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TEORIA SULLE CERTEZZE VERGOGNOSE
E SU QUELLE FUTURIBILI AL MAE
Il 19 gennaio si è tenuto un incontro tra il direttore del Personale e le organizzazioni sindacali.
Dalle comunicazioni fatte dal Dr. Sabbatucci (leggi però Belloni) sprizzavano fumose promesse, che
sembravano note musicali stonate, quasi scoppiettanti a mo’ di fuochi d’artificio.
Vediamo di cosa si tratta nel particolare.
Sono stati sgranati come un rosario concorsi su concorsi da fare nel prossimo futuro:
per 250 unità di personale delle Aree Funzionali, di cui 120 funzionari della terza Area, profilo unico
amministrativo contabile; 60 funzionari dell’Area Culturale, 30 funzionari informatici, 10 ingegneri e anche 20
briciole della Seconda Area.
Non è stata data alcuna certezza sui tempi delle procedure di assunzione: si è accennato vagamente al biennio
2017-2018, sempre se nel frattempo non interverranno problemi di natura economica generale e di
riesumazione della spending review. L’unica certezza granitica e matematica è stata riservata al bando di
concorso, già pubblicato il 20 gennaio (notate la rapidità amministrativa, sfoderata per l’occasione!) per titoli
ed esami a 35 posti per segretari di legazione in prova secca, senza prevedere idonei (chissà cosa avrà di tanto
particolare questo benedetto 35, che ricorre sempre nei concorsi diplomatici, come fosse un numero dal
significato intrigante e cabalistico!). CI domandiamo e chiediamo a chi può risponderci, come mai la cosiddetta
Funzione Pubblica continua ad autorizzare assunzioni di diplomatici, dal momento che la Farnesina trabocca
già di tali dipendenti che girano raccolti per i corridoi e hanno l’aria di non essere troppo indaffarati, se non
con sé stessi.
Un vecchio ambasciatore, molto potente e dal glorioso passato, uno del ramo insomma ci ha ironicamente
detto che ormai è cambiata la tipologia del concorso: probabilmente nel prossimo futuro, continuando con
questo ritmo, saranno banditi posti per autisti diplomatici, centralinisti diplomatici, cuochi diplomatici,
falegnami ed elettrici diplomatici, e ovviamente non mancheranno maggiordomi genuflessi e camerieri (per la
verità quelli già esistono in sovrannumero!).
A commento delle affermazioni di quell’ambasciatore, ci verrebbe da dire che ormai il personale è così
numeroso che è costretto ad invadere altri ambiti professionali.
A noi, come FLP Affari Esteri, ci farebbe enorme piacere che le certezze garantite ai diplomatici fossero estese
con lo stessa rapidità e zelo anche alle carriere amministrative, che sono la colonna portante del sistema:
senza di esse non si va nessuna parte, anzi si chiude!
Con amarezza dobbiamo costatare che la Funzione Pubblica attuale non difende gli interessi pubblici
attraverso il giusto impiego del denaro pubblico per evitare gli sprechi: eppure avevamo riposto in essa tanta
speranza, che purtroppo è andata delusa in maniera cocente, mentre il Paese continua ad affondare con toni
boriosi di politici, politicanti e politicastri allegri e spensierati, assai conosciuti, che hanno raggiunto il sublime
e che ci hanno portato al disastro economico, con la prospettiva ormai sicura ed imminente di nuove tasse!
Roma, 6 febbraio 2017
UFFICIO STAMPA