

Quadro macro

Giappone Stati Uniti Giappone Francia " " " " Italia " Zona euro " Stati Uniti " " " " " Giappone Germania " Italia Stati Uniti " " " " " " " " " " Giappone " " " " " Italia " Giappone " " Italia " Germania " Zona euro Stati Uniti

Dati consuntivi

Data Paese

Mer. 11 " Gio. 12 " " " " " " " Mar. 17 " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " Ven. 13 " " " " " " " " " " " " " " Lun. 16

Evento

Indice antic CI MBA richieste ipoteche Tokyo media uffici liberi CPI Armonizzato UE m/m CPI Armonizzato UE a/a CPI m/m CPI a/a CPI Indice escl tabacco Prod industriale WDA a/a Produzione industriale m/m Prod industriale destag m/m Produzione industriale WDA a/a Indice prezzi importazioni m/m Nuove richieste disoccupazione Richieste continue Indice prezzi importazioni a/a Bloomberg Benessere consumatori Deficit pubblico mensile Acquisti esteri di azioni giapponesi Indice prezzi all'ingrosso m/m Indice prezzi all'ingrosso a/a Amministrazione pubblica debito PPI Escl alimentari ed energia m/m PPI Domanda finale M/M PPI Escl alimenti, energia, commercio M/M PPI Domanda finale A/A PPI Escl alimentari ed energia a/a PPI Escl alimenti, energia, commercio A/A Vendite al dettaglio anticipate m/m Vend al dett escl auto m/m Vend al dett escl auto e benzina Scorte società U. of Mich. Sentimento Ordini macchinari m/m Ordini macchinari a/a PPI M/M PPI A/A Indice settore terziario m/m Ordini macchine utensili a/a CPI Indice FOI escl tabacco CPI Armonizzato UE a/a Produzione industriale m/m Produzione industriale a/a Utilizzazione impianti m/m Bilancia commerciale UE Bilancia commerciale Tot ZEW Sondaggio aspettative ZEW Sondaggio situazione corrente ZEW Sondaggio aspettative Manifattura Stato di New York

Periodo

novembre gen-06 dicembre " " " " " novembre " novembre " " gen-07 dic-31 dicembre gen-08 dicembre gen-06 dicembre " novembre dicembre " " " " " " " " novembre gennaio novembre " dicembre " novembre dicembre " " novembre " " " " gennaio " " "

Atteso

102.6 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 7.8 -- 0.3% 0.8% 0.3% 0.6% 100.67 1.9% 0.2% 0.5% 1.5% 0.7% 255k 2084k 1.8% -- -$25.0b -- -- -- -- 0.1% 0.3% 0.1% 1.6% 1.5% 1.8% 0.7% 0.5% 0.4% 0.6% 98.5

Precedente

100.8 0.1% 4.1% -5.6% 0.4% -2.2% 0.2% -5.6% 100.0 0.5% 1.5% 4.6% 1.4% 452m 4299m 13.8 63.5 18.1 9.0 3.75 0.3% 0.8% 0.3% 0.6% 100.36 1.3% 0.0% -0.1% 0.6% -0.3% 235k 2112k -0.1% 45.5 -$136.7b ¥58.5b 0.1% 0.8% 2223.8b 0.4% 0.4% 0.2% 1.3% 1.6% 1.8% 0.1% 0.2% 0.2% -0.2% 98.2

Consuntivo

102,7 5,8 -5,1 10,4 0,6 -1,2 0,2 4,4 100,3 0,5 1,5 4,6 3 235 4203 16,6 77,3 23,2 6,5 3,61 0,3 0,8 0,3 0,6 100,66 3,2 0,7 1,5 3,2 0,4 247 2087 1,8 45,1 -27,5 346,8 1,2 2,8 2229,4 0,2 0,3 0,1 1,6 1,6 1,7 0,6 0,2 0 0,7 98,1 [email protected]

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News 17 gennaio 2017

Quadro macro

Germania " " " Zona euro " " Stati Uniti " " " " " " " Giappone Zona euro " " " Stati Uniti " " " " " " Cina " " " Germania " Giappone Zona euro Giappone Francia " " Germania " " Zona euro " " Stati Uniti " " "

Dati previsionali

Data Paese

Mer. 18 " " " " " " " " " " " " " " Gio. 19 " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " " Ven. 20 " " " " " Lun. 23 " Mar. 24

Ora

8:00 8:00 8:00 8:00 11:00 11:00 11:00 13:00 14:30 14:30 14:30 14:30 15:15 15:15 16:00 1:30 9:00 9:00 9:00 9:30 9:30 9:30 10:00 10:00 10:00 15:45 16:00 16:00 16:00 7:00 13:45 13:45 13:45 13:45 14:30 14:30 14:30 14:30 14:30 14:30 14:30 3:00 3:00 3:00 3:00 8:00 8:00 5:30 16:00

Evento

CPI a/a CPI m/m CPI Armonizzato UE m/m CPI Armonizzato UE a/a CPI m/m CPI a/a CPI base a/a MBA richieste ipoteche CPI m/m CPI Escl alimentari ed energia m/m CPI a/a Med reale salari settimanali A/A Produzione industriale m/m Utilizzazione impianti NAHB indice edilizia abitativa Ordini macchine utensili a/a BCE Tasso rifinanziamento principale ECB Marginal Lending Facility BCE Tassi facility deposito ECB Asset Purchase Target Nv costruzioni abitative Nuove costruzioni abitative m/m Permessi edilizi Permessi edilizi m/m Nuove richieste disoccupazione Richieste continue Philadelphia Fed fiducia commerciale Pil a/a PIL YTD a/a Produzione industriale a/a Vendite al dettaglio a/a PPI m/m PPI a/a Indice tutte attività industriali m/m Fiducia al consumo Nikkei Giappone PMI Manif Markit PMI manifatturiero Francia Markit PMI Servizi Francia Markit PMI Composto Francia Markit/BME PMI manifatturiero Germania Markit PMI Servizi Germania Markit/BME PMI Composto Germania Markit PMI manifatturiero Eurozona Markit PMI Servizi Eurozona Markit PMI Composto Eurozona Markit PMI manifatturiero USA Vendite case esistenti Vendite case esistenti m/m Richmond Fed Manufact. Index " " " novembre gennaio gennaio " " " " " " " " " " dicembre " gennaio dicembre gen-19 " " gennaio dicembre " " " gen-14 gen-07 gennaio 4° Trim. 4° Trim. dicembre

Periodo

dicembre " " " " " " gen-13 " " " " " " gennaio

Atteso

1.7% 0.7% 1.0% 1.7% 0.5% 1.1% 0.9% -- 0.3% 0.2% 2.1% -- 0.6% 75.4% 69 -- -- -- -- -- -- -- -- -- -- 54.0 5.53m -1.5% -- -- 0.000% 0.250% -0.400% EU80b 1184k 8.6% 1225k 1.1% 251k -- 16.0 6.7% 6.7% 6.1% 10.7% 0.4% 1.0% -- --

Precedente

1.7% 0.7% 1.0% 1.7% -0.1% 1.1% 0.9% 5.8% 0.2% 0.2% 1.7% 0.5% -0.4% 75.0% 70 52.4 53.5 52.9 53.1 55.6 54.3 55.2 54.9 53.7 54.4 54.3 5.61m 0.7% 8 4.4% 0.000% 0.250% -0.400% EU80b 1090k -18.7% 1201k -4.7% 247k 2087k 21.5 6.7% 6.7% 6.2% 10.8% 0.3% 0.1% 0.2% -5.1 [email protected]

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News 17 gennaio 2017

Mercati azionari

Commento

Fase di lateralizzazione sia a Wall Street che in Europa… …risultati positivi dai bancari americani

Prosegue la fase di lateralizzazione di Wall Street, con l’S&P500 che si mantiene in prossimità dei massimi, ma sostanzialmente sui medesimi livelli di metà dicembre. Un po’ di consolidamento sulle Borse europee, che hanno azzerato i guadagni da inizio anno. Con riferimento ai fondamentali, ha preso il via la reporting season negli Stati Uniti: per il momento hanno riportato alcune delle principali banche, con risultati mediamente superiori alle aspettative di mercato. Questa reporting season assume un significato particolare in quanto nelle P/E 2017 P/E 2018 S&P 500 17.5

15.6

ultime settimane è migliorato il momentum sugli utili e si sono quindi alzate le aspettative di mercato. La revisione al ribasso delle stime sul 4Q è stata infatti più contenuta rispetto al passato, mentre le stime di STOXX 600 DAX CAC 40 FTSE MIB 15.3

13.5

14.4

13.3

14.0

12.4

13.0

11.4

FTSE 100 14.6

13.5

utile 2017 sono state riviste al rialzo un po’ in tutte le aree geografiche. Questa revisione al rialzo è stata dettata: 1) dal miglioramento del quadro macro; 2) dall’aumento dei tassi di interesse; 3) dal rialzo delle materie prime; 4) dalle aspettative TOPIX HANG SENG TAIWAN TAIEX KOSPI SHANGHAI COMP 15.6

11.5

13.4

9.9

13.2

14.0

10.5

12.5

9.2

11.8

sulle azioni delle amministrazione Trump. nuova S&P SE SENSEX 19.0

15.7

[email protected]

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News 17 gennaio 2017

Mercati obbligazionari

DBRS si allinea alle altre agenzie di rating: il downgrade toglie all’Italia l’unico merito di credito da singola A In ambito periferico continua la sottoperformace dei governativi portoghesi

Commento

L’Italia torna sotto i riflettori: dopo l’outlook portato a negativo da parte di Fitch e Moody’s a fine 2016, nel corso del weekend l’agenzia di rating Dbrs ha tagliato il rating sull’Italia a BBB, outlook stabile. La decisione di ridurre il rating sovrano presa dall’agenzia canadese riflette una combinazione di fattori, tra cui l’incertezza sulla capacità politica di sostenere lo sforzo di riforma e la persistente debolezza del sistema bancario, in un periodo di crescita fragile. Inoltre in apertura di settimana il Fondo Monetario Internazionale nel rilasciare le nuove stime di crescita ha evidenziato un PIL nazionale sotto l’1% per il periodo 2017-2018, in controtendenza rispetto un PIL area euro rivisto all’1,6% per il 2017, in miglioramento rispetto la precedente previsione dell’1,5%. Anche grazie al fatto che le principali “clearing house” hanno mantenuto invariati i margini sui governativi italiani a garanzia, lo spread decennale BTP Bund ha accusato un contenuto allargamento, posizionandosi in area 160 bp, in un più ampio contesto di contrazione dei rendimenti dei governativi europei che beneficiano dell’attuale clima di “risk off” sui mercati finanziari. Tra i periferici europei, continua la sottoperformance delle emissioni portoghesi il cui decennale si attesta poco sopra il 3,8% di rendimento, pur in diminuzione rispetto i valori di inizio anno. La motivazione va sicuramente ricercata nei nuovi parametri del programma di QE, la cui aspettativa di riduzione danneggia maggiormente i bond del Portogallo.1 I mercati del credito europei si mostrano resilienti con indici sintetici ITRAX (generic) che mostrano spread ben ancorati ad un movimento di contrazione: Itraxx Europe in area 70 bp e Crossover in area 290 bp.

Grafico del Bund

[email protected]

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News 17 gennaio 2017

Commodities

Inatteso rispetto delle nuove quote di produzione OPEC sostiene il petrolio

Grafico del Future sul Wti

Commento

Dopo aver sfiorato nuovamente quota 50 US$/barile (per il WTI), le quotazioni del petrolio sono ritornate nella parte alta del range 45/55 US$ nelle ultime sedute, sulla scia di nuove indicazioni sul rispetto degli impegni degli accordi di taglio della produzione di novembre dei principali esportatori. In particolare, allo stato attuale sembra che Arabia Saudita, Kuwait e Algeria abbiano ridotto la produzione più di quanto concordato, una dinamica molto insolita dal momento che storicamente il rispetto delle quote di produzione è molto blando. Il meeting dell’OPEC di fine mese sul monitoraggio della produzione dovrebbe fornire maggior chiarezza sul questo argomento. Le quotazioni dei metalli industriali sono tornate ai massimi post-elezione di Trump sulla scia dei dati migliori delle attese sulla produzione industriale in Europa, in attesa della batteria mensile di dati macroeconomici cinesi di venerdì. L’oro ha superato quota 1200 US$/oncia sulla crescente incertezza politica legata all’insediamento alla Presidenza di Donald Trump del 20 gennaio, dal momento che nella sua prima conferenza stampa non sono emersi elementi di rilievo di politica economica, e dal ritorno della tensione sulla Brexit. Tra le commodities agricole, forte rialzo per la soia dopo che il report del Dipartimento all’Agricoltura USA ha mostrato una riduzione inattesa della resa di questa coltura. [email protected]

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News 17 gennaio 2017

Mercati valutari valutari

Commento

Mercati valutari cauti in attesa dell’insediamento alla Casa Bianca di Trump; attenzione alta su Brexit e Turchia

La prima conferenza stampa di Trump di mercoledì ha deluso le attese in termini di maggior chiarezza sulla politica economica, ma le sue dichiarazioni dall’inizio dell’anno sembrano indicare una maggiore aggressività su commercio internazionale e politica estera ed una minore enfasi su tagli alle imposte, deregolamentazione e spesa per infrastrutture (che avevano alimentato il rally degli asset rischiosi post-elettorale). Per queste ragioni gli investitori hanno continuato a ridurre l’esposizione sui temi che più avevano beneficiato della vittoria elettorale di Donald Trump in attesa del suo insediamento ufficiale alla Casa Bianca il 20 gennaio e dei provvedimenti che saranno introdotti nei primi 100 giorni di presidenza. Come conseguenza il Dollar Index ha esteso le perdite e cede oltre il 3% da massimo di inizio anno. La Brexit è tornata ad agitare i mercati valutari con la sterlina che nell’ultima settimana ha testato quota 1,20 contro US$ e superato 0,8750 contro Euro. La retorica del Primo Ministro Theresa May sembrava inizialmente virare più chiaramente verso la “hard Brexit”, con la rinuncia all’accesso al mercato unico europeo pur di recuperare sovranità piena sull’immigrazione. Nel suo discorso di oggi, tuttavia, pur confermando che la Gran Bretagna non tenterà di mantenere l’accesso al mercato unico, May ha dichiarato che il processo di Brexit sarà sottoposto al voto in Parlamento, che aumenterebbe notevolmente la probabilità di “soft Brexit”. In risposta la sterlina è balzata sopra 1,23 contro US$. La debolezza del US$ sta sostenendo le valute Emergenti, in particolare quelle più isolate dalla politica economica USA come il real brasiliano o il rand sudafricano, o che possono beneficiare della nuova Presidenza come il rublo russo. La lira turca ha sfiorato 3,90 contro US$ e 4,20 contro Euro prima di ritracciare a seguito di misure restrittive della Banca Centrale turca che hanno provocato carenza di liquidità sul mercato interbancario domestico, ma la risposta di policy è complessivamente tiepida e nell’attuale contesto politico negativo la discesa della lira turca può continuare fino a quando non ci sarà un drastico cambio di politica monetaria, con un rialzo dei tassi di almeno 200 bp.

Grafico d cross Euro/Dollaro

[email protected]

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News 17 gennaio 2017

Agenda dell

Azionista

Società Operazioni societarie annunciate Carraro Luxottica Società Best Union Parmalat

è stato approvato un aumento di capitale da 54 mln di euro a seguito dell’accordo per la fusione tra Luxottica e la francese Essilor, quest’ultima lancerà un'offerta su Luxottica sulla base di un rapporto di concambio di 0,461 azioni Essilor per ogni azione Luxottica

Opa annunciate

verrà lanciata un’Opa finalizzata al delisting al prezzo di 3 euro per azione (cum dividend) Lactalis ha lanciato un'OPA sulla controllata Parmalat al prezzo unitario di 2,80 euro, finalizzata al delisting (al momento Lactalis detiene l'87,74% di Parmalat). L'Offerta è condizionata al raggiungimento del 90.5% del capitale, la soglia fissata dalla Consob per l'Obbligo di acquisto delle azioni (ex OPA residuale)

Tempistica

entro giugno 2016

- Tempistica

- - A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]

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Legenda

INDICE IFO

Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000 aziende.

INDICE ZEW

Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti economici.

INDICI PMI FIDUCIA ECONOMICA

Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica espansione. Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%).

INDICE DEI PREZZI AL CONSUMO (CPI)

Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un consumatore medio.

INDICE DEI PREZZI ALLA PRODUZIONE (PPI)

Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive.

INDICE ISM

Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende.

CHICAGO PMI

Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione.

PHILADELPHIA FED INDEX

Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura sopra 0 indica crescita del business.

NEW YORK EMPIRE MANUFACTURING INDEX

Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica espansione.

PIL USA

Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità.

NON FARM PAYROLLS

Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche.

TASSO DI DISOCCUPAZIONE

Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls.

ADP EMPLOYMENT CHANGE DOVISH e HAWKISH BIAS

Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP (Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su 400.000 attività economiche. Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo, come neutrale quando non ha un orientamento preciso.

FOMC

Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni in materia di politica monetaria

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finalità promozionale

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