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5stelle
VOLANT INO DE LLE ATTIVITà PA RLA MEN TA RI - 25 novembre 2016
5 giorni
disinformazione • bilancio • marchette • referendum
antimafia • autismo
Il Sistema
Tra Matteo Renzi e il governatore
del Pd Vincenzo De Luca si consuma
l’ennesimo patto di ferro: la gestione
della sanità campana in cambio del
Sì al referendum di una intera regione, ottenuto con metodo clientelare.
In una registrazione a porte chiuse,
il governatore spiega a 300 sindaci
come si costruisce una clientela e si ottiene il voto di scambio, motivandoli
con la promessa dei fondi che ogni
anno, a pioggia, vengono elargiti dal
governo alla regione Campania. Per
lui, invece, si profila una ricompensa
ancora più grande. L’impegno di De
Luca per far vincere il Sì deve essere
così veemente che Renzi decide di
premiarlo in anticipo: è stato approvato alla Camera un emendamento
alla legge di stabilità, con il quale il
governatore può diventare Commissario Straordinario per la gestione di
tutta la sanità in Campania. Una voce
che vale l’80% del bilancio regionale,
e gli consentirà di mettere le mani sulle nomine dei direttori generali e distrettuali, della sanità pubblica. Ecco
il sistema PD. Un sistema che altera il
consenso, elimina meritocrazia, capacità e trasparenza e mette nelle mani
di pochi i tanti soldi pubblici del settore sanitario. Aver scoperto l’esistenza
dell’emendamento ad personam alla
Camera ed averlo denunciato pubbli1
camente non è servito a impedire alla
maggioranza di approvarlo. La battaglia continuerà in Senato. Intanto
la denuncia del Movimento 5 stelle è
proseguita con un esposto in Procura,
proprio sulle parole vergognose di De
Luca. Il caso è stato portato davanti
alla Commissione antimafia con la richiesta di valutare se ci sono gli estremi per accertare il reato di scambio di
voto politico mafioso.
Questa squallida operazione di clientele, e voto di scambio, legata alla riforma costituzionale mostra, ancora
una volta, il vero volto del Partito Democratico di Renzi.
5 GIORNI A 5 STELLE • 25 novembre 2016
IL BOOMERANG
DEL FANGO
REFERENDUM, IL PASTICCIO
DEL VOTO ESTERO
IL CASO PIÙ ECLATANTE È QUELLO DI EDOARDO LIVOLSI CHE SI È VISTO RECAPITARE
DUE SCHEDE IDENTICHE DOPO LA SUA DENUNCIA. L’AMBASCIATA DI PRAGA NON SI È
SCUSATA E HA MINACCIATO DI MULTARLO
Il tema della cyber propaganda usato dal partito
di Matteo Renzi contro il
Movimento 5 Stelle diventa un boomerang. Dietro
l’account twitter Beatrice
Di Maio, denunciato dal
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca
Lotti non si cela un algoritmo controllato dalla Casaleggio Associati, bensì Tommasa Ottaviani, moglie del
capogruppo di Forza Italia
Renato Brunetta.
Puniti i
fornitori della Pa
Dopo due anni di sollievo per le imprese grazie
al M5S, quest’anno nella manovra non è passata
la proposta di civiltà e di
buonsenso secondo cui è
possibile, per i fornitori
dello Stato, compensare
eventuali cartelle Equitalia con i crediti verso la
Pa. Non è un problema di
soldi, ma pesa la solita indifferenza del Pd e del governo nei confronti delle
aziende italiane.
Il voto dei nostri connazionali all’estero è sempre più a rischio brogli. è
stato denunciato anche
nel corso del question
time di mercoledì scorso,
illustrato dal portavoce
in Parlamento Daniele
Del Grosso, senza avere
una risposta esauriente
e concreta dal parte del
ministro degli Estei, Paolo Gentiloni, che sembra
sempre di più in difficoltà.
La verità è che il governo
ha ammesso di non essere in grado di garantire la
regolarità del voto all’estero sul referendum costituzionale del 4 dicembre. E nessuno, infatti,
ha risposto alla puntuale
denuncia della responsabile del settore alla Farnesina, Cristina Ravaglia,
datata 2013 che, all’indomani delle elezioni politiche, parlava di un sistema
“totalmente inadeguato,
soggetto ad una serie di
variabili e incertezze, quali l’affidamento ai sistemi
postali locali, con il conseguente pericolo di furti,
pressioni, compravendite
o sostituzioni di schede”.
A testimonianza di ciò i
casi di disservizi e le segnalazioni aumentano di
giorno in giorno e destano molta preoccupazione:
doppie schede, plichi non
arrivati a destinazione e
le lettere di propaganda
alla riforma di Renzi, che
sarebbero addirittura state inviate da alcuni consolati insieme alla scheda
elettorale. Tutto ciò nel
completo immobilismo di
Alfano e Gentiloni. Basta
citare un caso per tutti:
quello di Edoardo Livolsi,
che vive a Praga. Il nostro
connazionale non solo si è
visto arrivare due schede
identiche ma, dopo aver
denunciato pubblicamente l’anomalia, ha ricevuto
una lettera dall’Ambasciata in cui viene minacciato
di ricevere una multa, se
non restituirà la seconda
scheda, senza che nessuno si sia preoccupato
di scusarsi con lui per il
grave errore, chiamiamolo così. La cosa singolare,
infatti, che il corpo diplo-
AUMENTANO LE
SEGNALAZIONI
DI ANOMALIE E
DISSERVIZI DAI NOSTRI
CONNAZIONALI NEL
TOTALE IMMOBILISMO
Della FARNESINA
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matico parla al plurale, alludendo al fatto che questo erroneo doppio invio
abbia riguardato più persone. E allora ci si chiede:
il governo è a conoscenza
di quante schede multiple siano state inviate?
Come è potuta accadere
una cosa del genere? Chi
vigila su tutto ciò? Gli episodi di cui abbiamo parlato pongono più di un
dubbio sulla possibilità
che sia garantita la segretezza e la libertà del voto
all’estero e si invita tutti a
denunciare eventuali casi
di brogli o anomalie riscontrate. Peccato che, chi
avrebbe dovuto vigilare o
tutelare sulla trasparenza
e la regolarità dei meccanismi elettorali all’estero, resta completamente
immobile. Invitiamo tutti
a fare il proprio dovere,
nel segreto dell’urna, il
4 dicembre, in modo che
possiamo convincere Renzi a mantenere la sua promessa e ad andare a casa.
5 GIORNI A 5 STELLE • 25 novembre 2016
RENZI HA INSABBIATO LE PROPOSTE ANTI-MAFIA DI GRATTERI
M5S: Renzi è passato dal dossier anti-corruzione alle proposte clientelari di De Luca
“Renzi è passato dal dossier anti-mafia e anti-corruzione di Gratteri al sistema di voto clientelare
proposto in Campania da
Vincenzo De Luca? Renzi,
ci può per favore dire che
fine ha fatto il dossier sulle proposte normative in
materia di giustizia, lotta
alla corruzione e alla criminalità organizzata da
lei commissionato, addirittura, nel lontano 2014
alla Commissione specializzata presieduta dal Procuratore Gratteri e da ben
altri 14 componenti, tutti
esperti in materia? E’ per
caso chiuso nella muffa
di qualche armadio a Palazzo Chigi?” Lo hanno
chiesto i rappresentanti
del M5S in Commissione Giustizia. “Ad oggi
neanche solo una delle
tante proposte inserite in
Manovra tutta mance
e condoni
Grazie a M5S fondi per
la cura dell’autismo
In legge di Bilancio sbloccati i 5 milioni relativi al 2016
L’anno scorso grazie a
un emendamento M5S
alla Stabilità furono stati
stanziati 5 milioni destinati al Fondo per la cura
dell’autismo. Quei soldi
però non sono stati mai
sbloccati. La conseguenza di questo ritardo è
che, se in legge di Bilancio non fosse stato confermato quello specifico
stanziamento, i fondi sarebbero andati persi. Fortunatamente il buonsenso ha prevalso ed è stata
approvata la modifica del
M5S, con la quale si ottiene proprio la conferma di
quello stanziamento, ag-
un elaborato di oltre 250
pagine e che in gran parte rappresentano le proposte del M5S, come la
riforma della prescrizione
con lo stop della decorrenza dei termini dal rinvio a
giudizio o dalla sentenza
di primo grado, come l’agente provocatore, come
il whistleblowing, come la
riforma dell’autoricilaggio
o ancora quella sul 416 ter
codice penale circa il voto
di scambio politico - mafioso, è stata mai approvata
e appoggiata dal suo PD“
continuano i parlamentari
pentastellati.” Tutte proposte che quando sono
state presentate dal M5S
sotto forma di emendamenti o leggi sono state
bocciate, annacquate o
insabbiate nei cassetti del
Senato” hanno concluso i
parlamentari.
Sta per chiudersi la prima
lettura di una legge di Bilancio concepita dal governo
soltanto per comprare consenso in vista del referendum. Mancette e bonus la
fanno da padroni, mentre
dall’altra parte non ci sono
veri tagli agli sprechi per
compensare le elargizioni.
Piuttosto si fanno operazioni una tantum e condoni
oppure si punta sul maggior
deficit elemosinato a Bruxelles.
giungendo i tanto attesi
5 milioni alla somma già
prevista per il 2017.
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Il M5S ha puntato soprattutto su un nutrito pacchetto
enti locali. I portavoce hanno cercato di abbattere gli
oneri sui mutui contratti dai
sindaci con Cdp, hanno chiesto di alleggerire il blocco del
turnover per le città e hanno
provato a ristorare parte dei
tagli subiti per colpa dell’austerity. Il governo ha detto
no, perché la loro trattativa
con Anci prosegue. E’ un ricatto, evidentemente, in vista del 4 dicembre.
5 GIORNI A 5 STELLE • 25 novembre 2016
spese militari:
Il governo spende
64mln al giorno
IL CAMMINO
Mentre Matteo Renzi porta avanti la sua fantasiosa
narrazione elettorale e va
- sapendo di mentire - parlando di riduzione degli
sprechi grazie alla riforma,
questo governo continua a
spendere miliardi di euro
per gli armamenti. In un
Paese che oggi si risveglia
nuovamente
sott’acqua
dopo le alluvioni di questi
giorni. Viene da pensare
che il Pd e la maggioranza
del centrosinistra, che nel
2003 riempiva piazze protestando contro l’invasione
in Iraq, ora abbia cambiato
idea e consideri l’articolo
11 della Costituzione come
un fogliaccio da scarabocchiare a tempo perso. Un
“no” al referendum sara’
senz’altro anche un “no” a
questi “signori della guerra”. E’ infatti inaccettabile che l’Italia, con oltre 10
milioni di cittadini sotto la
soglia di povertà, nel 2017
PER LA COSTITUZIONE
SABATO 26 NOVEMBRE
PIAZZALE DI SAN PAOLO
spenderà per le forze armate almeno 23,4 miliardi
di euro, ovvero 64 milioni
al giorno. Si tratta di quasi
un quarto della spesa. La
cosa più grave è che mentre il governo porta avanti
questa economia di guerra
i nostri militari sono sempre più abbandonati. Invece di onorare il valore delle
nostre forze armate, l’unica cosa che onora Matteo
Renzi sono le marchette
sugli F35, velivoli inutili e
obsoleti per cui saranno
spesi decine di miliardi di
fondi pubblici.
ORE 13.30 - ROMA
Volantino delle attività parlamentari - 25 novembre 2016
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
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GERENZE
l’italia
impiegherà
23,4 miliardi
di euro
per le forze
armate
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