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02
GAA 6600 LOCARNO –– N. 2
In edicola Fr. 2.- / € 1,85
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85)
1264
firme
a sostegno
del giornalismo
La vicenda Caffè-Sant’Anna
alle pagine 20, 21 e 22
CON UN’ANALISI DI ENRICO MORRESI
Il personaggio
Reuters
Anno XIX • Numero 2
La tendenza
Il pianeta tennis
è tornato a girare
con l’atteso rientro
del Maestro Roger
Gli Highlander
dello sport
che riscrivono
storia e primati
PAUCHARD A PAGINA 35
SCHIRA A PAGINA 32
caffe.ch
[email protected]
091 756 24 00
15 gennaio 2017
Settimanale di attualità, politica, cultura e sport
www.caffecarlito.com
IL COMMENTO
Più della rabbia
prevale la pena
Anziani
picchiati
GIUSEPPE ZOIS
Dimissioni
Corti
sospetti
lunghi
Raccontato da ex dipendenti
e familiari ecco la ricostruzione
del dramma dei vecchi maltrattati
nel Centro comunale di Balerna
GUENZI ALLE PAGINE 2 e 3
Keystone
La polemica
L’ANALISI
Nenad Stojanovic
“Giochi di potere in procura”
la magistratura si sta spaccando
L’appello di Obama
alla politica “nobile”
“In casa Blocher
ho fatto emergere
l’incoerenza udc”
Nella sua lettera di dimissioni
ha scritto che non ci sta a partecipare “a giochi di potere”. Così
le parole del procuratore pubblico Nicola Corti sono suonate
come una pesante accusa al sistema della giustizia ticinese.
“Conoscendolo non fa critiche
campate per aria”, fa notare
l’avvocato penalista Marco
Broggini. Ex colleghi di Corti e
legali che frequentano gli uffici
del ministero pubblico parlano
di tensioni latenti da tempo. E di
una magistratura che si sta lentamente spaccando.
asciamo da parte il tasso di
retorica e di opportunismo
che può aver animato Obama nel suo discorso d’addio dell’altro giorno. Ma se teniamo
conto delle nobili parole che
pronunciò il 4 giugno 2009 all’Università del Cairo delineando un futuro che poi purtroppo
si sviluppò lungo ben altre vie,
siamo costretti a rimpiangere
che l’occasione sia andata perduta. Il mondo del 2009 era
probabilmente più gestibile di
quello di oggi: anche se allora
c’era la crisi economica, oggi c’è
una politica-militare.
segue a pagina 5
SPIGNESI A PAGINA 7
LUIGI BONANATE
L
Ti-Press
IL PIZZINO
E
se chiedessimo a una persona
che ha subito una grave menomazione fisica, che vedrà il
suo corpo per sempre deturpato
per un errore in sala operatoria e
che rischiava pure la beffa di un silenzioso oblio, cosa direbbe di questa kafkiana vicenda? Certo troverebbe alquanto strano e un po’ surreale che invece di occuparsi di chi
ha causato il suo stato irreversibile,
la Giustizia si scagli contro chi ha
rivelato il fatto e indagato sui come
e perché. Succede invece che si
metta in stato d’accusa un intero
giornale. Paradossale, ma così vanno le cose. Il Caffè ha fatto il suo lavoro e non gli sono addebitati errori
o inesattezze. Però deve rispondere
di “diffamazione” e “concorrenza
sleale”. La macchina giudiziaria,
qui, corre veloce per venire a capo
del caso: 4 mesi dalla denuncia alla
chiusura dell’inchiesta. Da notare
che quanto pubblicato ha avuto il
conforto di una personalità autorevole come il giudice Mauro Ermani,
presidente della Commissione di
vigilanza sanitaria. Non importa:
par di dedurre che serva una lezione a chi osa alzare veli e togliere
bende.
Informare, che è opera di mediazione, non significa svolgere
un’attività asettica, ma raccogliere
dati, elementi, circostanze e divulgarli con la misura che si ritiene di
dover attribuire a un fatto (due seni
amputati invece dell’asportazione
di un piccolo tumore). Essere critici,
per altro, non significa essere cinici.
Il giornalista ha il compito di
raccontare e far capire quanto accade, anche per scongiurare il ripetersi di taluni rischi. E primo giudice in materia è il lettore, che sa far
uso della ragione critica. Quanto si
raccoglie, strada facendo, nel divenire di un’inchiesta, è un servizio
all’opinione pubblica, di cui il giornale si fa tramite, voce, anche un
suo mezzo di difesa. Nessuna finalità distruttiva, ma esclusivamente
informativa, ciò che per altro è anche più complicato in una realtà
piccola come il Ticino. Oggi la comunità è molto sensibile al tema
della salute e della sanità che coinvolge (e può sconvolgere) la vita
delle persone. Triste per la libertà il
giorno in cui questo dovere pubblico venisse conculcato e si arrivasse
all’autocensura. L’oltraggio alla verità, esigenza inviolabile, si compie
quando un qualsiasi potere avvia
meccanismi che bloccano, frenano,
mortificano, ne umiliano la ricerca.
C’è il pericolo che per la paura di
sbagliare si inneschi un eccesso di
prudenza che porti a non agire. La
libertà va difesa da tutto e da tutti,
così come l’autonomia di una testata, per una primaria questione di
credibilità. Questo procedimento,
pensando alle sofferenze di chi non
sarà più come prima, per un errore
non certo del giornale o dei giornalisti, fa più pena che rabbia.
Si è presentato davanti ai 250
delegati udc riuniti ieri, sabato,
a Le Châble. E ha spiegato che
“se una legge tradisce il Paese,
bisogna combatterla”. Ma la
proposta di referendum sulla
nuova legge contro l’immigrazione di massa, lanciata dal politologo Nenad Stojanovic non ha
convinto l’assemblea udc. “Ho
fatto comunque emergere - dice
Stojanovic - l’incoerenza di
Christoph Blocher e del suo partito, che parlano di democrazia
diretta, ma quando gli viene offerta l’occasione rinunciano”.
A PAGINA 13
Per aderire all’appello a sostegno della libertà di stampa manda un e-mail con nome e cognome all’indirizzo
[email protected]