Transcript Ospedale di Faenza, Liverani e Padovani (LN

Ospedale di Faenza, Liverani e Padovani (LN): "Tonini parla
del nulla e taglia posti letto"
Venerdì 7 Ottobre 2016
I commenti degli esponenti del Carroccio in Regione e in Comune, sull'incontro tra
Direttore dell'Ausl Romagna e i rappresentanti dei Comuni della Romagna Faentina,
tenutosi ieri
Marcello Tonini, direttore sanitario dell’Ausl della Romagna, è intervenuto giovedì sera a una riunione, insieme ai consiglieri
comunali di Faenza, ai Comuni della Romagna Faentina e di Marradi.
“In teoria avrebbe dovuto portare notizie, buone, certe, credibili, sul futuro dell’Ospedale di Faenza, e in primis sul reparto di
Pediatria. In pratica, ha parlato di nulla, in politichese, e ha solo fatto perdere tempo a tutti”. Andrea Liverani, consigliere
Regionale faentino della Lega Nord, e Gabriele Padovani, capogruppo leghista in consiglio comunale a Faenza, non ci
stanno. “Su Faenza verranno tagliati ulteriori 50 posti letto, non verrà allestito il posto letto pediatrico, e Tonini, che è un
tecnico, invece di scodellare numeri, garanzie, teorie che fa? Parla in linguaggio politico, e per di più non dice nulla se non
cose che già si sanno, e che gli era stato chiesto di risolvere”.
Una situazione, a dire della Lega Nord, che ha infastidito, non poco, lo stesso Partito Democratico. “Alla riunione erano tutti
contro di lui, maggioranza e opposizione unite da rabbia e critiche. Il punto – spiegano Liverani e Padovani – che lui,
nominato dal PD, applica ciò che la politica decide. Quando i membri del partito di maggioranza vanno in mezzo alla gente, si
dichiarano consapevoli dei problemi dell’ospedale, promettono di prendere a cuore la questione, invece in Regione, nelle aule
più lontane alle persone, lasciano cadere le questioni dicendo “va bene così".
Quindi gli esponenti del PD dovrebbero, secondo i due esponenti del Carroccio “fare pace con sé stessi, trovare congruenza
tra ciò che promettono per le strade e ciò che fanno applicare nelle stanze dei bottoni, e pensare bene a chi nominano, se
devono poi criticarlo e sconfessarlo pubblicamente solo perché, vittima del loro lassismo e della loro incapacità, non può o
non sa risolvere nulla”.
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