Intervento record per un tumore

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Latina
Rintracciati e fermati i due ladri che hanno tentato il colpo nella chiesa di Santa Maria Goretti
Il giornale di
MARTEDÌ 9 AGOSTO 2016
LE DENUNCE
Incastrati dalle telecamere
Uno di loro l’altra notte ha rubato in un convento di suore francescane di Roma
Sono stati rintracciati in
poco meno di 24 ore i ladri
che, tra le 22.30 e le 23.15
del sei agosto scorso, hanno tentato il furto all’interno della chiesa Santa
Maria Goretti. A incastrarli sono stati i loro
stessi volti: la chiesa è infatti dotata di telecamere
di video-sorveglianza le
cui immagini sono state
consegnate dal parroco in
questura all’atto della denuncia.
Dai riscontri effettuati
dal Gabinetto della Polizia
Scientifica di Roma e dai
successivi accertamenti in
banca dati SDI entrambi
sono risultati avere precedenti di Polizia e penali, in
particolare su Jvanovic
pendeva un ordine di carcerazione, emesso il primo agosto scorso dal tribunale dei minorenni di
Venezia. Per questo il giovane è stato trasportato in
carcere, a disposizione
dell’autorità giudiziaria.
Anche il secondo fermato,
Bloccati mentre
passeggiavano in
via Don Torello
Uno era ricercato
dal tribunale
di Venezia
Queste sono state visionate dagli agenti della
squadra volante, anche
quelli del secondo nucleo,
che ieri mattina durante
un normale servizio di
pattugliamento in via Don
Torello, hanno notato
passeggiare sul marciapiede due giovani che avevano le sembianze dei ladri entrati in azione.
Gli agenti si sono avvi-
comunque solo denunciato, è stato riconosciuto
autore di un altro furto,
compiuto proprio ieri notte nell’istituto delle suore
francescane dell’Immacolata di via Dei Gergofoli a
Roma. In questo caso a
tradirlo non sono state le
telecamere ma un’impronta lasciata sulla finestra forzata per introdursi
all’interno dell’istituto.
di ANDREA LUCIDI
g
Il trasporto in carcere di uno dei due denunciati
cinati fingendo un normale controllo, così da non
indurre alla fuga i due
soggetti, salvo poi ammanettarli e condurli negli
uffici della squadra volan-
te dove è stato dimostrato, proprio grazie alle immagini, che si trattava dei
ladri entrati in azione poche ore prima.
I due giovani sono stati
VIA LAGO ASCIANGHI
Murales “sospetto”
nel quartiere dei pub
Si sono arrampicati fin
sopra il terrazzo di una
palazzina. Una volta
raggiunto hanno effettuato dei disegni e delle
scritte. Quello che potrebbe essere considerato come un semplice
murales, però, ha allarmato non poco i residenti di una palazzina
di via Lago Ascianghi, il
cuore del quartiere dei
pub di Latina.
Pochi minuti prima
della mezzanotte tra
domenica e lunedì, infatti, sono stati proprio
alcuni residenti a contattare la Polizia dopo
essersi accorti di quanto era avvenuto sul terrazzo del loro condominio. Una segnalazione non tanto dovuta al
fatto che qualcuno si
fosse introdotto sul terrazzo e aveva
imbrattato le mura, quanto per il carattere delle scritte, che sembra siano
state fatte in lingua araba. In un periodo storico fortemente condizionato
dal terrorismo, dunque, il murales è
diventato oggetto di un forte allarme
sociale, con i residenti impauriti dal
fatto che quelle scritte possano nascondere qualche significato particolare.
In via Lago Ascianghi si sono immediatamente portati gli agenti della
squadra Volante, al cui intervento ha
poi fatto seguito quello della Digos e
della Scientifica, con i poliziotti che
hanno immortalato quei disegni e
quelle scritte e che ora li stanno monitorando. Sono adesso in corso specifici accertamenti per dare un nome ed
un volto ai responsabili, che si pensa
possano aver agito poco dopo le 20.30
di domenica sera. Un orario in cui la
zona dei pub è già ricca di giovani.
Forse qualcuno potrebbe aver visto chi
è entrato in azione in quel terrazzo.
quindi identificati. Si tratta di Giogevic Zlatan nato
a Maddaloni (Caserta), il
cinque agosto del 1996 e
di Ringo Jovanovic, nato a
Caserta un anno più tardi,
di nazionalità Serba. Per
quanto commesso in chiesa i due sono stati denunciati a piede libero con
l’accusa di tentato furto
aggravato in concorso.
UNA 39ENNE SI È SOTTOPOSTA A UN’OPERAZIONE DI OTTO ORE
Intervento record per un tumore
di DOMENICO ANTONELLI
Un intervento chirurgico
durato 8 ore. Una vera e propria maratona, che si è conclusa con l’epilogo più emozionante e soddisfacente,
ovvero con l’asportazione di
un grosso tumore cerebrale.
È quanto avvenuto ieri nel
reparto di Neurochirurgia
dell’ospedale Santa Maria
Goretti di Latina, dove l’equipe del primario facente
funzioni Carmine Franco ha
portato a termine un’operazione chirurgica da applausi. Sono servite 8 ore di intervento per liberare una
donna di 39 di Latina da un
grosso tumore cerebrale.
La 39enne pontina si era
presentata nei giorni scorsi
al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti
in condizioni molto gravi.
Era stata immediatamente
sottoposta ad una Tac, in seguito alla quale è stata disposta un’operazione d’urgenza, visto che la donna rischiava seriamente che la
situazione precipitasse da
un momento all’altro.
L’equipe medica del reparto di Neurochirurgia del
Goretti – diretto dal primario facente funzione Carmine Franco – ha così effettuato un lungo intervento concluso nel modo migliore.
g
L’ingresso dell’ospedale Santa Maria Goretti
Il 2016 sta facendo segnare numeri da record per
il reparto di Neurochirurgia
del nosocomio pontino, visto che in poco più di 7 mesi
sono stati eseguiti circa 300
interventi chirurgici, la metà dei quali cerebrali, l’altra
metà spinali.
Il tutto nonostante una
situazione di grave difficoltà dovuta alla carenza di
personale, con il reparto che
rischia la paralisi a causa del
sottodimensionamento del
personale medico. “Dal 1 agosto – aveva commentato
il consigliere regionale di
Forza Italia Giuseppe Simeone – i medici in servizio
sono solo cinque più il direttore. Sei unità totali (a fronte dei dieci medici necessari) costrette a turni massacranti, rinunciando anche ai
legittimi riposi, ad effettuare le guardie, gli interventi,
a provvedere alle emergenze e all’assistenza dei pazienti ricoverati”.