Italiano - Adoratrici del Sangue di Cristo

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Transcript Italiano - Adoratrici del Sangue di Cristo

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dunque la
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li
eg
Adoratrici del Sangue di Cristo
(Atti AG 2011)
Anno XVIII – n. 9 ottobre 2016
Editoriale
La Fede
I campi erano arsi e screpolati dalla mancanza di pioggia. Le foglie pallide
e ingiallite pendevano penosamente dai rami. L'erba era sparita dai prati. La
gente era tesa e nervosa, mentre scrutava il cielo di cristallo blu cobalto.
Le settimane si succedevano sempre più infuocate. Da mesi non cadeva una
vera pioggia.
Il parroco del paese organizzò un'ora speciale di preghiera nella piazza davanti
alla chiesa per implorare la grazia della pioggia.
All'ora stabilita la piazza era gremita di gente ansiosa, ma piena di speranza.
Molti avevano portato oggetti che testimoniavano la loro fede. Il parroco
guardava ammirato le Bibbie, le croci, i rosari. Ma non riusciva a distogliere
gli occhi da una bambina seduta compostamente in prima fila. Sulle ginocchia
aveva un ombrello rosso.
Bruno Ferrero
Sommario
Editoriale
La fede
Vietnamite in Corea
Ambasciatrici di riconciliazione
Incontro con gli Associati
Lungo il confine
Un segno di comunione
A Castuera da 50 anni…
Pregare col corpo
Grazie
Vendemmia
Leadership delle Donne
…Andariega de Dios
Calendario Amministrazione G.
Tornate alla casa del Padre
Dal Mondo ASC
Spazio ONG - VIVAT
Dall’amministrazione generale
Nella Congregazione
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Sito Web: www.adoratrici-asc.org E-mail: [email protected]
Dal Mondo ASC
Area Continentale Asia
Fondazione Corea
Vietnamite nella Fondazione Corea
La storia della nostra
congregazione si è
arricchita di quella della
vita di nuovi membri della
Fondazione Corea. Le
ASC di là hanno assunto
il compito di formare
alla nostra spiritualità e
tradizione delle donne
Vietnamite, con l’intento
di farle tornare in Vietnam
per dare inizio ad una
comunità asc.
Già da diversi anni e per
diverse volte eravamo state
invitate dai Missionari
CPPS a recarci in Vietnam per stabilirci
e dare loro un aiuto. Le donne si
sentono ispirate dal carisma del Sangue
di Cristo e vogliono condividere la
nostra spiritualità.
Come accade per tutte le cose nuove,
ci sono momenti di difficoltà e si
fanno degli errori, ma esse stanno
cominciando a maturare come costruire
questa nuova realtà.
Attualmente abbiamo due donne
vietnamite che hanno fatto i primi voti,
una novizia di secondo anno e due di
primo. Altre due dovrebbero entrare a
gennaio, portando il totale a sette.
Dal prossimo gennaio, le neoprofesse,
Hien and Mai, trascorreranno un anno
nelle Filippine per studiare Inglese.
Nell’anno successivo trascorreranno
del tempo in una casa di spiritualità,
sempre nelle Filippine, con tre suore
dall’India. La nostra Regione USA
ha promesso di sostenere questa
avventura al meglio che può.
Sr Barbara Hudock, asc
Area Continentale America
Regione Brasile
Ambasciatori e ambasciatrici
di riconciliazione
È impossibile parlare
della missione della chiesa
oggi senza far riferimento
alla riconciliazione. Ed è
questo il tema centrale della
spiritualità del Preziosissimo
Sangue e della missione che
ne deriva.
Motivate da questa
chiamata, le suore
Adoratrici del Sangue
di Cristo della Regione
Brasile hanno promosso
un laboratorio sui Circoli di
Riconciliazione nei giorni
8 - 10 settembre 2016, nella
casa per ritiri Betania, in
Altamira-PA.
I destinatari sono stati i
collaboratori della comunità
educativa dell'Istituto Maria
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Dal Mondo ASC
De Mattias, le sue filiali
e le suore ASC. Siccome
il metodo è un valido
strumento per il Ministero
della Riconciliazione,
questa iniziativa ha come
finalità, creare una rete di
facilitatrici/facilitatori dei
Circoli di Riconciliazione.
Questo Circolo è stato
facilitato dalle suore Suely
Garcia dos Anjos, ASC, Ana
Jerusa de Castro Feitosa,
ASC e da Joel Xavier, laico
collaboratore della scuola
Preziosissimo Sangue
(Manaus-AM).
Il vescovo emerito dello
Xingu, Don Erwin Krautler,
CPPS, è stato insieme al
gruppo. La sua presenza
è stata di sostegno e ha
favorito la celebrazione
dell'eucaristia.
Sono state invitate 20
persone per fare esperienza
del Circolo di Riconciliazione,
familiarizzarsi con la sua
metodologia e ricevere
sussidi per svolgere bene il
ruolo di facilitatori.
Diventa impossibile
descrivere ciò che abbiamo
vissuto, ascoltato e condiviso
in quello "spazio sicuro"
di comunicazione. Il grado
di coinvolgimento e di
impegno del gruppo indica
che la proposta è arrivata
come risposta a un bisogno
personale di "cicatrizzare
delle ferite storiche". Un
seme è stato gettato.
L'incontro è finito ma si
apre una grande e nobile
missione perché tu vali il
Sangue di Cristo.
Sr. Suely, asc
Sr. Ana Jerusa, asc
Joel Xavier, cpps
Area Continentale America
Fondazione Argentina
Incontro con gli Associati
Il 17 novembre nella comunità di Villa
Bosch, casa Centrale della Fondazione,
i nostri associati hanno incontrato con
Sr Emilia Salvi e Sr Milena Marangoni,
consigliere regionali. Hanno partecipato
all’incontro anche Sr Maria Mossa, Sr
Susana Misermont, Sr Ana Maria Kral e Sr
Cosimina Resta.
..Il primo momento, preparato da Suor
Maria, si è svolto nella cappella della
casa. In sala è stato presentato un video
sulla misericordia, descritto a voce da
Sr Emilia per il nostro associato cieco di
Muñiz. Il tempo personale, trascorso con
la riflessione su alcune tracce, si è svolto
in cappella. Dopo l’intervallo Sr Milena
ha guidato la condivisione con questa
domanda: le mie esperienze significative
di misericordi ricevuta e/o donata. Gli
interventi sono stati molto significativi.
Successivamente abbiamo condiviso
il pranzo in cui tutti gli Associati hanno
espresso la loro gioia e gratitudine.
Sr Susana Misermont, asc
Sr. Cosimina Resta, asc
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Dal Mondo ASC
Area Continentale America
Regione USA
Lungo il confine
Il 1 ° settembre, ho iniziato sette mesi
di esperienza sabbatica per vivere, in
parte, tre opportunità di volontariato con
i gruppi di immigrati che si trovano vicino
al confine tra gli Stati Uniti e il Messico.
La mia prima esperienza è stata con un
gruppo Presbiteriani-mennoniti che opera a
Douglas, Arizona, al di là del confine in Agua
Prieta, Messico. Qui ho partecipato a due
commemorazioni.
“Esperienza incredibile questa mattina.
Oltre 20 persone guidate su per le
montagne Huachuca, dopo un po’ di
cammino, hanno preso parte ad una
cerimonia dei nativi americani per onorare
una giovane donna incinta del Messico.
Ella morì in questi luoghi nel tentativo di
giungere negli Stati Uniti. Abbiamo piantato
un croce in sua memoria e per diverse ore
abbiamo pregato il Creatore del cielo e della
madre terra. Mi sono sentita onorata per
tutto questo.”
“Ogni martedì, dal settembre 2000, gli
attivisti per i diritti umani di Douglas,
Arizona, e di Agua Prieta, Messico si
riuniscono nei pressi del confine di mettere
croci lungo la strada. Leggono ad alta
voce i nomi di coloro che sono morti in
questo paese cercando di attraversare la
frontiera. Abbiamo pregato lungo un canale
di scolo in cui l’anno scorso, a causa di
una inondazione, sono morte sei persone.
Alcuni dei partecipanti tenevano in mano
una croce e una volta pronunciato un nome
rispondevano: “Presente!”. Le persone,
dall’interno delle auto in fila per entrare in
Messico, passando, chinavano il capo, molte
facendosi il segno della croce. Sono rimasta
molto commossa.
Sr Kris Schrader, asc
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Europa
Regione Zagabria
Un segno di comunione
nel 150˚ del transito di S. Maria De Mattias
Le ASC della Regione di Zagabria hanno
celebrato il 150˚ del transito di s. Maria
De Mattias il 20 agosto 2016,
sabato. Molte ASC dalla Croazia,
dalla Bosnia ed Erzegovina e
dall’Australia si sono ritrovate nella
comunità di S. Teresa del Bambino
Gesù a Miramarska-Zagabria.
A questa celebrazione hanno
partecipato altre ex-adoratrici e
una ventina di persone che vivono
in diverse parti della Croazia ed
Europa.
La superiora regionale Sr. Ana
Marija Antolovic ha salutato tutte
le presenti e ha fatto memoria
dell’inizio della Congregazione
e della prima persona che ha
seguito S. Maria De Mattias: era
Anna Farrotti, che poi lasciò la
Congregazione. Sr. Ana Marija
ha detto che nel piano di Dio
tutto ha senso, anche se noi
non lo vediamo subito; ha sottolineato
che la celebrazione è un’occasione di
ringraziamento e di festa per l’amore
misericordioso di Dio presente nella vita di
ogni persona e nella storia delle comunità
ASC.
L’incontro è stato pieno di
emozioni, di memoria e di gioia
per la condivisione di vita con le
ex asc, prima nella comunità e
dopo furi comunità. Un incontro
particolarmente emozionante
è stato quello con una exadoratrice di 92 anni che ha
partecipato in compagnia di sua
figlia.
Alla celebrazione eucaristica
presieduta da p. Davor Lukacevic,
CPPS, sono seguiti il pranzo e
la ricreazione. Molte hanno
espresso il desidero che questi
incontri continuino, di essere
le nostre associate, e ci hanno chiesto di
organizzare nelle nostre comunità ritiri o
esercizi spirituali anche per loro.
Sr. Danijela Anić, asc
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Europa
Fondazione Spagna
A Castuera da 50 anni…
Il giorno 25 settembre 2016, con gioia e
letizia, le ASC della Fondazione di Spagna
hanno celebrato il 50° anniversario
dell’apertura della comunità di Castuera
(Badajoz).
Le ASC giunsero in questo paese della
regione dell’Estremadura il 1° luglio 1966;
furono subito ben accolte dalla gente del
posto. Dapprima soggiornarono nella casa
di due benefattrici e rapidamente iniziarono
la loro attività apostolica con i bambini, i
giovani e gli adulti. Grazie alla mediazione
di un sacerdote si misero in contatto con la
famiglia Gironza che possedeva da diversi
anni una casa, ormai chiusa, molto grande
e molto bella, proprio nel centro del paese.
La famiglia donò alle suore la sua proprietà
al tempo in cui era superiora suor Teresa
Dentico, donna senza paura, di grande
cuore e decisa a fare il bene alle persone. In
essa attualmente risiedono la comunità e gli
anziani laici.
La presenza delle suore era una novità
per il paese e, molti bambini e giovani
cominciarono a frequentarle, tanto
che, presto si diede inizio alla scuola, a
classi di sartoria, di cultura generale, e a
lezioni di italiano. Le suore erano donne
felici che rendevano felici coloro che le
frequentavano.
Con il passare degli anni, il Collegio fu
chiuso e si avviò una “Escuela Hogar”
(Convitto) per i bambini della campagna.
Più tardi ancora, per mancanza di bambini,
il convitto fu chiuso e si avviò la Residenza
degli anziani, governata da un gruppo di
laici e da due asc. In quest`opera le suore
hanno lavorato fino al pensionamento.
Oggi le ASC della Comunità,
accompagnano spiritualmente gli anziani e
li aiutano, nella misura delle loro possibilità,
attraverso attività di psicomotricità.
La comunità collabora, anche in altri paesi
vicini a Castuera, nel catechismo e nelle
attività dei gruppi parrocchiali.
Sr Francisca Lafuente, asc
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Dal Mondo ASC
Area Continentale Europa
Regione Schaan
Pregare col corpo
La prima settimana di ottobre, presso la
casa centrale di Schaan, un sacerdote ha
guidato gli esercizi spirituali.
Oltre alle 9 ASC, vi hanno partecipato 6
Suore di Menzingen e 4 laiche. Tutte siamo
rimaste sorprese dal suo metodo: ogni
giorno egli chiedeva ad una partecipante di
mettersi al centro del gruppo per mostrare
a tutte le altre le indicazioni che lui stesso
dava sui movimenti del corpo da fare
durante la preghiera comunitaria e quella
personale: le labbra, le mani, i piedi, la
voce, gli occhi, i ginocchi, il cervello… Ogni
giorno, oltre alla presentazione del tema, ci
veniva consegnato un foglio con domande
sull’argomento trattato. Nel pomeriggio era
prevista l’adorazione comunitaria intorno al
Santissimo esposto e passi appropriati dalla
bibbia.
In modo particolare mi ha toccato il
messaggio: “La preghiera non cambia il
mondo; ma cambia la persona che prega e
questa cambia il mondo”.
A un certo punto mi è tonata in mente
un’omelia sentita da un parroco non più
giovane che mi accompagna quale continuo
esame di coscienza. La voglio riportare qui.
Disse: “Pregare non vuol dire recitare a Dio
pensieri altrui. Immaginatevi, una coppia di
innamorati che ha concordato di incontrarsi
alle ore 14 presso il parco vicino. Ambedue
arrivano puntuali e si siedono sulla panca,
senza dire una parola. Egli tira fuori un
libro e vi cerca a lungo. Poi legge una bella
poesia d’amore ad alta voce, chiude il libro,
si alza e se ne va senza dire una parola.
Impensabile, vero? Ma di fatto succede
ogni giorno in tutto il mondo nelle nostre
chiese e probabilmente anche a casa,
quando leggiamo o recitiamo a Dio belle
preghiere o cantiamo begli inni a memoria o
da un libro, ma senza dirGli un’unica parola
personale… “
Pregare col corpo può aiutarci a parlare
con Dio presente, anche se invisibile. Buon
successo!
Sr. Alma Pia Spieler, asc
Area Continentale Africa
Regione Tanzania
Grazie
Siamo le studenti di
quarto anno della scuola
secondaria Amani Girls che
si trova a Manyoni-Singida,
sotto la supervisione delle
suore Adoratrici del Sangue
di Cristo. Il nostro arrivo in
questa scuola ci ha portato
tanta gioia sotto la guida e
le direttive delle suore e degli insegnanti
stiamo per completare il nostro itinerario
di formazione che si conclude a novembre
2016.
Grazie alle regole imposte dalla
scuola, i vari seminari di morale e buon
comportamento siamo state formate al
rispetto della dignità di ogni persona. Le
nostre suore pongono molto l’accento
sull’amore reciproco e la collaborazione e
questo seme porterà frutti nei nostri cuori e
nelle nostre vite e modellerà il nostro vivere
sociale.
Sia le suore che gli insegnanti ci invitano
ad avere dei giusti obiettivi e ci invitano a
guardare al futuro con sano senso critico,
affrontando le difficoltà che non mancano
mai lungo il cammino.
Il senso dell’operosità, l’offrirci
volontariamente a servizio degli altri anche
a costo di sacrificio sono cose che stiamo
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Dal Mondo ASC
imparando dalle suore.
Vogliamo dire che ci sentiamo orgogliose di
poter studiare in questa scuola, siamo grate
per l’insegnamento ricevuto che vogliamo
mettere a disposizione del bene comune
della Nazione
Grazie alle Adoratrici del Sangue di Cristo
che operano in Tanzania e nel mondo.
Anche noi vogliamo impegnarci a diffondere
lo spirito di santa Maria De Mattias
dovunque andremo.
Le Studenti del 4° anno della scuola
secondaria Amani Girls
“Vendemmia”
Il 7 ottobre siamo
state inviate alla
“Vendemmia”
in Acuto. Volevo
andarci e mi
immaginavo che
fosse una specie
di festa dell’uva
nella stagione
del raccolto.
Immaginavo una
parata, un grande
raduno di persone
nella piazza, il
discorso del sindaco
e un buon rinfresco.
Sr Teresina, la
coordinatrice di casa
generalizia, ha procurato a
ciascuna degli stivali, ci ha
annunciato un pasto a base
di pizza in “casa madre”
e ci ha raccomandato di
indossare abiti vecchi. Sarà
un bel viaggio, ha concluso.
Siamo partite con due
macchine, la nostra si è
fermata in casa regionale
Italia per prendere Sr
Nicolina. Abbiamo percorso
la città in mezzo al traffico
e sotto la pioggia e quando
abbiamo iniziato il viaggio
vero e proprio la pioggia è
diminuita un po’. Abbiamo
pregato in macchina le Lodi
dal salterio, o meglio dal
“telefonino” di Sr Jothi (ascIndia), pagina dopo pagina
Casa Generalizia
Comunità internazionale
di uva, bianchi o
porpora, pendevano
pesanti nei filari. Non
sapevo ancora che
li avremmo raccolti
tutti!
Due a due abbiamo
cominciato a
lavorare lungo i filari
poggiando i piedi in
un terreno soffice,
sempre più soffice
mentre una pioggia
gentile cominciava
a cadere. Non ci
su quel piccolo schermo.
rendevamo
conto di quanto
Dopo un po’ di preghiera
ci
stavamo
bagnando!
Ma
il sole si è affacciato e ha
quando
la
pioggia
si
è
fatta
squarciato le nubi. Presto
saremmo arrivate, avremmo più forte ci siamo riparate
mangiato uva e goduto della sotto degli alberi. Qualcuno
parata, gioito del rinfresco e ha preso il “telefonino” per
chiamare “casa Madre”. La
della pizza in “casa madre”.
In Acuto il cielo era chiaro, “madre” della “casa” ci ha
ma le strade bagnate. Aveva inviato grosse borse nere
piovuto. Ma andava bene, le della spazzatura e “panini”,
suore erano così accoglienti! cioè pizza bianca con
“mortadella” (una specie di
Presto abbiamo indossato
affettato), caffè e acqua in
gli stivali e delle giacche
impermeabili di color bianco bottiglia. È questa la pizza di
cui ci avevano parlato? – mi
e di misure molto grandi.
domandavo. Le borse della
Gli stivali erano troppo
spazzatura ci sono state
grandi per me, così ho
messe attorno al corpo in
semplicemente avvolto le
mie scarpe da ginnastica con vari modi creativi. Sembrava
una festa delle befane…
dei sacchi della spazzatura.
La pioggia era cessata un
Ci siamo di nuovo stipate
po’
e mi chiedevo quando
in macchina e abbiamo
sarebbe
cominciata la
raggiunto la vigna. Oh,
parata, ma siamo state
ecco l’uva! Grossi grappoli
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Dal Mondo ASC
mandate di nuovo tra i
filari a due a due, come i
discepoli. Ci sarà pure una
liturgia, dicevo fra me. Le
ASC non celebrano mai
alcune evento senza una
liturgia!
Il terreno soffice ora era
fango e si attaccava agli
stivali. Avvolte nelle giacche
bianche sembravamo come
quelli del Ku Klux Klan.
Avevamo protetto le mani
con guanti aderenti, tipo
chirurgo e alcune suore
coprivano la testa con dei
cappellini da chirurgo.
Ma niente di tutto questo
aiutava. I miei pantaloni
erano bagnati fino a metà
e più erano bagnati, più
pesavano. Volevo tirarli su,
ma era difficile per tutte le
cose che avevo indosso.
Ripreso il ritmo e ci siamo
concentrate tutte e venti sui
due ultimi filari e finalmente
abbiamo gettato nel cesto
l’ultimo grappolo di uva.
Stanche e gocciolanti- le
italiane dicono dopo aver
fatto il bagno vestite - siamo
tornate a “casa madre.” Le
suore hanno avuto pietà
di noi e hanno portato
ogni sorta di abiti asciutti:
camicie, maglie, pigiami. Si
stava così bene all’asciutto!
Abbiamo bevuto un sorso di
“grappa” per non prenderci
il raffreddore e ci siamo
nutrite a base di deliziose
lasagne calde, spinaci. Ah,
questo era il benvenuto!
Ma dove era il sindaco? E
cosa era della parata? La
“vendemmia”? Era questa la
“vendemmia”.
Calde, rifocillate e felici,
abbiamo detto arrivederci
alle suore con un bacio e
siamo tornate di nuovo
verso casa, a Roma. Non
pioveva; abbiamo pregato
il Rosario e ciascuna era
inviata a guidare un mistero.
Aspettavo con timore il
mio turno perché non so
dire l’Ave Maria in italiano.
Potreste pensare che dopo
averla sentita dire quaranta
volte avrei dovuto impararla,
tuttavia, mentre cercavo
di sussurrarla mi veniva in
Spagnolo. Sr Jothi, con il
suo magico “telefonino”,
dopo averla cercata per
tutto il tempo del rosario, ha
trovato l‘Ave Maria giusto
in tempo per il mio turno.
Siamo arrivate a casa sane e
sorridenti, con dolci ricordi e
un sacco di vestiti da lavare.
Ho dato un occhiata
alla parola “Vendemmia”
sul dizionario. Significa
semplicemente “raccolta
dell’uva”. Tutto il resto
è in più, la parata, il
sindaco. Chi l’avrebbe
mai pensato! Se volete
partecipare alla prossima
vendemmia rivolgetevi al
vostro consiglio… vivrete
un’avventura!
Sr. Marcia Kruse, asc
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Spazio ONG
“Rafforzare Leadership Democratica delle
Donne per la piena partecipazione civica”
Noi leader dell’istituzione “Salud
Integral Sangre de Cristo” in Bolivia,
fondata dalle ASC, abbiamo avuto la
possibilità di partecipare a un incontro
nazionale svoltosi il 9 e 10 giugno 2016 nel
dipartimento di Cochabamba. Vi hanno
partecipato il Centro per la promozione
della donna degli Oblati Missionari di Maria
Immacolata (CEPROMI), il RUM Bolivia,
il “Movimento Francescano di Giustizia e
Pace”, il VIVAT di Bolivia e circa 150 donne
provenienti da tutti i nove compartimenti
della Nazione. L’obiettivo era quello di
“condividere e generare riflessione e
feedback sul tema della partecipazione
civica delle donne leader nell’ambito
direttivo delle diversi organizzazioni sociali.
Si è parlato di parità di genere, della
partecipazione delle donne nelle diverse
responsabilità e del loro protagonismo.
Sono stati organizzati lavori di gruppo per
compiere un’analisi della realtà nazionale,
tenendo conto di alcuni realtà che ancora
oggi sono presenti all’interno della nostra
società:
• Una giustizia fanatica nel distribuire
sanzioni.
• Ostacolare la partecipazione delle donne
ad importanti responsabilità istituzionali e
di rappresentanza nazionale.
• Poco interesse e impegno da parte
delle autorità comunali e dipartimentali
per il miglioramento della sanità e
dell’istruzione.
• Abbandono scolastico causato
da fattori socio-economici della
famiglia, dalla mancanza di
comunicazione tra genitori e figli,
dalla violenza all’interno della
famiglia ecc.
• Mancanza di consapevolezza
riguardo l’esistenza di istituzioni che
lavorano contro la violenza e per la
parità di genere, (poca conoscenza
dei diritti della persona).
• Mancato rispetto delle regole e
delle norme in materia di legge contro
la violenza.
• In alcune città le donne non hanno
accesso ai servizi legali, ad una casa sicura
o programmi contro la violenza su di loro.
Tutti questi punti sono stati analizzati
sottolineando l’importanza della
partecipazione delle donne in vari settori e
in posizioni importanti. È un fatto che molte
donne devono svolgere il ruolo di padre e di
madre nella famiglia e questo dimostra che
la donna è in grado di organizzare e che può
anche essere responsabile per l’ordine e
l’organizzazione di diverse attività nei luoghi
di lavoro.
Ogni gruppo ha presentato un problema
in modo creativo auspicando che in futuro
si possano cambiare le istituzioni private le
istituzioni governative del nostro Paese. I
valori emersi, in ordine di importanza, sono
quelli che seguono:
• garanzia del rispetto dei principi di
uguaglianza e di rotazione al fine di
migliorare la partecipazione politica e
il processo decisionale delle donne in
posizioni di responsabilità, riconoscere
l’uguaglianza dei loro diritti.
• Generare strategie di formazione,
tenendo conto delle famiglie e del
tempo necessario alla gestione delle
responsabilità della casa.
• Creare strategie per superare paura o
timidezza.
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Spazio ONG
• Promuovere attenzione alla
partecipazione delle donne al processo
decisionale
• Qualificare il tempo di coloro che
formiamo; permettere loro di condividere
i problemi in modo da poter costruire
insieme proposte di soluzione e di azione.
• Abbattere alcune barriere e costumi che
isolano; dare la possibilità ad alcune donne
, aggravate dai numerosi compiti domestici
di uscire per crescere come leader nei
circoli sociali e pubblici.
• approfondire la conoscenza delle nostre
leggi e il quadro della CPE (Centro di
Cultura Popolare) per chiedere il rispetto
dei nostri diritti.
VIVAT, a cui noi ASC apparteniamo, ha
acquisito in Bolivia lo status di consulente
nelle strutture delle Nazioni Unite (ONU).
I nostri rappresentanti partecipano al
sondaggio periodico universale, che è
come una pagella di ogni paese per quanto
riguarda la violenza contro i bambini, il
diritto alla salute, l’uguaglianza di genere,
la violenza e le molestie contro le donne,
la situazione delle donne che sono private
della loro libertà. In questo incontro, la
condivisione di esperienze di VIVAT è stata
decisiva nella discussione riguardante
le donne alla ricerca di pari opportunità
di occupare posizioni importanti nelle
organizzazioni e negli ambienti politici.
VIVAT ha reso noto le esperienze lavorative
di molte donne, e ha dimostrato che sono
ora più visibili nel loro ruolo all’interno della
famiglia e in ambito sociale e politico.
Riteniamo che i risultati del workshop
abbiano raggiunto le nostre aspettative: la
partecipazione a questo evento ci ha aiutato
a crescere, ad ampliare le nostre prospettive,
a orientare e rafforzare la presenza delle
donne nei circoli sociali e pubblici e in
posizioni di rilievo.
Ci sentiamo impegnati a condividere
questa esperienza e le conclusioni nella
nostra istituzione, “Salud Integral Sangre
de Cristo”, per contribuire anche in questo
all’emancipazione femminile.
Silvia Ximena Alavia
Social worker of Salud Integral
Magdalena Navia Q.
Director of Salud Integral
Dall’Amministrazione Generale
…Andariega de Dios
Amata sorella,
in questa piovosa giornata autunnale,
riprendo in mano la penna per
raccontarti del mio ultimo viaggio,
inaspettato e ricevuto come dono dalla
bontà di Dio! Da tempo desideravo
avere l’opportunità di visitare la
Fondazione della Spagna e misurarmi
con una realtà poliedrica e interessante
come quella spagnola e l’occasione si è
presentata con la celebrazione giubilare
del 50° di presenza delle Adoratrici a
Castuera. Ho accolto questo invito con
grande gioia; sono sempre tanto grata
per queste opportunità di vicinanza
alla vita delle consorelle che diventano
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Dall’Amministrazione Generale
comunità di Madrid è molto
attenta all’accoglienza
di fratelli e sorelle che
fanno maggior fatica: le
suore sono impegnate
anche nel sostegno
dei rifugiati prestando
servizio in uno sportello
di ascolto parrocchiale. La
Fondazione, nonostante le
sfide che incontra, cerca di
individuare risposte attuali
alle richieste del territorio;
le comunità sono attente a
cogliere nei segni dei tempi,
l’invito di Dio, a “scegliere
spazi sacri per allargare il cuore e la mente
la
vita”.
Alla
luce
di questa visione attuale e
e per intraprendere ogni volta un viaggio
coraggiosa,
da
qualche
anno ormai, è stato
dentro me stessa ritrovandomi arricchita
aperto
un
centro
apostolico
alla periferia
dalla bellezza di incontri semplici e gratuiti.
di Madrid dove le adoratrici pongono
La mia avventura spagnola, breve,
particolare agli emarginati e ai poveri
ma tanto intensa, è stata caratterizzata
attraverso un servizio costante alla caritas e
da giornate piacevoli e interessanti in
alla casa circondariale: segni profetici in una
cui mi sono lasciata accompagnare da
società che tende ad escludere e lasciare ai
Teresa D’Avila, l’andariega di Dio, la santa
margini i più deboli, quelli che secondo Papa
viaggiatrice ed errante.
Francesco, vengono definiti, dalla cultura
Sono arrivata a Madrid con il desiderio
contemporanea, gli scarti.
di conoscere più approfonditamente le
Per raggiungere Castuera abbiamo
consorelle, di condividere la loro vita e
affrontato
un meraviglioso viaggio in treno
godere della loro missione apostolica tra
attraversando
zone aride e brulle, scenari
la gente di un popolo solare e creativo; ho
meravigliosi
e
singolari.
Sono scorsi davanti
portato con me tanta voglia di camminare
a me paesaggi bruciati dal sole, campi incolti
con loro, per un tratto, seppur breve,
e pietre, luoghi disabitati e lunari. Castruera,
ma sicuramente ricco di benedizioni e
è una cittadina situata nella regione di
possibilità. L’arrivo in comunità è stato
Estremadura a sud-ovest da Madrid. Arida,
particolarmente toccante: insieme alle
suore che mi aspettavano sulla porta c’erano di confine, dal latino “terra extrema et
dura”; regione testimone di battaglie arabe,
alcune delle donne con i loro bambini che
portoghesi e cristiane, ma anche terra
vivono nell’area della casa messa a loro
disposizione per un progetto di accoglienza che suscita una dolcissima malinconica,
compassionevole ed antica, la parte meno
della caritas. Le suore accompagnano, con
popolata e meno produttiva dell'intera
attenta sollecitudine e discrezione, queste
Spagna, la meno turistica, la più povera
donne nella ripresa della loro autonomia
eppure così ricca di emozioni e ospitalità,
psicologica ed economica e la loro vista
di cicogne e lavanda, leggende e nostalgia.
condivisa è quella ricchezza reciproca che
Le suore sono arrivate in questa zona beni
rende il vangelo visibile nei volti e tangibile
50 anni fa e fin dall’inizio l’attenzione al
nelle scelte. Questo impatto iniziale
caro prossimo ha orientato tutte le scelte
mi ha permesso di cogliere lo spirito di
apostoliche. Inizialmente la scuola è stato
grande accoglienza e di apertura che le
un mezzo di evangelizzazione privilegiato
suore sperimentano quotidianamente. La
per “far conoscere l’Amore Crocifisso”,
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Dall’Amministrazione Generale
il Carmelo, si
comprendono
meglio le sue
intuizioni e la sua
spiritualità, vero
tesoro per la chiesa
di tutti i tempi.
“Cercami in te!”:
l’invito e la via
tracciata da Teresa
quale itinerario
spirituale e ascetico
per raggiungere
l’unione con
Cristo. Scoprirsi
immensamente
attualmente la residenza per anziani e la
amati, scoprirsi abitati e mettersi in
catechesi nelle parrocchie limitrofe, sono
cammino per conoscere e unirsi sempre
mezzi per collaborare all’edificazione del
più profondamente al vero Amante, è
“bell’ordine di cose” testimoniando la
il sentiero da percorrere! I santi hanno
carità di Cristo. La festa giubilare è stata
sempre qualcosa di unico da trasmetterci!
veramente un’occasione provvidenziale per Attraverso l’esperienza interiore di Teresa di
ringraziare il Signore per la fedeltà con cui ha Gesù mi sono sentita sfidata anch’io a non
accompagnato questa realtà nello scorrere
“accontentarmi di qualcosa… ma desiderare
del tempo e per l’impegno delle sorelle che il Tutto”, a spingermi ad una vita sempre più
hanno dato la loro vita per promuovere
radicale e totalmente offerta per trovarmi
questi ministeri. E’ stato bello gioire con
in Lui e trovare Lui in me. Egli, come Sposo
la comunità, ricordare eventi e passaggi
tenero e sollecito, non manca di sostenerci
pasquali che hanno segnato il cammino
con la Sua amorevole presenza nell’intimità
di vita condivisa e la missione di questa
del nostro “castello di diamante”.
fondazione ancora tanto viva e propositiva.
Sorella cara, sentiamoci invitate a
Molto edificante è stato ascoltare e
rimetterci in cammino, ogni giorno,
condividere la commozione e la gratitudine confidando umilmente e docilmente
di tante persone che hanno beneficato
nell’amore di Dio. In questo affidamento,
di questa nostra presenza e continuano a
come il baco della seta che viene
riconoscere nella comunità un riferimento di trasformato in farfalla bianca, così anche la
fede e di vita significativo.
nostra vita sarà trasfigurata nella vita di Colui
La Spagna, nazione principalmente
che amiamo.
associata a piccole tradizioni come la
Teresa di Gesù, con la sua radicalità e il suo
Corrida, la sangria e il flamenco, è una
ardente desiderio di Dio ci incoraggia a non
terra ricca di arte e di storia, di profonda
smettere mai di cercare con ardore l’Amato
spiritualità e intense esperienze mistiche,
e di non aver paura di ascoltare i desideri
è la terra di Teresa di Gesù, di Giovanni
più profondi attraverso i quali Lui stesso
della Croce, di Ignazio di Loyola. E così, per
si comunica a noi. … insieme, sorella,
completare questo cammino di Bellezza, non andarieghe de Dios!
poteva mancare un pellegrinaggio ad Avila!
Contemplando le mura della città e
Sr Nadia Coppa, asc
visitando i monasteri dell’Incarnazione e
di San Giuseppe dove Teresa ha maturato
e chiarito la sua missione per riformare
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Nella Congregazione
Calendario dell’Amministrazione Generale
27 ottobre 5 novembre: casa generalizia. Incontro del comitato del noviziato
internazionale. Ne fanno parte, oltre ai membri dell’amministrazione generale, Sr Maria
Hughes - USA; Sr Angela Maria Cavalcante – Brasile; Sr Saida Perez – Bolivia; Sr Rosa
Kim – Corea; Sr Wieslawa Przbylo – Polonia; Sr Miriam De Michele- Italia; Sr Marija
Pranić - Zagabria; Sr Thereisa Maingu – Tanzania; Sr Siji Vadappallicadu – India; Sr Flor
Manga – Filippine. Facilitatrici: Sr Brid Long, ssl e Sr Maria Hughes, asc.
31 ottobre - 5 novembre: casa generalizia. Terzo incontro della commissione
preparatoria all’AG 2017.
24/27 novembre – 15 gennaio: Sr Zita Resch e Sr Nadia Coppa si recano in Tanzania
per partecipare all’assemblea elettiva della Regione e per incontrare i consigli entrante
e uscente.
Tornate alla casa del Padre
Regione USA
26 ottobre 2016
Sr Angelita Alfaro
Regione Italia
5 novembre 2016
Sr Miranda Esposito
Regione Italia
13 novembre 2016
Sr Pasqualina Baranelli
Spero che il Signore voglia ascoltare le lacrime di questa
piccola Comunità, la quale desidera la sua volontà,
e il bene del nostro caro prossimo. La Divina bontà non
lascia di visitarci con le Misericordie che di continuo
ci dona, in modo particolare con farci godere
una bella pace in mezzo alle nostre fatiche.
Maria De Mattias (22 novembre 1838)
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