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Latina
I tempi lunghi del giudizio fanno incassare a un primario il proscioglimento
Il giornale di
VENERDÌ 19 FEBBRAIO 2016
GIUDIZIARIA
Asl truffata: tutto prescritto
Caselli accusato per le cure della miopia con il laser fatte al “Goretti” abusivamente
di CLEMENTE PISTILLI
I
l tempo è come una spugna. Cancella ogni cosa.
Anche le decine di migliaia
di euro incassati da un primario
per compiere interventi mai autorizzati all’interno dell’ospedale, operandocon mezzie personale della struttura pubblica
come se fossero quelli del proprio ambulatorio. Il Tribunale
di Latina ieri, visto appunto il
lungo tempo trascorso dai fatti,
non ha potuto far così altro che
dichiarare l’ennesima prescrizione, prosciogliendo questa
volta l’ex responsabile del reparto di oculistica del “Goretti”,
Maurizio Caselli.
Il primario, nella prima
metà del decennio scorso, eseguì attività libero-professionale tra le mura dell’ospedale, utilizzandone gli strumenti e i dipendenti, senza avere alcuna autorizzazione in
tal senso dall’Asl. E dunque
senza versare all’Azienda sanitaria nulla di quanto riceveva dai pazienti. Operazioni di
alto valore. In particolare
quelle per risolvere con il laser
problemi di miopia. Ma di fatto abusive.La denunciaalla fine partì dalla stessa Azienda
sanitaria e Caselli, poi licenziatoper talevicenda, sidifese
I pazienti pagavano e
all’Azienda neanche
un centesimo
g
L’ospedale “Goretti” di Latina
sostenendo di aver agito in
buona fede. Finì a giudizio per
truffa e, tra le visite e le operazioni compiute, gli venne contestato di non aver pagato
all’Asl di Latina circa 366mila
euro, somma tra l’altro che riguarderebbe l’intero guada-
gno e non soltanto la percentuale dovuta all’Azienda nel
caso l’attività fosse autorizzata. In aula, con pazienti che
hanno dichiarato di aver pagato, come loro richiesto, in
contanti, e dopo l’esame di diversi
manager
sanitari,
all’imputato è stato contestato anche il reato di peculato.
Essendo la truffa prescritta,
ieri il pm Giuseppe Bontempo
ha chiesto, per l’altro reato, una condanna a 3 anni di reclusione. A cercare di ridimensionare la vicenda è poi inter-
venuto il difensore, Dino Lucchetti. Il Tribunale, convinto
che Caselli avesse messo a segno solo una truffa e che la sua
condotta non fosse stata caratterizzata anche da peculato, ha però prosciolto totalmente il medico per prescri-
zione. Vicenda chiusa. Peggio
all’oculista è andata alla Corte
dei Conti, che nonostante lo
abbia condannato a molto
meno di quanto chiesto dalla
Procura, alla fine ha imposto
al “camice bianco” di risarcire
quasi 77mila euro.