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PRIMO PIANO
D’Alema tende la mano a Renzi. Certo, se deponesse quel
pugnale, sarebbe tutto molto più semplice.
Claudio Cadei
Come chiamare la Raggi
La Raggi la chiamano «sindaca». Dovrebbero chiamarla
«s’indaga»
Luigi Chiarello
Un memento per Renzi e Gentiloni
È bene che Renzi e Gentiloni comincino a documentarsi sul
significato della parola «default».
Marino Bompressi
La democrazia solo se conviene
Cosa hanno in comune la Brexit e l’elezione di Donald Trump?
Entrambi hanno colto di sorpresa i media più importanti e
l’establishment politico culturale. In entrambi i casi una parte
degli sconfitti non ha accettato i risultati delle urne, dimostrando così di credere nel metodo democratico solo quando i
risultati sono a loro favorevoli. In entrambi i casi una cultura
liberal, che aveva occupato i vertici del potere politico, economico, mediatico, culturale, nel mondo anglosassone, ha subito uno
smacco che potrebbe segnare l’inizio del suo declino e l’avvio di
una nuova fase storica. Ovvio che non si rassegnino.
Vitale Longo
L’Italia rischia di schiantarsi se…
Dobbiamo rispondere alla realtà, ben più che agli euroburocrati. Infatti l’Italia rischia di schiantarsi contro un muro
con l’andamento catastrofico di spesa e debito pubblico, con
le emissioni di titoli che l’Italia deve fare nel 2017 (a tassi
che saranno via via crescenti), magari con una corsa elettorale accelerata e senza sbocchi credibili postvoto, e (peggio
ancora) con un sistema elettorale che non darà vincitori ma
un parlamento confuso e bloccato, e quindi una maggioranza
pasticciata e raccogliticcia.
Daniele Capezzone
La ministra, se vuole, ci pensi lei
C’è aria di censura nella capitale. Anche se si tratta di censura
a due velocità. Questo fine settimana i solerti vigili urbani di
Roma Capitale sono corsi a rimuovere e oscurare con un foglio
bianco con la scritta «affissione abusiva», oltre 200 manifesti contro Papa Francesco su cui era scritto: «A Francè, hai
commissariato Congregazioni, rimosso sacerdoti, decapitato
l’Ordine di Malta e i Francescani dell’Immacolata, ignorato
Cardinali... ma n’do sta la tua misericordia?». Ovviamente i vigili capitolini non hanno contestato il contenuto dei manifesti,
ma la loro affissione in luoghi non autorizzati. Peccato però che
la stessa solerzia non sia stata adottata nei confronti della neo
ministra dell’istruzione Valeria Fedeli contro la quale, un mese
fa, sempre a Roma e sempre abusivamente, erano stati affissi,
cartelli con su scritto: «Per fare il professore ci vogliono: laurea,
abilitazione e concorso. Per fare il ministro dell’Istruzione: terza media, amicizie e molte bugie». Quei cartelli sono ancora lì,
a differenza di quelli contro il Papa. Chissà perché questi due
pesi e due misure della polizia di Roma Capitale...
Carlo Olivi
Sua santità menefotto
Elogio del menefotto. C’era una volta (e c’è ancora) Rocco
Barbaro, immenso comico di Reggio Calabria ma da anni
residente in Italia (ipse dixit) che in Pippo Chennedy Show,
20 anni fa, esprimeva la sua massima di vita: «Menefotto».
Serena Dandini cercava di farlo ragionare, ma Barbaro era
implacabile: «Penso, rifletto, faccio ipotesi, le smonto e le rimonto. Sono esaurito, ma non così: alla grande. E comunque
menefotto». Evidentemente Oltretevere c’è qualche parente
di Barbaro, dal momento che il Papa a La Civiltà Cattolica
numero 4000 (auguri), ha dichiarato che: «C’è corruzione
in Vaticano. Ma io sono in pace». Ah, meno male. E ancora:
«Non prendo pastiglie tranquillanti. Gli italiani danno un
bel consiglio: per vivere in pace ci vuole un sano menefreghismo». Pensare che un prete fiorentino, tal Lorenzo Milani,
scriveva I Care, m’interessa. Ma era comunista, si sa. A
padre Antonio Spadaro, direttore del quindicinale gesuita,
poi, il Papa dice che la pedofilia: «E una malattia. Se non
siamo convinti che questa è una malattia, non si potrà risolvere bene il problema». Santità, ma la sua Commissione
apposita guidata dal cardinale cappuccino Sean O’Malley
non le ha spiegato che è anche un crimine che devasta la
vita dei minori?
Antonino D’Anna
15
PERISCOPIO
COMMENTI
Buongiorno, oggi che assessore di Roma s’è dimesso?
Filippo Merli
Venerdì 10 Febbraio 2017
DI
PAOLO SIEPI
Donald Trump telefona a Vladimir Putin: «Finora come sono andato?». Spinoza. Il Fatto.
Con un’aggravante, valida anche per i partiti più
grandi: la selezione di una classe dirigente cortigiana. Cirino Pomicino (Roberto Scafuri).
Il Giornale.
Sarebbe ora di mettere fine alla retorica del
Le confessioni del faccendiere vennero composte in un prezioso carattere bidoni. Dino Basili, 1992 e di Mani Pulite come momento di palingenesi, data di rinascita nazionale, trionfo dei buoni
Tagliar corto. Mondadori, 1987.
contro i cattivi. E magari di ripercorrere quelle
Lei ha trentaquattro denti? Allora è bisestile. vicende con un giudizio storico più meditato e
meno condizionato dalla partigianeria politica.
Totò.
Antonio Polito. Sette.
Cito spesso Marco Paolini:
Il settore pubblico ha oggi tanto
ll’Italia è un Paese di montagna
dilatato
la propria influenza da ipocconvinto di essere un Paese di
d
tecare
il futuro di molte famiglie,
pianura. L’equivoco non è di poco
p
t
della
gran parte dei giovani (molti
cconto, e ce ne stiamo accorgendo.
d
di
Claudio Serra. ilvenerdì.
C
d loro, anche per questo, fuggono
all’estero,
nei Paesi meritocratici,
a
A Virginia Raggi viene contestato anche l’abuso magari perfino nel dileggio come è capitato in
d’ufficio. Beh, del suo ufficio in Campidoglio ha Italia di chi è disturbato nella volontà di manteabusato sicuramente, visto che ci va da quando è nere lo status quo). Corrado Sforza Fogliani.
stata eletta senza combinare un granché. Dario Presidente di Assopopolari. Il Foglio.
Vergassola, comico. ilvenerdì.
Dopo le montagne di tasse pagate anche per chi
Berdini consegna le sue dimissioni alla Raggi, non le pagava, ci raccontano che il reddito accanche le respinge con riserva. Prima ci deve pensare tonato in una vita di lavoro non ci sarà restituito
nella pensione perché si fa un torto ai giovani.
un po’ su. Antonio Satta. MF.
E potrebbero magari anche farci venire qualche
senso di colpa se almeno s’inventassero un piano
Cosa penso di Bersani che ha
d’investimenti per creare lavoro coi nostri soldi,
detto che bisogna tornare all’Ulivo?
che invece andranno persi in altri bonus e conMi fanno tenerezza, queste cose. A
doni e salvataggi di banche e corruzione. Curzio
questo punto non sono né contro
Maltese. ilvenerdì.
Renzi né contro Bersani, sono conM
tro la mancanza di idee. Cosa vuol
I regali alle banche e le mance clientelari dell’uldire tornare all’Ulivo? A Bersani dico bisogna tornare a pensare, Bersani pensa ma pensa come timo Renzi, rivelatisi per giunta inutili, suonano
lo fa la politica di oggi. Achille Occhetto a Un ora come un de profundis e lo illuminano di una
luce sinistra. E dire che molti di noi lo sostenevaGiorno da Pecora. Rai Radio1.
mo. È stato l’ultimo, per ora, grande illusionista.
Gianni Alemanno non era un Paolo Miletto. ilvenerdì.
buon sindaco, ma non era neanb
Da qualche giorno, ogni volta
cche mafioso. È stato prosciolto e
rresta indagato per corruzione, ma che ascolto il mio nuovo brano
non per mafia. Non sono mafiosi sanremese, mi viene in mente
n
neanche un paio di suoi collabo- Alex Zanardi. L’ex pilota, oggi
n
ratori. Prosciolti, insieme ad altri 113, da vari straordinario atleta paralimpico.
imputazioni. E prosciogli qui, prosciogli là, l’uni- Dice che i veri combattenti si veco politico ancora in ballo con l’accusa di mafia dono quando la vita li mette in difficoltà. Lottaè Luca Gramazio di Forza Italia. Purtroppo per no perché sanno che la vita è meravigliosa e non
Rosy Bindi che, dalla sommità della commissione dura per sempre. Fiorella Mannoia, cantante.
antimafia, aveva certificato che «a Roma è mafia», (Vittorio Zincone). Sette.
e zitti. Mattia Feltri. La Stampa.
Paolo Conte ha compiuto ottant’anni e non l’ha
Per anni Antonio Martino ci ha spiegato, anche detto a nessuno. Del resto è notoriamente lacosulle colonne di questo Giornale, di come la co- nico, ma tutt’altro che antipatico. Ha sempre lo
struzione dell’euro fosse pericolosa. Martino, e noi studio da avvocato ad Asti, vicino a piazza Alfieri.
con lui, venivamo definiti euroscettici. Il pensiero Capelli bianchi ma intatti, naso che ricorda un po’
unico vinse. Le tesi di Ciampi, Dini, Prodi e per quello di Bartali, «triste come una salita», occhi
finire Monti e Letta, prevalsero. Nicola Porro. azzurri e «allegri da italiano in gita»: infatti è in
partenza per Parigi, dove suonerà alla PhilharIl Giornale.
monie. Paolo Conte, cantautore (Aldo CazAver ricercato leader carismatici come Emilia- zullo). Corsera.
no, Bassolino, De Luca e Crocetta per sopperire
Baricco lo stimo, ma dice che Dylan non è lettealle carenze del partito al Sud finirà per ritorcersi
contro Renzi. È il timore del «popolare» Beppe ratura: non è vero, la letteratura non è scrittura, è
Fioroni, che pronostica la saldatura dell’intero parola. E la parola puoi usarla come vuoi: cantata,
Mezzogiorno ai danni del segretario del Pd. Mo- tramandata, recitata, scritta… Se emoziona, è letteratura. Chiunque darebbe il Nobel a Saffo (che
nica Guerzoni. Corsera.
cantava), mentre si potrebbe discutere il Nobel
a Carducci (che scriveva). Roberto Vecchioni,
Salvini vuole le primarie. Berlucantautore (Francesco Battistini). Sette.
sconi vuole fare il leader. Sembrano inconciliabili ma non lo sono. E
Avevo un nonno sloveno in confino politico
presto lo vedrete tutti. Qualcuno
come comunista, che si è sempre rifiutato di anmi prenderà per pazzo, sa? Ma
dare in Iugoslavia; e, dall’altra parte, un nonno
mi prendevano per pazzo, anche
dentro Fi, pure quando dicevo sin dall’inizio che nella Regia Marina italiana, fervente fascista. La
avremmo vinto il referendum. Eravamo due mia vita può essere interessante come metonipazzi, anzi. Cioè io e l’amico Alfredo D’Attorre mia di Trieste: un punto di osservazione per
di Sinistra Italiana. Che, non a caso, è un pro- poter restituire la sua complessità. Mario
fessore universitario anche lui. Ci prendevano Covacich, scrittore triestino (Eleonora
in giro alla Camera. Quando ci vedevamo alla Barbieri). Il Giornale.
buvette, ci abbracciavamo. Renato Brunetta,
Ha dichiarato di aver sparato un colpo di
capogruppo di Fi alla Camera (Tommaso
avvertimento colpendolo al torace. Verbale
Labate). Corsera.
di carabinieri.
Oggi abbiamo dei partiti personali nei quali il
Il rischio maggiore dello
segretario pro tempore è padre padrone. Con la
differenza che quando il leader serio, com’è stasstupido è diventare imbecille.
Roberto Gervaso. Il Mesto per il mio amico Berlusconi, si dà luogo a un
R
partito importante. Senza, invece, si è dato imssaggero.
pulso alla frantumazione e al nanismo politico.
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