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PRIMO PIANO
Virginia Raggi vittima di un complotto. Quello tramato ed
ordito da Virginia Raggi.
Claudio Cadei
Innovazione lessicale
Macchè pizzardoni, chiamatela polizza municipale
Goffredo Pistelli
Non si sente più a casa sua
Pier Luigi Bersani diceva ieri nel Transatlantico, riferendosi al Pd: «Non mi sento più a casa mia». Si è dimenticato
di aggiungere. «Dove facevo quello che volevo». Ma Bersani
può adesso sanare la sua nostalgia (homesick, in inglese) e
quindi ritornare ai vecchi fasti solo se riesce a trovare almeno un voto in più rispetto a quelli che raccoglie Renzi.
Forse Bersani non lo sa ma questa, direbbe Woody Allen, è
la democrazia, bellezza.
Mario Ricolfi
Le notizie trascurate dai talk show
Leggo su ItaliaOggi di giovedi scorso che le imprese cinesi
stanno decentrando molte lavorazioni in altri paesi asiatici
che hanno un più basso costo della manodopera. Mi pare una
notizia importantissima, ovviamente trascurata da tutti i talk
show che, nel loro becero ed avvilente provincialismo, sono
interessati solo alla lite fra Renzi e Bersani o all’alleanza fra
de Magistris e Emiliano. Da questa notizia da loro schifata si
capisce infatti come sta andando il mondo con la mondializzazione che, passando da un paese all’altro, tira fuori dalla fame
i paesi più arretrati (diffondendo in essi la nuova tecnologia
di cui non dispongono) e, nello stesso tempo, costringe i paesi
di punta a migliorare la loro produttività con sistemi nuovi,
vedi il digitale nella fabbrica 4.0. È una gigantesca ruota che
gira e che non potrà certo essere fermata da Massimo D’Alema
che ambirebbe fermare il mondo per poterlo plasmare in base
ai suoi desideri.
Gianni Montesissa
Oggettivi solo quando parlano di Romania
I grandi giornaloni hanno pubblicato a tutta pagina la foto
della piazza principale di Bucarest gremita di manifestanti
contro il premier che vuole, in pratica, legalizzare la corruzione. Tutti scrivevano che c’erano 200 mila rumeni in
piazza. Che è giusto, grosso modo, il numero di manifestanti che quell’immensa piazza può ospitare quando è strapiena. Questi giornaloni però oggettivi non lo sono stati
(e continuano a non esserlo nelle periodiche rievocazioni
dell’evento) quando raccontarono che Sergio Cofferati, allora segretario della Cgil, aveva portato al Circo Massimo
di Roma, 3 milioni di manifestanti, quando l’università
di Roma aveva calcolato che in quell’area a vie adiacenti
(calcolando un affollamento da soffocamento: tre persone
a metro quadrato) ci stanno al massimo 120 mila persone.
Il bello è che l’Ansa, che tutti i giornalisti leggono, aveva
pubblicato il calcolo dell’università di Roma ma il collettivo giornalistico aveva deciso che fra dare un’informazione
giusta ai suoi lettori e sostenere l’azione di Cofferati, era
di gran luna preferibile sostenere Cofferati. Il bello è che
non se ne vergognano neanche.
Giovanni Bottazzi
Ambasciatore senza peli sulla lingua
Il nuovo ambasciatore Usa inviato da Trump a Bruxelles
continua a rilasciare dichiarazioni contro l’Unione europea
e l’Euro. È un po’ come se l’invitato a cena dicesse continuamente ai suoi ospiti che le pietanze sono sciape, se
non disgustose. Il vero problema è che ha ragione: da anni
Bruxelles ci nutre con brodini da ospedale. Ma chi è abituato alla bistecca di manzo non gode certo di una semplice
minestrina. Sbatte i pugni e pretende il sale.
Luigi Chiarello
L’inquinamento atmosferico
La quota di inquinamento riferita agli impianti di riscaldamento è inferiore a quella causata dal traffico per tutti
gli inquinanti, tranne che per i Pm10. In questo caso però
i Pm10 sono dovuti alla combustione del legno per il 97%
e solo per il 3% agli impianti termici condotti con prodotti
di origine fossile (metano, gasolio, Gpl, olio combustibile e
kerosene). A determinare il grado di inquinamento non è
tanto il tipo di prodotto utilizzato, quanto la qualità della
gestione e della manutenzione degli impianti.
Bruno Garcea e Luca Redaelli, Assopetroli
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PERISCOPIO
COMMENTI
Maradona litiga con un giornalista. Ora è iscritto a
M5s.
Filippo Merli
Venerdì 17 Febbraio 2017
PAOLO SIEPI
posto del politically correct) è l’essenza della
libertà di pensiero, il lievito di una «demoQuando il governo teme il popolo, c’è libertà. crazia dei moderni» che non sia la maschera
Quando il popolo teme il governo, c’è tirannia. di un’aristocrazia di notabili ma un regime
segnato dall’avvento delle masse sulla scena
Benjamin Franklin.
politica, in cui l’uomo qualunque vale uno
La notizia che pubblichiamo in queste pagi- quanto il decano della Stanford University.
ne è uno scoop sensazionale. Il Pd ha ancora Dino Cofrancesco. Il Foglio.
una base. Jena. La Stampa.
Portato da Arbasino all’Hilton,
Il Movimento 5 Stelle ha fatto quadrato Carlo Emilio Gadda lo ispeziona
attorno alla sindaca. Così, semmai finisse in tutto con occhio da ingegnere,
cella, Virginia si sarà già abituata a stare in poi su una terrazza vede un giodue metri per due. Dario Vergassola, comi- vane prete americano che legge
il breviario. E si batte una mano
co. ilVenerdì.
sulla fronte. Ecco cosa avrebbe dovuto essere:
Terra ai contadini, ferrovie ai ferrovieri, ci- «Prete, americano, residente all’Hilton». Leone Piccioni, Intimità e memorie (Giusepmiteri ai morti. Totò.
pe Conte). Il Giornale.
Sono d’accordo con l’ex leader
Il cimitero di campagna è come tutti gli altri
della
sinistra tedesca, Joschka
d
Fischer,
secondo cui la Germa- cimiteri russi, cioè trascuratissimo, con le croci
F
nia
n ha distrutto l’Europa. Nelle quasi tutte in legno, che in mezzo ci pascolano
prime
due volte con i carri armati le vacche, perché i russi se ne fregano della
p
e per lla tterza volta ci sta provando con le ban- morte. Però ci sono anche delle vecchie tombe
che. Antonio Martino, economista. (Pietro fatte al modo nostro, con le scritte e i nomi in
francese: sono quelle dei tecnici minerari di
Senaldi). Libero.
una volta. Eugenio Corti, Il cavallo rosso.
Edizioni Ares. 33esima edizione.
È noto che Salvini preferisce
andare da solo: «Sono partito con
Mi sono ritirato in Umbria. Non mi dispiace
la Lega al 3%, in questo momento
di non avere più un set su cui esprimermi. Lo
i sondaggi danno la Lega al 14%.
trovo del tutto naturale. Si nasce, si vive e si
Posso supporre che gli italiani, se
il messaggio è chiaro, pulito, onesto
concreto, muore. Più o meno in silenzio. Gastone Mosto e concreto
lo votino in massa. Dopo il voto per la Brexit schin, attore (Malcom Pagani). Il Fatto.
e per Trump, niente è impossibile». Franco
La storia è piena di scienziati
Bechis. Libero.
profondamente religiosi: Galileo,
p
Newton, Pascal, Mendel e anche,
Ricordate gli M5s della prima ora? RagazN
ai giorni nostri, la direttrice del
zotti scostumati e ragazzette erinniche che a
a
Cern di Ginevra, Fabiola GianMontecitorio assaltavano il banco della presiC
Giannii Fochi, ordinario di chimica
denza, salivano sul tetto del Palazzo gridando notti.
tti Gi
ai passanti, insultavano in aula e fuori. Di fron- alla Normale di Pisa. Il Foglio.
te ai camisardi, Luigi Di Maio, il ventiseienne
Quarantotti Gambini è una figura anomala.
di Pomigliano d’Arco, parve Lord Brummel.
Era educato, ben vestito, senza tatuaggi. Poi- Era un profondo antifascista e un profondo
ché si fermava a parlare con chi gli rivolgeva la anticomunista. Perciò fu impiegato nella proparola, giornalisti o avversari politici, fu giudi- paganda antislava. Era un oppositore strenuo
cato dialogante. Giancarlo Perna, scrittore di Tito, per lui il dramma più grande della sua
vita era l’Istria diventata jugoslava. Però si
politico. La Verità.
trova anticomunista in un momento in cui
Ci risiamo con le patate bollenti. Alcuni anni l’intellighenzia italiana è massicciamente coorsono fu la volta di Ruby Rubacuori, spac- munista. Nell’Onda dell’incrociatore racconta
ciata addirittura per nipote di Mubarak, che la mia Trieste, il lato B. Mario Covacich,
sollevò uno scandalo la cui eco ancora non si è scrittore triestino (Eleonora Barbieri).
spenta, dato che Berlusconi, assolto per averla Il Giornale.
trombata (scopare non è reato, per fortuna,
Ho amato immensamente
altrimenti saremmo tutti in galera, tranne me
poiché non ricordo come si faccia) è di nuovo Vita e destino di Grossman,
sotto processo perché alimenta un certo nume- dove vedi la resistenza del
ro di ragazze eleganti e diffamate dai media bene a ogni avversità diventare
in quanto l’avrebbero data via. Adesso, per scrittura e testimonianza. Poi
la legge del trapasso, tocca a Virginia Raggi Cechov, per tutto quello che ha
assumere il ruolo increscioso di tubero incan- rappresentato per il teatro. Toni Servillo.
(Antonio Gnoli). ilVenerdì.
descente. Vittorio Feltri. Libero.
DI
Non mi è mai piaciuto usare il termine «lotta», perché il magistrato è chiamato solo ad applicare la legge, ma nel momento del terrorismo
la magistratura era così sola e aveva dato un
così alto contributo di sangue che si può parlare effettivamente di lotta. Basti ricordare che
in quattro giorni, tra il 16 e il 19 marzo 1980,
caddero sotto i colpi delle Brigate Rosse le toghe Nicola Giacumbi (procuratore a Salerno),
Girolamo Minervini (procuratore generale della
Cassazione) e Guido Galli (giudice istruttore a
Milano). Carlo Nordio, procuratore a Venezia. (Ermes Antonucci). Il Foglio.
Le nostre biblioteche di casa da anni sono
libere di buona parte dei libri di autori italiani
pubblicati negli anni 70, che nessuno oggi riesce
più a rileggere. Il fatto vero è che la modernizzazione del paese, che leggenda vorrebbe tra
le istanze più forti del movimento del ‘68, non
solo non ci fu, ma avvenne il contrario. Fino al
1967 inseguivamo una sorta di eccellenza nella ricerca. Dopo non è più stato così. Roberto
Cotroneo. Sette.
La political incorrectness (che è l’esatto op-
Carlo Cassola divenne celebre suo malgrado, con quelle storie che Giorgio Bassani (altro
profugo), paragonandole ai quadri di Giorgio
Morandi, definì di «schiva sincerità». Oltre
alla vicenda di Mara, la misteriosa ragazza
dell’ex partigiano Bube che al cinema visse
nel volto di Claudia Cardinale, Cassola è rimasto anche grazie a un altro famoso titolo,
Il taglio del bosco: rileggerlo oggi è come aprire una gran bottiglia di Sassicaia. Alberto
Riva. ilVenerdì.
E se il bene che si dice sempre degli scomparsi si spiegasse con la certezza che non faranno più alcun male? Philippe Bouvard,
Journal drôle et impertinent. J’ai lu,
2007.
Mi accorsi subito che il cadavere del morto
era deceduto. Verbale di carabinieri.
Non riesco mai a essere abbastanza
solo. Tant’è stare in coms
pagnia.
Roberto Gervaso. Il
p
Messaggero.
M
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