Proverbi-22-26 - Infoglobal

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Proverbi 22-26
Scaviamo per trovare gemme
spirituali: (8 min)
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Pr 24:16 — In che modo
questo proverbio ci incoraggia a
perseverare nella corsa per la vita?
(w13 15/3 4-5 parr. 5-8)
Forse vi sarà capitato di usare i verbi “inciampare” e “cadere” come sinonimi per
descrivere la condizione spirituale di una persona. Questi verbi nella Bibbia possono avere
lo stesso significato, ma non è sempre così. Per fare un esempio, Proverbi 24:16 dice: “Il
giusto può cadere pure sette volte, e certamente si leverà; ma i malvagi li farà inciampare
la calamità”.
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Geova non permetterà che quelli che confidano pienamente in lui ‘inciampino’ o
vadano incontro a una caduta — un serio problema o una battuta d’arresto in senso
spirituale — dalla quale
non sarebbero in grado
di risollevarsi. Possiamo
star certi che egli ci
aiuterà ad “alzarci” così
da tornare a dargli il
nostro meglio. Questo è
di grande conforto per
tutti coloro che amano
Geova dal profondo del
cuore. I malvagi non
hanno
lo
stesso
desiderio di rialzarsi;
non cercano l’aiuto dello
spirito santo di Dio né dei suoi servitori, oppure lo rifiutano quando viene offerto loro. Per
quelli che ‘amano la legge di Geova’, invece, non esiste pietra d’inciampo che possa
eliminarli definitivamente dalla corsa per la vita. (Leggi Salmo 119:165.)
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Alcuni commettono, anche ripetutamente, peccati non gravi a causa di qualche
debolezza. Ma Geova non smette di considerarli giusti se ogni volta ‘si rialzano’, cioè si
pentono sinceramente e riprendono a servirlo con lealtà. Lo dimostrano i suoi rapporti con
l’antico Israele (Isa. 41:9, 10). Proverbi 24:16, citato sopra, non si sofferma tanto sul
momento negativo della caduta quanto sul fatto che, con l’aiuto del nostro misericordioso
Dio, possiamo ‘levarci’. (Leggi Isaia 55:7.) Dimostrando di avere fiducia in noi, Geova Dio
e Gesù Cristo ci incoraggiano benignamente a rialzarci (Sal. 86:5; Giov. 5:19).
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8
Anche se inciampa o cade, un maratoneta ha il tempo di riprendersi e completare la
gara, purché lo faccia subito. Non sappiamo ‘il giorno e l’ora’ in cui avrà fine la nostra corsa
per la vita eterna (Matt. 24:36). In ogni caso, meno inciampiamo più sarà facile tenere un
passo regolare, rimanere in gara e tagliare il traguardo. Come possiamo dunque evitare di
inciampare?
Pr 24:27— Cosa ci insegna questo proverbio? (w09 15/10 12 par. 1)
Dando consigli a un giovane, lo scrittore di Proverbi dichiara: “Prepara il tuo lavoro fuori,
e appróntatelo nel campo. Poi devi anche edificare la tua casa”. Cosa mette in evidenza
questo proverbio ispirato? Che un uomo deve prepararsi adeguatamente prima di sposarsi
e avere figli, riconoscendo che un tale impegno comporta delle responsabilità.
Cosa impariamo su Geova dalla lettura biblica di questa settimana?
*** w14 1/7 p. 12 Come dovreste disciplinare i vostri figli? ***
Se
imitate
l’amore,
la
ragionevolezza e la coerenza con
cui Geova impartisce la disciplina,
potete star certi che i vostri sforzi
avranno effetti positivi sui vostri
figli. Li aiuterete così a diventare
adulti maturi, responsabili ed
equilibrati. La Bibbia dice infatti:
“Addestra il ragazzo secondo la via
per lui; anche quando sarà invecchiato non se ne allontanerà” (Proverbi 22:6).
*** w14 15/8 p. 22 par. 5 Udiamo la voce di Geova ovunque ci troviamo ***
La Bibbia contiene istruzioni vitali che ci permettono di discernere quali informazioni
sono veritiere e quali invece sono ingannevoli (Prov. 23:23).
*** w13 15/2 p. 25 par. 2 Nulla ci impedisca di afferrare la gloria ***
Anche se forse potremmo rimanere colpiti dal potere, dalla posizione o
dal prestigio di una persona, dovremmo chiederci cosa guarda Dio negli
uomini. La Bibbia parla di un tipo di gloria che Dio concede agli esseri umani.
Per esempio, Proverbi 22:4 afferma: “Il risultato dell’umiltà e del timore di
Geova è ricchezze e gloria e vita”.
2
*** w12 15/8 p. 24 par. 17 Stiamo attenti ai lacci del Diavolo! ***
Se siamo davvero pentiti e accettiamo la sua misericordia,
Geova perdonerà e dimenticherà i nostri errori passati.
Sbaglieremmo a pensare che il sacrificio di riscatto di Gesù non
possa coprire i nostri peccati; in questo modo cadremmo vittime di
uno dei lacci di Satana. Contrariamente a quanto lui vorrebbe farci
credere, il riscatto può coprire i peccati di tutti coloro che sono pentiti.
(Prov. 24:16) La fede nel riscatto può liberarci dal fardello dei sensi
di colpa eccessivi e darci la forza di servire Dio con tutto il cuore,
l’anima e la mente. — Matt. 22:37.
17
*** w11 15/7 p. 14 par. 16 Seguirete l’amorevole guida di Geova? ***
Se cerchiamo di soddisfare i nostri bisogni spirituali con
le cose materiali resteremo delusi. I beni materiali non
danno nulla; sono irrealtà. A conti fatti non possono
neppure garantirci la sicurezza fisica, dal momento che non
possono allungare in maniera significativa l’attuale durata
della vita umana né ridurre il rischio di contrarre una
malattia o di morire. (Prov. 23:4, 5) Il nostro Dio, Geova, è
dunque molto più reale! Solo in una forte relazione con lui
possiamo trovare autentica sicurezza. Questa è davvero
una preziosa benedizione. Non abbandoniamolo mai per
seguire cose irreali.
*** w11 1/11 p. 16 Perché le leggi di Dio sono per il nostro bene? ***
2. Perché ubbidire alle leggi di Dio giova alla salute?
La legge di Dio sull’ubriachezza ci protegge da
incidenti e malattie letali. L’abuso di alcol crea
dipendenza e fa agire in modo insensato.
(Proverbi 23:20, 29, 30) Geova non ci vieta di bere
alcolici, a patto che lo facciamo con moderazione.
— Leggi Salmo 104:15; 1 Corinti 6:10.
Geova ci mette anche in guardia contro
gelosia, ira incontrollata e altri atteggiamenti
dannosi. Più applichiamo i suoi consigli, più ne
vedremo i benefìci sulla nostra salute. — Leggi
Proverbi 14:30; 22:24, 25.
*** w10 15/11 p. 31 par. 15 Camminiamo nella nostra integrità! ***
Un proverbio che risale a un’epoca successiva avverte: “Quando il tuo nemico cade,
non ti rallegrare; e quando è fatto inciampare, il tuo cuore non gioisca, affinché Geova non
veda e sia male ai suoi occhi e certamente ritiri la sua ira di contro a lui”. (Prov. 24:17, 18)
Dato che Geova legge nel cuore, sa se dentro di noi ci rallegriamo delle disgrazie altrui e
senza dubbio non approva sentimenti del genere. (Prov. 17:5) Dio, notando il nostro
atteggiamento, potrebbe trattarci di conseguenza, poiché egli dice: “La vendetta e la
retribuzione sono mie”. — Deut. 32:35.
*** w09 1/2 p. 15 Cosa si cela in un nome? ***
“Un nome è da scegliere più delle abbondanti
ricchezze”, scrisse il saggio re Salomone. (Proverbi
22:1) Il buon nome che ci facciamo agli occhi degli altri,
cioè una buona reputazione, si rivela una risorsa
preziosa. Ma, cosa ancora più importante, il buon nome
che ci facciamo davanti a Dio permette di ottenere un
tesoro dal valore permanente. In che modo? Dio
promette che scriverà nel suo “libro di memorie” i nomi
di quelli che lo temono e darà loro la possibilità di vivere
per sempre. — Malachia 3:16; Rivelazione (Apocalisse)
3:5; 20:12-15.
*** w09 1/9 p. 7 Ricchezze che vengono da Dio ***
Geova Dio si interessa molto di quelli che si
avvicinano a lui: “Oh se tu realmente prestassi
attenzione ai miei comandamenti! Allora la tua pace
diverrebbe proprio come un fiume, e la tua giustizia
come le onde del mare”. (Isaia 48:18) Ed egli promette
che chi si avvicina a lui con il giusto motivo e il giusto
atteggiamento sarà riccamente ricompensato: “Il
risultato dell’umiltà e del timore di Geova è ricchezze e
gloria e vita”. — Proverbi 22:4.
*** w09 15/9 p. 15 par. 19 Siate ubbidienti e coraggiosi come lo fu Cristo ***
Avere vera fede significa più che credere nell’esistenza di
Dio. Significa stringere una profonda relazione con Geova,
una relazione basata sulla fiducia, simile a quella che ha un
bambino con un padre benigno e amorevole. Sotto ispirazione
Salomone scrisse: “Figlio mio, se il tuo cuore è divenuto
saggio, il mio cuore, sì, il mio, si rallegrerà. E i miei reni
esulteranno quando le tue labbra parleranno di rettitudine”.
(Prov. 23:15, 16) Allo stesso modo, se difendiamo con
coraggio i giusti princìpi rallegriamo Geova, e sapere questo
accresce il nostro coraggio. Perciò vorremo sempre imitare
l’esempio di Gesù, sostenendo coraggiosamente ciò che è
giusto.
*** w08 15/1 p. 4 parr. 1-2 “Continua a vigilare sul ministero che hai accettato dal
Signore” ***
ABBIAMO una seria responsabilità nei
confronti delle persone che vivono intorno a
noi. Le decisioni che prendono ora
significheranno vita o morte durante la
“grande tribolazione”. (Riv. 7:14) Lo scrittore
ispirato del libro di Proverbi disse: “Libera
quelli che sono portati alla morte; e quelli che
vacillano verso il massacro, oh voglia tu
trattenerli”. Queste parole fanno davvero
la
riflettere!
Se
non
assolvessimo
responsabilità di avvertire le persone della
scelta che si presenta loro, incorreremmo
nella colpa di sangue. Infatti lo stesso brano
prosegue dicendo: “Nel caso che tu dica:
‘Ecco, non lo sapevamo’, non lo discernerà
colui che fa una stima dei cuori, e non lo saprà
colui che osserva la tua anima e non renderà certamente all’uomo terreno secondo le sue
azioni?” Ovviamente i servitori di Geova non possono dire di ‘non sapere’ del pericolo che
incombe sulle persone. — Prov. 24:11, 12.
Geova considera preziosa la vita. Esorta i suoi servitori a fare ogni sforzo per aiutare
a salvare quante più vite è possibile. Ogni ministro di Dio deve proclamare il messaggio
salvifico che si trova nella Parola di Dio. Il nostro compito è simile a quello di una sentinella
che avverte di un pericolo imminente. Non vogliamo che il sangue di coloro che rischiano
di morire ricada su di noi. (Ezec. 33:1-7) È quindi di vitale importanza che perseveriamo
nel ‘predicare la parola’. — Leggi 2 Timoteo 4:1, 2, 5.
2
Quali punti della lettura biblica di questa settimana possiamo usare
nel ministero di campo?
*** w15 15/5 p. 27 par. 11 Imitiamo Colui che promette la vita eterna ***
Per imitare la sapienza di Dio faremmo bene
a pensare alle probabili conseguenze delle nostre
azioni, o perfino a figurarcele nella mente. Se ci
stiamo frequentando con qualcuno, per esempio,
dobbiamo riconoscere che l’attrazione sessuale è
forte. Non dovremmo mai fare o pensare di fare
qualunque cosa che possa mettere a repentaglio la
nostra preziosa relazione con Geova! È molto
meglio, invece, agire in armonia con queste parole
ispirate: “Accorto è chi ha visto la calamità e va a
nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e
devono subire la pena” (Prov. 22:3).
11
*** w15 1/6 p. 8 Vivere bene la terza età ***
Essere modesti, comunque, non vuol dire assolutamente adottare un atteggiamento
disfattista del tipo “Ormai sono vecchio, quindi cos’altro mi resta?” Questo modo di pensare
può privare una persona di qualsiasi entusiasmo. Proverbi 24:10 dice: “Ti sei mostrato
scoraggiato nel giorno dell’angustia? La tua potenza sarà scarsa”. Chi è modesto, invece,
dimostra saggezza traendo il meglio da ogni situazione.
*** w15 1/7 pp. 4-5 In ansia per il denaro ***
Purtroppo il grande nemico di Dio, Satana, ha indotto con l’inganno la maggioranza
delle persone a imperniare la propria esistenza sulla preoccupazione per le cose materiali.
La gente è estremamente preoccupata per le proprie necessità, reali o presunte, e cerca
ansiosamente di procurarsi cose di cui non ha veramente bisogno. Molti contraggono
debiti, imparando a proprie spese che “chi prende a prestito è servitore dell’uomo che fa il
prestito” (Proverbi 22:7).
*** w15 15/11 p. 9 par. 6 Genitori, insegnate ai vostri figli adolescenti a servire
Geova ***
Facciamo un esempio: i
genitori ritengono importante
che i figli vadano a scuola e
sperano che imparino ad
amare lo studio. Allo stesso
modo, i genitori amorevoli ci
tengono che la “norma
mentale di Geova”, impartita
alle adunanze e ad altri
spirituali,
appuntamenti
produca dei risultati positivi nei
figli. Dal momento che l’istruzione divina è di fondamentale importanza, alimentate in loro
l’amore per le cose spirituali e l’apprezzamento per la sapienza (Prov. 24:14).
*** w15 15/12 p. 19 par. 6 Usiamo le nostre parole per fare del bene ***
Le parole di Proverbi
25:11
illustrano
bene
l’importanza di scegliere il
momento giusto per parlare:
“Come
mele
d’oro
in
cesellature d’argento è una
parola pronunciata al tempo
giusto”. Pensiamo a quanto
potrebbero essere belle delle
mele d’oro. Ma apparirebbero
ancora più belle su uno sfondo d’argento intarsiato. Analogamente, scegliendo con cura il
momento appropriato per parlare faremo in modo che le nostre parole siano ancora più
piacevoli ed efficaci.
6
*** w14 15/5 pp. 9-10 par. 14 Come possiamo “dare risposta a ciascuno”? ***
Alcuni credono che l’inferno sia “affidato” a Satana.
Parlando con un genitore si potrebbe fare un esempio
per dimostrare quanto sia assurdo credere che Dio
permetta al Diavolo di tormentare le persone all’inferno.
Potremmo dire qualcosa del tipo: “Immagini che suo
figlio cominci a comportarsi male e diventi ribelle. Come
reagirebbe lei?” È probabile che ci dica che lo
sgriderebbe, che tenterebbe più volte di aiutarlo a
smettere di comportarsi male (Prov. 22:15). A questo
punto potremmo chiedere: “Cosa farebbe se suo figlio
non volesse cambiare?” Verosimilmente risponderà che
alla fine si vedrebbe costretto a punirlo. Quindi
domandiamo: “E se invece scoprisse che c’è un uomo
perfido che incita suo figlio a essere così ribelle?”
Sicuramente dirà che si arrabbierebbe con quell’uomo,
al che per chiarire il punto possiamo chiedergli:
“Farebbe punire suo figlio proprio da questa persona?” Senz’ombra di dubbio risponderà
di no. Non è possibile pertanto che Dio si serva di Satana per punire le stesse persone che
quest’ultimo ha manipolato.
14
*** w14 1/12 p. 14 Dovrei chiedere un prestito? ***
Chiedere denaro in prestito può anche compromettere la
relazione che una persona ha con Dio. In che modo? Per prima cosa,
la Bibbia definisce malvagio chi volontariamente rifiuta di pagare i
propri debiti (Salmo 37:21). E afferma anche chiaramente che “chi
prende a prestito è servitore dell’uomo che fa il prestito” (Proverbi
22:7). Il debitore deve quindi tener presente che finché non estingue
il debito ha un obbligo nei confronti del creditore. “Se chiedi in
prestito le gambe a qualcuno, andrai dove vuole lui”, recita un altro
proverbio africano trasmettendo bene l’idea che se un uomo ha un
grosso debito non è più padrone di fare ciò che vuole.
*** w14 1/12 p. 16 Bibbia: domande e risposte ***
In che modo i figli possono imparare ad amare Dio?
I vostri figli possono imparare ad amare Dio solo se hanno la certezza
che esiste e che lui li ama. Per amare Dio, devono conoscerlo (1 Giovanni
4:8). Ad esempio, hanno bisogno di sapere le risposte a domande come:
Perché Dio ha creato l’uomo? Perché permette le sofferenze? Cosa farà in
futuro per gli esseri umani? (Leggi Filippesi 1:9.)
Per aiutare i vostri figli ad amare Dio, voi per primi dovete dimostrare
che lo amate. In questo modo è molto probabile che imiteranno il vostro
esempio. (Leggi Deuteronomio 6:5-7; Proverbi 22:6.)
*** w12 1/5 p. 26 Puoi avere un futuro felice: Come? ***
Quando devi prendere una decisione, pensa nel modo più realistico
possibile agli effetti che avrà. La Bibbia osserva: “Accorto è chi ha visto
la calamità e va a nascondersi”. (Proverbi 22:3) Facendo un’onesta
valutazione delle conseguenze, probabilmente sarai spinto a evitare un
comportamento che potrebbe essere dannoso. Pensando invece ai
vantaggi a lungo termine di una decisione saggia, potrai essere più
determinato a prenderla.
*** w12 1/6 p. 22 Quando le entrate diminuiscono ***
Se guadagniamo di meno o abbiamo perso il lavoro potremmo lasciarci vincere da
pensieri negativi. Naturalmente è
normale provare una certa ansia. Un
uomo saggio, tuttavia, una volta disse:
“Ti sei mostrato scoraggiato nel giorno
dell’angustia? La tua potenza sarà scarsa”. (Proverbi 24:10) Anziché farci prendere dal
panico in tempi di crisi economica, vorremo rivolgerci alla Parola di Dio per avere saggezza.
— Proverbi 2:7.
*** w12 15/6 p. 31 Siate saggi: Acquistate “abile direzione” ***
Fatto interessante, il termine reso
“abile direzione” è usato anche con
riferimento alla guerra. “Mediante l’abile
direzione [“con la strategia”, La Bibbia,
Oscar Mondadori] farai la tua guerra, e
nella moltitudine dei consiglieri c’è la
salvezza”. — Prov. 24:6; 20:18.
Come farebbe lo stratega in procinto
di organizzare una battaglia, dobbiamo
prevedere possibili pericoli per la nostra
spiritualità. (Prov. 22:3) Potremmo dover decidere, ad esempio, se accettare o meno un
nuovo lavoro o una promozione. Di sicuro prenderemmo in considerazione aspetti come
stipendio, distanze da percorrere e altro. Ma ci sono anche altri particolari di cui un cristiano
deve tener conto: le mansioni affidate potrebbero risultare incompatibili con i princìpi
biblici? Come influiranno orari, o eventuali turni, sulle attività cristiane? — Luca 14:28-30.
*** w11 15/4 p. 16 par. 14 Prendete decisioni che onorano Dio ***
Decidete. Non siate frettolosi nel prendere la vostra
decisione; prima fate ricerche e pregate per avere
sapienza. La persona saggia si prende il tempo per
‘considerare i suoi passi’. (Prov. 14:15) Ma non
procrastinate. Chi procrastina tende ad accampare
scuse inverosimili per giustificare il fatto che non
intraprende alcuna azione. (Prov. 22:13) Comunque
anche questo equivale a prendere una decisione; in
realtà tale persona decide di lasciare che siano gli altri
ad avere il controllo della sua vita.
14
*** w11 15/4 p. 27 par. 18 Permettete allo spirito di Dio di guidarvi? ***
18 Ovviamente possiamo e dobbiamo esercitare padronanza
correndo subito ai ripari se ci troviamo davanti a un’immagine
provocante. Ma quanto è meglio evitare del tutto tale situazione!
(Prov. 22:3) Per prendere adeguate precauzioni e poi seguirle
bisogna esercitare padronanza di sé. Ad esempio, una
precauzione può essere quella di tenere il computer in un punto
ben visibile della casa. Alcuni trovano pratico usare il computer
o guardare la televisione solo in presenza di altre persone. Altri
hanno deciso di non avere il collegamento a Internet. (Leggi
Matteo 5:27-30). Vogliamo prendere tutte le misure necessarie
per proteggere noi stessi e la nostra famiglia in modo che
l’adorazione che rendiamo a Geova scaturisca “da un cuore
puro e da una buona coscienza e dalla fede senza ipocrisia”. — 1 Tim. 1:5.
*** w11 1/12 p. 6 Come far fronte ai disastri naturali ***
State lontani dal pericolo. “Accorto è chi ha visto la calamità e
va a nascondersi, ma gli inesperti son passati oltre e devono subire
la pena”, dice la Bibbia. (Proverbi 22:3) Questo saggio consiglio si
può applicare ai disastri. Se viene diramata l’allerta per
un’incombente eruzione vulcanica, una probabile alluvione o un
imminente uragano o tifone, è saggio lasciare la zona interessata
per raggiungere un posto più sicuro. La vita è più preziosa di una
casa o di qualsiasi altro bene materiale.
*** w10 15/11 pp. 9-10 par. 11 Ragazzi, resistete alle pressioni dei coetanei ***
11 Un altro importante passo per resistere alle pressioni
dei coetanei è la preparazione. (Leggi Proverbi 15:28).
Questo significa pensare in anticipo alle situazioni che
potrebbero presentarsi. A volte giocando d’anticipo puoi
evitare il confronto diretto. Per esempio, supponi che di fronte
a te ci sia un gruppetto di compagni di scuola che fumano.
Quante probabilità ci sono che ti offrano una sigaretta?
Prevedendo il problema, cosa puoi fare? In Proverbi 22:3 si legge: “Accorto è chi ha visto
la calamità e va a nascondersi”. Cambiando strada puoi evitare del tutto il problema. Non
è questione di avere paura; è la cosa saggia da fare.
*** w08 15/4 p. 5 par. 12 Ripudiate le “cose senza valore” ***
Pare che per certe persone, che Paolo conosceva,
soddisfare i desideri della carne fosse divenuto più
importante che servire Geova insieme a lui. Forse alcuni
erano diventati intemperanti nel mangiare o nel bere nel
senso letterale del termine, arrivando a essere ghiottoni
o ubriaconi. (Prov. 23:20, 21; confronta Deuteronomio
21:18-21). Forse altri avevano preferito sfruttare al
massimo le opportunità che c’erano nel mondo del
I secolo e così erano stati distolti dal servire Geova. Non
permettiamo mai che la cosiddetta bella vita ci faccia
rallentare nel servizio che rendiamo a Geova con tutta
l’anima. — Col. 3:23, 24.
12
*** w08 15/5 pp. 18-19 par. 9 Scegliete di servire Geova sin da giovani ***
Il battesimo è un ottimo inizio per servire il vero Dio. Compiendo
questo passo intraprendi una corsa di resistenza i cui premi sono la
vita eterna e la gioia che deriva dal fare la volontà di Dio sin d’ora.
(Ebr. 12:2, 3) Rallegrerai anche i componenti della tua famiglia che
stanno già correndo la stessa corsa e i fratelli della congregazione
cristiana. Ciò che più conta, rallegrerai il cuore di Geova. (Leggi
Proverbi 23:15). È vero che forse altri non comprenderanno la tua
scelta di servire Geova e forse metteranno in dubbio la bontà di
questa scelta. Potrebbero addirittura opporsi. Ma puoi riuscire a
superare queste difficoltà.
9
*** w07 15/5 p. 22 parr. 4-5 Perché tutte le sofferenze presto finiranno ***
Come rispondiamo quando qualcuno chiede
perché Dio permette le sofferenze? Forse siamo
tentati di partire in quarta con una spiegazione
dettagliata, iniziando da quello che accadde nel
giardino di Eden. In alcuni casi questo può andare
bene. Ma occorre fare attenzione: può darsi sia
necessario porre prima le basi. (Proverbi 25:11;
Colossesi 4:6) Consideriamo tre aspetti che possono
esserci utili per aiutare la persona prima di
rispondere alla sua domanda.
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Primo, se l’interlocutore è particolarmente
turbato per il dilagare del male nel mondo, è
probabile che il male abbia influito su di lui o sui suoi
cari. Perciò è saggio anzitutto mostrare vera
empatia. L’apostolo Paolo consigliò ai cristiani:
“Piangete con quelli che piangono”. (Romani 12:15) Se mostriamo empatia, cioè proviamo
“i medesimi sentimenti” dell’interlocutore, probabilmente rimarrà colpito. (1 Pietro 3:8) Se
capisce che ci interessiamo di lui è più probabile che ascolti quello che abbiamo da dire.
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