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04
GAA 6600 LOCARNO –– N. 4
In edicola Fr. 2.- / € 1,85
Copia in omaggio (in edicola Fr. 2.-/ € 1,85)
Anno XIX • Numero 4
Il tennis
Lo sci
Tutti i nomi a pagina 24 e su caffe.ch
Roger Federer
pronto alla battaglia
contro Rafa Nadal
in una storica finale
La Svizzera sogna
un“1987 bis”
con un Mondiale
pieno di successi
La solidarietà della cultura
a pagina 25
A PAGINA 36
2.334
firme
a sostegno
del giornalismo
caffe.ch
[email protected]
091 756 24 00
Reuters
SCHIRA A PAGINA 33
29
22gennaio
gennaio2017
2017
www.caffecarlito.com
Settimanale di attualità, politica, cultura e sport
L’ANALISI
Una società
senza diritto
di cronaca
ESCLUSIVO
CARLO LOTTIERI
docente di filosofia sociale all’Usi
IL PIZZINO
I
Tutti
distratti
a servire
il potere
hanno
scordato
il dovere
n una società aperta, è necessario
che la libertà di cronaca sia tutelata nel più rigoroso dei modi. Non
c’è piena libertà dove discorsi, pubblicazioni e punti di vista possono essere
censurati, e dove fare talune affermazioni conduce a finire sotto inchiesta.
Nella storia dell’Europa moderna la
battaglia in favore della libertà di
stampa è essenzialmente legata al dibattito sulla tolleranza, che sorge in
ambito religioso (per permettere a
chiunque di praticare la propria fede o
anche nessuna), ma presto si estende
a ogni altro settore.
È importante tenere presente che
quando la nostra civiltà ha accettato
come suo principio fondamentale la facoltà di ognuno di professare le proprie
idee, non si trattava di schierarsi a protezione di idee largamente accettate,
condivise, ritenute “giuste” e ragionevoli. Al contrario, la logica del pluralismo si è imposta quando si è smesso di
considerare che una semplice idea erronea o una pubblicazione immorale
fossero da condannare. In altre parole,
quando si è distinto con chiarezza l’agire e il dire, l’azione e il pensiero.
Una società liberale non può certo
accettare comportamenti violenti e
aggressivi, ma per la stessa ragione
non deve mettere in discussione
quanto viene affermato in libri e discorsi. Le azioni criminali sono impedite, ma i libri del marchese de Sade
sono in vendita in ogni libreria. Perfino in Israele, nonostante quanto è avvenuto, è possibile acquistare il Mein
Kampf di Hitler. E così, se è del tutto
legittimo (per chi è di fede musulmana) sentirsi offesi dall’ironia corrosiva
di un periodico satirico e antireligioso
come Charlie Hébdo, a quella pubblicazione si può replicare con altre pubblicazioni e pure con altre ironie, ma
non appellandosi alla forza coattiva
della legge.
Quello che vale per le questioni religiose e ideologiche, vale anche per il
dibattito pubblico sui comportamenti
dei privati. Ognuno ha il diritto di
esprimersi su quanto avviene e anche
di formulare le proprie opinioni sulle
vicende di attualità. Non c’è da sorprendersi che di questo o quel fatto vi
possano essere letture diverse, ma
certo non si può pensare che qualcuno
- in nome di una verità assoluta? - possa pretendere di chiudere la bocca al
prossimo. Ad analisi e opinioni che
non ci piacciono, si deve rispondere
con altre analisi e altre opinioni. Anche perché soltanto grazie a un confronto franco e senza censure è possibile che il pubblico possa farsi una corretta opinione su quanto è avvenuto.
Limitare il diritto di cronaca ci
conduce su un piano inclinato che, alla fine, mette a rischio ogni nostra libertà.
Noseda:“Sì,ho telefonato
al legale della Sant’Anna”
D’AGOSTINO A PAGINA 11
La clamorosa verità
sulla fattura milionaria
che dal Paraguay
mette nell’angolo
i dirigenti del Locarno
SCHIRA A PAGINA 6
con un’analisi di PIPPO RUSSO
La protesta
L’ANALISI
Gli affari
La ribellione degli infermieri
contro i tagli e il troppo lavoro
La riforma fiscale
perde velocità
Acquisti e affitti
di appartamenti
a prezzi scontati
Scordatevi il mito delle infermiere gentili e sorridenti. Oggi,
stressate per il troppo lavoro e
costrette a subire nuovi tagli, si
ribellano. Il sindacato di categoria e un comitato tra cui figurano anche i consiglieri nazionali
Marina Carobbio e Christian
Lohr, hanno lanciato l’iniziativa
popolare “Per cure infermieristiche forti”, affinché Confederazione e Cantoni investano sulla formazione e migliorino le
condizioni professionali. In dieci
giorni, già raccolte, solo online,
oltre 12.500 firme.
GUENZI A PAGINA 9
Ti-Press
MICHEL GUILLAUME
Ti-Press
I
favorevoli alla terza riforma
delle imprese (Rie III) sono
preoccupati. Sembravano poter vincere agevolmente la votazione del 12 febbraio, ma ora temono di perderla. Questa settimana due ex politici di peso sono
usciti allo scoperto per esprimere il loro disagio verso un progetto che avevano per altro lungamente difeso. Giova ricordarlo:
la Rie III è la riforma federale che
sopprime i privilegi fiscali accordati alle imprese straniere, alla
quale i Cantoni rispondono con
una riduzione del tasso d’imposizione anche per le società ordinarie.
segue a pagina 17
ALLE PAGINE 2 e 3
Per aderire all’appello a sostegno della libertà di stampa manda un’e-mail con nome e cognome all’indirizzo
[email protected]