Rassegna stampa del 5/11/2016 - Comune di Anzola dell`Emilia

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Transcript Rassegna stampa del 5/11/2016 - Comune di Anzola dell`Emilia

COMUNE DI ANZOLA
Sabato, 05 novembre 2016
COMUNE DI ANZOLA
Sabato, 05 novembre 2016
Cronaca
05/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 23
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Fiera d' autunno, un weekend con i prodotti tipici
Politica locale
05/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21
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«Così il sindaco ci fa un torto»
05/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 21
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«Non negheremo a nessuno i diritti previsti dalla legge»
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
04/11/2016 Bologna2000
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Al via a Crevalcore la nuova Casa della Salute delle Terre d'
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
05/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 10
MARCO MORINO
Strade meno rumorose e più sicure
05/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 15
M.MO.G.PAR
Rottamazione, l' istanza fissa le cartelle da sanare
05/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 19
Cinque anni e 200 milioni per mettere al sicuro la città
SILVIA PIERACCINI
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5 novembre 2016
Pagina 23
Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Cronaca
SAN GIOVANNI
Fiera d' autunno, un weekend con i prodotti tipici
­ SAN GIOVANNI ­ APPUNTAMENTO da non
perdere, oggi e domani, nel centro storico di
San Giovanni in Persiceto, con la tradizionale
festa dal titolo 'Fiera di autunno'. Si tratta della
rassegna di prodotti tipici italiani che ogni
anno raccoglie nella piazza centrale di
Persiceto (piazza del Popolo) tanti stand
gastronomici dagli inconfondibili sapori
autunnali. Infatti sono presenti numerosi
espositori di qualità arrivati da diverse regioni
italiane.
Espositori che offrono ai visitatori, che sono
sempre accorsi numerosi nelle precedenti
edizioni, un gustoso itinerario gastronomico
costituito dai prodotti tipici e da prelibatezze.
Quindi c' è la possibilità di assaggiare di
portare a casa le specialità della tradizione
culinaria di altre regioni del nostro Paese. Ma
non solo. Perché in corso Italia si terrà il
Mercato dell' artigianato artistico a cura dell'
associazione 'Creare Insieme'; mentre
solamente domani, in piazza Garibaldi, è in
programma il 'Mercato italiano di qualità'.
Questo mercato è organizzato dagli ambulanti
di Re Bertoldo.
p. l. t.
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Politica locale
«Così il sindaco ci fa un torto»
San Giovanni, parla la coppia gay dopo il rifiuto della giunta di officiare le nozze
di PIER LUIGI TROMBETTA ­ SAN GIOVANNI
­ «IO E IL MIO compagno non cerchiamo
clamori e rispettiamo le idee degli altri. Ci
dispiace però che il sindaco Pellegatti non ci
conceda per la nostra unione civile la sala
consiliare del municipio di San Giovanni in
Persiceto». A parlare è il 52enne di Persiceto
che ha chiesto all' amministrazione comunale
di poter utilizzare la sala consiliare per
' c e l e b r a r e ' l a s u a unione c i v i l e c o n i l
compagno di una vita.
Un' unione che dura da 23 anni. «E' da circa
metà settembre ­ continua il 52enne ­ che
siamo in ballo e ancora non abbiamo riposte
precise.
Sappiamo solamente che il Comune ci ha
fissato per il 10 dicembre prossimo la data
della nostra unione negli uffici comunali. Ma
non sappiamo ancora se sono state accolte le
nostre richieste: la presenza di un
rappresentate del consiglio comunale con la
fascia tricolore e la possibilità della sala
consiliare. Conosciamo infatti molto bene un
consigliere comunale e ci farebbe piacere che
la celebrasse lui. Dal nostro canto rispettiamo da sempre le idee degli altri anche se a volte non le
condividiamo. E ci preme dire che non vogliamo creare assolutamente un problema o creare un caso
nazionale».
«TUTTAVIA ­ prosegue il 52enne ­ vivendo a San Giovanni in Persiceto, come gli altri cittadini,
avremmo voluto la possibilità della sala consiliare come si fa con le coppie eterosessuali. Ciò
semplicemente per rendere la nostra giornata speciale, di gioia, e poterla condividere con parenti e
amici in un contesto storico davvero bello. Insomma, una giornata che riteniamo molto importante ma
senza far sentire in obbligo qualcuno». La coppia si conobbe a Bologna e non ha mai pensato di
adottare dei figli.
Perché, pur condividendo l' adozione tra coppie dello stesso sesso, non ne hanno sentita la necessità.
«Siamo assieme ­ aggiungono ­ da tento tempo. Il sentimento negli anni tra noi due si è rafforzato e
confidiamo nei prossimi giorni che arrivi il benestare, da parte dell' amministrazione comunale, alle
nostre richieste. Ma ­ ripetiamo ­ pur rispettando le idee altrui, questo atteggiamento di lontananza di
sindaco e Giunta lo prendiamo come un torto fatto a due cittadini».
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Politica locale
LA REPLICA DI PELLEGATTI
«Non negheremo a nessuno i diritti previsti dalla
legge»
­ S A N GIOVANNI ­ «LE UNIONI civili sono
disciplinate da un' apposita legge che l'
a m m i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i Persiceto
rispetterà ed applicherà in ogni sua direttiva;
voglio quindi rassicurare i cittadini sul fatto che
questo Comune non negherà a nessuno diritti
sanciti dalla vigente legislazione».
I l s i n d a c o d i Persiceto Lorenzo Pellegatti
interviene nuovamente sul temporeggiamento
delle unioni civili a San Giovanni che era stato
stigmatizzato dal consigliere comunale di
opposizione del Pd Francesco Furlani e
rimarcato dai senatori dem Monica Cirinnà e
Sergio Lo Giudice. Il primo cittadino nel
contesto aveva però precisato che lui e la sua
giunta non officeranno unioni civili di coppie
dello stesso sesso. «Ad oggi ­ continua il
primo cittadino ­, al nostro Comune sono state
formalizzate due sole richieste di unioni civili
fra persone dello stesso sesso. La prima,
giunta nel mese di ottobre, è già stata
programmata a dicembre. E, come da
richiesta della coppia stessa, verrà registrata
in forma riservata davanti ad un ufficiale di
Stato civile, così come dispone la legge». E prosegue: «La seconda richiesta è invece in attesa in
quanto la coppia richiede l' utilizzo della sala del consiglio e la presenza di un consigliere; aspetti che
non sono ancora stati formalmente regolamentati. Come anticipato a Furlani in consiglio comunale,
prima di modificare il regolamento comunale attendiamo i decreti attuativi che sono in uscita a breve.
Ma nel frattempo la nostra interpretazione della legge va nella direzione di permettere l' utilizzo della
sala consiliare, il cui uso è ad oggi disciplinato per i soli matrimoni». E Pellegatti aggiunge:
«Personalmente non avrò problemi a delegare qualsiasi consigliere comunale mi faccia richiesta di
presenziare nella sua veste ufficiale. E quindi con la fascia tricolore ad un' unione civile». «Finalmente ­
commenta Furlani ­ si è sbloccata una situazione di continua indecisione. Perché abbiamo appurato che
né il sindaco né la giunta celebreranno le unioni civili. Ma istituzionalmente il sindaco deve garantire che
avvenga nel nostro Comune la costituzione di unione civile a chi ne fa richiesta. E grazie alla forte
pressione sociale sollevata, Pellegatti delegherà almeno un consigliere comunale a officiare tale unione
per garantire il giusto riconoscimento alla sua solennità; in quanto atto fondamentale nella vita di due
persone.
Questa non è una vittoria di una parte politica. Ma di una società inclusiva basata sullo stato di diritto in
grado di affermare ancora la propria forza».
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Politica locale
Pier Luigi Trombetta.
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4 novembre 2016
Bologna2000
Sanità, sociale e servizi per l'infanzia
Al via a Crevalcore la nuova Casa della Salute delle
Terre d' acqua. Sabato 5 novembre l' inaugurazione
Al via a Crevalcore la nuova Casa della Salute
delle Terre d ' acqua. Sabato 5 novembre l'
inaugurazione 4 Nov 2016 ­ Condividi con
WhatsApp La Casa della Salute delle Terre d'
acqua, la prima ad essere inaugurata all'
interno di un prefabbricato all' indomani del
terremoto del 2012, dal 5 novembre ritorna al
Polo Barberini di Crevalcore, completamente
ristrutturato grazie ad un investimento di oltre
7 milioni di Euro. 5.000 metri quadrati
distribuiti su 3 piani, all' interno dei quali 40 tra
medici, specialisti ed infermieri lavoreranno
fianco a fianco per prevenire e rispondere ai
bisogni di salute e di assistenza dei cittadini
del Distretto Pianura Ovest e promuoverne la
salute. Parteciperanno alla inaugurazione, in
programma sabato 5 novembre alle 12,
Stefano Bonaccini, Presidente della Regione
Emilia­Romagna, Claudio Broglia, Sindaco di
Crevalcore, Palma Costi, Assessore alle
attività produttive, piano energetico, economia
verde e ricostruzione post­sisma della
Regione Emilia­Romagna, Stefania Dal Rio,
Responsabile DATeR di San Giovanni i n
Persiceto, Azienda USL di Bologna, Anna
Filippini, Presidente del Comitato Consultivo
Misto del Distretto Pianura Ovest, Azienda
USL di Bologna, Chiara Gibertoni, Direttore
Generale della Azienda USL di Bologna, Luca Pedretti, Medico di Medicina Generale, Luca Rizzo Nervo
Presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria metropolitana di Bologna, Maria Pia Roveri,
Vicesindaco di Crevalcore, Fausto Trevisani, Direttore del Distretto Pianura Ovest della Azienda USL di
Bologna.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Asfalti. In 27 Province sono stati realizzati tratti di strada utilizzando bitumi modificati con
gomma da riciclo
Strade meno rumorose e più sicure
Guidare su una strada senza buche, meno
rumorosa e più sicura è il desiderio di ogni
automobilista. Un sogno che è già realtà in 27
Province in tutta Italia dove sono stati realizzati
tratti di strada utilizzando bitumi modificati con
aggiunta di gomma da riciclo degli pneumatici
fuori uso (Pfu).
Una tecnologia nata negli anni' 60 tra Stati
Uniti e Svezia e oramai diffusa in tutto il
mondo. In Italia, uno dei casi più recenti
riguarda la riasfaltatura di via Marecchiese a
Rimini: il nuovo asfalto, nato dal recupero degli
pneumatici, assorbità i rumori.
La gomma di cui è costituito lo pneumatico è,
infatti, una miscela di polimeri di altissima
qualità; aggiunta al bitume per asfalti ne
modifica le proprietà fisiche migliorando quindi
le prestazioni complessive della
pavimentazione stessa, consentendo: 1) una
riduzione della rumorosità generata dallo
pneumatico nel suo contatto con la strada e in
alcune tipologie di asfalto anche del veicolo
più in generale; 2) lunga durata della
pavimentazione ed eccezionale resistenza all'
invecchiamento, con esperienze internazionali
che attestano durate fino a tre volte superiori
rispetto un asfalto tradizionale; 3) maggiore resistenza della superficie al formarsi di fessurazioni e
crepe di ogni tipo, da cui consegue il contenimento degli interventi di manutenzione, con riduzione degli
inconvenienti derivanti dai cantieri stradali e dei relativi costi; 4) maggiore sicurezza, grazie all'
aderenza, al drenaggio dell' acqua che riduce drasticamente l' effetto splash and spray in caso di
pioggia migliorando la visibilità, e alla minor presenza di buche, che sono spesso causa di incidenti per
i veicoli a due ruote.
In Italia l' utilizzo di questa tecnologia si è consolidata nel tempo, grazie anche al costante impegno di
Ecopneus: da un lato con il supporto in nuovi interventi e campagne di monitoraggio, dall' altro nel
sensibilizzare e diffondere informazioni tecniche e dati scientifici su questa importante applicazione
della gomma da riciclo.
A oggi, rileva un' indagine di Ecopneus, sono stati realizzati nel nostro Paese oltre 342 km/corsia di
strade realizzate con asfalto modificato: Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Trentino Alto Adige sono
le regioni con le esperienze più significative.
Uno dei vantaggi principali degli asfalti modificati è la loro fonoassorbenza. Progettando
opportunamente le miscele bituminose è possibile ottenere un conglomerato in grado di ridurre il
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
rumore generato dai veicoli in transito fino a 7 decibel: un valore che corrisponde al dimezzamento dell'
energia sonora percepita dall' orecchio umano. La maggiore durata degli asfalti modificati è stata
confermata anche dai test condotti sulla Variante Canali di Reggio Emilia, importante snodo della
viabilità Reggiana realizzato con bitumi modificati con polverino di gomma: dopo sei anni dalla
realizzazione, la pavimentazione non ha avuto necessità di nessun intervento di manutenzione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
MARCO MORINO
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Riscossione. Il Parlamento punta ad aprire ai Comuni e ad ampliare le dilazioni
Rottamazione, l' istanza fissa le cartelle da sanare
Pronto il modello di Equitalia ­ Da oggi invio con la Pec
roma Pronto il modello di adesione per la
rottamazione dei ruoli.
Equitalia ha inviato ieri agli uffici perifici il
prospetto accompagnato dalle istruzioni alla
compilazioni. E già da ieri sera sono stati resi
disponibili sul portale www.gruppoequitalia.it i
quattro prospetti del modello di adesione e le
modalità di presentazione. Per ridurre gli
adempimenti dei contribuenti interessati alla
definizione agevolata delle cartelle l' istanza
potrà essere presentata all' agente pubblico
della riscossione anche attraverso la posta
elettronica certificata (pec). Nella quarta
pagina del modello, infatti, sono elencate e­
mail e pec delle 18 direzioni regionali
(Piemonte e Valle d' Aosta costituiscono una
sola direzione, mentre la Sicilia ha
«Riscossione Sicilia»). Chi sceglierà la pec
dovrà necessariamente allegare anche una
copia del documento di identità. La
presentazione dell' istanza sarebbe
formalmente possibile già da oggi via Pec ma
l' avvio vero e proprio è atteso agli sportelli per
lunedì mattina.
La domanda dovrà essere inviata a Equitalia
entro il 23 gennaio 2017 (il termine del 22 cade
di domenica) ed entro il 24 aprile 2017 (180 giorni dalla data di entrata in vigore del Dl 193/2016) sarà
Equitalia a comunicare l' ammontare complessivo delle somme dovute, la scadenza delle eventuali rate
e invierà i relativi bollettini di pagamento. Oltre ai dati identificativi tra persona fisica, titolare,
rappresentate legale, tutore o curatore di un' attività, nella prima pagina il contribuente dovrà indicare
progressivamente le cartelle e gli avvisi di accertamento esecutivo delle Entrate, dei Monopoli, delle
Dogane e quelli di addebito dell' Inps per i quali si chiede la definizione agevolata. E nella seconda lo
stesso contribuente potrà scegliere quali carichi si vogliono rottamare.
Tre le dichiarazioni che dovranno essere sottoscritte se si vogliono chiudere i conti con Equitalia, tutte e
tre riportate nella seconda pagina del modello. La prima è quella sulle modalità di pagamento: unica
soluzione oppure in 2, 3 o 4 rate. In caso di pagamento dilazionato saranno dovuti gli interessi pari al
4,5% annuo e in caso di mancato o insufficiente o tardivo versamento dell' unica rata ovvero di una rata,
la «definizione agevolata non produce effetti». Si potrà domiciliare il pagamento sul conto corrente. Per
le istruzioni si dovrà attendere la comunicazione delle somme dovute.
La seconda dichiarazione da rilasciare è quella di voler rinunciare, con l' adesione alla definizione
agevolata, ai giudizi pendenti. Infine con la sottoscrizione dell' ultima dichiarazione si sottoscrive, anche
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
ai fini penali, la veridicità dei dati riportati nel modello. La presentazione del modello può essere
delegata con il prospetto riportato nella terza pagina.
Con il modello di adesione si apre la procedura ufficialmente, ma resta da verificare se ci sarà già la
corsa agli sportelli. Anche perchè da martedì prossimo le Commissioni Finanze e Bilancio della Camera
entreranno nel vivo dell' esame parlamentare del decreto legge fiscale che introduce la rottamazione dei
ruoli.
E al netto delle coperture da trovare tutti i gruppi parlamentari hanno chiesto di rivedere il periodo di
dilazione. Tra questi si segnala l' emendamento 6.44 Sottanelli (Sc­Ala) che, oltre a estendere la
rottamazione alle somme iscritte a ruolo o affidate all' agente della riscossione al 31 dicembre 2016,
porta da quattro a sei le rate, portando a due terzi il pagamento delle somme dovute nel 2017 e a un
terzo quelle da versare nel 2018 con le prime tre rate pari a ciascuna a due noni nel 2017 (la terza entro
il 15 dicembre) e le altre tre rate pari a un nono ciascuna nel 2018 (la sesta entro il 15 dicembre).
L' operazione avrebbe un costo di 400 milioni da coprire con uno spostamento di spesa nel 2018. Sullo
stesso fronte il Pd punta a una dilazione più ampia con il pagamento di 12 rate annue di uguale importo
e l' obbligo che l' importo della rata assicuri il pagamento di un quarto delle somme dovute nei quattro
anni dal 2017 al 2020. Soluzione "hard" visto che la copertura richiesta in questo caso sarebbe pari a
1,170 miliardi che verrebbero meno ai 4,260 attesi dall' intero Dl e messi a copertura della manovra di
bilancio. Con l' emendamento Pd 6.6, inoltre, si punta a estendere la sanatoria anche ai Comuni che
riscuotono con l' ingiunzione di pagamento.
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Il Sole 24 Ore
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Il piano. Il premier Renzi: «I soldi ci sono, bisogna spenderli bene»
Cinque anni e 200 milioni per mettere al sicuro la
città
«In cinque anni, con una spesa di 200 milioni,
Firenze sarà al sicuro da eventi come quelli
del 1966 che, se avvenissero prima, ci
farebbero drizzare i capelli e tremare i polsi».
Le parole del geologo del Cnr Mario Tozzi,
risuonate ieri pomeriggio nel Salone de'
Cinquecento in Palazzo Vecchio durante le
celebrazioni per i cinquant' anni dall' alluvione,
hanno condensato timori e speranze che oggi
accompagnano uno dei disastri più disastrosi
e noti della storia recente (35 morti, 14mila
case danneggiate, ferite gravissime al
patrimonio artistico). Se tutto procederà senza
intoppi, Firenze sarà al sicuro dalle alluvioni
tra cinque anni, nel 2021.
Per quella data dovranno essere completate
quattro casse di espansione nell' area di
Figline Valdarno (lavori in corso per il primo
lotto), che permetteranno al fiume di uscire
dagli argini senza sommergere i centri abitati;
dovranno essere innalzate di nove metri le
spallette della diga di Levane (progettazione in
corso, obiettivo avviare i lavori nel 2018);
dovranno essere realizzate le opere di
laminazione delle acque del fiume Sieve.
Tutte queste opere strutturali dovrebbero
essere in grado di contenere a monte dei centri abitati 60 milioni di metri cubi di acqua in piena.
Gli investimenti complessivi, per un costo di circa 200 milioni di euro, sono inseriti nel piano nazionale
contro il dissesto idrogeologico del Governo. Tanto che il premier Matteo Renzi, intervenendo a
sorpresa nella mattinata di ieri in Palazzo Vecchio ­ dove si è celebrato un consiglio comunale
straordinario che ha visto il raduno degli Angeli del fango, accorsi da tutto il mondo cinquant' anni fa per
salvare il patrimonio culturale di Firenze ­ ha detto: «Oggi sappiamo che dobbiamo investire tutto quello
che serve perché l' Arno torni a essere un alleato e non un avversario di Firenze. I soldi ci sono, bisogna
spenderli bene». E non ci sono solo i soldi, ha aggiunto Renzi, «per le casse di espansione dell' Arno,
ma ci sono anche gli 1,4 miliardi di euro come abbiamo ufficialmente comunicato ieri agli amici del
Veneto, perché il 4 novembre 1966 anche Venezia e parte del Polesine ebbero danni».
Le opere a cui sta lavorando la Toscana sono state ricordate in Palazzo Vecchio pure dalla
vicepresidente della Regione, Monica Barni, che ha voluto sottolineare anche quello che si è riusciti a
fare in questi cinquant' anni: negli anni 90 la costruzione del lago di Bilancino, in Mugello; e la prima
cassa di espansione a valle di Firenze, a Roffia vicino San Miniato. «Questo anniversario ­ ha concluso
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Barni ­ non si deve limitare a occasione di ricordo ma deve servire a rilanciare l' agenda dello sviluppo a
partire dagli investimenti nella prevenzione e nella cura del territorio».
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SILVIA PIERACCINI
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