Il Sole 24 Ore - Comune di Anzola dell`Emilia

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COMUNE DI ANZOLA
Domenica, 20 novembre 2016
COMUNE DI ANZOLA
Domenica, 20 novembre 2016
Politica locale
20/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24
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Il sindaco Pellegatti: «Non vogliamo altri centri commerciali»
Sport
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Persiceto per volare Chance Casalecchio
20/11/2016 Il Resto del Carlino (ed. Bologna) Pagina 24
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L' omaggio del Comune all' atleta Lambertini
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
20/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2
GIANNI TROVATI
Negli enti locali più margini per le...
20/11/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 2
MASSIMO FRONTERA
Operazione «federal building»: si parte con 38 progetti per le...
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Crisi d' identità per l' identità digitale
ALESSANDRO LONGO
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Politica locale
INCONTRO CON I NEGOZIANTI
Il sindaco Pellegatti: «Non vogliamo altri centri
commerciali»
­ PERSICETO ­ A T U P E R T U c o n i
commercianti di San Giovanni in Persiceto.
Nella sala consiliare del municipio, si è tenuto
un incontro con un gruppo di negozianti per
fare il punto della situazione del commercio.
Ad ascoltare i negozianti il sindaco Lorenzo
Pellegatti e l' assessore alle Attività Produttive
Alessandro Bracciani. «Durante la serata ­
spiega Bracciani ­ si è parlato di rilancio dell'
economia locale attraverso un tavolo di
confronto e collaborazione con i commercianti,
e di un piano di marketing. Che parta dalle
eccellenze locali per divenire volano di
richiamo all' esterno, di formulazione di
pacchetti turistici e di miglioramento del
decoro urbano di Persiceto. Il nostro obiettivo
è rendere San Giovanni sempre più viva e
accogliente, sia per i cittadini che per chi viene
da fuori».
E continua: «Nel particolare è stato ribadito
che non servono nuovi centri commerciali. In
passato si era ipotizzato un outlet, poi
tramontato. Ora si parla di una nuova realtà
commerciale, vedremo come si svilupperanno
le cose. Il pensiero dell' amministrazione è comunque di rilanciare il commercio esistente, quello di
vicinato, potenziando il nostro bellissimo centro storico. Con le iniziative esistenti ma anche con altre
nuove iniziative che andremo a studiare».
Il primo cittadino fa eco: «Abbiamo numerose eccellenze che intendiamo valorizzare al meglio. Il nostro
intendimento, come abbiamo sempre affermato in campagna elettorale, è restare in contatto con i nostri
cittadini, con i commercianti, con i nostri imprenditori per avere sempre il polso della situazione.
Vogliamo amministrare ascoltando ogni parere possibile e non far calare le cose dall' alto. Il commercio
locale, quello di vicinato sostiene l' economia locale. E' quindi estrema importanza sostenerlo e tenerlo
più vivo che mai. Una via con le serrande abbassate può contribuire a far morire parte di un territorio».
Ora sono in programma altri incontri con i negozianti per stabilire un percorso preciso di sviluppo.
Anche in vista delle prossime feste natalizie. Ma alla luce dei buoni intendimenti della giunta guidata da
Pellegatti rimane comunque l' ombra dello sviluppo dell' area chiamata 'Il Postrino'. Qui dovrebbe
sorgere in un futuro non troppo lontano un nuovo centro commerciale, varato dalle precedenti
amministrazioni comunale.
Pier Luigi Trombetta.
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
Promozione, ore 14.30
Persiceto per volare Chance Casalecchio
Bologna Promozione Girone B (14ª g.): Virtus
Camposanto­Campagnola, Arcetana­
Monteombraro, Castellarano­La Pieve
Nonantola, Castelnuovo­Maranello,
Crevalcore­Formigine, Riese­Persiceto 85,
Solierese­Rosselli Mutina, Viadana­Fabbrico,
Vignolese­Scandianese.
Classifica: Solierese 31, Rosselli Mutina 28,
Maranello 27, Scandianese, La Pieve
Nonantola 25, Persiceto 85 23, Campagnola
21, Riese 18, Fabbrico 17, Formigine 16,
Castelnuovo, Monteombraro, Virtus
Camposanto 15, Arcetana 14, Castellarano,
Vignolese 13, Crevalcore 6, Viadana 5.
Promozione Girone C: Basca­Sesto Imolese,
Casalecchio­Mesola, Casumaro­Sparta
Castelbolognese, Cm Conselice­Medicina
Fossatone, Copparese­Lavezzola, Gualdo
Voghiera­Vadese Sole Luna,
Porretta­Anzolavino, Santa Maria Codifiume­
Portuense, Sanpaimola­Reno Centese.
Classifica: Sanpaimola 29, Casalecchio 28,
Copparese, Anzolavino 22, Gualdo Voghiera,
Reno Centese 21, Portuense, Lavezzola,
Medicina Fossatone 20, Sparta Castelbolognese, Vadese Sole Luna, Santa Maria Codifiume 16, Cm
Conselice 14, Basca 13, Sesto Imolese 12, Porretta 10, Mesola 9, Casumaro 4.
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Il Resto del Carlino (ed.
Bologna)
Sport
PERSICETO
L' omaggio del Comune all' atleta Lambertini
­ PERSICETO ­ G R A N D E f e s t a , a S a n
Giovanni in Persiceto, in onore del giovane
campione di scherma, il diciassettenne
Emanuele Lambertini. Si è tenuta ieri
pomeriggio nella sala consiliare del municipio
alla presenza del sindaco Lorenzo Pellegatti e
dell' assessore allo sport Valentina Cerchiari.
»Queste gare ­ dice Lambertini ­ sono state
davvero esperienze uniche e fantastiche. E
adesso mi concentro sulle prossime olimpiadi
di Tokyo 2.020». Lambertini ha partecipato alle
Paralimpiadi di Rio 2016 ed è fresco di bronzo
nel fioretto individuale e argento nel fioretto a
squadre alla Coppa del Mondo di scherma in
carrozzina disputata a Pisa. Prima di Pisa ha
disputato i Mondiali in Olanda dove ha vinto la
medaglia d' oro in fioretto e spada under 17, l'
argento nel fioretto under 23 e il bronzo nella
spada under 23. «Sono stato eletto ­ continua
il campione ­ dal Comitato paraolimpico come
miglior atleta del mese di ottobre per i risultati
ottenuti». Viste queste vittorie, l'
amministrazione ha voluto ringraziarlo,
donandogli una targa (nella foto)
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Negli enti locali più margini per le assunzioni
Tra i 900 emendamenti segnalati anche la cedolare al 10% fino al 2020 sugli affitti a
canone concordato
ROMA Assunzioni nella Pubblica
amministrazione, pacchetto pensioni e tasse
immobiliari, ma solo in senso buono per i
contribuenti, sono in prima fila nell' agenda
delle modifiche della legge di bilancio. Oggi
pomeriggio in commissione alla Camera
comincerà il lavoro sugli oltre 900
emendamenti "segnalati", mentre ieri fino a
tarda sera, e ancora questa mattina, governo e
maggioranza sono impegnati in riunioni per
fare il punto anche sui correttivi ministeriali
(molti sono destinati a cadere). L' ultimo
appuntamento chiave è fissato per domani alle
13, termine entro il quale il governo dovrà
presentare le proprie proposte di modifica.
Nel gruppone degli emendamenti segnalati
cominciano comunque a farsi largo quelli
dotati di più chance per l' approvazione. In
prima fila c' è il correttivo (primo firmatario
Maino Marchi, Pd) che punta ad allargare le
maglie per le nuove assunzioni negli enti
locali, in sostanza raddoppiando dal 25 al 50%
il turn over e alzandolo fino al 100% quando gli
abitanti sono meno di 10mila. I dettagli dell'
intervento, che punta anche a facilitare la
gestione del personale nelle unioni e nelle
fusioni di Comuni, potrebbero essere ritoccati nella versione definitiva, ma l' indirizzo è quello.
Per tutta la pubblica amministrazione è in arrivo invece la proroga di un anno delle graduatorie dei
concorsi, che interessa da vicino i 4.471 vincitori non ancora assunti ma anche una parte dei 151.378
idonei.
Tra le ipotesi c' è poi quella di tornare ad aprire il reclutamento di tecnici per le attività di progettazione
e controllo dell' Anas, che era comparsa nei primi testi della manovra insieme allo sblocco di 800 milioni
per chiudere i contenziosi in corso.
Se non troverà spazio nella manovra il pacchetto, strategico in prospettiva per la fusione con Ferrovie
che dovrebbe precedere la quotazione in Borsa di Fs, potrebbe essere portato avanti con un decreto a
sé: stessa sorte per le misure sulle banche, dalla rateizzazione in cinque anni dei nuovi contributi al
fondo di risoluzione ai correttivi per le Dta.
Sul versante delle tasse sul mattone, tramontate sul nascere le idee della cedolare per gli affitti brevi
(ma la discussione è destinata a riaccendersi) e l' unificazione Imu­Tasi, punta all' approvazione la
conferma fino al 2020 della cedolare secca al 10% (anziché al 15%) per gli affitti a canone concordato,
essenziale per dare un quadro fiscale stabile ai contratti che saranno firmati il prossimo anno. Tra gli
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
emendamenti segnalati c' è anche una tassa piatta al 20% da introdurre in via sperimentale per gli affitti
non abitativi, che secondo Confedilizia potrebbe rivelarsi utile per «risolvere la piaga dei locali vuoti e
della desertificazione delle città».
A definire il confine degli interventi possibili è ovviamente la questione risorse, all' interno di una
manovra i cui saldi sono iper­blindati per ragioni sia europee sia di politica interna. Dai soldi a
disposizione dipenderà anche l' assetto definitivo dei nuovi interventi sul capitolo previdenziale, che
vedono in prima fila la proroga dell' opzione donna per permettere la pensione alle lavoratrici con 57­58
anni di età e 35 anni di contributi (come anticipato sul Sole 24 Ore del 16 novembre). Un aiuto arriva
dalle risorse rimaste dalla prima sperimentazione, mentre il nodo fondi sembra più complicato sull'
emendamento che chiede di abbassare di un anno (da 36 a 35) la soglia di contribuzione per l' accesso
all' Ape social di alcune categorie di lavorati «gravosi».
Fra oggi e domani, comunque, si chiuderanno i giochi. Francesco Boccia, presidente della
commissione Bilancio alla Camera, ha rimarcato ieri che il governo «non avrà un minuto in più» oltre il
termine delle 13 di domani. A rendere strettissimi i tempi c' è del resto l' obiettivo di votare in Aula entro
domenica prossima, per lasciare libera l' agenda nella settimana che porterà al referendum.
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Il Sole 24 Ore
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
FOCUS. PARLA IL DIRETTORE DEL DEMANIO ROBERTO REGGI
Operazione «federal building»: si parte con 38
progetti per le città
I numeri di partenza sono consistenti: 38
grandi operazioni di sviluppo in vari
capoluoghi, per 1,3 miliardi di investimenti. La
parola chiave è federal building, "cittadelle"
degli uffici di varie amministrazioni pubbliche,
dall' Agenzia delle Entrate alle caserme dei
vigili del Fuoco ai ministeri, dalle prefetture ai
tribunali. Edifici nuovi ­ o riqualificati ­ sicuri ed
efficienti sotto il profilo energetico.
Il colpo dello start sarà l' approvazione della
l e g g e d i bilancio. P o i p e r l ' A g e n z i a d e l
Demanio comincia una nuova fase. Il terzo
cambiamento importante dopo la grande
stagione delle alienazioni del patrimonio
pubblico (lanciate dall' allora ministro dell'
Economia Giulio Tremonti) e dopo quella delle
valorizzazioni. La terza fase ai nastri di
partenza è quella degli investimenti: progetti,
lavori, cantieri.
I numeri sono ancora bassi, ma cresceranno.
«Ora siamo qui», dice il direttore dell' Agenzia
Roberto Reggi puntando il dito sulla cifra di 42
milioni entro la fine del 2016 che si legge nel
grafico degli interventi di manutenzione e
razionalizzazione, «ma il numero si
moltiplicherà per dieci». «Dal 1° gennaio ­
spiega Reggi ­ grazie a una norma nella legge di bilancio che consente all' Inail di acquistare immobili
pubblici vuoti da rifunzionalizzare, per noi si aprono spazi di manovra praticamente illimitati, grazie alle
risorse dell' Ente e alla sua potenzialmente capacità di investire 1,2 miliardi l' anno». Ma l' Inail è solo l'
ultimo arrivato nella "squadra" che gioca la partita del mattone pubblico. «Invimit, Inail e Cassa depositi
e prestiti ­ dice Reggi ­ formano il "nostro schema a tre punte" con cui possiamo riorganizzare il
patrimonio». Nei federal building l' obiettivo di risparmio sulle locazioni passive si salda perfettamente
con l' esigenza di stimolare gli investimenti nell' economia reale. Un esempio? «L' ex ospedale Forlanini
a Roma ­ dice Reggi citando uno dei più casi in pipe line ­ ha un valore di libro di 70 milioni, ma richiede
interventi per almeno 220 milioni. Lavori per imprese e per tecnici». Al momento l' ex ospedale romano
è tra quelli che Cdp potrebbe acquistare, nello shopping immobiliare di fine anno che è diventato uno
degli appuntamenti fissi a corredo della manovra economica del governo.
Il piano "federal building" conta 38 progetti. «I primi nove sono stati finanziati e sono già in corso». Le
operazioni sommano oltre 332 milioni di euro e riguardano la sistemazione di strutture vuote, spesso ex
militari, lasciando immobili di privati. I cantieri sono a Roma (Viale Europa, Ministero Economia),
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
Potenza, Firenze (Caserma de Laugier), Cagliari, Milano (Caserma Montello e Santa Barbara), Chieti,
Aosta. Una volta completata la "migrazione" dei dipendenti pubblici, lo Stato comincerà a risparmiare
33 milioni l' anno.
Poi ci sono altri due maxi­portafogli di federal building allo studio.
Il primo è tutto dedicato alla riorganizzazione degli uffici giudiziari: conta 16 progetti per 421 milioni di
investimento. Ne fanno parte, per esempio, la rifunzionalizzazione dell' ex caserma Stamoto a Bologna
(48,5 milioni), l' ex ospedale militare a Catanzaro (10 milioni), il nuovo palazzo di Giustizia a Reggio
Calabria (40 milioni), l' ex carcere San Sebastiano a Sassari (12 milioni) e la caserma Manara a Roma
(32 milioni) che ospiterà gli uffici giudiziari della Capitale. L' altro portafoglio di federal building include
13 operazioni in progettazione, per 437 milioni. Ne fanno parte, per esempio la Caserma Mucci di
Bologna (32 milioni), che potrebbe andare all' Inail, e la caserma Fantuzzi di Belluno (30 milioni).
Un capitolo a parte sono gli interventi per l' efficientamento energetico degli immobili pubblici. «Tra la
fine dell' anno e l' inizio dell' anno prossimo partirà il primo bando per mettere in efficienza 156 caserme
dei vigili del fuoco, che stiamo preparando con Consip ­ annuncia Reggi ­ e poi usciranno i nostri bandi
per l' efficientamento dei Beni dello Stato finanziati con 55 milioni che vengono dal ministero dello
Sviluppo economico».
Tutto questo lavoro significa opportunità per il mercato, ma anche nuovi occupati: il Demanio ha assunto
104 tecnici (per la maggior parte interinali) per tutto il lavoro preparatorio. «Noi ­ dice Reggi ­ abbiamo il
compito di raccogliere le richieste degli spazi, definire il layout, approvare il progetto di fattibilità con l'
analisi costi­benefici e predisporre le bonifiche, ma poi mandiamo in gara la progettazione definitiva ed
esecutiva». Ai lavori invece ci pensa il soggetto attuatore di turno: Cdp e Inail principalmente, Invimit,
oppure ­ come nel caso dei nove federal building in corso ­ l' Agenzia del Demanio con propri fondi di
bilancio.
Se gli investimenti crescono, le vendite diminuiranno, almeno quelle di beni ceduti dal Demanio (che
quest' anno si attesteranno a controvalore di 50 milioni). Saranno molti di più i beni alienati da enti locali
ed enti previdenziali. In tutto (considerando anche i 50 milioni del Demanio) si stimano 750 milioni di
incassi entro quest' anno, il valore più basso raggiunto a partire dal picco del 2013 con 1,7 miliardi.
Il fatto è che oggi molti beni disponibili per la vendita sono ora tornati agli enti locali in nome di quel
federalismo demaniale che ha finora trasferito a 1.212 Comuni circa 3.889 asset (di cui 80 immobili
tutelati) per un valore di 1,4 miliardi (le richieste al Demanio sono aperte fino al 31 dicembre). Un
portafoglio variamente assortito, dalla micro­porzione di terreno fino all' ex complesso museale. «Per lo
Stato sono solo costi, per gli enti locali possono essere opportunità o incassi», sottolinea Reggi. Se il
comune vende, incassa il 75% del prezzo e gira il 25% al Demanio. Se il bene viene valorizzato, ancora
una volta ci guadagna il Comune e l' economica reale.
«A La Spezia ­ cita ad esempio il capo del Demanio ­ abbiamo appena concesso le mura fortificate, che
la città si impegna a valorizzare con 500mila euro l' anno per tre sei anni; lo Stato non avrebbe mai
messo dei soldi per rilanciare le mura di La Spezia». Esempi così se trovano a decine. Anche il caso
dei fari è una best practice "win win" che avrà seguito. Il primo bando ha assegnato 9 fari e un secondo
bando è in corso. «I nove fari concessi finora ai privati a noi costavano 210mila euro; e avremmo dovuto
spenderne 400mila a testa per metterli in sicurezza. Ora non solo non spendiamo più nulla ma
incassiamo 340mila euro di canoni l' anno: abbiamo messo in moto 6 milioni di investimenti e creato
occupazione». E il lavoro prosegue. «Abbiamo 153 fari e un numero ancora maggiore di edifici costieri
e torri».
Per chi è interessato a investire esiste comunque una vetrina istituzionale. «Si chiama Invest in Italy ­
spiega sempre Reggi ­ l' abbiamo presentata al salone immobiliare di Cannes per la prima volta quest'
anno e ha un portafoglio di 200 immobili, tra quelli nostri, di Cassa depositi, Ferrovie e altri.
Non sono molti, ma sono pronti: regolarizzati sotto il profilo urbanistico e catastale. E con il nuovo
portale Open Demanio chiunque può accedere ai beni disponibili: informazioni a disposizione di tutti».
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Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
PA DIGITALE SICUREZZA SERVIZI
Crisi d' identità per l' identità digitale
Possibile accedere a Spid con il furto: Agid studia le contromisure possibili
È cominciato il percorso per rendere più sicuro
Spid, il Sistema pubblico dell' identità digitale,
e si svilupperà ma man che se ne amplieranno
gli utilizzi pratici. E la sua sicurezza, ora
dibattuta tra gli esperti, passerà da una
migliore integrazione con i database
contenenti le informazioni sui cittadini. A
quanto Nòva24 può anticipare, l' Agenzia per l'
Italia Digitale ha cominciato a lavorarci in
accordo con il Ministero dell' Economia e delle
finanze (Mef) e il Garante della Privacy.
La questione è emersa ancora una volta di
recente, dal momento che è risultato possibile
ottenere Spid anche mediante un documento
contraffatto. Il problema di fondo è quindi che
per la prima volta un criminale può convertire
uno strumento d' accesso falso (il documento)
in uno vero e universale (Spid), per usare
servizi pubblici e privati.
Anche se è una cosa poco nota, tuttavia, le
regole tecniche di Spid (messe a punto dall'
Agenzia) già prevedono che il fornitore dell'
identità digitale si colleghi a database per
poter controllare la validità del documento.
Interroga due database: quello del ministero
degli Interni, che registra le denunce dei
documenti persi o rubati, e il registro tributario, che certifica i dati anagrafici degli italiani. In questo
modo è possibile parare due evenienze: che il criminale utilizzi un documento falso che utilizzi dati tratti
da un documento smarrito o rubato o che usi dati completamente fasulli o inesistenti.
«Il sistema attuale non protegge però da un terzo caso: se il documento contraffatto utilizza dati di varia
estrazione, rubati a un utente inconsapevole del furto», spiega Andrea Rigoni, esperto di cyber
sicurezza presso Intellium ­Deloitte.
È il caso del classico furto di identità su internet: l' utente non ne è consapevole, quindi non può
denunciare e i dati restano validi per ottenere Spid.
Tra gli esperti ci sono due scuole di pensiero per le soluzioni. La prima, sostenuta dallo stesso Rigoni, è
quella che obbliga gli identity provider a fornire Spid solo dopo un controllo di validità dei documenti
(come con i passaporti all' aeroporto) eseguito mediante appositi strumenti (lettori, lampade alogene)
che rilevano quelli falsi da personale formato per questo scopo. Il che può essere fatto solo di persona,
mentre due identity provider su quattro danno Spid anche a distanza, via webcam.
L' altra soluzione è la via su cui si sta incamminando l' Italia ed è sostenuta tra gli altri da un esperto
come Roberto Baldoni, docente della Sapienza esperto di questi temi: la progressiva integrazione di
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Spid con i database anagrafici. Nel breve, sarà quello di Scipafi (del Mef), ossia il Sistema pubblico di
prevenzione frodi nel credito al consumo (con i dati dell' Agenzia delle Entrate, Ministero dell' Interno,
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Inps e Inail). Prima di concedere Spid l' identity provider ­
anche via webcam­ farà alcune domande all' utente, grazie ai dati che legge in Scipafi: per esempio su
figli, genitori, date di nascita, autovetture possedute, tutte informazioni che un truffatore difficilmente può
avere, avendo sottratto solo i dati di un documento di identità).
Tutto questo nell' attesa di un' integrazione con un database­ ancora da creare­ contenente l'
associazione tra dati anagrafici e fotografia dell' utente. Il provider in questo caso potrà vedere se il volto
dell' utente corrisponde a quello registrato per il corrispondente documento di identità.
Il tutto contando sul fatto che al momento, come conferma Rigoni, «i servizi a cui si può accedere con
Spid non sono molto critici, per esempio accesso a informazioni Inps o Agenzia delle Entrate, che
possono essere vendute per fare marketing mirato». Per altro, gli storici strumenti digitali (come la
Carta nazionale dei servizi) per accedere a quei servizi sono meno sicuri di Spid. A regime «un' identità
Spid fasulla però permetterà anche di accedere a conti correnti altrui, rubare la proprietà di aziende o
immobili», continua Rigoni. Di qui l' idea di rendere Spid più sicuro man mano che ne crescono gli
utilizzi reali. Approccio condiviso da Vladimiro Sassone, docente della Royal Academy of Engineering e
consulente del Governo inglese su questi temi: «Spid ora è abbastanza sicuro per quello che ci si può
fare. Ma andrà reso presto più sicuro grazie all' incrocio con diversi database. La strategia da seguire è
la stessa delle patch di Windows: coprire i buchi di sicurezza man mano che sono scoperti e nel
frattempo continuare a erogare il servizio».
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