alienazioni_prealpina_21_11_2014 (1)

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MALPENSA
VENERDÌ
21
NOVEMBRE
2014
DOPO L’INCIDENTE DI GALLARATE
Dolore e commozione per la morte di un trascinatore
SAMARATE - Mancano le parole di fronte a
una tragedia così forte e improvvisa. Il dolore
è difficile da rimarginare. La moglie Ester De
Tomasi e la figlia Sabina Magnaghi preferiscono rimanere chiuse nel loro dignitosissimo silenzio dopo la morte - mercoledì in un
incidente stradale a Gallarate - del loro caro
Ettore Magnaghi. A causa dello scontro tra
il scouter (nella foto) e un'auto.
Dunque, lo ricorda con commozione il genero Teodoro Biunno. «Amava tantissimo fare
festa e la compagnia», dice. «Lui viveva per
la famiglia, gli amici e la musica, aveva un carattere esuberante, gioviale, allegro e coinvol-
gente, aveva una buona parola per tutti ed
aiutava molto gli altri». Inoltre, amava viaggiare, aveva una casa a Viareggio e il senso di
mancanza si respira ovunque nella sua abitazione. Ettore viveva con la moglie nella villetta di via Isonzo. Anche tra i vicini ieri regnava
forte lo sconforto e il profondo dispiacere per
la sua nscomparsa: tutti ancora lo descrivono come «persona piena di vita, determinata,
dinamica, cortese e attiva».
La musica era la sua più grande passione. È
stato direttore dalla fine degli anni Ottanta ai
primi Novanta della Banda cittadina di Samarate. Ricorda l'attuale presidente Fausto Bo-
nollo: «Era una persona brillante ed eclatante, amico di tutti, un vero trascinatore per tutti
noi e si è appassionato alla musica da adulto». Negli ultimi dieci anni ha suonato il suo
flicorno tenore per la Filarmonica di Verghera
che sta festeggiando i 130 anni di storia e domenica concluderà le celebrazioni, come rimarca il presidente Bruno Morosi, «in un'atmosfera di rispetto, dolore, di ricordo e memoria verso un amico che non c'è più».
In città tutti piangono Ettore Magnaghi. Il suo
funerale dovrebbe essere celebrato settimana prossima.
M.Be.
Asc sempre più vicina al crack
«Sono dilettanti allo sbaraglio»
Opposizione durissima col sindaco: «Solo una scatola da riservare agli amici»
Il rischio del fallimento di Asc si fa sempre più concreto
SAMARATE - Sicuramente il sindaco Leonardo Tarantino giorni fa aveva giocato in difesa cercando di parare il possibile attacco delle
forze di opposizione consiliare in merito alla situazione difficile della municipalizzata Asc addirittura a rischio fallimento. Ma pochi giorni dopo è arrivato l’inesorabile affondo con la lista civica "Samarate Città Viva" che - in una nota parla di «Asc lasciata andare come una nave in
un mare in tempesta» di «dilettanti allo sbaraglio» e di «superficialità e incapacità del sindaco Tarantino e dell’assessore Luciano Pozzi (bilancio)» e con il consigliere indipendente di minoranza Eliseo Sanfelice che, dopo la fondazione Montevecchio, parla pure della municipalizzata come di «scatola da riservare agli amici infischiandosene di procedure, principi e bilanci».
RITARDI - Asc doveva essere liquidata sin da
ottobre 2013 con tanto di delibera consiliare voluta dalla maggioranza di centrodestra.
Infatti dopo la cessione delle due farmacie co-
munali in capo alla municipalizzata sono rimasti cimiteri e servizio idrico. L’azienda è stata
insomma depotenziata all’interno di scelte che
il gruppo rappresentato in aula da Pietro Bosello, Paolo Bossi e Giovanni Borsani ha sempre definito «discutibili per modalità e momento». Era stato cantato il de profundis per Asc
ma - ed è questo il dato politico e numerico - a
distanza di tredici mesi nulla è stato fatto. E la
liquidazione non c’è.
BEFFE - Già più di un anno di attesa per ottemperare una delibera è materia di dibattito.
Ma al ritardo si deve aggiungere pure la beffa.
Scrive Scv: «Scopriamo che il comune ha chiesto una consulenza di 11500 euro a un legale di
Milano come supporto nel processo di liquidazione di Asc». A cui aggiungere l’onorario del
presidente di Asc Ercole Zanetello che ha in
carico la «gestione di lumini e servizio idrico».
Ma ora il processo di liquidazione si blocca.
Questo perché una ditta fornitrice nei confronti
delle ex farmacie comunali ha fatto istanza di
fallimento della stessa Asc per circa 180 mila
euro di debiti non ancora saldati. E il 15 dicembre ci sarà l’udienza. Dice la minoranza civica:
«Il comune ha venduto le farmacie per fare cassa ma non si è preoccupato di come Asc fronteggiasse i debiti che aveva in essere nel momento in cui le mancavano le entrate delle farmacie». Insomma la triste storia all'italiana.
MASTERCHEF - Da sempre durissimo contro quelli che definisce «carrozzoni» torna a farsi sentire pure Sanfelice. Che pone delle domande dal forte sapore provocatorio all’amministrazione di centrodestra. Queste: «Cosa deve succedere prima che la giunta nomini il liquidatore
della municipalizzata? Che a Samarate vengano
assegnate le Olimpiadi, diventi una città di mare
o che un suo concittadino vinca la gara culinaria
di Master Chef?». Così la partita sulla municipalizzata Asc sembra lontana dall’essere finita.
Matteo Bertolli
Il Comune mette in vendita 4mila metri quadrati
CASSANO MAGNAGO - «Alleggerire
quello che non serve e farlo fruttare in maniera ottimale». Con questo obiettivo il sindaco
Nicola Poliseno presenta, lo scorso martedì
sera in commissione Bilancio, la vendita di
tre mappali per un totale di più di 4mila metri
quadrati di proprietà comunale dal 2010 e situati nella zona industriale di via Boscaccio
(nei pressi della tangenziale). «Vista la loro
posizione, non hanno utilità per fini istituzionali», prosegue il primo cittadino. «Se fossero centrali, avremmo pensato di agire diversamente. Quell’area, secondo il Pgt, è declinata
a sviluppo industriale, quindi la mettiamo sul
mercato. È inglobata in un tessuto già edificato, motivo per cui crediamo ci possa essere
un buon interesse da parte degli imprenditori».
La valutazione, su base d’asta per la gara che
sarà svolta a fine anno, ha come obiettivo la
partenza da 240mila euro. «Inseriremo questa cifra nel piano investimenti 2015», aggiunge Poliseno. «Tenendo conto dell’equilibrio
tra interventi, penseremo alle scuole, alle fognature, al cimitero, alla viabilità e alle asfaltature. E per le fognature nella stessa zona è
già previsto nel 2015 un intervento in via Tiziano angolo via Caravaggio.
Ma l’alienazione dei tre mappali trova nel
consigliere comunale di minoranza Lino Santinello (Pd) terreno fertile per riportare alla
luce richieste del passato in difesa del suo
quartiere sud. «Erano stati acquisiti dal Comune a scomputo degli oneri di urbanizzazione
secondaria per due interventi edilizi realizzati
nella zona», ricorda il piddino. «Gli oneri di
urbanizzazione secondaria sono destinati alla
realizzazione di servizi tra i quali anche impianti sportivi di quartiere e aree a verde di
quartiere». Forte di queste motivazioni, chiede che «almeno una parte» degli incassi venga spesa per la zona stessa. Tante le proposte
del consigliere come la creazione di un’area
verde «a compensazione della forte cementificazione industriale subita dal quartiere», il ripristino della pista ciclopedonale attorno al
campo sportivo di via Salvo D’Acquisto, la
realizzazione di un parco con parcheggi, la
creazione di barriere vegetali di mitigazione
ambientale, il ripristino dei laghetti di fitodepurazione sul Rile.
Di tutto questo si parlerà il prossimo martedì
sera. In consiglio comunale.
Valentina Colombo
La terra è spianata: al via gli orti urbani
SOMMA LOMBARDO (g.c.) Il terreno individuato è
già stato spianato e a breve
verrà attrezzato con tutto l’occorrente necessario per permettere a tutti di diventare
piccoli coltivatori fai-da-te.
Per la prossima primavera,
anche i sommesi che vivono
in condominio o che non hanno un giardino a disposizione
per dare libero sfogo al loro
pollice verde potranno avere
a disposizione i loro orti urbani.
L’amministrazione comunale ha scelto di adibire l’area
di via Pascoli (adiacente alla
scuola elementare di Mezzana) sulla quale – c’era già un
progetto definitivo – Forza
Italia e Lega Nord avrebbero messo a punto il regolamenvoluto costruire la nuova dire- to. Per orto urbano intende
zione didattica. Con la riorga- un «appezzamento di terreno
nizzazione in un unico istitu- destinato alla produzione di
to comprensivo
ortaggi, per i bisoper tutta la città,
gni dell’assegnadivenne una struttario e dei suoi faL’esecutivo
tura inutile e il
miliari, con divieprogetto fu abbanto di farne comsommese
donato. Ora quel
mercio». Lo scolotto verrà frazio- individua l’area po è «favorire attinato e consegnato
vità occupazionadi via Pascoli
a chi – facendo rili quale stimolo alvicino
chiesta al Comula partecipazione
ne – ha sempre so- alla elementare dei diversi mognato di avere un
menti della vita
piccolo appezzacollettiva, svilupmento di terra per fare l’orto, po di una proficua e sana attima non ne ha mai avuto la vità motoria all’aria aperta,
possibilità.
facilitazione di momenti di inIl Comune lo scorso aprile ha contro come possibilità di ag-
gregazione e di inserimento
nella vita sociale, valorizzazione delle tradizioni e delle
radici contadine e quale supporto sociale a favore di famiglie bisognose».
Sono tre gli i requisiti indispensabili per fare domanda:
essere maggiorenni, essere residenti in città e non avere a
disposizione un altro terreno
da coltivare all’interno del
territorio comunale. La concessione dell’orto avrà durata
per tre stagioni agrarie a partire dal primo febbraio di ogni
anno e alla scadenza potrà essere rinnovata, su richiesta
dell’assegnatario, per un ulteriore triennio, per un solo appezzamento.
Il sindaco Nicola Poliseno vuole far fruttare un’area comunale
GIORNATA DELL’INFANZIA
Al Castello tavola rotonda coi genitori
Si deve sconfiggere l’abuso sui minori
SOMMA LOMBARDO - (g.c.)
«L’abuso sui minori». È questo
il titolo della conferenza pubblica che si terrà domani alle 15
nella sala Olimpo del Castello
Visconteo in occasione della
Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia. L’organizzazione dell’appuntamento è a cura della
Fondazione Visconti di San Vito e il Lions Club di Somma
Lombardo.
Alla tavola rotonda interverranno alcuni esperti del settore,
che affronteranno non soltanto
il tema delicatissimo dell’abuso sui minori, ma anche tra i minori. Un fenomeno, quest’ulti-
mo, purtroppo in sensibile aumento.
E mentre i genitori ascoltano e
si confrontano, i bambini si divertono. Durante la tavola rotonda, infatti, tutti i partecipanti
possono lasciare i loro figli agli
animatori del Team-LabCastelloVisconti per uno dei laboratori che ormai da anni avvicinano
i più piccoli alla scoperta delle
bellezze del maniero medievale. Questa volta i bambini (di
un’età compresa tra i quattro e
i dieci anni) si cimenteranno
nella costruzione di un piccolo
castello sotto la supervisione
di due architetti.