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“Reportage” dopo la denuncia di Pro Juventute
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771660 968900
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GAA 6600 LOCARNO –– N. 46
In edicola Fr. 2.- / € 1,85 Anno XVIII • Numero 46
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85)
La curiosità
Le passioni
Carenti e insicuri
gli spazi nelle città
per far giocare
i bambini tra loro
Quando lo sport
è il carburante
del grande amore
tra campioni
La (costosa) vita
del tifoso da stadio
in bilico tra“pay tv”
e spese in crescita
ALLE PAGINE 26 e 27
A PAGINA 47
SCHIRA ALLE PAGINE 44 e 45
4 dicembre 2016
caffe.ch
[email protected]
091 756 24 00
Settimanale di attualità, politica, cultura e sport
Bisturi
facili
IL COMMENTO
I frutti velenosi
della spirale
protezionista
LIBERO D’AGOSTINO
IL PIZZINO
D
Beltraminelli
inaugura
la politica
dei tagli...
partendo
dai baffi
a cinque anni il “nostranismo” domina la politica
cantonale.
L’iniziativa
“Prima i nostri”, dopo quella contro l’immigrazione di massa del
2014, non è che la semplificazione brutale di quel protezionismo
che ha infettato il confronto tra i
partiti, che trascurano, invece,
ogni seria discussione sui progetti
per garantire al Ticino un vero
percorso di crescita e di benessere sociale, e non di miserevole difesa dell’esistente. Il protezionismo è una malattia invasiva e
progressiva che, diffusa prima da
governo e parlamento, ha risucchiato poi nella sua spirale perversa municipi e consigli comunali, affermando nel cantone una
cultura politica a chilometro zero,
nel segno del più esasperato localismo.
Se non fosse per la pericolosa
miopia di questa deriva localistica
all’insegna della “preferenza indigena” per ogni cosa e su ogni cosa, farebbe solo ridere il furore
polemico con cui a Bellinzona si è
contestato il municipio per l’incarico ad una società lombarda, con
sede anche in Ticino, di promuovere gli eventi natalizi oltre confine. Un incarico di appena 8000
franchi, ma che ha sollevato aspre
critiche, scomodando persino inaspettati commentatori che sembrano più che altro impegnati non
a ragionare sui fatti, ma a difendere interessi di bottega. A Lugano, invece, è stata rimossa da
Piazza Dante la bancarella promozionale di un negozio di Como,
a seguito dell’interrogazione di
una consigliera comunale del Plrt
che chiedeva di vietare in città la
pubblicità di commerci italiani.
C’è da chiedersi quale cultura liberale alimenti la visione della
società di questa consigliera comunale. E si potrebbe anche discutere sulla base di quali valori i
partiti selezionino oggi i loro rappresentanti negli esecutivi e nei
legislativi, dovendosi accontentare di quello che passa il convento
della politica di milizia.
Di questo passo perché non
proibire anche alla Rsi, che è un
servizio pubblico, di accettare la
pubblicità di catene commerciali
e negozi italiani, e perchè gli italiani non dovrebbero, a loro volta,
vietare al Fox Town, ad esempio,
di fare réclame in Italia o, magari,
impedire al Lac di promuovere i
suoi spettacoli oltre frontiera, poiché sottraggono pubblico alle iniziative culturali proposte in Italia.
Stupisce che nessuno abbia trovato nulla da ridire sulla gravità
della rimozione di quella bancarella, mentre il municipio annuncia trionfalmente che per i mercatini di Natale si aspettano in città
400 pullman di turisti italiani.
Quei turisti di cui Lugano e i suoi
commerci hanno disperatamente
bisogno.
[email protected]
Q@LiberoDAgostino
www.caffecarlito.com
Gli svizzeri finiscono
troppo spesso sotto i ferri.
Tra gli interventi
più frequenti quelli all’anca
e al ginocchio.
Mentre in Ticino avanza
un’idea rivoluzionaria su come
assegnare le specialità mediche
ad ospedali e cliniche
GUENZI e PIANCA ALLE PAGINE 2, 3 e 4
Il caso
Nell’attesa dei due nuovi leader plrt e ppd, gli altri partiti dicono che...
LE ANALISI
Sono in trentamila
ad aspettare i soldi
per il fotovoltaico
“Il centro politico che vogliamo”
le richieste ai prossimi presidenti
Un club di miliardari
per “ripulire”gli Usa
Oltre trentamila domande ferme a Berna. Sono quelle delle famiglie, duemila circa in Ticino,
che hanno creduto nelle energie alternative, in previsione,
già allora, di un progressivo abbandono del nucleare. E hanno
realizzato a proprie spese un
impianto fotovoltaico chiedendo poi un contributo, come prevede la legge. Ma le richieste
arrivate hanno superato le attese. E i soldi non bastano.
SPIGNESI A PAGINA 8
Due presidenze per un’unica
politica. La volata finale per trovare le prossime guide di Plrt e
Ppd viene seguita con interesse
anche dagli altri partiti. Perché gli
scenari cambieranno a seconda
dell’ala che prevarrà nei due raggruppamenti di centro. E così si
scopre che i Verdi tifano per Dadò
e Ghisolfi; i socialisti auspicano
una leadership alla Caprara; l’Udc
già rimpiange Jelmini e la Lega è
di bocca buona.
MAZZETTA A PAGINA 15
LORETTA NAPOLEONI
Q
uesta settimana Bernie
Sanders ha definito su
Twitter l’amministrazione
di Donald Trump un club di miliardari, in effetti sembra una lista di
super ricchi. Purtroppo è tardi per
usare questo tipo di attacchi consegue a pagina 23
tro Trump.
Le brutte figure
di questo governo!
MICHEL GUILLAUME
Il reportage
La solidarietà
La storia
Nel museo segreto
dell’arte mondiale
Un sostegno ticinese
ai sogni in Mongolia
“Napoleone aveva
i miei pannolini eco”
FRANCHINI A PAGINA 11
A PAGINA 37
A PAGINA 20
I
l 16 dicembre le due Camere
dovranno necessariamente
mettere un punto finale alla
legge d’applicazione dell’iniziativa udc “contro l’immigrazione
di massa”. Si metterà fine ad
uno psicodramma.
segue a pagina 23