Adesso bisogna esorcizzare quel maledetto ultimo

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IL FILM
Adesso bisogna
esorcizzare
quel maledetto
ultimo secondo
» SASSARI
C'è chi, toccando ferro, lo sussurra da qualche tempo: la fortuna s'è calata la benda sugli occhi e oggi incassa quanto dato
in passato. Con gli interessi. Al
di là della sfiga, parola doverosamente bandita dal vocabolario
biancoblù, è oggettivamente vero che il presente del Banco è da
legge di Murphy: "Se qualcosa
può andar male, lo farà".
Se a Pistoia, alla sesta giornata, Lacey & Co. hanno approfittato dell'errore di Crosariol per
spuntarla 68-69 al limite del cronometro, se anche a Milano
contro l'EA7 nella fasi finali dell'
incontro e sotto di soli 4 punti la
Dinamo non ha sfruttato l'occasione p er rimettersi in pista, è in
Ungheria che i ragazzi di Pasquini hanno fatto la nrima vera doc-
cia fredda. A Szolnok Wittmann
segna il 73-71, Lideka va in lunetta a 1' dal the end: destino e
pareggio sono nelle mani di Sassari e del gigante lituano che però fal/2 e non evita l'amaro ko.
Ancora. Martedì scorso, nel sesto round di Bel, al termine del
match con l'Mhp Riesen connotato da un arbitraggio più che
english style consumato fra gomitate, ganci da ko e sfondamenti immaginati, pur se contro una difesa al limite del perfetto, Cotton realizza in carpiato, con gli occhi chiusi e fuori
equilibrio. La mette da 3 a fil di
sirena e la Dinamo è sconfitta
79-80.
La mente torna alle triple di
Man-Drake e Vanuzzo, a quel tiro che lo stesso Drake Diener, in
maglia Reggio, scagliò a cane-
SERIE A
stro a conclusione dell'ultima
azione di gara7 di finale scudetto, sbagliandolo. Tante volte è
andata bene. Ora no, va bene
agli altri.
Rewind. Dall'Europa all'Italia: anche Avellino ha approfittato del fattore last minute per
espugnare il palazzetto. 70-75.
Un altro passo indietro, ancora
in Champions, ancora un killer
dai 6.75: Weems. Savanovic a 4"
con il Besiktas fa 74-72, nell'ultima azione la palla arriva a Weems che a 56 centesimi - al netto dell'errore sul cambio difensivo - la mette, e fa male. Non ci
sono tragedie da fare né tantomeno esorcismi da evocare, c'è
però lo spettro da ultimo secondo, da scacciare a colpi di positività. E di vittoria.
Giovanni Dessole