Il coach: «Difesa consistente, ci siamo

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Transcript Il coach: «Difesa consistente, ci siamo

Dopo partita. Lawal, record personale dalla lunetta: bene così, stiamo crescendo e vincendo
Il coach: «Difesa consistente, ci siamo»
SASSARI. «Reggio o Avellino? Se
riusciamo a mettere questa
qualità difensiva, siamo interessanti...» La crisi è alle spalle e il coach Federico Pasquini
può concedersi il lusso di rispolverare l'ambizione. Legittima la soddisfazione: «Abbiamo
raggiunto il primo obiettivo stagionale e non era semplice: abbiamo dovuto fare quattro vittorie nelle ultime cinque partite. Si può dire che abbiamo bucato solo contro Cantù e Brindisi. Con questa vittoria ci lasciamo dietro un po' di stress
mentale, anche se devo dire
che vedo tutti i ragazzi attenti
e carichi in allenamento».
Quindi la disamina della gara: «Abbiamo fatto un'altra
buona partita, molto consistente dal punto di vista difensivo
contro una squadra che ha tanto talento. Ci siamo attaccati
alla difesa nel secondo quarto
quando facevamo fatica contro
la zona 2-3, e abbiamo segnato
tanto nel secondo tempo grazie anche alla difesa».
Di nuovo molti tiri da tre e
pochi palloni sotto. L'allenatore spiega: «Il gioco dentro-fuori necessita di tempo, perché il
lungo ha bisogno di più chimica all'interno della squadra.
Abbiamo ancora tante cose da
sistemare, non solo questa».
Chiarisce l'utilizzo delle due ali
inizialmente contro la zona 23: «Avevamo Lydeka con due
falli e non volevo rischiare il
energia e passione sin dall'inizio e ci siamo riusciti». Parla
pure del suo inserimento: «Un
mese fa dissi che il mio
compito era di aiutare la
squadra e i singoli, un , f
mese dopo è cresciuto il rapporto con Lydelta e con tutti». La- I
wal sfoggia doti da diplomatico quando gli si
chiede del gesto di andare
negli spogliatoi da JohsnonOdom: «L'ho visto arrabbiato
quando è uscito per un cambio
e volevo aiutarlo a calmarsi invece stava andando a prendere
dei bendaggi e il ghiaccio per il
ginocchio».
Giampiero Marras
RIPRODUZIONE RISERVATA
terzo. Lawal non ci stava dando ancora profondità: volevo
due quattro in campo perché
Savanovic sa giocare post basso e alto. Abbiamo faticato inizialmente perché ci mancava
l'aggressività in attacco. L'abbiamo visto anche contro la zona di Venezia: bisogna pensare
poco ed eseguire molto».
LAWAL. Quando gli si ricorda
del record personale dalla lunetta (8/9 un lusso per un giocatore che viaggia sul 50%) il
pivot sorride: «Niee». Poi entra
nel dettaglio della gara: «Siamo
contenti: stiamo crescendo e
vincendo. Abbiamo pianificato
bene la partita eseguendo quello che il coach ci aveva detto in
settimana. Volevamo portare
Lawal, uno del migliori realizzatori nella Dinamo IG.C.]
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