Il valzer è cominciato

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Il valzer è cominciato
ma da bordo campo
chi sta fuori applaude
La nuova vita della Dinamo dopo l'arrivo di Lawal e Bell
Coach Federico Pasquini ora deve gestire 14 giocatori
di Mario Carta
» SASSARI
Allenare gli uomini e allenare il
gioco, le due facce di una stessa
luna cestistica che in una squadra vincente non deve conoscere eclissi. Alla Dinamo le fasi si
sono alternate e gli spicchi sono cresciuti sotto il controllo di
un tecnico c h e - già esperto conoscitore di giocatori -, ha avuto il coraggio di mettere sotto
esame per primo se stesso. E il
gioco. «So benissimo di cosa
c'è bisogno», aveva detto Federico Pasquini tre partite e due
sconfitte fa. Deve averlo ricordato ai suoi nell'intervallo del
match contìo Trento, ripetendo le stesse parole rimaste inascoltate a Brindisi.
Se è di giocatori diversi che
c'era bisogno, eccoli. Prima Galli Lawal e adesso David Bell.
Non male, per un tecnico che
d'estate aveva fissato due concetti su tutti: giocare con dieci
uomini e non puntare su un
play puro ma su due combo
guard. Adesso l'asse play-pivot
è totalmente rinnovato e gli uomini sono quattordici. Non è
un problema, gli addetti al
marketing non dovranno aggiungere due mesi al calendario già stampato, e a referto si
iscrivono sempre dodici uomini. Quello che cambia sono i
nomi, quello che può e deve di
La panchina della Dinamo durante il riscaldamento pre partita
conseguenza cambiare è il gioco. Se le ttoppe sconfitte all'ultimo tiro avevano tta i colpevoli il leader che non c'era, ecco
Bell. Se il deficit ai rimbalzi era
dovuto alla leggerezza di Olaseni, ecco Lawal. Quel che resta e
che c'è sempre stato è un gruppo compatto che ha ben sopportato la rotazione e il doversi
accomodare a turno in tribuna.
Lia cominciato Lydeka, hanno
proseguito Johnson Odom e
Lawal, per motivi diversi. La linea è non trattenere nessuno,
la comodità quella di liberarsi
di qualche stipendio in eccesso, quindi quando Djo troverà
casa eventualmente partirà. La
SERIE A
certezza da trovare invece è
rendere produttiva l'abbondanza sia per la freschezza necessaria con il doppio impegno campionato-coppa sia per gli accorgimenti tattico-fisici nei confronti dell'avversario di turno.
Può funzionare, finché tutto gira per il meglio.
Il walzer è cominciato, il casqué è stato rischiato ma non
c'è stato. Vedere tutta la panchina esultare per un canestro
dei compagni è stato un bel vedere, la vittoria è stata ancora
meglio. Si continua ad andare
in campo in dodici e ora due restano fuori. Ma per partecipare, e non per restale a guardare.