Libia, intesta Haftar-Russia per base militare

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Libia, intesta Haftar-Russia per base militare | 1 venerdì 13 gennaio 2017, 18:50

Esteri: il Punto

Libia, intesta Haftar-Russia per base militare

Tageszeitung: Bruxelles intende creare centri per migranti in Bielorussia di Luca Troiano

Libia: all'indomani del tentato colpo di mano da parte degli islamisti a Tripoli è circolata la notizia, diffusa dai media arabi e ancora da confermare, della firma da parte del generale Khalifa Haftar di un'intesa per la creazione di una base militare russa in Cirenaica. L'iniziativa giunge a pochi giorni dopo la riapertura dell'ambasciata italiana a Tripoli e il rinnovato sostegno di Roma al governo di unità nazionale guidato da Fayez al Sarraj, l'unico riconosciuto dalla Comunità internazionale dei tre attualmente nel Paese (gli altri due sono l'esecutivo guidato da Khalifah Ghweil, che si era sospeso nel 2016 dopo l'arrivo di Serraj, e quello di Haftar in Cireanaica).

Sempre oggi il portavoce della Marina libica, colonnello Ayub Gassem, ha negato ogni violazione delle acque territoriali libiche da parte di navi italiane, come invece sostenuto dal governo di Tobruk. Inoltre, secondo quanto afferma Aki Adnkronos International da fonti libiche, il direttore dell'Aise Alberto Manenti non è andato e non si trova attualmente in Libia. Le difficoltà del governo di Serraj mettono a rischio il progetto di un accordo con Tripoli per frenare il flusso di migranti nel Mediterraneo centrale. È il parere del ministro degli Esteri maltese, George Vella, che ieri sera ha parlato con il suo omologo libico e lunedì prossimo riferirà ai ministri Ue in occasione del Consiglio Affari esteri.

Migranti: l’Onu denuncia la difficile situazione dei migranti in Europa che rischiano di morire a causa dell’ondata di gelo in corso nei Paesi orientali del continente. La situazione peggiore è attualmente nei Balcani e in Grecia, dove migliaia di persone vivono in tende o dormitori non attrezzati. Intanto, secondo il quotidiano tedesco Tageszeitung l'Ue intende finanziare la creazione di centri per migranti in Bielorussia e sta negoziando con la repubblica ex sovietica diretta dall'autoritario Aleksandr Lukashenko un accordo per l'allestimento di campi 'di tipo aperto e chiuso', La testata rivela di averlo appreso da un documento 'ad uso interno' della Commissione europea. I centri in Bielorussia avranno 30-50 posti l'uno e saranno organizzati 'in accordo con gli standard Ue', compresi aiuti medici e psicologici. Il governo bielorusso in cambio dei centri otterrebbe 7 milioni di euro l'anno e, soprattutto, facilitazioni per quanto riguarda i visti d’ingresso per l'area Schengen. Ma per ora Minsk punterebbe a ottenere condizioni migliori.

Sudan: il presidente Usa uscente Barack Obama si appresta a firmare la revoca delle sanzioni americane a Khartoum, Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/libia-intesta-haftar-russia-base-militare/ L'Indro è un quotidiano registrato al Tribunale di Torino, n° 11 del 02.03.2012, edito da L'Indro S.r.l.

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Libia, intesta Haftar-Russia per base militare | 2 nella convinzione che una maggiore apertura del Paese possa favorire un cammino democratico. Lo rivela il New York Times.

Secondo il 'New York Times', però, il decreto promette di porre fine a decenni di tensioni e aperta ostilità. Le sanzioni erano state introdotte dall'amministrazione Clinton sul finire degli anni Novanta quando il Sudan era la base operativa di Osama Bin Laden. Resterebbero comunque in vigore alcune restrizioni, come la vendita di armi ed equipaggiamenti militari e inoltre il Paese non verrebbe rimosso dalla lista dei Paesi sostenitori del terrorismo.

Iraq: le truppe di Baghdad hanno conquistato il ponte della Libertà che collega la zona orientale di Mosul a quella occidentale, ancora sotto il controllo del gruppo Stato islamico. È il secondo dei cinque ponti sul fiume Tigri ripreso dall’esercito iracheno dallo scorso 17 ottobre, giorno d’inizio dell’offensiva.

Siria: il governo di Damasco accusa Israele di aver bombardato la base militare di Mezzeh, che si trova a otto chilometri da Damasco, nella notte tra il 12 e il 13 gennaio. L’esercito israeliano non ha né confermato né smentito le accuse, già avanzate altre volte da Damasco, secondo cui l’obiettivo sono i rifornimenti destinati a Hezbollah, presente nel conflitto siriano al fianco del regime di Bashar al Assad. Mezzeh è anche la sede dei servizi segreti dell’aviazione siriana.

Francia: primo dibattito tra i candidati socialisti alle prossime presidenziali. La gran parte dei sette candidati (Arnaud

Montebourg, Benoît Hamon, Vincent Peillon, Manuel Valls, Sylvia Pinel, Jean-Luc Bennahmias, François de

Rugy) si sono detti delusi dalla presidenza di François Hollande. A meno di quattro mesi dalle elezioni i socialisti, secondo molti sondaggi, potrebbero arrivare appena al quarto o quinto posto al primo turno.

Turchia: approvati altri articoli chiave della riforma costituzionale che darà più poteri al presidente. Nonostante forti tensioni, culminate anche in rissa nelle scorse ore, in Parlamento hanno già ricevuto l’ok i primi 8 articoli su 18 totali del progetto di revisione. Se la riforma andrà in porto, per cui occorre una maggioranza qualificata (almeno 330 voti su 550), la proposta verrà sottoposta a un referendum popolare, previsto a inizio aprile. «Credo che il dibattito sulla riforma

costituzionale" per introdurre il presidenzialismo in Turchia "verrà completato questa settimana", ma "se il Parlamento non

riuscisse più a lavorare, allora potrebbero esserci elezioni anticipate»: lo ha detto il presidente Recep Tayyip Erdogan.

Cipro: i colloqui per la riunificazione dell'isola sono stati aggiornati al 18 gennaio. Alcuni osservatori si aspettavano un accordo conclusivo tra greci e turcociprioti, ma tra le questioni rimaste in sospeso c’è quella della sicurezza.

Terrorismo: dopo quello sulla Promenade des Anglais, un secondo attentato terroristico avrebbe dovuto insanguinare Nizza, un mese più tardi, nel giorno di Ferragosto. E' quello che emerge dall’esame di due sms scambiati da due presunti complici del killer, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, otto giorni prima dell'attentato che ha provocato la morte di 86 persone.

Cuba: «Un passo importante per il miglioramento delle relazioni» bilaterali: così il governo dell'Avana sulla revoca, deliberata dal presidente Obama, delle norme che consentivano agli immigrati cubani giunti negli Stati Uniti di ottenere in un solo anno il riconoscimento della residenza americana.

Nigeria: la Cina investirà altri 40 mili*ardi di dollari nel Paese africano. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante l'incontro bilaterale ad Abuja con il suo omologo nigeriano Geoffrey Onyeama.

Wikileaks: il fondatore Julian Assange sarebbe disposto ad essere estradato negli Stati Uniti se sarà concessa la grazia al suo informatore Bradley Manning, condannato nel 2013 a 35 anni di carcere. Lo ha scritto la stessa organizzazione sul suo account Twitter.

di Luca Troiano

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