WeeklyNews - Banca Intermobiliare

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WeeklyNews
A cura della Direzione Advisory di Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni
10 gennaio 2017
Bim, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni, è leader tra le società italiane specializzate nelle attività di private banking.
Quotata alla Borsa Italiana dal 1991, fa parte del Gruppo Bancario Veneto Banca.
Banca Intermobiliare è presente nelle principali città italiane con 29 filiali e circa 200 Private Bankers con esperienza pluriennale
nell'ambito della consulenza finanziaria.
Banca Intermobiliare controlla, tra l’altro, Symphonia sgr - società leader in Italia nella gestione di portafoglio, Bim Fiduciaria e Bim
Suisse, banca svizzera con sede a Lugano.
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10 gennaio 2017
Il Punto
Le indicazioni giunte nelle ultime settimane del 2016 e nei primi giorni del
nuovo anno hanno ulteriormente rafforzato le aspettative sullo scenario
macro: i dati sono stati positivi sia con riferimento alle grandezze consuntive
che con riguardo agli indicatori anticipatori. Significativo soprattutto il
miglioramento che è emerso dagli indici PMI, con il Global Manufacturing
PMI che si è portato a 52.7, sui livelli massimi degli ultimi tre anni (da notare
che nell’ambito dei Paesi Sviluppati la sola Grecia è rimasta al di sotto della
soglia di espansione di 50).
Le indicazioni delle
ultime settimane
rafforzano lo
scenario di crescita…
…sui mercati fase di
assestamento
nell’attesa
dell’insediamento di
Trump
Tuttavia, se da un lato in queste
ultime settimane lo scenario procrescita si è ulteriormente
rafforzato, dall’altro lato questo
rafforzamento non si è più di
tanto riflesso sul comportamento
delle varie asset class.
Wall Street ha sostanzialmente lateralizzato, i rendimenti obbligazionari
hanno ritracciato, con il decennale americano che si è riportato al di sotto
della importante soglia del 2.5%, il Dollaro non è riuscito ad accelerare, anzi
l’EuroDollaro si è riportato al di sopra della soglia di 1.05, ed abbiamo
assistito ad un rimbalzo dell’Oro.
Va detto che i mercati finanziari avevano iniziato a scontare uno scenario di
maggiore crescita ed inflazione a partire dalla fine dell’estate, con una netta
accelerazione dopo la vittoria di Trump alle Presidenziali americane. In alcuni
casi i movimenti erano stati piuttosto bruschi e repentini andando
probabilmente ad anticipare in modo rilevante l’evoluzione dello scenario
macro e, di conseguenza, era fisiologica una fase di assestamento,
probabilmente anche favorita dal periodo festivo.
Al di là di questa fase di consolidamento di breve termine, in questo contesto
che dovrebbe vedere un rafforzamento del ciclo economico globale ed il
passaggio di testimone (soprattutto negli Stati Uniti) dalla politica monetaria
a quella fiscale, in linea teorica la componente azionaria dovrebbe
avvantaggiarsi in termini relativi.
Sembra andare in questa direzione anche il miglioramento del momentum
sugli utili, che negli ultimi mesi sono tornati ad evidenziare una revisione
positiva delle stime, grazie soprattutto al contributo di tre fattori: il
miglioramento del quadro macro, l’allungo del petrolio e delle materie prime
ed il rialzo dei rendimenti obbligazionari.
Detto questo, vi sono alcuni aspetti che non possono essere trascurati:
- Wall Street, con un P/E forward di 17x, sconta già in misura rilevante la
futura crescita dei profitti (compresa l’attesa riduzione della pressione
fiscale che dovrebbe essere messa in campo dalla nuova amministrazione
americana), mentre non sta incorporando alcun premio per il rischio sulle
numerose novità che dovrebbero essere introdotte da Trump;
- le Borse europee, che incorporano un maggior premio per il rischio,
devono continuare invece a fare i conti con un elevato livello di
incertezza politica e con un 2017 che a questo riguardo si presenta denso
di delicati appuntamenti, a partire dalle elezioni francesi di fine aprileinizio maggio.
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Nelle prossime settimane un passaggio fondamentale potrebbe essere
rappresentato dall’insediamento di Trump: si partirà domani con la sua
prima conferenza stampa dopo la vittoria delle elezioni per arrivare poi
all’insediamento ufficiale il prossimo 20 gennaio.
Considerando le aspettative già piuttosto elevate, non si può escludere che
un eventuale ulteriore allungo dei mercati in occasione dell’insediamento
possa essere seguito da una fase di prese di profitto.
In questo contesto riteniamo più attraente il profilo rischio-rendimento
dell’azionario emergente: i Paesi Emergenti non traggono sicuramente
vantaggio da un Dollaro forte e da tassi americani in rialzo, ma stanno
evidenziando fondamentali in miglioramento (sia con riferimento ai dati
macro che con riguardo agli utili societari), valutazioni decisamente attraenti
(sia rispetto alle medie storiche che in termini relativi rispetto agli altri
mercati) ed un posizionamento piuttosto scarico.
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Quadro macro
Dati consuntivi
Data
Paese
Evento
Periodo
Atteso
Precedente
Consuntivo
Mer. 4
"
"
"
Italia
Stati Uniti
"
"
CPI Armonizzato UE m/m
MBA richieste ipoteche
Wards Vendita veicoli nazionali
Wards Vendita totale veicoli
"
Dec 30
dicembre
"
---17.70m
-0.2%
2.5%
13.85m
17.75m
0,4
0,1
14,19
18,29
Gio. 5
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
"
Cina
"
Giappone
Zona euro
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
Nikkei Giappone PMI Servizi
Nikkei Giappone PMI Composto
Caixin Cina PMI Composto
Caixin Cina PMI servizi
Vendite veicoli a/a
PPI m/m
PPI a/a
Vzne occupazione ADP
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Markit PMI Servizi USA
Markit PMI Composto USA
Bloomberg Benessere consumatori
ISM Composto non manif
dicembre
"
"
"
"
novembre
"
dicembre
dic-31
dic-24
dicembre
"
gen. 1
dicembre
-----0.3%
-0.1%
175k
260k
2051k
53.4
--56.7
51.8
52.0
52.9
53.1
13.9%
0.8%
-0.4%
216k
265k
2102k
53.4
53.7
46.0
57.2
52,3
52,8
53,5
53,4
10,8
0,3
0,1
153
235
2112
53,9
54,1
45,5
57,2
Ven. 6
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Germania
"
"
"
Zona euro
"
"
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
Vendite al dettaglio m/m
Vendite al dettaglio a/a
Ordini di fabbrica m/m
Ordini di fabbrica WDA a/a
Fiducia economica
Fiducia al consumo
Vendite al dettaglio m/m
Vendite al dettaglio a/a
Bilancia comm
Vzne salari non agricoli
Vzne salari manifattura
Disoccupazione
Ordini di fabbrica
Ordini di fabbrica escl trasp
Ordini beni durevoli
Beni durevoli sz trasporti
Ordini beni capitali nondef esc aer
novembre
"
"
"
dicembre
"
novembre
"
"
dicembre
"
"
novembre
"
"
"
"
-0.9%
1.2%
-2.5%
3.6%
106.8
-5.3
-0.4%
1.9%
-$42.8b
178k
0k
4.7%
-2.3%
--4.6%
---
2.4%
-1.0%
4.9%
6.3%
106.5
-5.1
1.1%
2.4%
-$42.6b
178k
-4k
4.6%
2.7%
0.8%
-4.6%
0.5%
0.9%
-1,8
3,2
-2,5
3
107,8
-5,1
-0,4
2,3
-45,2
156
17
4,7
-2,4
0,1
-4,5
0,6
0,9
Lun. 9
"
"
"
"
"
Germania
"
"
Italia
Zona euro
Stati Uniti
Prod industriale DESTAG m/m
Prod industriale WDA a/a
Bilancia comm
Disoccupazione
Tasso di disoccupazione
Credito al consumo
"
"
"
"
"
"
-----$18.600b
0.3%
1.2%
19.3b
11.6%
9.8%
$16.018b
0,4
2,2
22,6
11,9
9,8
24,532
Mar. 10
"
"
"
"
"
"
Cina
"
Francia
"
"
"
Stati Uniti
CPI a/a
PPI a/a
Produzione industriale m/m
Produzione industriale a/a
Prod manifatturiera m/m
Produzione manifatturiera a/a
Scorte all'ingrosso m/m
dicembre
"
novembre
"
"
"
"
2.3%
4.5%
----0.2%
2.3%
3.3%
-0.2%
-1.8%
-0.6%
-1.5%
0.9%
2,1
5,5
2,2
1,8
2,3
1,4
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A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Quadro macro
Dati previsionali
Data
Paese
Ora
Evento
Periodo
Atteso
Precedente
Mer. 11
"
Gio. 12
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Ven. 13
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Lun. 16
"
"
"
"
"
"
"
Mar. 17
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
Stati Uniti
Giappone
Francia
"
"
"
"
Italia
"
Zona euro
"
Stati Uniti
"
"
"
"
"
Giappone
Germania
"
Italia
Stati Uniti
"
"
"
"
"
"
"
"
"
"
Giappone
"
"
"
"
"
Italia
"
Giappone
"
"
Italia
"
Germania
"
Zona euro
Stati Uniti
06:00
13:00
03:00
08:45
"
"
"
"
10:00
"
11:00
"
14:30
"
"
"
15:45
20:00
00:50
08:00
"
10:30
14:30
"
"
"
"
"
"
"
"
16:00
"
00:50
"
"
"
05:30
07:00
10:00
"
05:30
"
"
10:00
"
11:00
"
11:00
14:30
Indice antic CI
MBA richieste ipoteche
Tokyo media uffici liberi
CPI Armonizzato UE m/m
CPI Armonizzato UE a/a
CPI m/m
CPI a/a
CPI Indice escl tabacco
Prod industriale WDA a/a
Produzione industriale m/m
Prod industriale destag m/m
Produzione industriale WDA a/a
Indice prezzi importazioni m/m
Nuove richieste disoccupazione
Richieste continue
Indice prezzi importazioni a/a
Bloomberg Benessere consumatori
Deficit pubblico mensile
Acquisti esteri di azioni giapponesi
Indice prezzi all'ingrosso m/m
Indice prezzi all'ingrosso a/a
Amministrazione pubblica debito
PPI Escl alimentari ed energia m/m
PPI Domanda finale M/M
PPI Escl alimenti, energia, commercio M/M
PPI Domanda finale A/A
PPI Escl alimentari ed energia a/a
PPI Escl alimenti, energia, commercio A/A
Vendite al dettaglio anticipate m/m
Vend al dett escl auto m/m
Vend al dett escl auto e benzina
Scorte società
U. of Mich. Sentimento
Ordini macchinari m/m
Ordini macchinari a/a
PPI M/M
PPI A/A
Indice settore terziario m/m
Ordini macchine utensili a/a
CPI Indice FOI escl tabacco
CPI Armonizzato UE a/a
Produzione industriale m/m
Produzione industriale a/a
Utilizzazione impianti m/m
Bilancia commerciale UE
Bilancia commerciale Tot
ZEW Sondaggio aspettative
ZEW Sondaggio situazione corrente
ZEW Sondaggio aspettative
Manifattura Stato di New York
novembre
gen-06
dicembre
"
"
"
"
"
novembre
"
novembre
"
"
gen-07
dic-31
dicembre
gen-08
dicembre
gen-06
dicembre
"
novembre
dicembre
"
"
"
"
"
"
"
"
novembre
gennaio
novembre
"
dicembre
"
novembre
dicembre
"
"
novembre
"
"
"
"
gennaio
"
"
"
102.6
--0.3%
0.8%
0.3%
0.6%
100.67
1.9%
0.2%
0.5%
1.5%
0.7%
255k
2084k
1.8%
--$25.0b
----0.1%
0.3%
0.1%
1.6%
1.5%
1.8%
0.7%
0.5%
0.4%
0.6%
98.5
----------------7.8
100.8
0.1%
3.75
0.3%
0.8%
0.3%
0.6%
100.36
1.3%
0.0%
-0.1%
0.6%
-0.3%
235k
2112k
-0.1%
45.5
-$136.7b
Â¥58.5b
0.1%
0.8%
2223.8b
0.4%
0.4%
0.2%
1.3%
1.6%
1.8%
0.1%
0.2%
0.2%
-0.2%
98.2
4.1%
-5.6%
0.4%
-2.2%
0.2%
-5.6%
100.0
0.5%
1.5%
4.6%
1.4%
452m
4299m
13.8
63.5
18.1
9.0
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Mercati azionari
Commento
Fase di assestamento,
con l’S&P500 che si
mantiene in prossimità
dei massimi…
…prende il via la
reporting season negli
Stati Uniti, con utili
attesi in crescita
Sempre sulla forza l’S&P500, con i nuovi massimi storici fatti registrare a
2282 (6 gennaio 2017) e le quotazioni che transitano ora nuovamente al di
sopra delle medie mobili di breve periodo.
Settimana contrastata invece per le Borse europee che, pur attestandosi
sulla parte alta del grafico, stanno vivendo sedute di consolidamento dopo
il forte rally di fine anno.
Questa settimana prende il via la
reporting season relativa al 4Q negli
Stati Uniti. Gli utili dell’S&P500 sono
attesi in crescita del 6% circa su base
annua: dall’inizio del 4Q vi è stata un
taglio delle stime, ma la revisione al
ribasso è la più contenuta dal 2Q del
2014. A livello settoriale la crescita
degli utili maggiore è attesa dal
comparto finanziario, mentre il
settore più debole dovrebbe essere
quello industriale (probabilmente
anche
penalizzato
dall’effetto
valutario). Il comparto energy
dovrebbe tornare ad evidenziare una
variazione positiva degli utili su base
annua.
P/E 2017 P/E 2018
S&P 500
17.5
15.6
STOXX 600
15.3
14.0
DAX
13.6
12.4
CAC 40
14.5
13.1
FTSE MIB
13.4
11.4
FTSE 100
14.8
13.6
TOPIX
16.0
14.4
HANG SENG
11.5
10.5
TAIWAN TAIEX
13.5
12.5
KOSPI
10.1
9.2
SHANGHAI COMP
13.3
11.8
S&P SE SENSEX
18.8
15.5
Grafico dell’indice S&P500
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Mercati obbligazionari
Commento
Inizio d’anno all’insegna
della Fed e di Trump sui
mercati obbligazionari
La pubblicazione delle minute della riunione della Fed di dicembre ha
confermato i toni complessivamente “hawkish” che erano già emersi dal
comunicato e dalla conferenza stampa della Governatrice Yellen. In
particolare la Fed sembra meno propensa del previsto a tollerare una
significativa discesa del tasso di disoccupazione sotto la sua stima di
equilibrio di lungo termine o l’emergere di pressioni inflazionistiche, per cui
la continua forza del mercato del lavoro (come confermata dal report sul
mercato del lavoro di dicembre pubblicato venerdì) o il raggiungimento del
target di inflazione saranno accompagnati da una politica monetaria più
restrittiva del previsto. Inoltre la maggior parte dei membri del FOMC ha
tenuto conto di una variazione in senso espansivo della politica fiscale,
nonostante l’incertezza sulle misure che saranno effettivamente adottate ed
il parziale contrappeso sull’attività economica, rappresentato dalla forza del
US$.
Nonostante i toni della Fed ed il flusso di dati macroeconomici
complessivamente migliore delle attese, il rendimento dei Treasuries è
tornato sotto 2,40% a livello di decennale e la curva si è appiattiva,
probabilmente riflettendo prese di profitto su un posizionamento
estremamente ribassista sul mercato dei futures ed i rischi di protezionismo
dopo le ultime dichiarazioni di Trump. Il Bund ha invece sottoperformato,
con il rendimento del decennale tedesco salito nuovamente verso quota
0,30%. Gli spread dei Paesi periferici sono stati volatili ma complessivamente
in rialzo, in particolare quello del Portogallo che sembra essere uno dei più
danneggiati dalla riduzione del “quantitative easing” della BCE.
Grafico del Bund
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Commodities
Commento
Oro in rialzo su Cina e
Trump
Le quotazioni del petrolio, pur avendo in parte ritracciato il rialzo della
settimana precedente, sono rimaste nella parte alta del range post accordo
OPEC, a dispetto della combinazione contrastata di elementi positivi e
negativi sia dal flusso di notizie che dai dati sulle scorte e sulla produzione
USA. Nel complesso, il mercato sembra sottostimare la volontà dei
partecipanti all’accordo di novembre tra Paesi OPEC e non OPEC di
rispettare i tagli alla produzione concordati e pertanto qualunque notizia
che confermi il rispetto degli accordi può innescare significativi rialzi (come
avvenuto la scorsa settimana con Arabia Saudita, Kuwait ed Oman). Il
posizionamento rialzista sovraffollato sul mercato dei futures è invece il
principale rischio al ribasso, poiché la liquidazione di queste posizioni
metterebbe sotto pressione le quotazioni in presenza di un catalizzatore
negativo (come un generale aumento dell’avversione al rischio sui mercati
finanziari).
Le quotazioni dell’oro sono tornate a salire, portandosi a ridosso di quota
1180 US$/oncia, nonostante le minute della riunione della Fed di dicembre
abbiano confermato la posizione più restrittiva già emersa dal comunicato
e dalla conferenza stampa. La sostenere la domanda di oro hanno
probabilmente contribuito da un lato la turbolenza sui mercati valutario ed
interbancario cinese provocata dalle nuove misure restrittive sui flussi di
capitale, dall’altro lato la retorica più aggressiva di Trump in materia di
commercio internazionale che potrebbe riaccendere i rischi di misure
protezionistiche in vista della prima conferenza stampa dell’11 gennaio e
dell’insediamento alla Presidenza del 20 gennaio.
Grafico del Future sul Wti
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Mercati valutari
valutari
Prese di profitto per il
US$ su crescenti rischi di
protezionismo dalla
nuova Presidenza Trump
Commento
La pubblicazione delle minute del FOMC di dicembre ha segnato il picco per
il US$, con il Dollar Index in calo di quasi il 2% nell’ultima settimana,
seguendo la discesa dei rendimenti dei Treasuries USA. Le prese di profitto
sono probabilmente giunte dopo che il flusso di dati macroeconomici a
ridosso della fine dell’anno ha mostrato che il miglioramento ciclico è un
fenomeno globale e non specificamente americano come sembrava
inizialmente. Inoltre la retorica del Presidente eletto Trump in materia di
commercio estero sta volgendo più chiaramente verso il protezionismo;
questo è uno dei rischi principali per lo scenario macroeconomico del 2017
ma non era prezzato dagli investitori, dal momento che fino all’inizio
dell’anno sembrava essere in secondo piano tra le priorità del nuovo
Presidente. La conseguente avversione al rischio sta probabilmente pesando
sui trade più sovraffollati e di consenso, come appunto le posizioni rialziste
di US$. Infine una serie di misure amministrative più restrittive adottate in
Cina per frenare i deflussi di capitale verso l’estero ha creato carenza di yuan
sul mercato offshore di Hong Kong e determinato drastiche ricoperture delle
posizioni ribassiste di yuan contro US$ (un'altra delle posizioni di maggior
consenso e più sovraffollate all’inizio dell’anno).
Tra le altre valute, l’avvicinarsi della richiesta di attivazione dell’articolo 50
per la Brexit sta nuovamente pesando sulla sterlina, anche a causa della
confusione sulla linea del Governo, come confermato dalle dimissioni
dell’ambasciatore britannico presso la UE. Il peso messicano ha aggiornato i
minimi contro US$ sul flusso di notizie dagli USA che punta ad un maggior
rischio di misure protezionistiche, nonostante l’intervento della Banca
Centrale per difendere il cambio. Continua la serie di minimi storici contro
US$ ed Euro per la lira turca, che soffre per la raffica di attentati e la risposta
debole del Governo e della Banca Centrale.
Grafico del cross Euro/Dollaro
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
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WeeklyNews
10 gennaio 2017
Agenda dell’Azionista
Società
Operazioni societarie annunciate
Tempistica
Carraro
è stato approvato un aumento di capitale da 54 mln di
euro
entro giugno 2016
Società
Opa in corso
Tempistica
è in corso l’Opa obbligatoria totalitaria promossa dal
socio Eolo Energia S.r.l. a 2,46 euro/azione
fino al 16 gennaio
Opa annunciate
Tempistica
Best Union
verrà lanciata un’Opa finalizzata al delisting al prezzo di
3 euro per azione (cum dividend)
-
Parmalat
Lactalis ha lanciato un'OPA sulla controllata Parmalat al
prezzo unitario di 2,80 euro, finalizzata al delisting (al
momento Lactalis detiene l'87,74% di Parmalat).
L'Offerta è condizionata al raggiungimento del 90.5%
del capitale, la soglia fissata dalla Consob per l'Obbligo
di acquisto delle azioni (ex OPA residuale)
-
Alerion Cleanpower
Società
A cura della Direzione Advisory di BIM, Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni – [email protected]
10
WeeklyNews
Legenda
INDICE IFO
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso circa 7.000
aziende.
INDICE ZEW
Indice di fiducia delle imprese tedesche, misurato tramite un’indagine presso esperti
economici.
INDICI PMI
Indice dei direttori degli acquisti. È un indice misurato tramite un’indagine presso i
direttori degli acquisti delle aziende. Convenzionalmente, una misura sopra 50 indica
espansione.
FIDUCIA ECONOMICA
Indice di fiducia elaborato dalla Commissione Europea, costruito tramite il contributo
della fiducia delle imprese industriali (40%), imprese di servizi (30%), fiducia dei
consumatori (20%), imprese di costruzione (5%) e imprese commerciali (5%).
INDICE DEI PREZZI AL
CONSUMO (CPI)
Indice dei prezzi con riferimento a un paniere di beni rappresentativo del consumo di un
consumatore medio.
INDICE DEI PREZZI ALLA
PRODUZIONE (PPI)
INDICE ISM
Indice dei prezzi di un paniere di beni utilizzati dalle imprese produttive.
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende.
CHICAGO PMI
Indice elaborato tramite questionari ai direttori degli acquisti delle aziende della zona di
Chicago. Un valore sopra 50 indica espansione.
PHILADELPHIA FED INDEX
Indice di fiducia delle imprese di New Jersey, Pennsylvania e Delaware. Una misura
sopra 0 indica crescita del business.
NEW YORK EMPIRE
MANUFACTURING INDEX
Indice di fiducia delle imprese dell'area di New York. Una misura sopra 0 indica
espansione.
PIL USA
Variazione del Pil trimestre su trimestre annualizzata e corretta per la stagionalità.
NON FARM PAYROLLS
Numero di nuove buste paga dei settori non agricoli. Dato misurato dal Dipartimento
del lavoro tramite indagine su 375.000 attività economiche.
TASSO DI
DISOCCUPAZIONE
Viene misurata dal Dipartimento del lavoro tramite indagine presso le famiglie, motivo
per cui il messaggio del dato può differire rispetto a quello dei Non Farm Payrolls.
ADP EMPLOYMENT
CHANGE
Numero di nuove buste paga nei settori non agricoli privati. Dato misurato dall'ADP
(Automatic Data Processing, una società Usa di outsourcing) tramite un'indagine su
400.000 attività economiche.
DOVISH e HAWKISH BIAS
Una Banca Centrale è indicata come dovish quando l’orientamento (bias) della sua linea
di politica monetaria è tendenzialmente espansivo, come hawkish quando è restrittivo,
come neutrale quando non ha un orientamento preciso.
FOMC
Federal Open Market Committee, comitato della Federal Reserve che prende decisioni
in materia di politica monetaria
WeeklyNews
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