La Dinamo sale in cattedra

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Serie A: quarta vittoria di fila in attesa dello scontro a Sassari contro Reggio
La Dinamo sale in cattedra
Finale di gara perfetto, sbancata Masnago
Un'acrobazia di Stipcevic, ieri miglior realizzatore della Dinamo e migliore in campo [LAPRESSE]
Eccone un'altra, la
quarta consecutiva, la sesta nelle ultime sette giornate: la Dinamo sale a un
quarto posto impensabile
dopo la batosta di Blindisi.
Per il quarto anno di fila
Sassari ha sbancato il mitico palazzo di Masnago (8376) e lo h a fatto con la forza dell'uomo che non deve
chiedere mai. Cinica come
una salamandra, Sassari ha
tenuto il pareggio prima di
piazzare il morso assassino
nell'ultimo quarto: durante il quale ha piazzato 6 triple (su 11), un'arma letale
e fatale per Varese. Dieci
giocatori a referto, tutti entrati sul parquet: Sassari ha
tirato con il 55% dal campo
e con l'80% dalla lunetta,
ha vinto (30-25) la battaVARESE.
glia ai rimbalzi e la valutazione complessiva del
match (quella tutto compreso) dice che il successo
è stato ancora più netto
(99-71).
LA FILOSOFIA. La filosofia
"pasquinina" è sempre la
stessa: all'attacco nei primi
8" oppure negli ultimi otto. Con questo sistema,
sempre più assorbito dai
giocatori, Sassari ha trovato 25 punti al primo intervallo m a n e h a concessi 24
perché sono scattati pochi
aiuti nelle penetrazioni avversarie che puntavano
(quasi) tutte al ferro. Sono
state invece le triple a permettere alla Dinamo di fare l'andatura di u n a gara
equilibratissima: 4/7 nel
primo quarto, cui vanno
aggiunte le due della prima
metà del secondo.
Ci h a n n o provato tutti,
da Sacchetti a Bell, da Stipcevic a Carter e Lacev: non
c'è una sola "mano calda"
casa Dinamo. Ma la difesa
non è stata quelle delle ultime settimane: Varese ha
trovato praterie nell'area e
ci ha galoppato dentro. E,
per "colpa" di queste distrazioni, a metà gara il
Banco di Sardegna ha dovuto accontentarsi di un
pareggio (a quota 42) che
gli stava un po' stretto.
IL RITORNO. Il pareggio,
semmai, ha cercato di
mandarlo in frantumi Varese nella terza frazione:
salita sul +5 è stata però ripresa da u n a squadra che
SERIE A
ha avuto pazienza in attacco, e con questo sistema
Sassari n e h a anche raffreddato i bollori. Lo ha fatto, in avvio di ultimo quarto, con l'artiglieria pesante:
i primi cinque canestri del
Banco di Sardegna fruttano 15 punti perché sono
cinque triple. Ma il solco di
stata ancora una certezza:
Evenga l'ha riaperta e a l'47" Sassari era avanti solo di quattro. Nulla: ma la
Dinamo, con un'altra tripla
(la sesta di questo quarto)
e due Uberi (un bel 5-0 di
u n m o n u m e n t a l e Stipcevic) l'ha chiusa così. Da
grande.
Sì, questa Dinamo sa
adesso che cosa farà da
grande. Non lo nasconde
coach Pasquini a fine gara:
«Siamo stati bravi a giocare come avevamo deciso di
giocare, l'alternanza delle
difese ha messo in difficoltà Varese, ma è stata una
vittoria di gruppo: non c'è
u n giocatore che decide,
ogni volta, nel corso della
partita, c'è un protagonista
che diventa tale».
A bordocampo c'era Meo
Sacchetti, che a Varese è di
casa (e aveva giocato in
mattinata a Trento): se l'è
cavata con u n a battuta,
prima del match. «Mia moglie Olimpia tiferà per
Brian, perché le m a m m e
sono fatte così, e allora io
tiferò per Varese». Ma era
solo una battuta, non accendeteci una polemica.
Nando Mura