Interventi ok, ma manca il personale

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Latina
Il giornale di
LUNEDÌ 5 DICEMBRE 2016
15
Sanità
DEA DI II° LIVELLO
Solo nella Neurochirurgia 450 operazioni eseguite a fine anno con appena sei medici
Interventi ok, ma manca il personale
La Regione non dà ancora il via libera a 3 nuovi posti. Ben 150 pazienti in lista d’attesa
T
ra mille difficoltà
la Neurochirurgia
del Goretti produce numeri da capogiro.
450 saranno gli interventi
eseguiti a fine anno. Il
problema della carenza
degli anestesisti ha provocato la contrazione delle sedute operatorie. Provocando l’allungamento
delle liste d'attesa, con oltre 150 pazienti. Ci sono 6
medici, uno di loro è esentato dai turni notturni. E’
stato inoltre bandito avviso per 3 posti di neurochirurgo, manca la ratifica
della Regione. Eppure sul
Burl non c'e' ancora la
pubblicazione.
Così
com’è in corso di ratifica il
protocollo operativo per
la Neurochirurgia relativamente alle emergenze
che estende ad Anzio e
Nettuno il bacino d'utenza. Ricordiamo come in
reparto gli infermieri sono 15. Sul piano medico va
ricordato che è stato riscontrato un netto incremento degli interventi relativi a tumori cerebrali,
quasi alla pari con gli spinali. Molto significativo il
L’ALLARME
Problemi aggiuntivi
per la carenza
degli anestesisti
g
caso di un ragazzo di 30
anni operato recentemente aveva una grave lesione che occupava la fossa cranica anteriore. Vi è
stata l’asportazione totale del tumore, senza la necessità di ricorrere alla te-
In alto a sinistra Carmine Franco, direttore della Uoc di Neurochirurgia
rapia intensiva.
Il tutto nonostante una
situazione di grave difficoltà dovuta alla carenza di
personale, con il reparto
che rischia la paralisi a causa del sottodimensionamento del personale medi-
co. Insomma appena sei unità totali (a fronte dei dieci medici necessari) costrette a turni massacranti,
rinunciando anche ai legittimi riposi, ad effettuare le
guardie, gli interventi, a
provvedere alle emergenze
e all’assistenza dei pazienti
ricoverati. Numeri alla mano il trend è confermato. Il
2015 si era chiuso con una
cifra record di operazioni
effettuate (+30 rispetto
all’annata precedente) ma
soprattutto per quelle ce-
rebrali, in costante aumento. 220 gli interventi di
questo genere, conseguenti ad aneurismi, tumori,
malformazioni idro-cefaliche ed emorragie cerebrali.
Resta ancora in maggioranza la patologia spinale
degenerativa e traumatica,
caratterizzata da interventi di fratture cervicali di elevata difficoltà, eseguibili
solo in pochi centri specializzati del nostro Paese.
Numeri importanti se si fa
anche il paragone con
strutture capitoline di
grande notorietà. La graduatoria regionale è la seguente: Gemelli, Umberto
I, San Giovanni, San Camillo e Goretti. Praticamente
annullata la mobilita' passiva sul cranico. In sostanza a Roma si fanno gli stessi
interventi (se non meno)
con più personale e più ore
di sale operatorie. Risultati
eccellenti dunque per la
struttura guidata da dottor
Carmine Franco. Si segnala
quindi un’intensificazione
dell’attività ambulatoriale, con un numero di visite
stimato sulle 100-120 unità al mese.
Pino Simeone (FI) segnalò le difficoltà del reparto
Le promesse non bastano
I limiti strutturali rischiano di impedire il decollo del Goretti
Il consigliere regionale Giuseppe Simeone già la scorsa
estate aveva segnalato i problemi della Neurochirurgia,
a tutt’oggi non risolti. “Sei unità totali, a fronte dei dieci
medici necessari, che sono
costrette con turni massacranti, rinunciando anche ai
legittimi riposi, ad effettuare
le guardie, gli interventi, a
provvedere alle emergenze e
all’assistenza dei pazienti ri-
“Camici bianchi
sottoposti a dei
turni massacranti”
coverati –affermò il consigliere regionale di Forza Italia- una situazione che ha
portato lo stesso direttore
della Uoc ad effettuare, turni
e guardie, per assicurare la
continuità assistenziale e
l’efficienza dei servizi e colmare carenze di personale
diventate ormai strutturali.
Ma, nonostante questo grande spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, resta un gap
profondo e difficile da sana-
g In alto Pino Simeone (FI),
a fianco l’ospedale Goretti
re, in termini di efficienza, se
non si interviene in modo
concreto aumentando il personale medico disponibile.
Una situazione paradossale
per un reparto di eccellenza
non solo nella provincia di
Latina ma nel Lazio e nel resto d’Italia. Un fatto gravis-
simo per quello che rappresenta un punto di riferimento per tutti i pazienti affetti
da traumi spinali, ernie, lesioni tumorali spinali, stenosi vertebrali, spondilolistesi e fratture cervicali che
grazie all’altissima professionalità dei medici possono
ricevere le cure necessarie e
adeguate. Una eccellenza
che grazie alla noncuranza e
al disinteresse del presidente della Regione Lazio, Zingaretti, e del commissario
straordinario della Asl di Latina, è in costante emergenza e si regge solo grazie allo
spirito di sacrificio del personale impiegato. In questo
contesto ho inviato una nota
a Zingaretti, al commissario
straordinario della Asl di Latina, Casati, al responsabile
della Cabina di regia per la
sanità nel Lazio, D’Amato e
al direttore della direzione
salute della Regione, Panella, illustrando la situazione e
chiedendo interventi seri e
mirati per dare al reparto di
neurochirurgia il personale
adeguato per garantire il diritto alla cura dei cittadini e
la continuità ed efficienza
nell’erogazione dei servizi”.