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Edizione di giovedì 13 ottobre 2016
NEWS DEL GIORNO
Fondo per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese
di Redazione
NEWS DEL GIORNO
Minimali e massimali Inail 2016: confermati i valori 2015
di Redazione
NEWS DEL GIORNO
Disponibile la nuova denuncia/comunicazione di infortunio
di Redazione
NEWS DEL GIORNO
Doppia contribuzione per socio lavoratore con attività autonoma
di Redazione
BLOG
I licenziamenti collettivi e la comunicazione impossibile
di Marco Frisoni
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Edizione di giovedì 13 ottobre 2016
NEWS DEL GIORNO
Fondo per la partecipazione dei lavoratori agli utili delle imprese
di Redazione
I Ministeri del lavoro e dell’economia, in data 10 ottobre 2016, hanno pubblicato il D.I. 20
giugno 2016, relativo alle modalità e ai criteri di utilizzo del Fondo finalizzato a incentivare la
partecipazione dei lavoratori al capitale e agli utili delle imprese e per la diffusione dei piani
di azionariato rivolti ai lavoratori dipendenti, in attesa di una disciplina organica degli istituti
di democrazia partecipativa delle imprese.
Il Fondo sostiene le iniziative avviate dalle imprese per l’assegnazione ai lavoratori di azioni, a
titolo gratuito ovvero offrendole in sottoscrizione a condizioni vantaggiose rispetto alla
quotazione di mercato.
Per accedere al beneficio le imprese presenteranno una domanda secondo le modalità che
saranno indicate in un apposito avviso, da emanarsi entro 30 giorni dall’emanazione del
decreto in oggetto.
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Edizione di giovedì 13 ottobre 2016
NEWS DEL GIORNO
Minimali e massimali Inail 2016: confermati i valori 2015
di Redazione
L’Inail, con circolare n. 36 dell’11 ottobre 2016, ha confermato, con decorrenza 1° luglio 2016,
gli importi del minimale e del massimale di rendita vigenti dal 1° luglio 2015, pari a €
16.195,20 e a € 30.076,80.
Sono inoltre confermati i limiti di retribuzione imponibile ai fini del calcolo del premio
assicurativo, che variano secondo la rivalutazione delle rendite erogate dall’Inail, riportati
nelle circolari n. 72/2015 e n. 7/2016.
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NEWS DEL GIORNO
Disponibile la nuova denuncia/comunicazione di infortunio
di Redazione
L’Inail, con avviso del 10 ottobre 2016, ha comunicato che è disponibile la nuova applicazione
Denuncia/comunicazione di infortunio, che consente di presentare telematicamente la
denuncia di infortunio. Il servizio è stato aggiornato anche per accogliere il settore della
navigazione marittima e della pesca.
Nella pagina di documentazione della denuncia di infortunio sono disponibili i manuali utente
per la gestione navigazione e per le preesistenti gestioni Iaspa/Conto Stato.
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NEWS DEL GIORNO
Doppia contribuzione per socio lavoratore con attività autonoma
di Redazione
La Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con sentenza 26 agosto 2016, n. 17365, ha stabilito
che, in tema di obblighi contributivi, il principio della prevalenza non può operare per i
rapporti di lavoro a carattere autonomo per i quali è obbligatoriamente prevista l’iscrizione
alla gestione previdenziale di cui alla L. 335/1995, articolo 2, comma 26. Ne consegue che il
concorso di attività di lavoro autonomo (come amministratore della società), soggetta ex se
alla contribuzione nella Gestione separata sui compensi a tale titolo percepiti, e quella di socio
lavoratore della società stessa comporta l’obbligo della duplice iscrizione con versamenti
anche alla gestione commercianti.
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BLOG
I licenziamenti collettivi e la comunicazione impossibile
di Marco Frisoni
Come, purtroppo, è tristemente noto ai consulenti del lavoro (ed ai datori di lavoro, nonché
agli altri professionisti che si occupano di amministrazione del personale), la gestione delle
procedure di licenziamento collettivo (sia di collocazione in mobilità che di riduzione del
personale occupato), nell’ambito della regolamentazione offerta dalla L. 223/1991,
rappresenta, dall’entrata in vigore della predetta normativa, un aspetto di forte criticità
operativa per le molteplici problematiche presenti, sovente di natura meramente formale, per i
rilevanti rischi che si possono profilare per il datore di lavoro, nonché per il ricco substrato
giurisprudenziale, non sempre conforme, che, nel tempo, si è stratificato in materia.
La recentissima sentenza n. 17234, depositata in cancelleria il 22 agosto 2016 (nel bel mezzo
della pausa estiva, anche se, a dire il vero, è risaputo che il consulente del lavoro non è mai
“completamente” in vacanza), della Corte Suprema di Cassazione, sezione lavoro, pur
manifestando non pochi contenuti quanto meno discutibili, funge da spunto di riflessione per
svolgere alcune considerazioni pratiche sulla rilevanza degli adempimenti iniziali, di natura
informativa e propedeutici alla fase di consultazione sindacale, e, pertanto, sulla certosina
attenzione che deve essere necessariamente dedicata a tali fasi da parte dei soggetti datoriali
e dei loro professionisti, anche al fine di evitare spiacevoli (e incerte) conseguenze.
In effetti, l’arresto a cui sono pervenuti i giudici del Palazzo di giustizia, almeno a prima vista,
invece che fornire maggiori certezze nell’ambito della procedura di informazione e
consultazione sindacale prevista dalla L. 223/1991 (finalizzata alla verifica della genuinità
delle ragioni poste a base dal soggetto datoriale dell’intenzione di procedere a un
licenziamento collettivo e attraverso la quale, auspicabilmente, si dovrebbero individuare
strumenti alternativi agli esuberi), appare invece mettere in campo nuovi onerosi (addirittura
diabolici) adempimenti per il datore di lavoro, con precipuo riguardo all’esatta individuazione
degli interlocutori sindacali a cui inoltrare le prescritte comunicazioni di avvio
dell’iter procedurale.
D’altro canto, vista la rilevanza che la procedura assume nell’economia generale delle
iniziative datoriali in parola (al punto da incidere sulla legittimità degli eventuali licenziamenti
intimati), si impone una spasmodica attenzione anche su tale aspetto, non limitandosi,
secondo il pensiero della Suprema Corte, al rispetto del mero dato normativo o alla verifica
della rappresentatività sindacale a livello aziendale.
In buona sostanza, sembra che la Corte intenda dilatare a dismisura le attività di
riconoscimento della platea dei destinatari delle comunicazioni previste dalla L. 223/1991,
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Edizione di giovedì 13 ottobre 2016
travalicando obiettivamente il testo della disposizione di legge e trasformando i datori di
lavoro (e i loro professionisti) in novelli Sherlock Holmes alla disperata ricerca dei soggetti
sindacali con i quali dovrà intercorrere una sorta di comunicazione impossibile (e diabolica).
In merito, basti pensare che nemmeno la sottoscrizione di un contratto collettivo applicato in
un’unità produttiva risulta oggi essere, nel dedalo delle incerte dinamiche delle relazioni
industriali, un elemento decisivo per operare la suddetta selezione, posto che, secondo il
recente diktat della Corte Costituzionale (sentenza n. 231/2013), anche un’organizzazione
sindacale non firmataria del contratto collettivo deve essere inclusa nell’agibilità sindacale, a
condizione che abbia partecipato attivamente alle fasi di negoziazione.
Insomma, a conti fatti, nell’epoca delle semplificazioni del diritto del lavoro, risulta invece
tutto più difficoltoso per i datori di lavoro per quanto concerne le procedure di licenziamento
collettivo, al cui interno, in un’era in cui la comunicazione “è tutto” (o, almeno, così pare),
comunicare è quasi impossibile …
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