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771660 968900
08
GAA 6600 LOCARNO –– N. 8
In edicola Fr. 2.- / € 1,85
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85)
2.631
firme
a sostegno
del giornalismo
Tutti i nomi su caffe.ch
La stampa contro i poteri
MORELLATO A PAGINA 6
Anno XIX • Numero 8
L’automobilismo
Lo sci
Le monoposto
della Formula 1
tolgono i veli
sulle molte novità
Jansrud e Stuhec
tornano ad essere
padroni assoluti
della velocità
SCHIRA A PAGINA 25
MORO A PAGINA 28
caffe.ch
[email protected]
091 756 24 00
26
22febbraio
gennaio 2017
2017
Settimanale di attualità, politica, cultura e sport
www.caffecarlito.com
IL COMMENTO
Finalmente si parla
di cose concrete!
STEFANO PIANCA
IL PIZZINO
F
Col film
“Prendi
i soldi
e scappa
(all’estero)”
la Posta
vince
l’Oscar
per
l’ex regia
orse c’è speranza d’una
ventata d’aria nuova che
rinfreschi i cervelli. E che
spazzi via non tanto le polveri
sottili, ma quel polveroso, incancrenito e sterile dibattere sul
“primanostrismo”. Che alla fine,
dopo aver sparso veleno in tutta
la società, sarà ricordato solo come esempio di regressione dialettica e politica.
Finalmente si discute d’altro.
Si litiga anche, facendo rombare
toni e voce su un tema che non è
quello annoso del frontalierato. Si
parla d’auto. Che, con lo sport e il
meteo, è materia prediletta dal
pueblo nel tempo libero. Ma ozioso non è questo argomentare di
motori dal basso, queste parole
prima pronunciate a mezza voce
e poi sempre più forte, fino a trasformarsi in una vera e propria
protesta. L’ha capito anche la
nouvelle vague pipidina che l’aumento delle tasse di circolazione
è merce buona per chiamare a
raccolta i cittadini. Pirata non della strada, Dadò, ma corsaro nel
soffiare ad altri un tema che terrà
probabilmente banco nei prossimi mesi.
Perché quando lo Stato ti
mette le mani in tasca proditoriamente - beh, quelli che si sono visti scippare il bonus ecologico
promesso vedono l’aumento della
tassa di circolazione prima di tutto come un tradimento dei patti
e, poi, più concretamente come
uno scippo -, dicevamo, quando
le Istituzioni infrangono la fiducia
del cittadino, una reazione non è
solo normale, è anche sana. E sono tanti ad essere stati toccati dal
caro
imposta,
addirittura
“135.000 automobilisti ticinesi”
ricorda Dadò (e in quel “ticinesi”
si intravede una scoria di quella
lettura etnocentrica della realtà
che ci porteremo addosso, come
una rogna, ancora a lungo). Ma
soprattutto sono tanti i possessori di un’automobile coinvolti in
questa discussione allargata su
tasse, caro-parcheggi, radar più
o meno annunciati e misure antismog. Quale contributo al dibattito il Caffè odierno offre, all’interno del giornale, un dossier
riassuntivo.
Alla fine la questione sta tutta nel tipo di Paese che vogliamo.
Se desideriamo un’autorità coerente e non paternalista nei confronti del cittadino. Coerenza che
si richiede però ai cittadini stessi,
perché è forse troppo facile scagliarsi contro le presunte misure
vessatorie di una “Via Sicura”,
coi suoi eccessi di criminalizzazione dei conducenti, e poi fare
spallucce se nelle maglie dello
“Stato di polizia” finiscono altri,
prima di tutto chi bussa alle nostre frontiere chiedendo aiuto.
Ma la notizia positiva è che si
parla d’auto. Ed è già qualcosa.
Tartassauto
La rivolta degli automobilisti.
Sotto torchio con imposte, rincaro parcheggi e norme penali
MAZZETTA, PIANCA, RAVANI e SPIGNESI
ALLE PAGINE 16 e 17
La criminalità
L’ANALISI
Tutto il traffico degli stupefacenti
nelle mani della mafia albanese
Dopo la Brexit
si specula su Parigi
Da Lugano a Ginevra, hanno
soppiantato ispanici e nordafricani, stretto alleanze con i narcotrafficanti in Europa, e ora la
mafia albanese ha praticamente
messo le mani sull’intero traffico di droga nella Confederazione. E ha cambiato il mercato di
cocaina, eroina e cannabis. Un
mutamento che i criminologi
avevano previsto: “Gli albanesi
- spiega Nicolas Giannakopulos,
responsabile dell’Osservatorio
del crimine organizzato - si
stanno prendendo l’intero business criminale”.
SPIGNESI A PAGINA 5
LORETTA NAPOLEONI
IL DOSSIER
Viaggio alla scoperta
del ricco mercato
della disoccupazione
Ti-Press
È
molto plausibile che la
Brexit abbia aumentato la
probabilità che altri Paesi
membri si stacchino dall’Unione
europea. Qualcosa di simile è già
successo negli anni Trenta,
quando il Regno Unito abbandonò il “gold standard” e nel 1931
dei 45 membri che vi avevano
aderito ne rimasero soltanto 12.
Naturalmente, allora come oggi
il sistema monetario non funzionava ed era controproducente
alle economie di chi ne faceva
parte, ma fu la defezione del Regno Unito a mettere a nudo questa verità.
segue a pagina 13
“Troppi giorni di indennità
e lassismo con chi abusa,
si cambi subito il sistema”
ALLE PAGINE 2 e 3
Per aderire all’appello a sostegno della libertà di stampa manda un’e-mail con nome e cognome all’indirizzo
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