Dinamo con il brivido finale

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Transcript Dinamo con il brivido finale

Champions League: annunciata vittoria sugli ungheresi, ultimi del girone
Dinamo con il brivido finale
Lacey spegne l'ultimo assalto dello Szolnoki
meglio (8/10 nei primi 20'):
una cifra inaccettabile. Ancora triple, ancora e sempre triple: la Dinamo le affida, al rientro dagli spogliatoi, a Stipcevic, che ne
mette tre di seguito giocando da "shooting guard" pura, ed è questo il primo vero break (+9 a -2'19" del
terzo quarto), un break comunque tardivo ma graditissimo. Il Serradimigni si
è acceso quando Bell ha
messo dentro la sua sesta
tripla (su otto) fissando il
74-60.
Olaseni attacca il canestro ungherese [GLORIACALVI]
SASSARI. Dopo Trento, Szolnok: la Dinamo ne azzecca
due di fila e dopo aver ripreso fiducia in campionato la ritrova anche in
Champions approcciandosi al Natale ancora in corsa
per playoff, coppa Italia ed
Europa. Si è complicata un
po' la vita anche stavolta,
ma ne è uscita bene: perché quella di Pasquini, pur
con i suoi limiti fin troppo
evidenti, è un gruppo compatto, affiatato, generoso.
In Europa non c'è limite ai
tesseramenti, il mercato è
molto più che libero, ma le
scelte di Pasquini sono obbligate: anche stavolta restano fuori, non per scelta
tecnica, Johnson-Odom e
Lawal (entrambi alle prese
con piccoli malanni).
LE SCELTE. Scelta tecnica
è invece schierare in quintetto Sacchetti al posto di
Savanovic: un modo, condivisibile, di ridurre il minutaggio dell'alapivot slava
in un momento non decisivo della partita. Altra scelta, efficace, è stato l'extrapass sistematico sul perimetro: operazione che ha
permesso al Banco di Sardegna di presentarsi con
un mostruoso 7/9 da tre.
Rovescio della medaglia: la
Dinamo ha denunciato la
sua scarsa pericolosità nell'area (e bene fa, dunque, a
sfruttare il gioco perimetrale). La scelta di continuare a sparare dai 6,75 è
proseguita nel secondo
quarto: ma anche Szolnok
ha picchiato duro dal peri-
metro (e qui ci sono molte
responsabilità della Dinamo che ha concesso troppi
tiri "open"). E infatti Sassari non riuscita a scrollarsi
di dosso gli avversari ai
quali ha sempre concesso
di rientrare.
IL DIFETTO. Come in una
gara ciclistica, la Dinamo
ha tentato più volte lo
strappo facendosi però
riassorbire dagli avversari.
Il dato preoccupante, a metà gara, è stato aver concesso a una squadra che ha
grosse difficoltà offensive
di sfiorare quota 50 punti,
per giunta in trasferta. Perché le cifre di metà gara
hanno detto che Sassari
stava tirando da tre con
percentuali vicine al 60%
da Szolnok decisamente
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LA DIFESA. Non solo triple: ottima è stata la scelta
di Pasquini di innalzare la
difesa rendendola più aggressiva (con Devecchi e
Sacchetti sul parquet, naturalmente). Il break con
la difesa "alta" è stato di
20-2: non ci sono altre parole per
commentare
quanto bene abbia giocato
il Banco di Sardegna nella
seconda metà del terzo
quarto (chiuso sul +12 dopo essere stato avanti anche di 16). Errore gravissimo aver pensato che la faccenda fosse chiusa: Szolnok ha punito la leggerezza
della Dinamo con un contro break di 17-4 riaprendo
la partita (solo +3 a -5').
Sassari, quest'anno, ama
complicarsi la vita. Gliel'ha salvata Lacey, che ha
contribuito in maniera decisiva a scrivere l'ultimo
break: la Champions può
andare avanti.
Nando Mura
RIPRODUZIONE RISERVATA
Le pagelle
Bell 8 Conferma quel che si era già
intravisto sabato contro Trento al
suo debutto: discreto organizzatore
di gioco ma soprattutto con il colpo
sempre in canna per colpire dal perimetro (5/6 a metà gara). Chiuderà
con 31 punti: questo acquisto sembra azzeccatissimo.
Lacey 8 Piace anche stavolta il suo
atteggiamento mentale: non rinuncia mai a mettere sotto pressione
l'attacco avversario e, nell'altra metà campo, piace soprattutto quando
mette palla per terra e va fino al
ferro. Potrebbe farlo come e quando vuole, con quelle gambe.
Devecchi 8 Straordinario attaccamento alla maglia: in attacco spara
un paio di triple aprendosi come
una guardia tìratrice micidiale, in
difesa non ha problemi neanche
stavolta ad accoppiarsi con l'alapivot avversaria. Standin ovation a fine gara per il capitano.
D'Ercole 6,5 Rivisto dopo tanta
panchina: si presenta con una tripla, è sembrato più motivato, è un
ragazzo da tenere sempre sotto
pressione, può essere sempre utile.
La mano ce l'ha.
Sacchetti 7 Alapivot, parte in post
alto, ma fa male allo Szolnoki quando si apre nel "pop" e mette a frutto
la sua mano molto educata. Durissimo in difesa, anche con gente molto
più grossa e dinamica di lui.
Lydeka 6,5 Solito lavoro: grazie al
"pick and roll" riesce a costruirsi
qualche "mismatch" ben sfruttato.
Attento in difesa. Non si tira mai indietro.
Savanovic 5,5 Si ha la sensazione
che impegni ravvicinati siano un
lusso che non si può concedere ma
il maestro sa gestire bene le sue risorse. Sì, va gestito con cautela.
Carter 5 Subito due falli, penalizzato: ma non è stato un problema
perché la Dinamo aveva ieri tanti tiratori caldi dal perimetro. Tranne
lui che non riesce mai a farne bene
due di seguito.
Stipcevic 7 È in lieve flessione: ma
si sa che chi lavora d'estate (ha fatto le Olimpiadi) verso Natale accusa
un inevitabile e fisiologico calo, non
solo fisico. Però ha temperamento,
e classe: tre triple e apre la fuga di
Sassari.
Olaseni 6,5 Un po' più efficace che
in tante altre occasioni ma non dà
mai la sensazione di essere esplosivo e intìmidatore.
Monaldi SV Non entrato.
Ebeling SV Pochi secondi nel finale.
Pasquini 7,5 Gestisce bene una partita non facile: rotazioni "europee"
(molto frequenti), tempestività nel
chiedere i time-out, bravo a scegliere la difesa giusta al momento giusto. E poi, come general manager,
ha scelto bene David Bell: lui potrebbe aver cambiato la sorti di
questa stagione.
N.M.
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