Pasquini, le scelte vincenti

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Transcript Pasquini, le scelte vincenti

Basket Serie A: dopo il largo successo su Torino la Coppa Italia è a un passo
Pasquini, le scelte vincenti
Il coach ha spiegato alla Dinamo come fare
•• Di fronte al plotone di
esecuzione, come ultimo
desiderio Pasquini non ha
chiesto l'ultima sigaretta
ma solo che la Dinamo
seguisse il suo piano gara.
Detto, fatto: Torino è andata al tappeto perché le
scelte del coach (lasciar
fuori Carter e Olaseni,
gettare in quintetto Devecchi e Sacchetti, affidare Washington in seconda
battuta a D'Ercole, portare Savanovic in "post basso", attaccare la zona con
lo stesso movimento dell'uomo, costringere Torino ad allungare i tempi
dell'azione) sono state
perfette.
TUTTI UTILI. Era accaduto
anche altre volte, anche
quando Sassari aveva però poi perso: perché stavolta il segreto è stata la
tenuta per tutti i 40'. Il
Banco di Sardegna, anch'esso di fronte al plotone di esecuzione, si è
compattato: altro merito
di Pasquini è che nessuno ha giocato più di 30' o
meno di 10. Un altro? Undici giocatori a punti, cinque in doppia cifra, uno
solo oltre quota 20 (Stipcevic). Non finisce qui:
solo Bell ha tirato più di
10 volte. E, per chiudere
in bellezza, il dato dei
rimbalzi: a far godere non
sono tanto i 42 strappati
in totale quanto i soli 4
concessi in attacco alla
Fiat, stavolta il canestro è
stato protetto dal
l'avversario più
pericoloso, i secondi tiri.
PROSPETTIVE.
Vinta la partita, la Dinamo
è andata all'incasso: oggi
è la migliore delle quattro
squadre che occupano
l'ottavo posto, a naso dovrebbe bastare battere
Caserta a Sassari
dopo la trasferta
di Venezia per
confermare
quella posizione e strappare così il
ticket per il Final Eight di
Coppa Italia, a Rimini dal
17 al 19 febbraio. Mancano solo due giornate, e il
fatto che si sia chiusa definitivamente un'epoca lo
dimostra il fatto che oggi
Sassari ha la miglior difesa del campionato, arma
sulla quale può costruire
un grande futuro ora che
Pasquini ha trovato l'assetto tattico giusto.
UOMINI-CHIAVE. Con
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Unente
David Bell, uomo In più
r
della Dinamo IGLORIACALVIJ
SERIE A
l'in-
timidatore Lawal (11
punti in 11' con 4/6 più
due stoppate e una
schiacciata) è altra musica rispetto a quando c'è
Olaseni mentre a Carter
può aver fatto bene aver
visto la squadra giocare
bene senza di lui che ora
deve adeguarsi alle regole
di un gruppo che deve essere formato da uomini
prima ancora che da giocatori. Il messaggio di
schierare Devecchi e Sacchetti in quintetto (e sul
parquet sono rimasti quasi 30') è stato abbastanza
chiaro. La Dinamo, in
fondo, ha solo accontentato il suo presidente che
le aveva chiesto di tornare a essere la Dinamo.
Un'altra Dinamo: ma pur
sempre Dinamo.
Nando Mura
RIPRODUZIONE RISERVATA