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Riordino della Rete Ospedaliera, l'Ausl smentisce la chiusura
di reparti a Faenza o Lugo
Venerdì 7 Ottobre 2016
Marcello Tonini
Si è svolto ieri sera giovedì 6 ottobre, l’incontro dell’Unione dei comuni della Romagna Faentina con la Direzione generale di
Ausl Romagna sulla bozza di riordino della rete ospedaliera. Erano presenti il direttore generale, Marcello Tonini e il direttore
sanitario, Giorgio Guerra.
“Un documento - ha spiegato il direttore generale - che risponde ad un adempimento di legge, il decreto Balduzzi, che ha
un impatto di mero aggiustamento sul nostro territorio per quanto riguarda la riduzione dei posti letto (un centinaio su oltre
4300 posti in tutta l’Ausl Romagna), perché la nostra Regione e il territorio romagnolo avevano già avviato negli anni passati
una profonda riorganizzazione della rete ospedaliera. Abbiamo pertanto agito - ha proseguito Tonini -, cercando di
valorizzare le esperienze e le competenze già presenti sui territori in un’ottica di rete fra gli ospedali per elevare le vocazioni
distintive già presenti e costruire per i cittadini nuove opportunità di cura, che in una logica di sistema più grande, dato
dall’Ausl Romagna, oggi si possono compiere. Nessuna chiusura di ospedali, né tantomeno di servizi, ma lo sviluppo di
maggiore integrazione che su questo territorio si deve tradurre nell’ottimizzazione delle sinergie fra i 3 ospedali esistenti,
Ravenna, Faenza e Lugo”.
Anche su Pediatria e Punti Nascita, punti caldi nel dibattito consiliare, il direttore generale ha fornito i chiarimenti richiesti.
Ripercorrendo le tappe che hanno portato alla ridefinizione delle misure organizzative compiute dall’Azienda negli ultimi mesi,
ha espressamente rassicurato che non vi è nessuna intenzione da parte dell’Azienda di chiudere i due punti nascita di
Faenza e Lugo e che le misure intraprese, al contrario, erano espressamente mirate a garantire la massima sicurezza,
secondo le linee guida di accreditamento.
Uno sforzo in questa direzione, si è tradotto con l’introduzione della guardia pediatrica notturna. Questo primo passo potrà
trovare piena attuazione dopo lo svolgimento della selezione dei pediatri e neonatologi che si svolgerà nel mese di ottobre.
"La presenza di nuovi pediatri e in prospettiva, di un unico primario di Ostetricia-Ginecologia su tutto l’ambito di Ravenna continuano dall'Ausl -, consentiranno di avviare una riorganizzazione di tutta la funzione di ostetricia e di ginecologia, in
particolare dei punti nascita dell’ambito di Ravenna, che permetteranno di ripristinare quelle condizioni necessarie per
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rivedere anche il protocollo sulla gestione dei parti con taglio cesareo programmato".
Anche sul posto di degenza in Pediatria, altro tema caldo del dibattito, il direttore generale ha ribadito che i requisiti di
accreditamento non consentono la degenza pediatrica. Ma sempre nell’ottica più complessiva della riorganizzazione, si
individueranno tutte le scelte organizzative che possono consentire, sempre nel rispetto della normativa, maggiore flessibilità
e minor disagio ai piccoli pazienti.
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